CARNE DA REALITY - UNA PREGHIERA PER L’ESERCITO DEI “MORTI DI FAMA” PRONTI A TUTTO PER COMPARSATE IN TV DI CUI NON SI RICORDERÀ NESSUNO - C'E' CHI E' DISPOSTO A METTERE IN MOSTRA LO SCROTO COME IN “NAKED ATTRACTION” E CHI NON SI PREOCCUPA DI ESSERE BOLLATO COME ZOZZONE IN “CUCINE DA INCUBO” O IN “TI SPAZZO IN DUE” - PER NON PARLARE DI QUELLI DISPONIBILI A MOSTRARE PIEDI DA INCUBO E CISTI DA SPREMERE -  VIDEO

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Francesca D'Angelo per “Libero quotidiano”

 

naked attraction 6 naked attraction 6

Cosa non si fa per avere cinque minuti di celebrità. O forse dovremmo dire cosa non bisognerebbe fare (ma purtroppo si fa) per un po' di visibilità. Se infatti una volta, per finire in tv, bastava avere una grande cultura o una enorme faccia tosta (nel primo caso partecipavi a un quiz o un game show, nel secondo raccontavi i fatti tuoi in qualche salotto gossipparo) adesso il prezzo per apparire in video è molto più alto: si chiama dignità. E, sì, il più delle volte la si vende al migliore autore tv. Ovviamente tutto dipende da che cosa si ha da offrire e quanto si è disposto a rischiare.

 

matrimonio a prima vista 2 matrimonio a prima vista 2

Prendiamo per esempio il caso più facile: cerchi l' amore. L' opzione più classica, e più dignitosa, è quella di partecipare a Matrimonio a prima vista oppure a uno a caso dei mille dating show in circolazione. Che, però, per l' appunto sono mille: ti permetteranno (forse) di trovare l' anima gemella ma da casa quanti si ricorderanno a lungo di te? Se quindi vuoi coniugare massimo risultato e alta visibilità, il nuovo orizzonte è Naked Attraction.

 

Piccolo particolare: devi essere disposto a farti inquadrare come mamma ti ha fatto. Nel format inglese, la cui versione italiana è sbarcata ieri sulla piattaforma Discovery Plus, il concorrente vede prima i genitali dei potenziali corteggiatori, poi il busto e solo alla fine il volto. È tosta, dunque, anche perché devi essere disposto a sentire frasi come «Desolata, ma il tuo scroto non mi piace», come accade nella versione inglese.

 

cucine da incubo 3 cucine da incubo 3

Capite bene però che non tutti sono single: c' è parecchia gente che è felicemente in coppia e, magari, non ha nemmeno un' esperienza di corna da raccontare. Quindi, che si fa? Bisogna inventarsi qualcosa. E qui si aprono scenari dove la propria reputazione oscilla tra la vita e la morte. Avete per esempio presente la docu Ti spazzo in due? È esilarante e vede le sorelle Paglionico ripulire le case di mezza Italia. Peccato che, alla fine della puntata, il più delle volte lo spettatore non pensa: «Quanto sono brave queste donne a pulire», bensì: «Il proprietario è uno zozzone!».

 

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È difficile infatti non rimanere impressionati da come alcuni proprietari, di cui si fanno nome e cognome, tengano casa.

Facciamo un esempio: in una delle primissime puntate, le sorelle Paglionico rimettono a lucido una casa di campagna. È sporca ma non "sporca" come potremmo pensare io e te: lo è oltre ogni immaginazione. Nel bagno, per esempio, ci sono addirittura le voliere per gli uccelli e le feci, come il fieno, riempivano il lavandino e la vasca. Eppure la proprietaria attendeva, serafica, in giardino che le Paglionico finissero il lavoro...

 

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Un discorso analogo vale per Cucine da incubo. Più che la bravura di Antonino Cannavacciuolo restano impresse le sozzure di alcuni ristoranti, che i proprietari non si vergognano di svelare. Dopodiché c' è la categoria dei malati aspiranti vip: parliamo di quella nutrita schiera di casi clinici che affollano gli show di La dottoressa schiacciabrufoli, Piedi al limite o Incidenti di bellezza. Se c' è una telecamera a tiro, si fanno fare di tutto: schiacciare cisti giganti in mondovisione, mostrare le storture dei loro piedi oppure farsi riattaccare le orecchie diventate ciondolanti in seguito a un intervento di chirurgia mal riuscito.

 

ti spazzo in due 1 ti spazzo in due 1

Una menzione speciale va però ai giovani adolescenti: al pari degli adulti, si prestano a fare la qualunque in tv, ma sono un po' più furbetti (i romani direbbero paraculi). Già perché loro si ammantano dell' alibi: «Sono una brutta persona, voglio cambiare» o «Voglio disintossicarmi dai social». Bravi, bis, applausi. Ma siamo sicuri che avrebbero accettato di cambiare, di studiare d' estate o di provare la vita militare, anche senza essere ripresi dalle telecamere de Il collegio o La caserma?

il collegio il collegio

 

Non lo sapremo mai ma il dubbio è legittimo e comunque, a disintossicazione dai social terminata, i ragazzi tornano nel mondo reale accolti da molti più follower di prima. Se questo non è cercare i famosi cinque minuti di celebrità (che oggi potrebbero tradursi in 5 milioni di follower), non sappiamo davvero cosa altro sia...

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