salvini foa

IL CAVILLO DI VIALE MAZZINI - PER LIBERARSI DI FOA, PRESIDENTE IN QUOTA LEGA, IN RAI NON RESTANO CHE I RICORSI AMMINISTRATIVI SULLE FACCENDE FORMALI (VOTO E SCHEDE), VISTO CHE NON ESISTE LA SFIDUCIA - IN REALTÀ IL CDA È GIÀ IN MANO AI GIALLO-ROSSI, CON L'AGO DELLA BILANCIA LAGANÀ, E FOA SENZA SALVINI ALLE SPALLE NON CONTA NULLA (È LA RIFORMA DI RENZI E CAMPO DALL'ORTO) - I DIRETTORI DI RETE E TG PER ORA SONO TRANQUILLI, MA QUANDO SE NE ANDRÀ FRECCERO A NOVEMBRE…

Gianluca Roselli per ''il Fatto Quotidiano''

 

 

fabrizio salini bruno vespa teresa de santis foto di bacco

Ora che anche in Rai si sta delineando una nuova maggioranza, con la trasmigrazione in Viale Mazzini dell' alleanza Pd-5Stelle, il problema principale ridiventa l' ingombrante presenza di Marcello Foa. Contro di lui partirà un attacco per spodestarlo dalla presidenza. E l' uovo di colombo passa per la commissione di Vigilanza e il controllo delle schede. All' interno del Cda Rai, infatti, dopo la nascita del nuovo governo Conte, in queste ore si sta delineando un nuovo asse con Rita Borioni (Pd), Beatrice Coletti ( M5S ), Riccardo Laganà (espressione dei dipendenti) e Fabrizio Salini, da una parte, e Giampaolo Rossi (Fdi), Igor De Biasio (Lega) e Marcello Foa, dall' altra.

 

Quattro contro tre, ma con maggioranza ribaltata, facendo sponda con il consigliere eletto dai dipendenti, Laganà. "Non c' è nulla di ufficiale, per ora siamo solo alle chiacchierate informali, ma tra di noi si stanno registrando delle convergenze. Vedremo se ci sono i presupposti per lavorare insieme", racconta una voce all' interno del consiglio che si vuol tenere cauta. Addirittura qualcuno dice che pure Rossi per ora stia alla finestra.

 

marcello foa salvini

A essere isolati nella ridotta leghista sono invece De Biasio e Foa. E il presidente a fare un passo indietro non ci pensa proprio. Per questo all' interno di Pd e M5S si sta ragionando su come toglierselo di torno. "Quella del presidente della Rai è una carica di garanzia. E Foa in questi mesi ha dimostrato di essere tutto tranne che un presidente di garanzia. Se ora diventasse un presidente di opposizione, sulle barricate, sarebbe un danno per l' azienda", si dice dentro il Pd.

 

Quindi o si azzera l' intero vertice Rai (cosa ancora non del tutto esclusa) oppure i due partiti di maggioranza dovranno trovare il modo di "liberarsi" del presidente. E la soluzione più indolore la offre la sua elezione. Che, secondo il Pd, è stata irregolare.

 

MARCELLO FOA FABRIZIO SALINI

Foa è stato eletto presidente in seconda battuta (la prima volta il suo nome non passò) quasi un anno fa, il 26 settembre 2018, con 27 voti a favore e 3 contro, centrando il quorum dei due terzi previsto in Vigilanza. Secondo il Pd, però, due schede erano da invalidare perché rese riconoscibili. "Da subito chiedemmo l' accesso agli atti, che non ci è mai stato concesso. Ora, se M5S è d' accordo, torneremo a chiederlo: così si potrà stabilire che l' elezione di Foa è stata illegittima", spiega il dem Michele Anzaldi.

 

 La decadenza da presidente per irregolarità nel voto toglierebbe le castagne dal fuoco ai partiti, che se la caverebbero derubricando la questione a "tecnica" quando invece il tema è tutto politico. Le altre strade, più difficili, sarebbero una sfiducia al presidente da parte ministero del Tesoro o una mozione di sfiducia votata in Cda (piano B in caso di flop della Vigilanza). Insomma, per Foa si annunciano giornate difficili. E che l' aria a Viale Mazzini sia già girata in chiave anti-Lega trova conferma nella cancellazione della striscia quotidiana di Monica Setta su Raiuno e sull' arrivo di Alessandro Banfi a La vita in diretta solo come consulente e non come capo autore, come previsto in un primo momento. Due cose volute e ora negate (da Salini) a Teresa De Santis.

RICCARDO LAGANA'RITA BORIONI

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT