renato farina

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - SU “LIBERO”, UN TOCCANTE ARTICOLO DEDICATO DA RENATO FARINA ALLA TRAGEDIA DI RAVANUSA È STATO INTITOLATO “IL DOLORE NON È COSÌ DISTANTE: ‘RAVANUSO’ SIAMO NOI”. INVECE È COSÌ DISTANTE CHE IN REDAZIONE MANCO SANNO COME SI SCRIVE - SOMMARIO DAL “FATTO QUOTIDIANO”: “OMICRON. LA VARIANTE È IRRILEVANTE TRA I MALATI GRAVI E MORTI PIÙ NON VACCINATI”. TUTTO CHIARO...

STEFANO LORENZETTO

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Su Specchio, settimanale della Stampa, l’intervista con Maurice Lévy, presidente del gruppo Publicis, firmata da Alain Elkann (che è il padre dell’editore e quindi dovrebbe essere trattato con ogni riguardo), è corredata da due foto con un’unica didascalia, che qui riportiamo alla lettera, strafalcioni inclusi: «Maurice Levy pggi e sopra conMarcel Bleustein Blanchet».

 

DIDASCALIA CON STRAFALCIONI SU SPECCHIO - LA STAMPA

Nella foto piccola compare Lévy, in quella grande un camion della Coca-Cola. Può anche darsi che al volante ci fosse Marcel Bleustein-Blanchet, fondatore della società oggi presieduta dall’intervistato, però non si riesce a scorgerlo...

 

***

Aldo Bonomi sul Sole 24 Ore, sotto il condivisibile titolo «Sono le virtù civiche che generano crescita, non il contrario», scrive cose non altrettanto condivisibili: «A muoverle è il radicamento territoriale tipico del nostro modello di capitalismo famigliare, più che la benevolenza filantropica, che è qualcosa di molto più concreto e “caldo” rispetto agli schemi tiepidi della Corporate social responsibility e anche qualcosa di diverso dal give back anglosassone imperniato sulla scissione tra momento del profitto e della beneficienza». La frase è contorta, familiare sarebbe stato preferibile a famigliare e beneficenza non vuole la i.

alain elkann (2)

 

***

Titolo della Verità per la rubrica La scommessa di Cesare Lanza: «Credenti o non, è indispensabile il rispetto delle sensibilità». L’avverbio negativo olofrastico (detto così perché, da solo, costituisce un’intera frase) in italiano è soltanto no, come insegna il linguista Luca Serianni. Quindi bisognava scrivere «Credenti e no».

 

***

Carlo Macrì, inviato a Ravanusa dal Corriere della Sera, afferma che l’esplosione di gas ha danneggiato «decine di altri stabili in un raggio di 400 metri quadrati». Difficile che un raggio possa essere espresso in metri quadrati, trattandosi della metà del diametro della circonferenza.

renato farina foto di bacco (2)

 

Delle due l’una: o il raggio era di 400 metri e la superficie investita dalla deflagrazione di 502.560 metri quadrati, oppure la superficie devastata era di 400 metri quadrati e il raggio di 11,28 metri. Jacopo Strapparava su Anteprima ha ripreso pari pari lo svarione, rendendosene conto solo il giorno dopo. Il che gli fa molto onore.

 

ESPLOSIONE A RAVANUSA

***

Su Libero, un toccante articolo dedicato da Renato Farina alla tragedia di Ravanusa è stato intitolato «Il dolore non è così distante: Ravanuso siamo noi». Invece è così distante che in redazione manco sanno come si scrive.

 

RAVANUSA ESPLOSIONE

***

Su Domani, un giornalista di lungo corso come Enrico Deaglio parla della Procura di Milano e di «un suo breve momento di integrità». Poiché momento significa «minima frazione di tempo», ci chiediamo come farà una minima frazione di tempo a essere ancora più minima.

enrico deaglio 4

 

***

Sommario dal Fatto Quotidiano: «Battaglia legale. Il nipote dell’aristocratico chiede beni per 10 milioni. Una vittoria gioverebbe ai parenti delle vittime ebree della Shoah». Affermazione tautologica. Non esistono vittime della Shoah che non siano ebree, giacché questo sostantivo femminile designa unicamente «lo sterminio degli Ebrei a opera dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale» (Lo Zingarelli 2022).

 

guido rossa

***

Sommario dalla Verità: «Ai cittadini vengono nascoste le notizie scomode, come fossero davvero delle pecore». Le notizie ovine costituiscono una novità assoluta.

 

***

padre antonio spadaro

In un articolo su Domani, Paolo Morando infila questa perla: «Il nome di Guido Rossa, probabilmente, senza quel delitto sarebbe resistito oggi al più nella cultura alpinistica italiana». Il verbo resistere richiede l’ausiliare avere, come dovrebbe essere ben noto a Morando, autore di quattro corposi saggi per Laterza, nell’ultimo dei quali, Eugenio Cefis. Una storia italiana di potere e misteri, cita l’autore della presente rubrica per un’intervista in cui Michel Thoulouze parlava della tragica fine di Enrico Mattei. Tuttavia, «amicus Plato, sed magis amica veritas».

Pier Vittorio Tondelli

 

*** 

Incipit di un articolo di padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, apparso sull’Osservatore Romano nelle due pagine celebrative per i 30 anni dalla morte di Pier Vittorio Tondelli, la cui opera prima, Altri libertini, fu sequestrata nelle librerie per ordine del procuratore generale dell’Aquila, Donato Massimo Bartolomei, con l’accusa di oscenità: «La letteratura è un fatto umano». Ma tu guarda. Pensavamo che fosse un fatto animale.

 

***

Sommario dal Fatto Quotidiano: «Omicron. La variante è irrilevante tra i malati gravi e morti più non vaccinati». Tutto chiaro.

 

***

goffredo bettini foto di bacco

Conclusione di un’intervista con Goffredo Bettini, ex senatore del Pd, che Carlo Bertini firma sulla Stampa: «Chi vuole tagliare le ali alla Repubblica rischia di giocare con il fuoco e di aumentare le acque dell’astensionismo». Vorrà dire che le seconde spegneranno il primo.

 

***

Da Domani: «Prima di trasferirsi a Roma per lavoro, Gabriella Caramore è nata nel 1945 a Venezia e ha studiato a Padova». Per fortuna che è nata, altrimenti come avrebbe potuto trasferirsi a Roma e studiare a Padova?

 

***

Dalla Gazzetta di Mantova: «In questa fase di ristrutturazione verrà anche installata un’ascensore». Il gender dilaga. L’ortografia no.

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...