2021pulci0401

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DAL SETTIMANALE “TPI”, ALIAS “THE POST INTERNAZIONALE”: “PASSERA SENZA LIMITI”. CI PARE DI BUON AUSPICIO PER IL 2022 - DAL SITO DELL’”ADIGE” DI TRENTO: “NOTTE DI FOLLIA ‘A NAPOLI’: COLPITO DA UN PROIETTILE VAGANTE DURANTE I FESTEGGIAMENTI, GRAVE UN RAGAZZO ‘AD ASCOLI’”. PIÙ CHE DA UN PROIETTILE VAGANTE, COLPITO DA UN MISSILE BALISTICO A CORTO RAGGIO...

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

STEFANO LORENZETTO

 

Nella sua rubrica sulla Repubblica, Concita De Gregorio tesse le lodi del presidente della Repubblica con un articolo (peraltro toccante) che contiene la seguente frase: «Non so se Mattarella scriva da solo i suoi discorsi, per quel poco che lo conosco dalla sua vita di prima immagino di sì, ma poi quando diventi presidente ci sono protocolli, staff, consuetudini da rispettare anche per non dispiacere chi è lì ad aiutarti nel compito».

concita de gregorio 2

 

Dispiacere è un verbo intransitivo che significa «riuscire sgradito» e va coniugato come piacere: sarebbe stato difficile per De Gregorio scrivere «non piacere chi è lì».

 

Quindi richiede la preposizione a: «Dispiacere all’occhio, all’orecchio, al palato; il tuo comportamento è dispiaciuto a tutti» (Lo Zingarelli 2022). Sulla regola concordano, né potrebbe essere altrimenti, tutti i dizionari, a cominciare dal Devoto-Oli («Non piacere, riuscire sgradevole (+ a): suoni che dispiacciono all’orecchio»).

discorso di fine anno sergio mattarella 2021 2

 

Illustri i precedenti letterari in materia, da Giovanni Boccaccio («Io amo molto meglio di dispiacere a queste mie carni», Decameron) a Giacomo Leopardi («Ha certe idee che forse potrebbero dispiacere a Babbo», Lettere).

 

De Gregorio non pare dunque aver tenuto nel debito conto la frase con cui chiude il suo articolo: «Trovare il tempo del congedo segnala il calibro di ciascuno di noi. E le parole: le parole per dirlo».

tpi passera senza limiti

 

***

Titolo dal settimanale Tpi, alias The Post Internazionale: «Passera senza limiti». Ci pare di buon auspicio per il 2022.

 

***

Sergio Romano, che è stato ambasciatore italiano a Mosca e dunque si presume sia informatissimo in materia, nelle prime righe della sua rubrica L’ago della bilancia, sul Corriere della Sera, afferma che «Memorial, l’istituzione moscovita di cui un tribunale russo ha decretato la morte negli scorsi giorni», fu creata il 28 gennaio 1989 ed ebbe come primo presidente lo scienziato Andrej Sacharov.

 

Ma poco più avanti scrive che «Memorial fu fondato nel dicembre 1989, quasi un anno dopo la morte di Sacharov». Delle due l’una: o fu creata a gennaio o fu fondata a dicembre. Resta il fatto che il dissidente sovietico si spense a Mosca il 14 dicembre 1989, quindi la nascita di Memorial non può essere certo avvenuta «quasi un anno dopo la morte di Sacharov».

 

sergio romano

***

Titolo dal Foglio: «L’Iran si comporta come se l’accordo non si farà. Tre fatti». Il quarto fatto è questo: il congiuntivo imperfetto facesse era preferibile, se non obbligatorio.

 

***

Titolo dalla pagina Facebook della Gazzetta del Sud di Messina: «Soriano. Il killer è entrato in azione facendo fuoco contro la vittima che stava uscendo dal barbiere». Delitto maturato dopo un esorcismo?

 

CALISTO TANZI

***

Titolo dalla Stampa: «Crac Tanzi. Morto a 83 anni l’imprenditore che fondò la Parmalat e finì per truffare migliaia di piccoli risparmiatori. Doveva ancora scontare 18 anni». Dunque che fare? Risuscitarlo e rimandarlo in carcere?

 

***

Occhiello di una pagina della Stampa su Putin e l’Ucraina: «Al via sanzioni modulate in base alle violazioni e una riserva strategica di gas lo Zar in video conferenza con Xi rafforza l’alleanza con la Cina». Tutto chiaro.

 

***

Titolo dal Fatto Quotidiano: «Draghi è il “migliore”, ma intanto fa crollare chi sostiene il goveno». La prova che i titoli non li fanno i migliori.

l'adige missile napoli ascoli

 

***

Titolo dal sito dell’Adige di Trento: «Notte di follia a Napoli: colpito da un proiettile vagante durante i festeggiamenti, grave un ragazzo ad Ascoli». Più che da un proiettile vagante, colpito da un missile balistico a corto raggio.

 

***

«Nico Stumpo si apparta con alcuni deputati tra cui il forzista Andrea Ruggieri, ultras della corsa di Silvio Berlusconi verso il Quirinale, e spiega il pregi dello “Stumpum”, una specie di software analogico con cui fare i “calcoli giusti” in vista del voto per il Colle», riferisce Tommaso Labate sul Corriere della Sera.

 

nico stumpo

Un software analogico è un gongorismo o un ossimoro, dal momento che analogico è il contrario di digitale e i software sono per loro natura espressione della digitalizzazione, mentre qui siamo nei paraggi del pallottoliere.

 

Infatti l’onorevole Stumpo, inventore dello «Stumpum», al Mattino di Napoli, che gli chiedeva se si trattasse di un software, ha risposto: «Macché, un ragionamento politico su cui si discute con i colleghi a margine dei lavori in Aula».

 

***

gazzetta del sud la vittima esce dal barbiere

Dalla Gazzetta di Mantova: «Sono i membri di una famiglia eritrea, due fratelli di 21 e 23 anni, la sorella e suo figlio, un bimbo di sei anni». Troppo difficile scrivere «tre fratelli, due maschi di 21 e 23 anni, e una femmina con un figlio di 6 anni».

stefano lorenzetto per la quinta volta nel guinness dei primati

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…