pulci lorenzetto

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – TITOLO DAL “CORRIERE DELLA SERA” SU FACEBOOK: “LA MACCHINA DEGLI OASIS POTREBBE GUADAGNARE, TRA BIGLIETTI E MERCHANSIGING, 400 MILIONI DI STERLINE”. BEI TEMPI QUANDO C’ERA SOLO IL MERCHANDISING – ROBERTO SAVIANO CI OFFRE UNO DEI SUOI CONSUETI SAGGI DI ITALIANO APPROSSIMATIVO: “BERETTA CHE LAVORAVA AL SERVIZIO DI QUELLO CHE I MAGISTRATI CONSIDERANO UN SODALIZIO NARCOCRIMINALE, OSA UCCIDERE L’EREDE DI UN GRUPPO DELL’ARISTOCRAZIA ’NDRANGHETISTA”. COMPLIMENTI PER LA VIRGOLA FRA SOGGETTO E VERBO...

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto

da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti”

e pubblicato da “Italia Oggi” (http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

maurizio belpietro la verita

Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nell’editoriale di prima pagina tesse le lodi di Claudio Descalzi, amministratore delegato dell’Eni, che sulla transizione energetica decisa dall’Ue e sull’auto elettrica ha dichiarato: «Non voglio essere anti europeo, ma neanche stupido, perché di stupidità si può morire». Descalzi si riferiva alle regole comunitarie «dettate da una minoranza sulla base di ideologie ridicole».

 

Il direttore della Verità commenta: «Onore all’amministratore delegato della più grande azienda italiana». Comprendiamo l’entusiasmo di Belpietro, visto che l’Eni è fra gli inserzionisti del quotidiano di cui è anche editore, ma la circostanza non corrisponde a verità. Infatti la più grande azienda italiana è l’Enel, che nel 2023 ha totalizzato ricavi per 95.565 milioni di euro. L’Eni è solo seconda: nello stesso periodo ha avuto ricavi per 94.816 milioni.

 

Belpietro osserva: «Sappiamo tutti che le auto elettriche non possono soddisfare le esigenze di una normale famiglia, perché costituiscono le moderne brioche che la regina Maria Antonietta offrì come soluzione al popolo francese, affamato perché non aveva soldi per comprarsi il pane».

 

maurizio belpietro giorgia meloni

A parte l’inelegante doppio «perché», la citazione appare imprecisa. Ammesso che l’episodio attribuito alla regina di Francia sia accaduto, la consorte di Luigi XVI si sarebbe limitata a citare un passo delle Confessioni di Jean-Jacques Rousseau (libro VI), nel quale il filosofo rievoca un episodio occorsogli nel 1740, mentre era istitutore in casa de Mably, allorché stava per entrare in una panetteria con riluttanza, essendo vestito in maniera troppo elegante: «Infine mi ricordai di una grande principessa alla quale avevano detto che i contadini non avevano pane e che rispose: “Che mangino brioche”. Comprai brioche».

 

•••

 

insider roberto saviano 2

Sul Corriere della Sera, lo scrittore Roberto Saviano ci offre uno dei suoi consueti saggi di italiano approssimativo: «Impensabile una dinamica così, Beretta che lavorava al servizio di quello che i magistrati considerano un sodalizio narcocriminale, osa uccidere l’erede di un gruppo dell’aristocrazia ’ndranghetista». Complimenti per la virgola (la seconda) fra soggetto e verbo. E più avanti: «La droga la fornivano i clan, così come le magliette e le sciarpe, le mura dei negozi». Per Lo Zingarelli 2025, ma anche per il Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia, diconsi mura solo quelle delle cinte di fortificazione intorno a un centro abitato. I negozi, come le case, hanno i muri.

 

•••

 

gianni barbacetto foto di bacco (9)

Il Fatto Quotidiano festeggia i 15 anni di vita affidandosi alle brevi testimonianze delle proprie firme. Ecco l’incipit di Gianni Barbacetto: «Ho fatto un incubo. Non c’era più il Fatto». Gli incubi si hanno, non si fanno. E i peggiori si avverano sulle pagine dei giornali. Lo Zingarelli 2025 spiega che incubo deriva dal latino incubum, composto di in, «sopra», e un derivato da cubare, «giacere», riferito allo spirito maligno che si posava sul dormiente, così si credeva. Pertanto, è evidente che, dal punto di vista etimologico, lo spirito maligno lo si subisce, non lo si fa.

 

•••

 

Avvenire pubblica un editoriale di Fabio Carminati con titolo su tre righe: «Quel passo indietro sulla guerra totale che non si vuol fare». Quesito: non si vuol fare la guerra totale o il passo indietro? Il «che» si riferisce, come la grammatica esigerebbe, a «guerra» oppure, obbedendo invece alla linea pacifista del quotidiano della Conferenza episcopale italiana, al «passo indietro»? La lettura consente di sciogliere il dubbio. Ma i titoli non dovrebbero servire a comunicare sintesi e senso di una notizia o di un giudizio? Avrebbe giovato alla chiarezza titolare così: «Nessuno vuol fare un passo indietro sulla guerra totale». Semplice, inequivocabile.

 

•••

 

Ansa - Attal diventa Barnier

Incipit di Maria Corbi sul sito della Stampa: «Adesso chi glielo va a dire a Salvini e La Russa che Imane Khelif non solo è donna, non solo è brava, non solo è bella, ma anche con una stuola di ammiratori».

 

Forse Corbi pensava che l’androgina Khelif potesse offendersi a leggere stuolo e pertanto ha inventato l’inesistente femminile stuola.

 

•••

 

Titolo dal Corriere della Sera su Facebook: «La macchina degli Oasis potrebbe guadagnare, tra biglietti e merchansiging, 400 milioni di sterline». Bei tempi quando c’era solo il merchandising.

 

•••

 

«Francia: fumata bianca, c’è l’accordo per il governo Barnier», titola l’Ansa, che pubblica, a corredo della notizia, una foto con questa didascalia: «Michel Barnier». Peccato che nell’immagine compaia invece Gabriel Attal, il primo ministro uscente. Francesca Galici sul sito del Giornale: «Distrutta la targa intitolata a Norma Cossetto, giovanissima istriana violentata e infoibata dalle truppe del generale Tito nel 1943». L’avevamo lasciato maresciallo. Dev’essere stato promosso dopo morto al grado superiore.

 

elon musk donald trump jd vance

•••

 

Titolo dal Corriere della Sera: «Vance vince il duello “civile” tra vice». Occasione sprecata. Si poteva titolare: «Vance vince a voce tra i vice».

 

•••

 

Incipit di un servizio di Carlo Tarallo sulla Verità: «“Non voglio più avere niente a che fare con questa persona, è stato veramente un periodo terribile della mia vita e non ne voglio sapere nulla”: M.M., l’assessore di un paese della Costiera amalfitana che attraverso il suo legale G.D., nel 2018 ha diffidato Maria Rosaria Boccia a “non assumere comportamenti molesti e persecutori”, ha la voce stanca».

 

A parte il posizionamento incongruo delle virgole, Tarallo ci sta dicendo che l’assessore M.M. non vuole sapere nulla di quel periodo della sua vita? E se l’avvocato diffida «a “non assumere”», è perché vuole che Boccia assuma comportamenti molesti e persecutori?

 

•••

 

ORESTE DEL BUONO 2

Didascalia dal Corriere della Sera: «Oreste Del Buono (1983-2003), scrittore, giornalista, traduttore, direttore editoriale, ha trascorso quasi tutta la sua vita a Milano». Molto breve, si direbbe: appena 20 anni. In realtà, Del Buono era nato nel 1923.

 

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT