il guano della chiesa sulla stampa stefano lorenzetto

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - NOTIZIA DAL SITO DELLA “STAMPA”: “A 12 ANNI DAL TERREMOTO TORNANO A RESPIRARE LE STATUE RICOPERTE DAL GUANO DELLA CHIESA DELL’ANNUNZIATA DI SAN DEMTRIO NE’ VESTINI, BORGO IN PROVINCIA DELL’AQUILA”. SANTO REFUSO A PARTE, LA CHIESA CHE SPARGE GUANO ANCORA CI MANCAVA – TITOLO DAL SITO DELLA “REPUBBLICA”: “CERVELLO MASCHILE E  TESTICOLI, SORPRENDENTEMENTE SIMILI”. PARLANDO CON ALCUNI COLLEGHI, IL SOSPETTO CI AVEVA SFIORATO…

STEFANO LORENZETTO

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

«Ventidue anni a Chauvin, l’agente che uccise Floyd. Biden: verdetto appropriato», titola il Corriere della Sera. È altamente improbabile che il presidente americano possa aver pronunciato la frase che gli viene attribuita.

 

Negli Stati Uniti la decisione sulla colpevolezza in caso di omicidio è espressa da una giuria, normalmente composta da 12 cittadini iscritti nelle liste elettorali. Come si vede nei film, la giuria decide se l’imputato sia colpevole o innocente. Questo atto è il verdetto propriamente detto.

 

Nel caso in questione, è stato pronunciato il 20 aprile, per cui Joe Biden, con il suo commento, sarebbe come minimo in ritardo di due mesi, il che appare surreale. Nel testo sottostante, peraltro, si legge che Derek Chauvin è stato «condannato il 20 aprile scorso».

 

Derek Chauvin

Sbagliato: quel giorno è stato solo dichiarato colpevole del reato contestato. Infatti, per tornare al corso della giustizia negli Usa, il giudice, licenziata la giuria, tiene un’ulteriore udienza e decide quale pena infliggere al colpevole, ed è ciò che ha fatto venerdì scorso Peter Cahill, pronunciando la sentenza e facendo, ora sì, di Chauvin un condannato.

 

joe biden

Poiché il presidente americano ha una laurea in legge e ha esercitato per un certo periodo la professione forense, è piuttosto difficile che abbia scambiato sentenza e verdetto, errore nel quale invece cadono abitualmente i giornalisti italiani.

 

***

MORTE GEORGE FLOYD

Notizia dal sito della Stampa: «A 12 anni dal terremoto tornano a respirare le statue ricoperte dal guano della chiesa dell’Annunziata di San Demtrio ne’ Vestini, borgo in provincia dell’Aquila». Santo refuso a parte, la chiesa che sparge guano ancora ci mancava.

 

***

Titolo a tutta pagina su Libero: «La Delta contagia più ma uccide meno». Le due locuzioni avverbiali di quantità corrette sono di più e di meno, quindi entrambe con la preposizione. Altrimenti lo slogan della Rai sarebbe «Di tutto, più». E il movimento femminista (o transfemminista) diventerebbe «Non una meno».

 

***

marco tarquinio foto di bacco

«Sulla consegna “informale”, a mano, della nota verbale all’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede Pietro Sebastiani il 17 giugno, in occasione di un evento organizzato a Palazzo Borromeo, c’è la conferma del portavoce della Santa Sede Matteo Bruni. Per ora nessun altro commento dal Vaticano.

 

le reazioni dopo la condanna di derek chauvin 1

Il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa di presentazione della Giornata dei nonni, ha detto che “certamente c’è preoccupazione della Santa Sede e di ciascuno di noi”».

 

papa francesco bergoglio con matteo bruni

Da quanto scrive Marco Iasevoli sul sito di Avvenire, il quotidiano d’ispirazione cattolica diretto da Marco Tarquinio sembra ignorare che un cardinale di curia fa parte del Vaticano. Il principale commento è, gerarchicamente parlando, quello di Farrell, non quello di Bruni.

 

michela murgia

Solo che il giornale della Conferenza episcopale italiana non lo sa. E dire che Farrell è pure camerlengo di Santa Romana Chiesa. In seno alla quale commentano: «Annamo bene...».

 

***

ratko mladic in tribunale

«Le parole contano, ma anche le desinenze non scherzano», fa presente un titolo del Fatto Quotidiano. Peccato che tanto zelo linguistico vada a infrangersi contro il sommario: «La crociata della Murgia per rendere neutri i termini maschili e non». L’avverbio negativo olofrastico (detto così perché, da solo, costituisce un’intera frase) in italiano è soltanto no. Quindi bisognava scrivere «termini maschili e no».

 

***

le reazioni dopo la condanna di derek chauvin 6

Dalla Verità: «Il Tribunale dell’Aja ha confermato in appello la condanna all’ergastolo per Ratko Mladic, il boia di Srebrenica. La sentenza è definitiva, senza ulteriori possibilità di ricorsi». Ci sono anche sentenze definitive appellabili?

 

***

«Oggi all’Angelus Francesco ha fatto un invito ad aiutarlo con la preghiera», scrive Luigi Accattoli. Deve averlo fatto in piena notte, perché l’abbiamo letto sul Corriere della Sera alle 5 del mattino.

 

***

katla 2

«Non c’è niente di meglio, in queste caldissime serate estive, delle gelide e misteriose serie ambientate in qualche sperduto villaggio islandese ai confini con la Svezia», titola Dagospia, presentando la rubrica Il divano dei Giusti.

 

Come possa un’isola confinare con qualsiasi altro Paese è un mistero che neanche il vichingo Naddoddr, considerato lo scopritore dell’Islanda, avrebbe potuto chiarire. (E comunque lo Stato scandinavo più vicino è la Norvegia, non la Svezia, separata dall’Islanda da un tratto di mare largo quasi 1.000 chilometri).

angelo piovano

 

***

«Angelo Piovano era l’uomo con più tatuaggi in Italia», scrive il Corriere della Sera, dando notizia del decesso di questo ex operaio torinese di 85 anni e precisando che sul braccio destro recava «il volto della sua cagnetta Florinda». Ma volto significa viso, sostantivo che per lo Zingarelli 2022 designa unicamente la parte anteriore della testa umana. La parte anteriore della testa degli animali si chiama muso.

 

***

Titolo dal sito della Repubblica: «Cervello maschile e testicoli, sorprendentemente simili». Parlando con alcuni colleghi, il sospetto ci aveva sfiorato.

 

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)