2021lorenzetto

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - DALLA PAGINA FACEBOOK DI "DOMANI": "PRENDIAMO SUL SERIO LE LAMENTAZIONI DI ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA SU 'REPUBBLICA' CONTRO 'DOMANI"' MASSÌ, CHE SARÀ MAI? UN GIORNALE VALE L’ALTRO - “TGCOM 24”: “UDINE, CERVO FERISCE GRAVEMENTE COPPIA DI ANZIANI MENTRE PASSEGGIAVA”. IL SOGGETTO È IL CERVO. CHE HA FERITO GLI ANZIANI E ANCHE LA SINTASSI MENTRE PASSEGGIAVA…

 

 

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Stefano Lorenzetto

Stefano Feltri, direttore di Domani, critica un editoriale apparso sul Corriere della Sera: «Ernesto Galli della Loggia lamenta quanto è problematico essere conservatori in Italia, soprattutto perché “non è facile per nulla avere una voce conservatore nel dibattito pubblico”».

 

stefano feltri

Feltri dimostra di non saper nemmeno copiare: Galli della Loggia aveva scritto «una voce di tipo conservatore». Invece i suoi redattori dimostrano di non saper nemmeno leggere, visto che su Facebook hanno rilanciato così il fondo del loro direttore: «Prendiamo sul serio le lamentazioni di Ernesto Galli della Loggia su Repubblica contro Domani». Massì, che sarà mai? Un giornale vale l’altro. Gente seria, quella di Domani.

Domani - Ernesto Galli della Loggia traslocato a Repubblica

 

***

In un editoriale sul Corriere della Sera, Massimo Gaggi spiega che a New York è prevista l’«elezione a valanga del sindaco democratico afroamericano Eric Adams: un ex poliziotto che vuole riforme anche nella pubblica sicurezza, ma ha centrato la sua campagna sul tema law and order». Non si comprende il senso della congiunzione avversativa.

 

Ci pare che law and order (legge e ordine) siano i presupposti indispensabili della pubblica sicurezza.

 

***

Consueto appuntamento settimanale con il coltissimo Mephisto Waltz, diabolico tenutario dell’omonima rubrica su Domenica, l’inserto culturale del Sole 24 Ore. Stavolta s’impanca a critico musicale e, surfando tra Giuseppe Verdi, Luciano Pavarotti, Leontyne Price, Fiorenza Cossotto e Nikolaus Ghiaurov (in realtà si chiamava Nicolai, anche sulle copertine dei dischi), ci offre queste notizie circa Herbert von Karajan: «Alla sua morte (1989) oltre alle case di Anif, Saint-Tropez e al Suvretta (Sankt Moritz) lasciò alla moglie Heliette e alle due figlie Isabel e Arabel, l’Helisara VI, una stupenda vela da regata. (...) Il nome ovviamente era composto dalla crasi di quelli di madre e fanciulle».

Herbert von Karajan

 

Ovviamente una cippa. Tralasciando il fatto che dicesi crasi la fusione della vocale finale e iniziale di due parole in contatto (e non è questo il caso), Mephisto Waltz dimostra di non aver capito nulla di von Karajan, la cui moglie si chiamava Eliette, non Heliette. E infatti gli yacht Helisara (ne ebbe ben 6) furono varati con l’acronimo di (H)erbert, (El)iette, (Is)abel, (Ara)bel.

 

Un direttore d’orchestra dall’ego così smisurato non poteva che celebrarsi per primo e Mephisto dovrebbe saperlo: «Vanità, decisamente il mio peccato preferito» (scena finale di L’avvocato del diavolo).

 

***

A proposito di cinema. Nella medesima rubrica, Mephisto Waltz cita «Henri Clouzot». Chiunque abbia visto Il corvo, Manon, Vite vendute e La verità sa che il vero nome del regista francese di culto era Henri-Georges Clouzot.

 

mario sconcerti foto di bacco

***

Serenella Bettin si occupa di carta igienica: «“Le bollette energetiche sono aumentate cinque volte tanto – dice a Libero Cristina Calamari della Cartiera Calcarta di Lucca – Rispetto a prima sono quintuplicate”». Se «sono aumentate cinque volte tanto», ci pare inevitabile che siano anche «quintuplicate». E comunque andrebbe chiarito un equivoco: sono quintuplicati gli importi delle bollette o è quintuplicato il numero delle medesime? ***

 

VITALIANO TREVISAN

La Repubblica ospita nelle pagine culturali il lancinante racconto di Vitaliano Trevisan, reduce da un’odissea ospedaliera durata 10 giorni. Titolo: «Io, un matto trattato senza pietà». Sottotitolo: «Dopo il ricovero coatto in psichiatria nel vicentino, lo scrittore racconta la sua esperienza. E denuncia le condizioni in cui si tengono i pazienti».

 

Siate almeno solidali con uno che la penna sa maneggiarla: si scrive «nel Vicentino». Gli aggettivi sostantivati indicanti zone geografiche in italiano richiedono la maiuscola.

letta conte

 

***

«In una sera eccentrica si può sbagliare la musica country per Beethoven, ma il giorno dopo ritorna sempre la realtà», scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Che vorrà dire? Sostituendo sbagliare con il verbo scambiare, il discorso filerebbe. Comunque, nomen omen: Sconcerti sconcerta.

 

***

letta conte

Carlo Bertini sulla Stampa parla dell’elezione del nuovo capo dello Stato fissata per gennaio e di come Giuseppe Conte ed Enrico Letta si apprestano ad affrontarla: «Ai blocchi di partenza della sfida per il Colle i due leader sembrano andare ognuno per conto proprio: come se al pranzo della settimana scorsa non abbiano concordato nulla».

 

Ipotetica del quarto tipo, ovvero dell’incapacità di coniugare il congiuntivo, che doveva essere avessero. Conclusione ton sur ton: «Non a caso in serata è uscito Di Maio, se ne è uscito secco».

 

TgCom24 - Cervo passeggia e ferisce

***

Notizia su Tgcom 24: «Udine, cervo ferisce gravemente coppia di anziani mentre passeggiava». Il soggetto è il cervo. Che ha ferito gli anziani e anche la sintassi mentre passeggiava.

 

***

Dalla prima pagina della Gazzetta di Mantova: «Posando lo sguardo ai lati delle strade mantovane non sembra proprio che il messaggio di rispettare di più l’ambiente intorno a noi stia passando. Il nostro occhio si sta abituando a uno spettacolo riluttante: rifiuti di ogni tipo buttati in ogni dove».Spiegato il fallimento del G20 sull’ambiente.

 

***

Daniele Sparisci sul Corriere della Sera ci racconta che nel Gp degli Stati Uniti ad Austin, in Texas, il ferrarista Charles Leclerc è arrivato «quarto, cioè primo dei migliori». Credevamo che i migliori fossero quelli che arrivano sul podio.

 

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…