giornali quotidiani

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - TITOLO DAL “GIORNALE”: “IL PM CHE INDAGÒ SALVINI VICINO ALLA PROCURA DI ROMA”. BASTAVA CHE IL SEGRETARIO DELLA LEGA SI FOSSE ALLONTANATO DI DUE PASSI E L’AVREBBE SFANGATA - INTERVISTA NATALIZIA IN STEREOFONIA AL PAPA, FIRMATA DAI VATICANISTI DEL GRUPPO GEDI. IL CIELLINO PAOLO RODARI SULLA "REPUBBLICA" E IL NIPOTE OMONIMO DELLO SCRITTORE DOMENICO AGASSO SENIOR SULLA "STAMPA" FIRMANO UN TESTO UGUALE FIN NEI MINIMI DETTAGLI. UNO COPIA, L’ALTRO INCOLLA?

Repubblica - 12.000 anni diventano 1.000 secoli

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Incipit di un articolo di Andrea Minoglio sul sito della Repubblica: «2030, 2100... quando pensiamo al futuro, spesso, un secolo ci sembra già un’eternità. Ma se la data da prendere in considerazione fosse addirittura il 22 dicembre del 12.021, cioè esattamente tra 1.000 secoli? Inimmaginabile».

 

filippo falotico

Siamo d’accordo sull’inutilità dello sforzo d’immaginazione: i 10.000 anni per arrivare alla data ipotizzata corrispondono a 100 secoli, non a 1.000.

 

***

«Le istituzioni, come i politici e le agenzie di controllo, non possono rimanere ignavi e inerti di fronte a questa “guerra non dichiarata” della sicurezza sul lavoro». Così Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, nell’omelia durante il funerale di Filippo Falotico, giovane operaio deceduto in seguito al crollo di una gru.

 

Non si sa perché, l’aggettivo inerti diventa inermi nel Tg1 delle 13.30. Stesso errore nel testo di Sky Tg24: «L’arcivescovo: “Le istituzioni non restino inermi”».

 

laura chimenti

Si associano allo strafalcione Carlotta Rocci sulla Repubblica e i titolisti di Avvenire («“Le istituzioni non siano inermi”»), nonostante Andrea Zaghi nel suo servizio riporti correttamente la frase del prelato: «“Le istituzioni, come i politici e le agenzie di controllo, non possono rimanere ignavi e inerti”». Idem l’anonimo autore della didascalia a corredo di una fotonotizia sul Corriere della Sera.

 

***

Repubblica - Inerti diventa inermi

In apertura del Tg1 delle 20, Laura Chimenti annuncia che nella cabina di regia istituita dal governo per l’emergenza Covid-19 «si valuterà le misure da mettere in atto per il periodo natalizio», anziché «si valuteranno».

 

Eppure l’insopportabile «buonasera, buonasera» iniziale, che invariabilmente Chimenti rivolge ai telespettatori per distinguersi dagli altri conduttori, dovrebbe farne una super esperta di plurali.

 

***

veronica gentili

Intervista natalizia in stereofonia alla «Santità di Nostro Signore» (come si scriveva in Vaticano fino agli anni Sessanta del secolo scorso), cioè al Papa, firmata dai vaticanisti del gruppo Gedi.

 

Avvenire - Inerti diventa inermi

Il ciellino Paolo Rodari sulla Repubblica e il nipote omonimo dello scrittore Domenico Agasso senior, pallido epigono dell’antenato, sulla Stampa firmano un testo uguale fin nei minimi dettagli, addirittura con diacritici identici su alcuni cognomi, e persino per lo stile, come si evince dal seguente scambio di battute con Francesco: «Pochi giorni fa ha compiuto 85 anni... “Vi sbagliate, ne ho compiuti 75! (Scherza e ride, ndr)”».

papa francesco 4

 

Tuttavia anche a Natale il diavolo fa le pentole ma non i coperchi perché alla velina originaria fanno difetto gli accenti sui nomi spagnoli, che i due si sono ben guardati dall’integrare. Non s’erano mai visti intervistatori diversi che partoriscono un testo uniforme. Quale sarà stato il ruolo degli zelanti incensatori? Uno copia, l’altro incolla?

 

***

laura chimenti

Titolo dalla Verità: «Banca Ifis pianta oltre 2.200 nuovi alberi». I nullatenenti possono piantare solo vecchi alberi?

 

***

Veronica Gentili sul Fatto Quotidiano riferisce che Sarah Palin «si è espressa così riguardo il vaccino anti Covid». Forma scorretta. Per il Grande dizionario italiano dell’uso di Tullio De Mauro, così come per altri vocabolari (Zingarelli, Devoto-Oli, Treccani, Sabatini-Coletti, Garzanti) e per la Grammatica della Treccani, la locuzione da usare è riguardo a, quindi nel caso specifico «riguardo al vaccino anti Covid».

 

***

Umberto Folena commenta nella sua rubrica Press party, su Avvenire, una «singolare congiunzione astrale-giornalistica», rappresentata dal fatto che prima Stefano Lorenzetto sul Corriere della Sera e poi Dario Cresto-Dina sulla Repubblica (della quale è vicedirettore vicario) si sono avventurati a dare la parola a due astrologi, Marco Celada e Marco Pesatori, mentre tutt’intorno si spargevano – ma guarda che coincidenza – le soavi note di Astro del Ciel e Tu scendi dalle stelle.

MARCO PESATORI

 

A parte che durante il press party natalizio l’editorialista deve aver ecceduto con i drink, perché Celada sul quotidiano dei vescovi diventa Massimo anziché Marco, sarebbe interessante sapere da Folena, con tutta evidenza molto esperto in fole, come dobbiamo interpretare il racconto dell’evangelista Matteo, il quale per due volte specifica come i Magi venuti da oriente siano giunti alla grotta di Betlemme guidati da una stella, anziché da Google Maps. Esercizio minimo per un giornalista abituato a esibirsi sulla testata che da oltre mezzo secolo pretende di pronosticare l’avvenire per i suoi lettori.

 

***

veronica gentili

Titolo dal Giornale: «Il Pm che indagò Salvini vicino alla procura di Roma». Bastava che il segretario della Lega si fosse allontanato di due passi e l’avrebbe sfangata.

 

***

Sull’Osservatore Romano, don Antonio Pelayo, giornalista di lungo corso nonché consigliere ecclesiastico dell’ambasciata di Spagna presso la Santa Sede, scrive di tre missionari gesuiti nati «nella Spagna del XVI secolo».

 

Di Alonso de Barzana annota tra l’altro che «s’imbarcò per l’America del sud nel 1509» per poi morire «a Cuzco nel 1597 all’età di 67 anni». Ma si era imbarcato 21 anni prima di nascere? «Nel 1903», invece, Pedro Páez «riuscì ad arrivare in Etiopia», dove «il 21 aprile 1618 scoprì le sorgenti del Nilo azzurro».

 

Possedeva la macchina del tempo, perché avrebbe fatto la scoperta 285 anni prima di raggiungere quel luogo dell’Africa. Reverendo, rilegga i suoi testi, visto che redattori e correttori dell’Osservatore Romano fanno più acqua delle sorgenti del Nilo.

MARCO PESATORI 1marco pesatori 3MARCO PESATORI

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…