2024pulci0312

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DALLA “REPUBBLICA”: “MELONI E SCHLEIN STOCCATE DALL’UMBRIA. ‘TIFI CONTRO GLI ITALIANI’. ‘COPRI I TUOI DISASTRI’”. NEL SENSO CHE L’UMBRIA LE HA SISTEMATE IN UN MAGAZZINO COME SCORTA? È QUESTO, PER “LO ZINGARELLI 2025”, IL SIGNIFICATO DEL VERBO “STOCCARE” – “LA VERITÀ”: “MERCEDES ANNUNCIA ‘”MILIARDI” DI TAGLI”’. PER ESEGUIRE MILIARDI DI TAGLI SERVIRANNO MILIONI DI SEGHE ELETTRICHE. A MENO CHE NON SI DEBBANO INVECE ESEGUIRE TAGLI PER MILIARDI (DI EURO)…”

selvaggia lucarelli

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano: «Mi sorge il dubbio che oltre a non essere spesso capita, Chiara Valerio inizia a non capirsi da sola». Complimenti per la virgola omessa dopo il «che» e per il congiuntivo mancante («inizi», non «inizia»).

 

•••

Titolo dal Corriere della Sera: «Cala il gradimento per premier e governo. Balzo di FdI e Pd. Il partito di Meloni al 27,7% (+0,9%), dem al 22,6 (+1,5)». Roba che neanche il Grande balzo in avanti di Mao Zedong.

 

•••

la verita miliardi di tagli

Conclusione dell’editoriale di prima pagina del direttore della Verità, Maurizio Belpietro: «Tuttavia, so che anche quando le armi tacessero, tutto non sarà finito, perché i danni provocati dalla guerra in Ucraina si sentiranno a lungo. E spero di sbagliarmi».

 

Speranza esaudita: ha sbagliato la consecutio temporum. Dopo il congiuntivo («tacessero») in una proposizione subordinata introdotta da «quando», il tempo verbale nella proposizione principale doveva essere il condizionale, non il futuro. Quindi: «Tuttavia, so che, anche quando le armi tacessero (congiuntivo imperfetto), tutto non sarebbe finito (condizionale passato), perché i danni provocati dalla guerra in Ucraina si sentirebbero (condizionale presente) a lungo».

 

•••

MAURIZIO BELPIETRO

Sulla Stampa, Flavia Perina deplora gli eccessi verbali della politica, definendo Matteo Salvini «protagonista senjor di questa storia» (l’altro è Matteo Lepore, sindaco di Bologna). Non serve sapere che il latino non contempla la lettera j: basta il correttore automatico di Word per scrivere correttamente senior.

 

Perina, fra l’altro, è recidiva in materia, e già lo rilevammo in questa rubrica. Infatti, lo scorso 25 febbraio, sempre sulla Stampa, se ne uscì con la seguente frase: «Ma l’elenco degli esempi potrebbe estendersi all’infinito, come conferma in qualche modo la dichiarazione di un senjores, il ministro Adolfo Urso», essendo per di più totalmente ignara del fatto che andava usato il singolare senior e non il plurale seniores. Ci auguriamo che repetita iuvant (occhio, Perina: con la i, non con la j).

 

•••

maurizio belpietro la verita

Titolo dalla Repubblica: «Meloni e Schlein stoccate dall’Umbria. “Tifi contro gli italiani”. “Copri i tuoi disastri”». Nel senso che l’Umbria le ha sistemate in un magazzino come scorta? È questo, per Lo Zingarelli 2025, il significato del verbo stoccare. Se invece il riferimento era, com’è ragionevole supporre, ai colpi di stocco (arma bianca simile alla spada ma più corta e sottile), allora il sostantivo «stoccate» andava scritto con la maiuscola per rendere meno equivoca la frase.

 

•••

andrea e antonio monda

Editoriale di Veronica Gentili sul Fatto Quotidiano: «Gli elettori selezionati dai democratici come base di riferimento secondo alcuni criteri identitari, hanno dimostrato con il loro voto di non essere dei monoliti». Complimenti per la virgola che separa il soggetto dal verbo.

 

•••

Stefano Lorenzetto intervista sull’Arena l’ex vicedirettore di Rai 2, Roberto Milone, che gli dice: «Frequentavo la Comunità di Sant’Egidio, con Andrea Riccardi e don Vincenzo Paglia, oggi cardinale». Lorenzetto avrebbe dovuto correggere l’intervistato: Paglia non è cardinale, bensì arcivescovo.

 

•••

locandina network di sydney lumet

L’Osservatore Romano pubblica l’intervento che il suo direttore, Andrea Monda, ha tenuto a un incontro organizzato ad Assisi dall’Unione cattolica stampa italiana. Prendendo le mosse «dal titolo di uno dei film più belli e famosi della storia del cinema, Quarto potere, di Orson Welles, del 1941», Monda osserva: «Non a caso 35 anni dopo Sidney Lumet dirige Network sulla televisione, che, coerentemente, viene intitolato in Italia, Quinto potere».

 

Tralasciando la virgola sbagliata dopo «Italia», il titolo originale del film di Lumet era Network, né si vede come avrebbe potuto contenere la specificazione «della televisione», essendo in lingua inglese. Il direttore dell’Osservatore Romano potrebbe andare a ripetizione dal fratello Antonio Monda, che si occupa di cinema a New York.

 

•••

corriere della sera il furto di moretti

In contrasto permanente con le virgole, Maurizio Belpietro, direttore della Verità, scrive nel suo editoriale di prima pagina: «Certo, di forze dell’ordine fresche, capaci di inseguire i delinquenti c’è bisogno».

 

Mancando la virgola dopo «delinquenti», il nucleo nominale che funge da soggetto logico della frase risulta separato dal verbo. Come in questo passaggio successivo: «A Verona, una pattuglia aggredita da un extracomunitario con un coltello, ha reagito sparando e uccidendo il migrante». O si metteva una virgola dopo «pattuglia» o si toglieva quella dopo «coltello».

 

•••

Nel suo editoriale di prima pagina, Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, usa due volte l’avverbio «nì» («il ai 209 miliardi di fondi» e «arrampicate sugli specchi per trasformare i No e i in Sì»). Ma Lo Zingarelli 2025 registra solo ni, come familiare e scherzoso: «Né sì né no (si usa come risposta incerta, indecisa fra il sì e il no): “sì o no?” “ni!”». Anche il Nuovo Devoto-Oli riporta solo ni, e non (pur ammettendo fra parentesi la variante utilizzata da Travaglio).

 

•••

Sommario dalla Verità: «Mancano 800.000 operai specializzati nei veicoli eco. Vendite ferme a ottobre. Mercedes annuncia “miliardi” di tagli». Per eseguire miliardi di tagli serviranno milioni di seghe elettriche. A meno che non si debbano invece eseguire tagli per miliardi (di euro).

 

BEPPE GRILLO MARCO TRAVAGLIO

•••

Titolo dal Corriere della Sera: «“Casa svaligiata dai ladri”. Il post sul furto di Moretti». Alessandra Moretti, eurodeputata del Pd, ha compiuto un furto? No? Allora per non farla sembrare una ladra era meglio scrivere: «Post di Moretti derubata».

 

•••

Titolo da Domani, pagina 9: «“La deportazione in Albania? Mi spaventa meno di al Sisi”». Titolo da Domani, stesso giorno, pagina 11: «Al-Nasser e la sfida saudita alla transizione occidentale». Urge interprete che uniformi le grafie dei nomi arabi.

la repubblica stoccate dall'umbria marco travaglio a otto e mezzo selvaggia lucarelli

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…