roberto napoletano

CHI ''SOLE'' E CHI SCENDE - A PROCESSO LE SPESE CONTESTATE A NAPOLETANO: 1,9 MILIONI DI EURO TRA CASA, AUTISTA, MULTE E CARTA DI CREDITO. BENEDINI CHIEDE DI PATTEGGIARE UN ANNO E MEZZO E 100MILA EURO DI ACCONTO DI RISARCIMENTO, TREU CHIEDE 1 ANNO E 8 MESI E 300MILA DI ACCONTO - GIANNI DRAGONI PUBBLICA PEZZI DELL'AZIONE DI RESPONSABILITÀ VOTATA DAGLI AZIONISTI, CHE CHIEDONO 7,5 MLN A NAPOLETANO, IN SOLIDO CON TREU E KPMG

Alessandro Da Rold per ''La Verità''

 

LE SPESE DI ROBERTO NAPOLETANO AL SOLE 24 ORE

«Siamo stati ammessi!». A pomeriggio inoltrato, un insolito Antonio Di Pietro nella veste di legale delle parti civili al processo sulle copie gonfiate del Sole 24 Ore, festeggia nei corridoi al settimo piano del tribunale di Milano la decisione del gup Maria Cristina Mannocci.

 

Sembra di essere tornati al 1992, anche perché come legale di Confindustria c' è Marco De Luca, che proprio in quegli anni difendeva l' ingegnere Carlo De Benedetti. Passa a fare un saluto nei corridoi anche l' avvocato Giuseppe Lucibello.

 

antonio di pietro 7

Di Pietro è raggiante a fine giornata. Festeggiano anche i quattro giornalisti che si sono presentati contro l' ex direttore. Del resto è una particolarità - «non era successo neppure nel caso Seat-Pagine Gialle», ricorda il rappresentante dei possessori di azioni speciali, Marco Pedretti, fuori dall' aula - che siano state accolte tutte le costituzioni di parte civile contro Benito Benedini, ex presidente del Sole, Donatella Treu, ex amministratore delegato, e Roberto Napoletano, ex direttore e considerato dai magistrati «amministratore di fatto» della società editoriale.

 

I reati contestati sono di false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo. Dall' udienza a porte chiuse filtra che il 24 settembre saranno con tutta probabilità stralciate le posizioni di Benedini e Treu.

roberto napoletano

 

Hanno chiesto il patteggiamento per uscire dal processo: il primo con una pena a un anno e sei mesi e 100.000 euro di acconto di risarcimento mentre la seconda un anno e 8 mesi e 300.000 euro di acconto. C' è la possibilità che a chiedere il patteggiamento sia lo stesso Sole 24 Ore, difeso dall' ex ministro Paola Severino. In questo modo rischia di rimanere a processo solo l' ex direttore Napoletano. Se i suoi legali non faranno richieste tra 11 giorni si potrebbe andare verso il rito ordinario. Ma circola l' ipotesi che alla fine ci sarà una richiesta per il rito abbreviato, in modo da evitare il dibattimento e udienze a porte chiuse per evitare troppa pubblicità. Lo si evince anche dal fatto che nessuno dei tre imputati ieri fosse in aula.

gianni dragoni

 

Sono giornate particolari per l' attuale direttore del Quotidiano del Sud. È di ieri la lettera di risposta del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al giornale, in cui rilancia un patto europeo per salvare il Sud Italia. Ma presto servirà un modo per salvare Napoletano dalle richieste di risarcimento che piovono da ogni parte. Ieri la Consob ha comminato multe per 280.000 sia a lui sia alla stessa Treu. Archiviata invece la posizione dell' azienda in relazione alle accuse di manipolazione del mercato.

 

Sempre ieri il giornalista del Sole, Gianni Dragoni, ha pubblicato sul suo blog stralci dell' azione di responsabilità votata dagli azionisti contenuta nell' ultima semestrale del Sole. Ne viene fuori una richiesta danni per Napoletano superiore ai 7 milioni e mezzo di euro, «nella qualità (ritenuta sussistente sia dalla Procura sia dalla Consob) di amministratore di fatto della società», in quanto «il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi dal Sole in relazione alle pratiche commerciali e di reporting volte a incrementare artificiosamente i dati diffusionali del quotidiano, allo stato quantificabili in non meno di 7.548.043,31 euro in via solidale con Treu e con Kpmg Spa».

 

NICOLA BORZI

Tra gli atti depositati a processo dai pm ci sono anche nel dettaglio tutte le spese sostenute da Napoletano tra il 2011 al 2017. Sono contenute in una relazione ispettiva della Consob del giugno di due anni fa, a fronte di un audit richiesto dall' azionista Tommaso Marino. In pratica il direttore tra il 2012 e il 2013 aveva diritto a premi per il raggiungimento degli obiettivi annuali, sia sulle vendite cartacee sia su quelle digitale. Nel 2014, infatti, la società gli ha riconosciuto un aumento della retribuzione fissa pari ad euro 135.000 euro.

 

Durante quegli anni a Napoletano viene concessa anche la casa. E sarà Piergiorgio Erbetta, responsabile del personale, a indicare agli ispettori i costi/benefit del contratto di Napoletano, tra cui un' abitazione a Milano per una spesa massima annuale di 37.000 euro, una macchina aziendale e il servizio di autisti. A Napoletano era stata assegnata una carta di credito con un massimale mensile di 7.700 euro. In una mail allegata ci sono anche le spese per le multe prese in auto. Il totale complessivo di tutte le spese è pari a 1.872.951 mila euro (più le multe).

 

Ma nelle varie voci di spesa si nota che per l' abitazione la cifra pattuita è stata ogni anno sforata più volte. Se il tetto era di 37.000, nel 2011 le spese di abitazioni sono state pari a 114.819 euro (in parte riferite all' Hotel Melià dietro la sede del giornale) , 59.236 nel 2012, fino a 79.721 nel 2016. Alla domanda degli ispettori sul motivo dello sforamento, è stato risposto dallo stesso Sole 24 Ore che «Napoletano» aveva «un' interlocuzione diretta con i vertici del gruppo, ossia l' ad, il presidente del consiglio di amministrazione ovvero i responsabili dell' area Facility-Acquisti».

 

Roberto Napoletano, Donatella Treu e Benito Benedini

Ancora più ingente è stata la spesa per gli autisti, che in sei anni ha toccato la cifra di 1.370.488 euro. In caso di rinvio a giudizio toccherà alla Procura dimostrare il ruolo avuto da Napoletano in quegli anni. La relazione del Sole è molto chiara, anche perché, si legge, «era sistematicamente coinvolto in attività di carattere gestorio inerenti le pratiche commerciali relative alla diffusione del quotidiano». Lui si è sempre difeso dicendo di non aver preso parte alle decisioni sulle copie vendute.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…