no time to die james bond

IL CINEMA DEI GIUSTI - HA RAGIONE DAGO. “NO TIME TO DIE” È DAVVERO MOLTO MODESTO. CERCA DI RISPETTARE LE NUOVE REGOLE DEL METOO, MA SPROFONDA NELLE BANALITÀ DI GENERE - SE TOGLI A JAMES BOND ANCHE IL CINISMO-MACHISMO DELLA SPIA CON LICENZA DI UCCIDERE, E DI SCOPARSI PIÙ O MENO TUTTE, PER FARNE UN NUOVO EROE UMANO E PIENO DI CUORE, PERCHÉ DOVREMMO ANDARLO A VEDERE? MANCANO SOLO GLI ESAMI DI PROSTATA, PRESSIONE E COLESTEROLO. MA SU! AVETE ASPETTATO SESSANT’ANNI PER USCIRVENE CON QUESTA TROVATA?  - VIDEO

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

lea seydoux daniel craig no time to die

E’ così. Ha ragione Dago. Alla faccia dei critici inglesi che, alle prese con un ricco prodotto nazionale, si sprecano nelle lodi, vi dico subito che non solo “No Time To Die”, 25° film di James Bond, diretto da Cary Joji Fukunama, non è un capolavoro, ma è davvero molto modesto.

 

cary fukunaga lea seydoux daniel craig

Cerca di rispettare le nuove regole del Metoo, ma sprofonda nelle banalità di genere.

 

Frutto di troppe teste a pensare (male), a dare ordini (peggio), e troppe mani a scrivere senza essere specialisti dello spy, il film si rivela presto un pasticcio che un regista pur funzionale, ma arrivato a sostituire Danny Boyle, in rotta con la produzione, a tre mesi dall’inizio delle riprese, e una serie di grandi attori, da Rami Malek a Christoph Waltz, da Jeffrey Wright a Ralph Fiennes, non possono del tutto salvare. Spesso anche dal ridicolo.

james bond no time to die 7

 

Ma come si fa a credere a Blofeld che, dalla prigione, lancia il grido “Fate uscire le pecore!” in quel di Matera per bloccare l’Austin Martin di Bond? A questo sud da cartolina, a questa Giamaica da cartolina, a questa Cuba perennemente in festa? Alle tombe che esplodono come 007 si avvicina. Bum!!!

 

lashana lynch no time to die

Ma, soprattutto, se togli a James Bond, al vecchio 007, oltre al numero, che viene appiccicato alla nuova spia, la gigantesca Lashana Lynch, mentre a lui rimane solo lo 00 come nei film di Franco e Ciccio, insomma, se oltre al numero, dicevo, gli togli anche il cinismo-machismo della spia con licenza di uccidere, e di scoparsi più o meno tutte, per farne un nuovo eroe umano e pieno di cuore, perché dovremmo andarlo a vedere?

 

sean connery goldfinger

Dopo venticinque film, veniamo a sapere che è un essere umano fragile, con desiderio di famiglia e di pantofole come tutti? Come me, come il ragionier Filini?

 

Inoltre, pieno di acciacchi con tutte le botte che ha preso sul set, al punto che la signora Craig, cioè Rachel Weisz, ha detto subito che suo marito non potrà mai fare un altro 007, perché lui gli acciacchi e i dolori se li porta anche a letto, e che questa è l’ultima volta.

christopher lee in dracula

 

 

Avete capito? E quindi si cerca di mandarlo in pensione scoprendone l’umanità, la fragilità, mancano solo gli esami di prostata, pressione e colesterolo.

 

Ma su! Avete aspettato sessant’anni per uscirvene con questa trovata? Per dirci che è un essere umano?

 

Sean Connery, esattamente come Clint Eastwood nei film di Leone e il Christopher Lee Conte Dracula, era una macchina per uccidere, macho, cattivo, senza cuore.

 

E dalla battuta facile. Come Clint. No, Dracula, non era mai ironico.

 

sean connery con trina parks prima bond girl nera in 007 una cascata di diamanti

 

Quello era il suo fascino nel lontano 1962, ai tempi di Ursula, che non lo vuole proprio vedere questo nuovo 007.

 

E Daniel Craig, cresciuto bondianamente, in cinque film anche molto buoni, come “Skyfall” di Sam Mendes, che non posso non schedare come l’ultimo grande 007, non è in grado di inventarsi un personaggio diverso. Non ci credi quando fa l’innamorato, quando si china per raccogliere il coniglietto di pezza Dou-Dou.

 

Ci credi invece quando, in quel di Cuba, acchiappa la bellissima Ana De Armas e assieme diventano una grande coppia bondiana nella scena più classica e riuscita del film, quella a Cuba durante il gran ballo della Spectre alla ricerca del pessimo scienziato russo corrotto, al soldo più o meno di tutti, che ha inventato il veleno legato al tuo Dna, cioè che ammazza solo te.

ana de armas no time to die 1

 

Male che con Ana De Armas, ultrasexy, non finiscano a letto, come nei vecchi tempi, anche se il finalino della scena sembrerebbe rimandare a qualcosa che potrebbe accadere, prima o poi.

 

ana de armas no time to die

Ma il nuovo Bond è innamorato di Léa Seydoux, la francese, forse perché il film è pensato prima dell’arrivo della Brexit e man mano che va avanti la loro relazione tumultuosa ne diventa un po’ la cartina di tornasole. Manca solo Boris Johnson. Bond non sfiora nemmeno la nuova 007, gigantessa nera, che incontra nel localino hot della Giamaica, omaggio a Ian Fleming, che lì abitava.

 

no time to die 5

Devo dire, a onor del vero, che gli omaggi ai vecchi film di Terence Young, primo regista della saga e autore nel 1958 di “No Time To Die” non bondistico, e ai vecchi personaggi della saga sono piuttosto elaborati e riusciti, pensiamo al Felix Leiter di Jeffrey Wright, alla tomba della Vesper di Eva Green, al Martini da bere in quel di Cuba. Anche la riattivazione del Dr No di Joseph Wiseman operata da Rami Malek è piuttosto riuscita.

 

CHRISTOPH WALTZ NO TIME TO DIE

Per non parlare dell’incontro con Blofeld, un grande Christoph Waltz, che sembra il pazzo Renfield dei film di Dracula. Anche qualche battuta, magari pensata dall’unica donna del reparto sceneggiatura, la Phoebe Waller-Bridge di “Fleabag”, altrimenti a che serviva?, va a segno (“Ma le zanzare hanno amici?”).

 

Ma è un po’ il funzionamento minimo. Se in “Spectre” Sam Mendes si limitava a limitare i danni di un copione non da 007 che doveva dare un nuovo inizio alla saga dopo “Skyfall”, che era già un punto di arrivo. On la morte di Judi Dench-M, qui Cary Joji Fukunaga ha l’obbligo di chiudere la serie dei Bond con Daniel Craig senza perdere l’essenza del personaggio e della sua lunga storia.

james bond 007 no time to die 5

 

E far digerire il tutto al pubblico inglese affezionato, già stremato per Covid, Brexit, Coppa Europa non vinta. E non è affatto facile. Perché non è il regista adatto, perché non ha il copione adatto. E perché non credi a Daniel Craig umano che non riesce proprio a toccar più nessuna. Ma si ferma per il coniglietto di pezza Dou-Dou come fosse un Berlusconi buono. No. Non ci credi.

james bond no time to die 18james bond 007 no time to die 4james bond no time to die 2lashana lynch lea seydoux no time to die no time to die 4no time to die 7no time to die 12no time to die 14no time to die 8no time to dieno time to die 6no time to die 10no time to die 11no time to die 3no time to die 13no time to die 2daniel craig no time to die no time to die lea seydoux e daniel craig a matera no time to diejames bond 007 no time to die 2james bond 007 no time to die 3daniel craig no time to die james bond 007 no time to die 1ana de armas no time to die 2

Ultimi Dagoreport

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?