IL CINEMA DEI GIUSTI – “THE CONJURING - PER ORDINE DEL DIAVOLO” FA DAVVERO PAURA. SOPRATTUTTO NELLA PRIMISSIMA PARTE, CON IL BAMBINO INDEMONIATO E IL FIDANZATO DELLA SORELLA CHE URLA AL SATANASSO “PRENDI ME! PRENDI ME!” E IL PORO PATRICK WILSON CHE UN ALTRO PO’ CI RIMANE PROPRIO SECCO – L’ELEMENTO PIÙ CONTURBANTE SONO GLI ASSURDI ABITI DELLA PROTAGONISTA, INTERPRETATA DALLA SEMPRE STREPITOSA VERA FARMIGA. QUALSIASI COSA SI TROVI DAVANTI, DAL VOMITO DI INDEMONIATO AL POSSEDUTO ARMATO DI SEGA ELETTRICA, LEI MANTIENE SEMPRE IL PROPRIO STILE, GONNELLONA ANNI ’80 E CAMICIA CON PIZZO - VIDEO

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The Conjuring – per ordine del diavolo” di Michael Chaves

Marco Giusti per Dagospia

 

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L’elemento più conturbante e affascinante di tutta la saga The Conjuring, presente ovviamente anche nel terzo capitolo, “The Conjuring – per ordine del diavolo” diretto dal giovane Michael Chaves, scritto da David Leslie Johnson-McGoldrick e prodotto da James Wan, sono gli assurdi abiti della protagonista, l’esperta di occulto e demoni vari Lorraine Warren interpretata dalla sempre strepitosa Vera Farmiga.

 

Qualsiasi cosa lei si trovi davanti, dal vomito di indemoniato al posseduto armato di sega elettrica, lei mantiene sempre il proprio stile, gonnellona anni ’80 e camicia con pizzo. Un po’ scomodi, direte, per andare a caccia di satanassi e cacciare le oscure presenze dalla boccaccia fetida di giovani americani di provincia.

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Uscito il 2 giugno da noi facendo un certo botto, relativamente ai tempi, 169 mila euro al primo giorno, e in Inghilterra e in Egitto (non so davvero perché) a fine maggio con un incasso di 4 milioni di dollari, arriverà nelle sale americane il 4 giugno con l’idea di fare sfracelli. Il trailer americano lo presenta proprio come un ritorno a casa. “Ricordate come ci si sentiva? E’ tempo di tornare a gridare al cinema!!”.

 

vera farmiga the conjuring – per ordine del diavolo 22 vera farmiga the conjuring – per ordine del diavolo 22

Come se la paura al cinema fosse qualcosa, in fondo, di confortante, di riconoscibile, rispetto allo stare chiusi a casa con la paura del Covid. Devo confessare, ma io non faccio grande testo perché tutti i film di paura mi fanno paura, che, soprattutto nella primissima parte dove accade di tutto sul modello classico dell’”Esorcista”, con il bambino indemoniato e il fidanzato della sorella che urla al satanasso in lui nascosto “Prendi me! Prendi me!” e il poro Ed Warren di Patrick Wilson che un altro po’ ci rimane proprio secco, fa davvero paura.

 

the conjuring – per ordine del diavolo the conjuring – per ordine del diavolo

Me lo confermava stamattina Andrea Delogu, grande fan della serie e dei film di paura, che mi ha obbligato a vederlo con lei nella saletta della Warner di Roma. Anche l’intreccio, con l’horror che si confonde col thriller e col giallo, anche perché gli Warren, Ed e Lorraine, altro non sono che due detective dell’occulto che si muovono da professionisti nell’America profonda dei primi anni ’80, funziona piuttosto bene.

 

Perché, non potendo giocare su situazioni stra-stra-viste, lo sceneggiatore, lo stesso della saga “Walking Dead”, punta a una storia con più situazioni di paura che possano confluire come un unico flusso. Non potendo spoilerare più che tanto, diciamo che Ed e Lorraine Warren se la vedono non con un’entità misteriosa quanto con una trama di satanisti che hanno lanciato una terribile maledizione sul ragazzo che ha appena salvato il bambino indemoniato dell’indemoniato.

 

il bambino indemoniato in the conjuring – per ordine del diavolo il bambino indemoniato in the conjuring – per ordine del diavolo

Ma trovo che il vero funzionamento nel film, proprio come spiegava il trailer americano, sia tutto nell’idea del ritorno all’horror come a una pratica consueta e familiare di ritorno alla normalità in una sala cinematografica. E l’effetto iniziale con la sigla della Warner, la musica da horror e un’ottima messa in scena visiva ci fa veramente sobbalzare pensando a quanto tempo siamo stati chiusi a casa con film e serie tv. Molto spesso superiore a questo film, che ha qualche dialogo davvero bruttino, ma che non ci hanno certo dato lo stesso effetto di ritorno al cinema. In sala da mercoledì 2 giugno.

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