Marco Giusti per Dagospia
gola profonda gerars damiano cameo
“Gola profonda” di Gerard Damiano con la mitica Linda Lovelace e Harry Reems torna, in versione restaurata, sugli schermi del Cinema Ritrovato di Bologna giovedì sera. Non in Piazza Grande, dove avrebbe certo fatto il suo effetto, pur provocando ancora forse qualche imbarazzo, ma al Cinema Europa alle 22,15. Quando i critici italiani iniziarono a scrivere di hard, si divagò molto, è vero, ma si fecero anche seri lavori per cercare di capire il genere. Ricordo che assieme a Ghezzi e Germani intervistammo pure Gerard Damiano (ma dove è finita l’intervista? Aiuto…), venuto a Roma per una rassegna in gran parte a lui dedicata e si vide, credo per la prima volta, la versione completa di “Gola profonda”, che da noi era arrivata in maniera sbilenca e assolutamente sbagliata.
Cioè si vide prima “Deep Throat Part II”, sequel non hard diretto da Joseph W. Sarno nel 1974 con Linda Lovelace e Harry Reeves, ribattezzato da noi però “Gola profonda” e solo dopo il vero “Deep Throat” di Gerard Damiano del 1972, che venne presentato, per chiarire le cose, come “La vera gola profonda”, ma che non era poco sforbiciato. Non ci rendemmo mai conto, insomma, di quel che davvero fu l’effetto della grande fellatio di Linda Lovelace a Harry Reems su grande schermo e di cosa il film avesse provocato alla sua uscita in America e in tutto il mondo nel 1972, anno della morte di Joseph Hoover. Mentre da noi stavamo ancora a giocare coi film di Lando Buzzanca e per vedere il primo hard avremmo dovuto aspettare il 1978.
linda lovelace in gola profonda (2)
Torniamo indietro di qualche anno, come si fa oggi nelle serie crime, per capire meglio le cose. Il porno diventa legale in America, come spiega bene John Waters, nel 1969 con l’arrivo di “Pornography in Denmark” nella sale di New York. E’ allora che nel mondo del porno newyorkese inizia a muoversi Louis Peraino, detto Butchie, ma si firmerà “Lou Perry”, figlio di Anthony Peraino Sr, boss affiliato alla famiglia criminale di Joseph Colombo.
Butchie vuole girare lungometraggi e non loop, scene hard in super8 amatoriali. L’unico regista in grado di girare un vero film hard è Gerard Damiano, che Harry Reems ricordava già allora col pizzetto brizzolato e il parrucchino da “archetipo del regista di Hollywood di serie B”. Damiano gira così per Butchie il documentario hard “SEX USA”, che costa già 12-15 mila dollari, ma a Peraino non basta.
Quando Butchie vede nel 1970 “Mona” di Michael Benveniste e Howard Ziehm con Fifi Watson e Judy Angel, primo hard con una storia, decide di produrre subito anche lui un hard con storia in 35 mm. E si rivolge ancora a Damiano. E’ allora che scendono in campo Linda Lovelace e il suo manager e marito Chuck Traynor, che faceva con lei dei loop di non grande interesse per Butchie. Damiano, che deve girare rapidamente un insert hard anal per un lungometraggio, si rivolge a Chuck per Linda Lovelace e chiama il suo amico e assistente Harry Reems.
“Ho incontrato Linda un mercoledì e giovedì ho girato l’insert”, ricorda nel fondamentale “The Other Hollywood”, la bibbia sull’hard americano di Legs McNeil e Jennifer Osborne, da dove ho trovato tutta le dichiarazioni legate a “Gola Profonda”. E quando lei ha girato l’insert mi sono reso conto del suo talento”. Ma non è un talento per l’anal. Nel racconto di Reems, troviamo una Linda Lovelace innervosita dalla presenza opprimente del marito. Solo quando Damiano riesce a fare uscire Chuck con una scusa, Linda si rivela. Deve fare un’infermiera che cura Harry Reems, che ha un pisello tutto bendato.
gola profonda linda lovelace scena
E’ lì che scatta la terapia orale. E è lì che Linda Lovelace rivela una capacità fuori dal comune, da mangiatrice di spade, per il rapporto orale. Come racconta Damiano stesso “Linda mi ha sbalordito quando ha cominciato a succhiare Harry, facendo il suo trucco da Gola profonda. Harry era seriamente ben dotato di natura. Ma non avevo mai visto qualcuno che ingoiasse un pisello così in profondità”. Il racconto di Harry Reems è più drammatico. Pensava di non uscire vivo dall’esperienza. “Ha cominciato a salire e ascendere, fino in fondo. I muscoli della sua gola erano trattenuti, Il suo respiro è diventato sempre più rumoroso.
Ha cominciato a sudare, a colare anche dal naso, il suo mento era tutto coperto. Lasciava dei lamenti da animale (..) Credo che tutti quelli presenti fossero coscienti di assistere a un momento forte della storia del sesso”. Alla fine la scena venne inserita dentro “Gola profonda”. Ma Damiano fu il primo a rendersi conto del potere della performance di Linda Lovelace e che Chuck non aveva affatto capito il valore che poteva avere la moglie nel cinema hard. Scioccato dalla scena alla quale aveva assistito, Damiano scrive il chiamiamolo copione di “Gola profonda” durante il weekend.
Solo dopo averlo scritto, Damiano spinge su di lei per il ruolo della protagonista del film. Ma Butchie, ricordava proprio la Lovelace, non la voleva. Voleva invece una bionda con le tette grosse, cosa che la Lovelace non aveva. Inoltre era troppo magra oltre che troppo piatta. “Pensava che i suoi 25 mila dollari sarebbero stati buttati”. Ma alla fine la spunta Damiano. A Chuck andranno 100 dollari al giorno come paga per Linda, cioè un totale di 1200 dollari. Il film si girerà in Florida.
Con un budget così piccolo che, per fare parte comunque dell’operazione, Harry Reems partirà come assistente alla produzione a 20 dollari al giorno. Il rapporto tra Linda, che ancora si chiamava Boreman, e il marito Chuck Traynor è descritto da Damiano come estremamente violento, sadomaso da parte di lei, attaccata morbosamente a lui durante il giorno, per poi farsi picchiare la notte e presentarsi sul set piena di lividi il giorno dopo. In mezzo a loro c’era il pisellone di Harry Reems, ormai pazzo di lei.
Anche se portato in Florida come assistente, Harry Reems, descritto da Damiano come “professionale, romantico e esibizionista”, ottiene facilmente il ruolo del medico nel film. Giovane, bello e prestante, Reems è odiato da Chuck, geloso, ma sul set fa finta che il marito di Linda non esista. E Chuck si accorge subito che fra i due il sesso funziona fin troppo bene. Fuori dal set non scopano, ma la situazione sul set è sempre pronta a scoppiare.
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Quando arriva a Miami il vecchio boss newyorkese, Anthony Peraino Senior, la prima cosa che chiede è “Dove sono le puttane?”, racconta Harry Reems. Era lui ovviamente che aveva dato al figlio, Butchie, i 25 mila dollari per fare il film. Per questo Butchie, spiegava Linda, non la sopportava, se il film fosse stato un fiasco oltre a perdere i soldi, avrebbe dato una pessima immagine di sé al padre. I problemi di Linda sullo schermo erano una cicatrice sull’addome, per questo non è mai completamente nuda, e i seni piccoli.
Per questo venne scelta come infermiera Carol Connors, che aveva un gran seno. Ogni sera spettava a Chuck, che faceva da direttore di produzione, mandare a New York a Butchie le bobine del girato per essere sviluppate e visionate. E ogni sera, ricordava Linda, Butchie se la prendeva con Damiano al telefono pensando che lei, la protagonista, fosse troppo magra, troppo piatta.
Tutto il film si gira in sei giorni mentre per altri sei, come diceva Linda, si aspetta il sole giusto per girare. Damiano si inventa a film finito di cambiarle il nome. Linda Lovelace, L.L. come la B.B. di Brigitte Bardot. O come la M.M. di Marilyn Monroe.
Bill Kelly, agente dell’F.B.I., che aveva intuito i rapporti fra mafia e porno, non si è reso conto che si sta girando sotto il suo naso il più importante hard di tutti i tempi. Girato inoltre coi soldi di una famiglia mafiosa. Un film che incasserà qualcosa come (forse) 100 milioni di dollari, che non andranno certo mai ai realizzatori del film. Linda ha sempre dichiarato di non sapere che i Peraino facessero parte del crimine organizzato.
Non credeva che neppure Chuck, almeno all’inizio, lo sapesse. Inoltre ha sempre trovato il vecchio boss, Anthony Peraino Senior, “un tipo meraviglioso”. Nei giornali americani del 1982 Anthony Peraino, viene presentato come affiliato della famiglia criminale di Joseph Colombo. Uno che ha accumulato sei arresti senza essere mai stato condannato. E che è passato dal mercato della droga a quello del porno.
Butchie, che ha speso, ha dichiarato, 40 mila dollari per fare il film, organizza una proiezione per gli amici e nota subito che alla prima scena della Gola Profonda di Linda il pubblico grida Hurrah! E applaude. Il redattore capo della rivista “Screw”, Al Goldstein, viene invitato a vederlo dai proprietari del World Theathre di New York. E trova Linda Lovelace, nella sua pratica di Gola Profonda assolutamente eccezionale.
Lo descriverà come il miglior porno mai girato fino a quel tempo e gli darà al film il massimo di voti che può dare su “Screw”. Così il film che era uscito a Los Angeles, e ritirato dopo quattro giorni, dopo la sua critica, diventa un fenomeno a New York. Secondo altri non è solo merito della critica di “Screw”, quanto del fatto che il sindaco di New York, John Lindsay, nella sua lotta alla pornografia, abbia confiscato una copia.
A quel punto, quando riesce in 300 copie in tutta l’America, diventa un caso nazionale. Era, insomma, il film che si doveva vedere, un porno chic. “Un film in simbiosi coi suoi tempi”, come diceva Damiano, dove per la prima volta, se ti vedevano uscire dalla sala, non ti vergognavi. Lo vanno a vedere tutti, Mike Nichols, Truman Capote, Johnny Carson. Frank Sinatra organizza una visione privata del film a casa sua e invita Spiro Agnew, il vice-presidente.
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Sammy Davis jr affitta per una sera il Pussycat a Santa Monica e invita alla prima del film le grandi star del tempo, Suzanne Pleshette, Shirley MacLaine. La gente arriva al cinema in limousine. Il manifesto del film, nel 1972, è esposto tra “Cabaret” e “Shaft”. E batterà come incassi, entrambi ifilm. Tony Richardson invita a casa sua Linda Lovelace per spiegare all’alta società la sua tecnica della Gola Profonda. Tutti la cercano. Il primo a intervistarla, in una camera d’albergo a 20 dollari a notte, è Al Goldstein di “Screw”. Ma lei non sa cosa dire. Parla solo Chuck, dicendo banalità. Alla fine Goldstein le chiede apertamente di succhiarglielo. Chuck è d’accordo e lei glielo succhia. “Screw era largamente all’origine del successo di Gola Profonda”, ha detto Linda Lovelace, ”bisognava mostrasi cooperativi. Quello che Screw voleva, Screw lo otteneva”.
Ha detto anche che “Goldstein era un porco ma io mi sono blindata per essere completamente assente durante questa esperienza. Quello che era più duro per me, era blindarmi per il nuovo fenomeno: essere intervistata”. A questo punto tutte le riviste, tutti i giornali cercano Linda Lovelace e lei, oltre al film, diventa un fenomeno. Che non sa gestire. Per Fred Lincoln, “Linda pensava che apprezzassero davvero la sua interpretazione. Non era masochista, era una vera cretina”.
linda lovelace in gola profonda
In una delle sue autobiografie ha dichiarato: “Neanche una volta ho pensato a Gola Profonda come a un vero film. Cioè come a un film di quelli veri. Avevo passato la vita a guardare attrici come Susan Hayward, Claudette Colbert e Bette Davis, e sapevo che neanche morte o mezze morte queste donne avrebbero mai messo piede sul set di un film come Gola Profonda. Forse è per questo che non mi sono mai sentita un’attrice, neanche in mezzo ai riflettori e al ronzio della macchina da presa”.
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Intanto i soldi arrivano dai Paraino a valanga, tutti in bigliettoni, alla faccia della F.B.I., che non è più la stessa perché proprio nel maggio del 1972 muore il potente Joseph Hoover. Solo in un articolo del New York Times di tre anni dopo, il 12 ottobre del 1975, si legge che la produzione del film, chiamata Gerard Damiano Productions, appartenente a Louis Paraino, figlio di Anthony, e Gerard Damiano stesso, da quando il film ha cominciato a guadagnare è diventata proprietà dello stesso detto Butchie, che ha ricomprato la quota del regista per 25 mila dollari.
Poco, rispetto a 100 milioni di dollari? Quando il giornalista dice a Damiano che non ha fatto un buon affare, il regista si chiude in un “Non posso parlare”. E conclude il discorso con un “Volete che mi faccia spezzare le gambe?”. In realtà, per come la racconta l’F.B.I., Damiano aveva chiesto altri soldi ai Paraino e la risposta era stata: “Gerry, la sola cosa che puoi avere in più rispetto a quello che hai già preso sono due rotule spezzate”.
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