daniela ferolla

COME GLIELA AMMOLLA DANIELA FEROLLA – DA MISS ITALIA A VOLTO GREEN DELLA RAI, LA CONDUTTRICE DI “LINEA VERDE LIFE” SI RACCONTA: "DOPO AVER VINTO IL CONCORSO A 17 ANNI FECI FOLLIE PER AMORE. CI INCONTRAVAMO DI NOTTE E BEVEVAMO ARANCIATA (AMMAZZA CHE FOLLIE!). POI LA STORIA FINI’ PER LA SUA GELOSIA CHE MAL SI ADATTAVA ALLA MIA CARRIERA CHE STAVA COMINCIANDO.  NON A CASO, ANNI DOPO, TROVERÒ L'AMORE IN UNA PERSONA PIÙ MATURA” - DA 16 ANNI E’ FIDANZATA CON...

Roberta Scorranese per il “Corriere della Sera”

 

Daniela Ferolla, lei festeggia vent' anni di carriera televisiva. A trentasette anni sembra un bel traguardo.

daniela ferolla 22

«Molto. Soprattutto se mi guardo indietro e rivedo quella ragazzina di soli diciassette anni che in una sola estate cambiò vita».

 

Correva l'anno 2001, appunto due decenni fa, e lei veniva eletta Miss Italia. Una liceale nemmeno maggiorenne vince un concorso che, all'epoca, era paragonabile a Sanremo in quanto a popolarità.

«Un'estate incredibile quella. Mi ritrovai di colpo catapultata dai banchi di scuola in un mondo complesso, a firmare contratti che mai avrei sognato di sottoscrivere. Sfilate di moda prestigiose, sponsorizzazioni. Ricordo bene una passerella dell'alta moda milanese, mi sembrava chilometrica. Fu spiazzante».

 

Ma arrivò anche un amore.

«Sì, un amore stranissimo e buffo. Un ragazzo del quale non posso rivelare il nome».

 

E come andò tra voi?

daniela ferolla

«La nostra storia scardinò i canoni: prima ci incontrammo di persona e poi cominciò una lunga storia telefonica, perché sia io che lui avevamo numerosi impegni itineranti. Lunghe telefonate, tanta voglia di vederci per conoscerci. E così cominciammo a fare follie».

 

In che senso?

«Cominciammo a incontrarci, come si dice, a metà strada. Se io ero, poniamo, in Sicilia e lui nelle Marche, ci si incontrava in Puglia. Non dimenticherò mai quella sera, a Gallipoli, dove io approdai dopo un impegno molto importante in Sicilia, al fianco di Milly Carlucci. Arrivai in albergo e me lo ritrovai lì, che aspettava da ore. Si era fatto centinaia di chilometri solo per salutarmi. Restammo lì, nella piscina dell'albergo, a bere aranciate e a chiacchierare. Poi, all'alba, lui se ne andò».

 

Da sposare.

daniela ferolla

«Eh no. Perché l'incrocio delle nostre vite, all'epoca, non funzionò. Vede, io stavo entrando in un territorio che offriva possibilità infinite ma che avrebbe potuto diventare anche scivoloso, rischioso. Diciamo che la sua gelosia e il suo senso del possesso mal si adattava alla mia carriera che stava cominciando. Non a caso, anni dopo, io troverò l'amore in una persona più matura».

 

Un amore, quello con il manager Vincenzo Novari (oggi Ceo del Comitato organizzativo delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026) che dura da tanto.

«Sedici anni. E speriamo che continui così».

 

Però il ragazzo incontrato a 17 anni non resse a quel momento così delicato della sua vita. La sua carriera ventennale iniziava lì e non era scontato che una Miss Italia arrivasse a diventare il volto più longevo di Linea Verde, su Rai 1.

 «Sono stata seguita dai miei genitori come delle ombre. Pensi che mia madre, impiegata in un ufficio pubblico e con un'altra figlia più piccola, si mise in aspettativa diversi mesi proprio per aiutarmi in quei primi, cruciali passi».

 

Il titolo di Miss Italia era un ottimo viatico, ma in tante si sono perse.

daniela ferolla

 «Sì, soprattutto perché parliamo di ragazze molto giovani che, da un giorno all'altro, si ritrovano a gestire non solo la popolarità ma anche un radicale cambio di vita. Quali contratti accettare e quali rifiutare? Quali passi falsi non fare? Vincenzo Mirigliani (all'epoca l'anima del concorso) si stupì molto quando io, pochi mesi dopo aver indossato la coroncina, dichiarai che volevo quattro mesi di aspettativa per preparare gli esami da privatista e conseguire la maturità scientifica. Poi mi sono laureata in Scienze Politiche e sono diventata giornalista pubblicista. Insomma, Linea Verde era sul mio cammino, è stata una cosa naturale.

daniela ferolla

 

Lei è il «volto green» della Rai dal 2014, oggi conduce Linea Verde Life con un pubblico più giovane e trasversale. Qual è stata la storia più spiazzante che ha incrociato in questi anni di viaggi tra persone che lavorano a contatto con la natura?

«Ricordo la storia di un giovanissimo pastore sardo, che abbiamo intervistato nella sua terra. Lui era colto, aveva studiato in un regolare percorso di istruzione ma aveva deciso di mettersi ad allevare le pecore per portare avanti l'attività di famiglia. Per me è stata una lezione di vita».

 

Ferolla, sia sincera: il concorso di Miss Italia ha fatto il suo tempo?

«Dovrebbe cambiare formula e dare alle donne la possibilità di esprimersi meglio. Ma la bellezza secondo me è un talento e va coltivato, come gli altri talenti».

daniela ferolla vincenzo novaridaniela ferolla 7daniela ferolla 89daniela ferolla e vincenzo novari 6daniela ferolla 18daniela ferolla 2daniela ferolladaniela ferolla 9daniela ferolla 5daniela ferolla 12daniela ferolla e vincenzo novari 2daniela ferolla 11daniela ferolla 14daniela ferolla 10daniela ferolla e vincenzo novari 1daniela ferolla 15daniela ferolla 16daniela ferolla e vincenzo novari 3daniela ferolla 6daniela ferolla 17daniela ferolla 21daniela ferolla e vincenzo novari 4daniela ferolla federico quarantadaniela ferolla vincenzo novari 1maurizio dallocchio, daniela ferolla, vincenzo novari, ezio simonelli, alessandra artom, paola garavagliadaniela ferollavincenzo novari, daniela ferolla, alessandra e arturo artomdaniela ferolla franco di mare daniela ferolla daniela ferolla 20daniela ferolla daniela ferolladaniela ferolla e vincenzo novari 5daniela ferolla patrizio roversidaniela ferolladaniela ferolla miss italiadaniela ferolladaniela ferolla 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…