lillo

COME MAI "SO' LILLO" FA TANTO RIDERE? PASQUALE PETROLO PROVA A SPIEGARE IL TORMENTONE CHE CI STA OSSESSIONANDO DOPO "LOL": "PERCHÉ È UNA BATTUTA SURREALE E NON ERA PER NULLA PREPARATA. È NATA COSÌ, IMPROVVISANDO. GRILLO L'HO SEMPRE AMATO, ANCHE SE MOLTI DEI SUOI MONOLOGHI ERANO GIÀ DEI COMIZI. CONSIGLI A DRAGHI PER ESSERE PIÙ EMPATICO? PER CARITÀ, IN POLITICA CI SONO GIÀ STATI FIN TROPPI GRAN SIMPATICI CHE HANNO FATTO DANNI..."

Alberto Mattioli per “La Stampa

 

lillo

«Comunque, so' Lillo». Come per tutti i tormentoni, il trucco sta non nel cosa si dice, ma come. Fatto sta che queste tre semplici parolette hanno fatto la fortuna di Lol - Chi ride è fuori su Amazon Prime, il successo tivù più clamoroso degli ultimi tempi, metà reality e metà cabaret.

 

Semplicissima anche la formula: chiudi dei comici in una casa stile Grande fratello, ognuno cerca di far ridere gli altri, l'ultimo a sghignazzare vince. Rivelazione della rivelazione, appunto, «so' Lillo», cioè Pasquale Petrolo alias Lillo, 58 anni, comico di lungo corso ma anche conduttore radiofonico, musicista, attore, fumettista e adesso anche star del web.

 

Lillo, la domanda che si fanno tutti: come faceva a non ridere?

«Non lo so. So solo che è stata durissima».

 

lillo strabuzza gli occhi

Strabuzzare gli occhi aiuta?

«Mi veniva così naturale che sono rimasto sorpreso quando la mia faccia ha fatto il giro del web. Ma non recitavo. Se non vedi le telecamere, dopo mezz'ora ti scordi di essere ripreso».

 

È sorpreso di questo trionfo?

«Sorpresissimo. Oltretutto non è che proprio tutti abbiano Amazon Prime. Capivo che era divertente perché mi divertivo, ma non credevo a questo livelli».

 

Si sarà dato una spiegazione.

posaman

«Sì. Questo programma ha dato agli italiani quello che manca a tutti da più di un anno: il cazzeggio con un gruppo di amici».

 

Sembrava anche l'esorcismo dell'incubo del comico: nessuno che ride.

«Incubo, ha detto bene. Io l'ho sognato spesso: sono in teatro davanti al pubblico, dico la battuta e nessuno batte ciglio. Terribile».

 

E poi che succede?

«Di solito mi sveglio tutto sudato. Il colpo di genio del programma è chiedere di non ridere a chi di mestiere fa ridere».

 

Perché il suo Posaman piace tanto?

«Intanto perché faccio vedere che ci credo davvero. Funziona il contrasto fra la pochezza del supereroe e la serietà con cui si atteggia».

 

E poi?

«E poi penso che in questo periodo Posaman rappresenti l'impotenza di cui tutti siamo vittime davanti alla pandemia. Nemmeno un supereroe può farci nulla».

 

lillo ricoverato

Il Covid: lei l'ha «fatto»?

«Eccome. Sono anche finito in ospedale, tre giorni in terapia intensiva, per fortuna non intubato. È stato doloroso e ho avuto davvero paura».

 

Perché quasi nessuno è riuscito a ironizzare sul Covid?

«Credo che la voglia di sdrammatizzare ci sia, l'ho visto da come sono stati accolti i miei post su Instagram. Però questo periodo ci ha tolto l'energia, ci ha svuotati. Non abbiamo più nemmeno la voglia di scherzare».

 

lillo posaman

Nell'evo d.C., dopo Covid, la comicità cambierà?

«Credo che ci sarà una gran voglia non solo di ridere ma anche di farlo in compagnia. Spero che la gente venga a teatro a divertirsi insieme con gli altri».

 

Torniamo a Lol e ai suoi tormentoni. Perché una frase così semplice come «Comunque, so' Lillo» fa tanto ridere?

«Perché è surreale. È chiaro che sono io, anche prima di togliermi la parrucca. E poi perché non era per nulla preparata. Posaman me l'ero studiato prima di entrare, "so' Lillo" è nato così, improvvisando».

 

lillo durante lol

Ciro ha vinto perché era più bravo?

«Sicuramente era il più concentrato. Il gioco premia la concentrazione».

 

Davanti a chi ha fatto più fatica a restare serio?

«A Elio che balla il tip tap».

 

Come padrone di casa sadico peggio Maionchi o Fedez?

«Sono stati bravissimi. Maionchi è di una simpatia devastante anche nella vita, quindi sapevo che avrebbe funzionato. La sorpresa è stata Fedez: faceva il giudice, quindi una figura istituzionale, però rideva a crepapelle. E senza recitare: si divertiva davvero».

 

elio dietro katia follesa e lillo

È vero che lei ha copiato da un concorrente della versione tedesca dello show?

«Ma no, è stato tutto chiarito. Io ho rifatto, citandolo, delle gag di un comico israeliano, il Mago Lioz, di cui sono un fan sfegatato. Il tedesco ha avuto la stessa idea, non so se dichiarandola. Ma io non l'avevo nemmeno visto».

 

meme su lillo

Grillo fa ancora ridere, magari senza volerlo?

«Sono spesso andato a vederlo. È un comico che ho sempre amato, anche se molti dei suoi monologhi, in effetti, erano già dei comizi. Di base, credo che la bellezza del nostro lavoro sia di farlo in palcoscenico. Quello che devi dire, denunciare, satireggiare lo fai lì».

 

Dia un consiglio a Draghi per diventare, o sembrare, più empatico.

«Per carità. Non si può avere tutto. L'empatia non è la prima qualità che chiedo a chi governa. In politica ci sono già stati fin troppi gran simpatici che hanno fatto danni».

 

lillo posaman

Iniziali SB, per esempio?

«Mi creda: ci sono in tutti i partiti».

 

Del pasticcio Super Lega che pensa?

«Nulla. Sono l'unico italiano che non sa niente di calcio. La regola del fuorigioco l'ho capita solo due settimane fa, grazie a un amico molto paziente».

 

lillo mentre fa posaman

Un sabato sera di Raiuno lo farebbe?

«No. Primo, perché non me lo chiederebbero e, secondo, perché non ne sarei capace. I miei sketch surreali nel sabato di Raiuno? No, grazie, non funzionerebbero. E un varietà alla Fiorello è meglio che lo faccia lui che è bravissimo».

 

E un Sanremo?

«Sì, ma come concorrente. Insieme a Greg con la nostra band di rock demenziale, Latte & i suoi derivati».

 

lillo fa posaman

Già, Greg: una volta eravate un'entità duale.

«Lo siamo ancora. Ogni tanto uno dei due fa qualcosa da solo, ma per me è impensabile recitare senza di lui. Infatti a giugno gireremo un film di cui siamo autori, registi e protagonisti».

 

Titolo?

«E chi lo sa? Non l'abbiamo ancora deciso».

lillo durante lolil cast di lollillo durante il programmalilloLILLO E SABRINA SALERNO MODALITA AEREO meme su elio lolelio in versione monna lisacaterina guzzanticiro e fru dei the jackalfedez e mara maionchi ridonoi protagonisti di lolfrank matano e katia follesail cast di lolil milanese luca ravennalolpintuselio durante lolelio lolmeme su elio a lolmichela giraud e lillopasquale petrolo detto lillo foto di baccolillo e il suo personaggio posaman

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)