commedia sexy fenech banfi guida cassini

COMMEDIA SEXY FOREVER! – RECENSIONE BY STEVE DELLA CASA DEL MONUMENTALE DIZIONARIO DI MARCO GIUSTI SULLA COMMEDIA SEXY: “LA FORZA DEL CINEMA ITALIANO CONSISTEVA NELLA MANCANZA DI BARRIERE TRA ALTO E BASSO. ERANO DUE MONDI CONTIGUI, CHE INTERAGIVANO” – LANDO BUZZANCA PRETENDEVA LO STESSO CACHET DI VOLONTÈ FRESCO DI OSCAR, LA FENECH E GLORIA GUIDA GUADAGNAVANO... –  LA FINE DELL’IDEA DEL SESSO COME TRASGRESSIONE NEGLI ANNI DELL’EDONISMO REGANIANO – VIDEO + FOTOGALLERY DEI BEI TEMPI

 

 

UN ESTRATTO DEL SUO MONUMENTALE DIZIONARIO DI GIUSTI SULLA COMMEDIA SEXY

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/giusti-commedia-sexy-estratto-suo-monumentale-dizionario-215183.htm

 

DOVE VAI SE IL DOPPIOSENSO NON LO FAI

Steve Della Casa per “la Stampa – Tutto Libri”

 

marco giusti dizionario stracult della commedia sexy

Con il Dizionario stracult della commedia sexy, appena uscito per i tipi di Bloodbuster, Marco Giusti aggiunge un ulteriore tassello alla sua personale rilettura del cinema italiano. Il volume fa seguito infatti a quelli sul western, sulle imitazioni di 007, sui film mitologici e sugli horror: quindi sui generi cinematografici con i quali l’industria di Cinecittà si è alimentata negli anni d’oro. Negli anni Sessanta e Settanta, infatti, in Italia si giravano anche 400 film all’anno, si facevano coproduzioni e soprattutto i nostri film (anche quelli più miseri e raffazzonati) erano venduti in tutto il mondo perché avevano una forza e una originalità che li rendevano unici.

 

marco giusti

E’ però evidente che alla commedia sexy Giusti ha dedicato una particolare attenzione. Il dizionario dettagliato di tutti i film inscrivibili in questo genere sono preceduti da una documentatissima introduzione nella quale si ripercorrono quegli anni con un’ottica nuova e decisamente non banale. La commedia sexy è infatti considerata da Giusti una sorta di cartina di tornasole per raccontare come si evolveva il costume in Italia.

edwige fenech

 

lando buzzanca dracula in brianza 4

Sono registrati con precisione i sequestri, le cause intentate, i pretori moralisti che riempivano le pagine dei giornali; ma anche la nascita delle riviste sexy e soprattutto la presenza sempre più importante di scene di sesso spinto anche nel cinema d’autore. Non si parla solo di Edwige Fenech e di Barbara Bouchet, ma si analizza anche come Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci abbiano loro malgrado influenzato le commedie fescennine (quando il primo diresse il Decameron, innescò una gara a chi faceva uscire imitazioni povere e destituite di ogni ambizione che non fosse quella di strappare qualche risata e di mostrare qualche nudità; quanto al secondo, Ultimo tango a Zagarol con il solitario Franco Franchi e la conturbante Martine Beswick è diventato negli anni un titolo quasi altrettanto famoso del plurisequestrato Ultimo tango a Parigi).

pasolini bertolucci

 

LINO BANFI E BARBARA BOUCHET

Il punto di partenza di Giusti è lo stesso dei suoi volumi precedenti dedicati al cinema popolare: negli anni Sessanta e Settanta la forza del cinema italiano consisteva nella mancanza di barriere tra il cinema «alto» (intellettuale, ricco, ben curato) e il cinema «basso» (girato in fretta, senza troppe pretese). Erano due mondi contigui, che si parlavano e che interagivano molto più di quanto si pensasse (e di quanto la critica tradizionale, sempre molto ideologica e altezzosa, si accorgesse).

edwige fenechFENECH QUEL GRAN PEZZO UBALDA

 

E il sesso diventa una componente sempre più importante per il nostro cinema. Come scrive lo stesso Marco Giusti, «tra la fine degli anni Sessanta e per tutti gli anni Settanta l’Italia, sia quella povera e cattolica del dopoguerra sia quella più ricca e non troppo meno cattolica e democristiana del boom economico, grazie alla rivoluzione culturale del 1968, agli acidi, a Jean-Luc Godard, a Carosello, a Wilhelm Reich, al PCI, alla minigonna, al rock inglese scopre il sesso, il peccato e l’erotismo».

barbara bouchet

 

lando buzzanca dracula in brianza 1

Un’onda che coinvolge in primo luogo il cinema ma anche le edicole: e infatti Giusti fornisce ampia documentazione su rotocalchi e fumetti sempre più spinti che escono contemporaneamente. La forza del suo ragionamento è nel saper coniugare i successi di Fellini, di Pasolini e di Bertolucci con quelli di Edwige Fenech e di Barbara Bouchet: e questo partendo dalla constatazione che il pubblico che vedeva i film degli uni e delle altre era in gran parte sovrapponibile. Le attrici, in effetti, sono molto importanti.

edwige fenech 9

 

Titoli ormai mitici come Quel gran pezzo della Ubalda tutta nuda e tutta calda e La signora gioca bene a scopa? vedono Edwige Fenech protagonista assoluta. I film sono prodotti da Luciano Martino, un genio nel creare titoli con il doppio senso ma anche un intellettuale sorprendentemente raffinato. Aveva iniziato scrivendo sceneggiature impegnate assieme a Pier Paolo Pasolini e forse a quel suo passato allude il personaggio interpretato da Oreste Lionello nel secondo dei due film citati: è infatti uno sceneggiatore politicamente impegnato che afferma sicuro: «Io scrivo film di rottura» con la cameriera che gli termina beffarda la frase: «…di coglioni!».

edwige fenech 7

 

COMMEDIA SEXY ALL ITALIANA

Le attrici avevano cachet abbastanza elevati (la Fenech si aggirava sui 70 milioni di lire a film, Gloria Guida ne prenedeva circa 50, più in basso troviamo le altre tra le quali spicca Femi Benussi, che si spogliava per 20 milioni ma che aveva al suo attivo anche un ruolo importante proprio per Pasolini). Oggi la Fenech, come la Bouchet o la Guida, sono considerate delle signore dello spettacolo. E la stessa sorte è capitata ad alcuni dei loro colleghi maschi dell’epoca, primo tra tutti Lino Banfi che è diventato un po’ il nonno degli italiani.

VOLONTE'

 

gloria guida

Banfi, come molti dei suoi colleghi che vediamo in ruoli di varia pezzatura in queste commedie, si era formato in una scuola importante quale era l’avanspettacolo: si faceva la fame, si dormiva in pensioni infime mangiando solo piatti di pasta cucinata clandestinamente su un fornelletto, ma se superavi quella scuola poi sapevi fare di tutto.

laura antonelli in malizia

 

Anche Lando Buzzanca ricorda gli inizi caratterizzati dalla fame più nera: poi sotto la guida di Marco Vicario diventerà Homo eroticus, vantandosi di prendere per ogni suo film un cachet che non doveva essere inferiore a quello che percepiva Gian Maria Volontè fresco di premio Oscar. La maggior parte dei nomi che troviamo nelle commedie sexy diventeranno poi negli anni Ottanta, quando il genere si esaurisce, i protagonisti delle televisioni private, in particolare di Mediaset.

lando buzzanca homo eroticus 2

 

lino banfi

Quando Colpo grosso di Umbero Smaila attizza gli italiani, l’idea del sesso come trasgressione appartiene al passato: negli anni dell’edonismo reaganiano (mai definizione fu più beffarda ma anche più felice) i Peccati in famiglia (altro titolo indimenticabile) non hanno più senso, la morale è cambiata e con essa anche il senso comune del pudore. Però pensiamoci: quel filone prende il via dalla Antonelli di Malizia, diretto dal regista sessantottino Salvatore Samperi, mentre nel decennio successivo i moralisti diventano proprio alcuni eredi del ’68…

laura antonelli uncut dvd be5fbouchet tarantinoLAURA ANTONELLI E JEAN PAUL BELMONDO - FOTO BARILLARIlaura antonelli 6laura antonelli 3laura antonelli 8COMMEDIA SEXY ALL ITALIANA edwige fenech 6GLORIA GUIDACOMMEDIA SEXY ALL ITALIANAcarlo giuffre edwige fenechCOMMEDIA SEXY ALL ITALIANA Giammaria Volonte Ilaria Occhini e Carla GravinaGLORIA GUIDAGIAN MARIA VOLONTEedwige fenech 5ciccio ingrassia lando buzzanca dracula in brianzalando buzzanca dracula in brianzalando buzzanca dracula in brianza 3lando buzzanca dracula in brianza 2fenechbanfi fenechGLORIA GUIDAGLORIA GUIDA DORELLIedwige fenech 10lino banfi allenatore nel palloneCOMMEDIA SEXY ALL ITALIANA lino banfi vieni avanti cretinogianfranco d'angelo fenechCOMMEDIA SEXY ALL ITALIANA

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...