murgia danimarca

COSA FA LORENZETTO DI NOTTE? FA LE PULCI AI GIORNALI! – SULL’ESPRESSO LA MURGIA SEGNALA CHE IL VIRUS “NON E’AMICO DI NESSUNO”. STRAPPATELE LA PENNA DI MANO – SECONDO LA “LETTURA”, SUPPLEMENTO CULTURALE DEL “CORRIERE DELLA SERA” LA DANIMARCA È INDICATA FRA LE “NAZIONI SU CUI FORMALMENTE REGNA ANCORA LA CORONA INGLESE” - SULLA “VERITÀ” SI LEGGE CHE GLI ESPERTI SI “BULLANO”. L’ORRIPILANTE VERBO, TRATTO DAI GERGHI GIOVANILI, NON FIGURA IN NESSUNO DEI PIÙ ACCREDITATI DIZIONARI DELLA LINGUA ITALIANA

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima.

La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti

e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

 

marcello foa foto di bacco

Nell’edizione di maggior ascolto del Tg1, quella delle ore 20, Stefano Tura, corrispondente dalla capitale britannica, spiega che «gli scienziati dell’University College hospital di Londra hanno iniziato la sperimentazione di un farmaco anticorporale per il Covid-19, che darebbe immunità immediata».

 

In realtà si tratta di una terapia anticorpale, cioè basata sugli anticorpi monoclonali, come ha scritto il Guardian. Per i suoi giornalisti dislocati nel Regno Unito, suggeriamo al presidente della Rai, Marcello Foa, l’introduzione delle pene, queste sì corporali, che erano in uso nelle scuole inglesi e scozzesi fino a non molti anni fa, a cominciare dalle cinghiate sui palmi delle mani, punizione nota come tawse.

 

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Dalle pagine dell’Espresso, la scrittrice Michela Murgia segnala che «il virus non è amico di nessuno». Strappatele la penna di mano.

 

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Titolo dal Messaggero: «Vaccino, oggi si parte. La campagna di massa soltanto a primavera. Arrivate le 9.750 dosi Pfitzer». Ammazza che attrezzi nella redazione del quotidiano romano! Non uno che abbia mai sentito nominare il Viagra della Pfizer.

michela murgia alla prima della scala

 

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Nella sua rubrica A corpo sicuro sulla Verità, il medico Luciano Bassani scrive: «Recenti studi hanno confermato l’utilità delle onde d’urto focali nei casi di dolore pelvico cronico e prostatite da sole o in associazione con l’ossigeno-ozonoterapia e la neuroproloterapia». Non sapevamo che la prostata fosse sensibile all’abbronzatura. L’equivoca patologia si sarebbe potuta evitare con una virgola dopo «prostatite».

 

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La Lettura, supplemento culturale del Corriere della Sera, pubblica un’interessante infografica sulle monarchie, nella quale la Danimarca è indicata fra le «nazioni su cui formalmente regna ancora la corona inglese». Non ci pare che Margherita II di Danimarca abbia qualcosa a che vedere con Elisabetta II d’Inghilterra (pur avendo avuto la regnante danese fra i padrini di battesimo il principe Arturo del Regno Unito, settimo figlio della regina Vittoria).

VACCINO PFIZER 1

 

Semmai è storicamente vero il contrario. Canuto II il Grande, figlio di Sven I di Danimarca, seguì il padre in Inghilterra, combatté contro Etelredo II, fu riconosciuto sovrano nel 1016 e prima di morire divise i suoi regni (Danimarca, Inghilterra e Norvegia) fra i tre figli. E il figlio Canuto III il Crudele, sovrano di Danimarca dal 1035, divenne re d’Inghilterra nel 1040 dopo la morte del fratello Harold.

 

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Poderosa inchiesta dell’Espresso (8 pagine) sui giovani italiani che vorrebbero rientrare dall’estero. Un grafico a torta illustra «titoli di studio di un campione di iscritti al registro Aire degli italiani residenti all’estero», tratti da un «sondaggio effettuato da AltreItalie». Vediamo: «Qualifica professionale 11%. Diploma 18%. Dottorato/Specializzazione 16%. Laurea magistrale-vecchio ordinamento 33%. Laurea triennale/diploma universitario 18%. Licenza media 2%. Post Doc 11%». Il grafico reca questo titolo: «Laureati e di più». Siamo d’accordo: ce ne sono 9 in più, per la precisione. Infatti la somma, anziché 100, dà 109 per cento.

La Danimarca attribuita alla corona britannica - la Lettura Corriere della Sera

 

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Titolo della Stampa sui pescatori di Mazara del Vallo liberati dai libici dopo 108 giorni di sequestro: «“Tre mesi in prigione, è stata dura. Ci hanno tolto anche le fedi nunziali”». Che i rapitori li avessero scambiati per nunzi apostolici?

 

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«In terapia intensiva ho visto gli angeli». Così Libero titola un’intervista con il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha rischiato di morire a causa del Covid-19. Lo stesso concetto, enfatizzato in prima pagina, induce il lettore a immaginare un’esperienza soprannaturale, anticipatoria del paradiso. Peccato che non vi sia di mezzo alcun ritorno dall’aldilà.

 

Lo si evince dalla risposta data dal porporato alla domanda «Come sono stati i medici e gli infermieri con lei?»: «Angeli. Percepivo il loro grande sforzo nel donarsi completamente a noi, mettendo a rischio la propria vita». L’unico ad aver parlato con gli angeli propriamente detti è dunque il titolista.

 

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il grafico dell'Espresso. Totale 109 per cento

 

Sulla Verità, nel titolo dell’editoriale di Maurizio Belpietro contro i provvedimenti governativi per il contenimento del Covid-19, si legge che «gli esperti si bullano sui giornali perché per loro le regole diventano un’eccezione».  Come intransitivo pronominale (nel significato di vantarsi con spavalderia), l’orripilante verbo, tratto dai gerghi giovanili, non figura in nessuno dei più accreditati dizionari della lingua italiana.

 

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Attacco di un servizio del Giornale, a firma di Serenella Bettin: «Il virus cambia. Evolve. Muta. Si trasforma. Gioca a dadi con gli uomini. Si attorciglia su stesso. Si scompone. Si ricompone». È dentro di noi e fuori di sé.

michela murgia i fili dell odio

 

maurizio belpietro sulla terrazza dell atlante star hotel (1)

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