fabio fazio fiorello

DAGOSPIA RIVELA LA TRATTATIVA CON FIORELLO E LO SHOWMAN S'INCAZZA: HA IL TERRORE CHE FACCIANO LE PULCI SUL SUO COMPENSO (100MILA EURO A PUNTATA IN TV, 17MILA PER LE PILLOLE WEB), IL TUTTO MENTRE FAZIO DOVREBBE PASSARE A RAI2 PER RIDURGLI IL COMPENSO - MENTRE LA DE SANTIS ASPETTA ANCORA L'OK PER I PROGRAMMI ESTIVI, SALINI HA INCONTRATO CATTELAN PER SANREMO…

 

 

Tiziana Leone per ''Il Secolo XIX''

 

fiorello carra 7

È una questione di piani. Al terzo Raitre, al quarto Raidue, al quinto Raiuno, al settimo la direzione generale. A Viale Mazzini la scala gerarchica si misura anche dal numero di gradini di un palazzo di vetro, dove però a parlare sono anche i muri. A Raitre si respira serenità, a Raidue il fermento, a Raiuno la tensione, al settimo l’ansia da prestazione, ma ovunque l’aria è impregnata di politica. Non è facile per l’amministratore delegato Fabrizio Salini, dall’alto del settimo piano, gestire l’intero palazzo, ma ci prova, applicando il principio dei vasi comunicanti. Fabio Fazio non va bene per Raiuno? Si sposta a Raidue. È troppo costoso per le casse di Raidue?

 

FABIO FAZIO

Lo si moltiplica: invece di fare solo “Che tempo che fa”, gli si affidano speciali e programmi che giustifichino un compenso che andrà comunque rivisto. Rosario Fiorello è da riportare in tv? Non solo su Raiuno, magari in onda proprio il lunedì sera al posto di Fazio, ma anche in radio, una volta a settimana e con una pillola quotidiana su Raiplay, la piattaforma digitale cui il piano industriale dell’ad punta per il futuro di una tv pubblica ripopolata da giovani.

 

Se Salini riuscisse a convincere lo showman a tornare in Rai dovrebbe però superare il problema costi, come dire cadere dalla padella di Fazio, alla brace di Fiorello. Già cominciano a girare cifre, che dai 100 mila euro a puntata, passano ai 17 mila euro a clip per il web, numeri che fanno già infuriare lo showman siciliano e certamente accenderebbero le ire funeste dei controllori politici della tv di Stato.

fiorello 6

 

 E mentre Salini si muove in cerca di nuovi talent, giù al quinto piano, la De Santis è nel suo bunker, isolata, perché nessuno le ha ancora dato il via libera per le nomine dei suoi fedelissimi. Tra i quali Franco Di Mare, giornalista di Unomattina. Così disegna il palinsesto estivo, scrive nomi come quelli di Pierluigi Diaco per il pomeriggio, Roberto Poletti per Unomattina, dove molti autori non sono più nemmeno sicuri del loro posto e Monica Marangoni per una nuova a trasmissione mattutina “Tutto chiaro”, peccato siano tutti troppo vicini alla Lega e quasi tutti esterni a Viale Mazzini.

 

Salini le ricorda che il piano industriale punta a valorizzare le risorse interne. Una passata di bianchetto, e i palinsesti estivi sono sul tavolo per l’approvazione, ma ancora senza nomi dei conduttori. In questo Tetris a incastro, ci finisce anche il Festival di Sanremo. L’ad ha incontrato Alessandro Cattelan, volto giovane targato Sky. L’idea è di portarlo in Rai con un programma che guardi più a “E poi c’è Cattelan” che a X Factor, che comunque condurrà fino a dicembre.

teresa de santis

 

Poi a febbraio potrebbe avere la conduzione di Sanremo, aiutato da un direttore artistico autorevole. Ma scendendo al quinto piano la logica sanremese risponde all’idea di mettere Amadeus alla conduzione, affiancato da Gianmarco Mazzi alla direzione artistica e dall’agente Lucio Presta. Lasciando le beghe festivaliere al quinto e tornando giù al quarto piano, si scopre che il direttore Carlo Freccero vuol lasciare ai posteri un palinsesto autunnale fatto di novità.

ALESSANDRO CATTELAN CON JIMMY FALLON

 

Come quella di “Amici Miei”, uno show per la prima serata del giovedì, affidato a Rocco Papaleo, Alessandro Haber, Sergio Rubini e al regista Sandro Veronesi. Quattro ragazzacci, pronti a mettere in mezzo il personaggio di turno e a prendere il posto di quel Daniele Luttazzi che per tornare ha chiesto troppi soldi. Non è più tempo per avanzare richieste eccessive. E nemmeno per il “volemose bene”. Mara Venier, che a Domenica in aveva invitato Maria De Filippi prima e Massimo Giletti poi, è stata gentilmente invitata a ripensarci.

milly carlucci amadeus

 

Un invito giunto sempre da lassù, dal settimo piano. Le trasmissioni Rai non posso diventare uno spot per quelle delle reti nemiche. Per il suo rientro in Rai, dunque, Giletti, dovrà rimandare. Dipenderà da lui, Salini gli ha riaperto quella porta che l’ex direttore generale Mario Orfeo gli aveva chiuso in faccia. Resisterà al canto delle sirene di Viale Mazzini?

fabrizio salini marcello foamassimo giletti mara venier mezzelani gmt

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?