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IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - CHE VEDIAMO STASERA IN CHIARO? POTREBBE SORPRENDERVI “CONTACT”, FANTASCIENTIFICO CON PROBLEMA PATERNO DIRETTO DA ROBERT ZEMECKIS. AVETE ANCHE LA COMMEDIA "LA CASA STREGATA", SE SIETE FAN DEI CANI CHE PARLANO AL CINEMA – OCCHIO A QUELLO CHE È FORSE IL MIGLIOR FILM DELLA TEATRALE JULIE TAYNOR, “FRIDA”, IL BIOPIC DI FRIDA KHALO INTERPRETATO DA SALMA HAYEK - IL FILM PIÙ STRACULT DELLA SERATA È “IL SANTO PATRONO”, CON LUCIO DALLA IN VERSIONE PRETE… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

contact.

Che vediamo stasera in chiaro? Vediamo… Su Iris alle 21, 10 potrebbe sorprendervi “Contact”, fantascientifico con problema paterno diretto da Robert Zemeckis addirittura nel 1997 con Jodie Foster, Matthew McConaughey, James Woods, David Morse. Lo ricordo molto bello, ma non lo vedo da allora. Cine 34 alle 21, 05 se la cava con la commedia “La casa stregata” di Bruno Corbucci con Renato Pozzetto, Gloria Guida, Lia Zoppelli, Yorgo Voyagis, Marilda Donà. C’è chi lo ha visto parecchie volte. Ma io non sono un fan dei cani che parlano al cinema.

a leslie

 

Rai Movie alle 21, 10 si lancia in una prima tv, “A Leslie” diretto da Michael Morris con Andrea Riseborough, Allison Janney, Stephen Root, James Landry Hébert, Matt Lauria, storia di una ragazza texana con figlio che vince alla lotteria, perde i soldi e tutti gli amici che aveva e diventa ancora più sfigata di prima. Il film fu un caso perché Andrea Riseborough venne candidata agli Oscar a sorpresa per un piccolo film indipendente che nessuno aveva visto, che da noi non uscì in sale e che ora possiamo vedere su Rai Movie. Ha ottime critiche.

 

tempesta polare

Mediaset Italia 2 alle 21, 15 passa “Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2” diretto da Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks. Per chi ama i film catastrofici, davvero non capisco come facciate, ci sarebbe “Tempesta polare” diretto da Paul Ziller con Jack Coleman, Holly Dignard, Tyler Johnston, Terry David Mulligan, Roger R. Cross,

 

the twin

 Cielo alle 21, 20. Rai4 alle 21, 20 propone un’altra prima tv, l’horror finalndese “The Twin – L’altro volto del male” diretto da Taneli Mustonen con Teresa Palmer, Steven Cree, Barbara Marten, Tristan Ruggeri, Andres Dvinjaninov. E’ un horror tutto chiuso dentro una famiglia. Un padre, una madre, un gemello vivo e un gemello morto, ma decisamente presente tra di loro. E la casetta nel bosco. Critiche così così.

 

sei giorni sette notti 2

Su Canale 27 alle 21, 25 passa l’action comedy “Sei giorni sette notti” di Ivan Reitman con Harrison Ford, Anne Heche, David Schwimmer, Temuera Morrison. E’ il film che avrebbe dovuto lanciare come star la bionda Anne Heche, che ebbe contemporaneamente una storia scandalosa con Anne De Generes e una serie di disastri sentimentali e di problemi con le droghe che non solo ne bloccarono l’ascesa, ma la fecero precipitare presto nel dimenticatoio.

sakma hayek in frida

Su La7D alle 21, 30 trovate quello che è forse il miglior film della regista teatrale Julie Taynor, “Frida”, il biopic di Frida Khalo interpretato da Salma Hayek come Frida, Alfred Molina come suo marito Diego Rivera, Geoffrey Rush come Trotskij, Ashley Judd, Edward Norton, Antonio Banderas. Vinse due Oscar, trucco e colonna sonora. Italia 1 alle 21, 35 propone l’action franco-americano “Bastille Day” di James Watkins con Idris Elba, Richard Madden, Charlotte Le Bon, Kelly Reilly, José Garcia, Thierry Godard.

 

la regola del silenzio – the company you keep.

Passiamo alla seconda serata con “La regola del silenzio” diretto da Robert Redford con Robert Redford, Shia LaBeouf, Julie Christie, Sam Elliott, Jackie Evancho.  Nun se po' vedé, scrivevo quando uscì. No. Il povero Robert Redford coi capelli alla Paolo Garimberti e il trucco alla Malgioglio che corre inseguito dall'FBI con le manine sulla panzetta, il giubbotto di pelle, i ray-ban e il cappello da baseball è fuori tempo massimo per fare questo ruolo di vecchio militante rivoluzionario scoperto dopo 30 anni di una nuova vita. E di una nuova identità.

 

shia lebouf la regola del silenzio

E' infatti diventato un tranquillo avvocato vedovo con figlioletta bionda quando l'arresto di un'altra vecchia militante del gruppo degli Weatherman, Susan Sarandon, grandissima, e l'arrivo di un giovane giornalista ficcanaso, Shia LaBoeuf, ciuffo alla Muccino e vestito da inchiestista del Fatto, gli fa capire che è meglio darsela a gambe. Nella fuga e nel meccanismo tipico di questi film con l'innocente insguito (vuole dimostrare la sua innocenza) veniamo in contatto con gli altri rivoluzionari nascosti, tutti meno imbarazzanti e pittati di Robert Redford.

robert redford la regola del silenzio – the company you keep

 

E' la parte migliore del film, basterebbe vedere il gran numero di Susan Sarandon in carcere davanti a Shia LaBoeuf, o l'arrivo di Julie Christie troppo rifatta che ha lasciato sei vite e sei mariti o Richard Jenkins che fa il professore universitario che sveglia i suoi studenti solo quando parla del Movimento (e poi tornano su Facebook). Magari di questi Weatherman ce ne sono un po' troppo in giro e si riconoscono subito, e non si capisce come abbia fatto l'FBI negli ultimi trent'anni a non riconoscerli.

 

la regola del silenzio – the company you keep

Comunque non è solo un'invasione di vecchi volti amati dal pubblico degli anni 60 e 70, è anche l'idea di un'America diversa che il cinema di quel tempo ci aveva dato. E uno degli aspetti più carini è la parata di foto di Redford e Christie giovani e militanti. Civile politicamente, funzionante come thriller, dimostra che la rivoluzione è finita. Ammesso che fosse iniziata. E non si dimentica lo scambio di battute tra Julie e Robert. "Sei più vecchio", fa lei. "E tu sei uguale", fa lui. Di uguale hanno solo lo stesso chirurgo plastico. Poi lei attacca un pippotto rivoluzionario ("mi costituirò quando lo faranno i politici e le corporazioni") e finiscono a fare sesso. Julie guarda il bosco dalla finestra e Robert mostra il petto nudo steso sul letto.

 

PAPAYA DEI CARAIBI

Iris a mezzanotte e 5 minuti propone il legal thriller padre-figlio “l” diretto da David Dobkin con Robert Downey jr. che difende il padre burbero e giudice, Robert Duvall. Ci sono anche Vera Farmiga, Vincent D'Onofrio, Jeremy Strong. Buono. Cielo all’1 propone l’erotico esotico di Joe D’Amato “Papaya dei Caraibi” con Melissa Chimenti già corista di Gepy&Gepy, Sirpa Lane reduce da “La bestia” di Borowczyk, Maurice Poli.

il santo patrono 4

 Su Rai Movie all’1, 45 trovate il thriller economico-tecnologico “Il potere dei soldi” di Robert Luketic, tratto dal romanzo di Joseph Finde con Liam Hemsworth, Gary Oldman, Harrison Ford, Josh Holloway, Amber Heard, Embeth Davidtz. Film più stracult della serata è “Il santo patrono” diretto da Bitto Albertini con Lucio Dalla in versione prete, Alberto Sorrentino, Tony Ucci, Gennaro Masini. Forse ricorderete quando la Chiesa decise di eliminare il culto di certi santi considerati di serie B. Così il parroco di Ponteparadiso, devoto con la sua cittadina a San Satiro, dovrebbe sostituire il santo patrono con San Silvestro. Ma questo provoca una rivolta popolare in paese.

 

corinne clery l ultimo harem

Cine 34 alle 2, 55 propone lo spy-erotico di Sergio Garrone “L’ultimo harem” con Corinne Cléry nudissima, George Lazemby già sfortunato James Bond, Daniela Poggi, nudissima, Maria Kosty, Ursula Buchfeliner, Adriana Vega, Mirta Miller. La storia vede la bella modella Corinne Cléry in quel di Cannes che si innamora di un ricco ministro di un emirato.

 

Lo sposa ma presto scopre di essere la sua quarta moglie. Minchia! Dice Garrone che il film “non rispetta né il libro di Vasquez Figueroa né la mia sceneggiatura tratta dal libro, Perché l’intervento della produzione è stato pesante e si sono preoccupati dei dialoghi e non di quella che era la storia base”.

 

 In pratica il film è stato manipolato dalla produzione e da film di quasi denuncia della condizione della donna nella famiglia islamica è diventato un’operetta. I produttori, secondo Garrone, ebbero paura di offendere il mondo arabo e “l’hanno fatto diventare una storia d’amore, togliendo la parte più interessante che scavava nella psicologia dell’uomo. E questo perché non accettavano che Garrone facesse questo tipo di film: potevo fare western, horror, film di guerra e nazisti, ma non film di denuncia”.

 

italiani brava gente

 Chiudo con un film che ho visto solo quando uscì e ricordo vagamente, “Italiani brava gente” di Giuseppe De Santis con Tatyana Samoylova, Raffaele Pisu, Arthur Kennedy, Zhanna Prokhorenko, Peter Falk, Rai Movie alle 5. Doveva essere un kolossal italo-russo di successo costruito sulla disfatta dell’esercito italiano in Russia. Non venne accettato né il film né il suo protagonista, Raffaele Pisu, star comica della tv degli anni ’60, dal nostro pubblico. Fecero bene a scappare a gambe levate dall’operazione Franchi e Ingrassia.

italiani brava gentejodie foster contacta leslie

 

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