2024divano1207

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - IN CHIARO CHE VEDIAMO? MI RIVEDREI UN SOLIDO FILMONE COME “PATTON – GENERALE D’ACCIAIO”, MA IN UNA SERATA COSÌ CALDA AVETE ANCHE L'EROTICHELLO “LA RAGAZZINA”, PRIMO FILM DI GLORIA GUIDA - ALTERNATIVE? “VITA SMERALDA”, PIENO DI TROVATE TERRIFICANTI, MA CANDIDO NEL SUO MOSTRARE LA REALTÀ DEGLI ANNI D’ORO DEL BERLUSCONISMO - IN SECONDA SERATA SI CONTINUA CON LA FILMOGRAFIA DI GLORIA GUIDA E PASSA “PECCATI DI GIOVENTÙ” - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

patton generale d'acciaio

E in chiaro che vediamo? Beh. Con questi venti di guerra mi rivedrei, non lo rivedo da quando uscì, un solido filmone di guerra come “Patton – Generale d’acciaio” diretto da Franklin J. Schaffner, scritto da un giovanissimo Francis Coppola (e, separatamente, da Edmond H. North) con uno strepitoso George C. Scott come il generale George S. Patton, Karl Malden come il Geereale Bradley, Michael Bates come Montgomery, Stephen Young, Michael Strong.

 

patton generale d'acciaio

In piccoli ruoli gli americani che vivevano in Italia, come Brad Harris e Roger Browne, arrivati qui ai tempi dei peplum. Il film vinse sette Oscar, compresi miglior film, regia, protagonista, sceneggiatura di Coppola, ma non per la fotografia di Fred J. Koenekamp né per la musica di Jerry Goldsmith. George C. Scott rifiutò l’Oscar, definì la cerimonia una meat-parade, e li mandò tutti affunculo. Nel film riprende la voce acuta di Patton, i suoi veri revolver col calcio d’avorio.

 

patton generale d'acciaio

E’ ubriaco praticamente sempre. In un primo momento rifiutò di interpretare il celebre speech davanti alla bandiera americana, perché pensava che Schaffner la mettesse all’inizio del film e lui non avrebbe mai avuto nel film un altro memento così forte. Schaffner gli promise di metterla alla fine del film. Cosa che non fece. Scott pensava di non aver preso del tutto il vero Patton nel film e chiese scusa al regista. John Wayne avrebbe voluto avere il ruolo di Patton, ma il produttore Frank McCarthy si oppose.

patton generale d'acciaio

 

 Burt Lancaster rifiutò perché Patton era un personaggio troppo controverso. Robert Mitchum lo riofiutò sostenendo che la scelta migliore era quella di George C. Scott. Samuel Fuller, che era ebreo, rifiutò di girarlo perché non poteva dirigere un film su un personaggio che ben conosceva, essendo stato soldato sotto il suo comando, ma per il quale non aveva nessun tipo di rispetto. Era il film preferito di Nixon quando stava alla Casa Bianca. Se lo rivedeva sempre. Coppola ha raccontato che la sua sceneggiatura, scritta nel 1966, era stata prima rifiutata dalla Fox, proprio perché iniziava con il discorso di Patton, poi ripreso quando si girò il film pochi anni dopo.

 

milla jovovich giovanna d’arco

Su La7 alle 21, 15 abbiamo la “Giovanna d’Arco” di Luc Besson con Milla Jovovich, Dustin Hoffman, John Malkovich, Faye Dunaway, buon filmone di guerra. Vi consiglio su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 l’horror australiano “L’uomo invisibile” di Leigh Whannell con Elisabeth Moss nel momento del suo massimo successo, quattro anni fa, Oliver Jackson-Cohen, Harriet Dyer, Aldis Hodge, Storm Reid. La Moss, nel film, è vittima di un ex, stalker e pazzo che è diventato invisibile.

malice – il sospetto

Così così il thriller erotico “Malice – Il sospetto” diretto da Harold Becker con Nicole Kidman alle rpese con un serial killer, Bill Pullman, Alec Baldwin, George C. Scott, La7D alle 21, 15. Finalmente arriva un erotichello con Gloria Guida in una serata così calda, “La ragazzina” diretto da Mario Imperoli con Gloria Guida, Colette Descombes, Andrés Resino, Gianluigi Chirizzi, Lucia Catullo, Cielo alle 21, 20. Primo film di Gloria Guida e suo immediato trionfo.

gloria guida la ragazzina

 

Lei stessa racconta in un’intervista a Stampa Sera, 6 settembre 1977, il suo ingresso nel cinema: «Facevo serate, cantavo nelle balere, ero diciottenne, quando mi proposero un film, che era appunto La ragazzina, diretto da Mario Imperoli.» In una intervista tv di pochi anni dopo, la Guida ricordava: «Era un personaggio abbastanza giusto per me. Il regista mi fece un provino, mi disse mettili lì, fai qualcosa, quello che ti senti». Ovviamente tutto il film vive della presenza della Guida.

la ragazzina

 

In un’altra intervista, il Corriere d'informazione, 28 luglio 1976, l’attrice racconta le sue impressioni, quando si vide sullo schermo: «Mi volli recare in un cinema di Bologna per osservare le reazioni del pubblico. Mi ero mimetizzata alla Greta Garbo, occhialoni, foulard, maglioncino. Beh, francamente non mi parve che la gente si eccitasse o si lasciasse andare ad espressioni volgari. Una ragazzetta normale che per qualche momento si spoglia».

 

gloria guida la ragazzina 1

Uscito a Roma l’11 maggio 1974, viene sequestrato il giorno dopo per oscenità («bisogna dire che il magistrato non ha perduto tempo», scrive un anonimo giornalista su L’Unità). Imperoli dichiara: «Il mio non è un film erotico, ma si inserisce nel filone della commedia di costume all’italiana, e così pure hanno detto molti critici. Sono davvero stupito» (Il Giorno, 12 maggio 1974). Viene dissequestrato cinque mesi dopo, come ricordano i flani della prima a Bari: «Finalmente dissequestrato, anche sugli schermi baresi arriva nell’edizione originale che vi conturberà».

 

vita smeralda.

Alternative a Patton e a Gloria Guida minorenne? Cine 34 alle 21, propone “Vita smeralda” diretto da Jerry Calà con Jerry Calà, Eleonora Pedron, Guido Nicheli, un film che davvero non piace a nessuno dei fan del cinema più o meno stracult, ma che espone nel 2006 la vita del Billionaire, Smaila, Briatore, Lele Mora e i suoi ragazzi, Lory Del Santo con le sue battute già da The Lady (“con me gli uomini prima vengono e poi vanno”), le varie Eleonora Pedrobon, Francesca Cavallin, Benedetta Valenzano.

anya taylor joy mia goth emma

Un film pieno di trovate terrificanti e gag sessiste, ("Ma Dio, perchè hai creato gli uomini?". "Perchè i vibratori non hanno il conto in banca"), ma candido nel suo mostrare la realtà delle estati degli anni d’oro del berlusconismo. Iris alle 21, 10 propone “Emma”, tratto dal romanzo di Jane Austen, nella versione diretta da Autumn de Wilde con Anya Taylor-Joy, Johnny Flynn, Bill Nighy, Callum Turner, Mia Goth, Miranda Hart. L’ho visto quando uscì.

 

Anche se un po’ mi appisolai, non è proprio il mio genere, devo dire che il film, benché un filo leziosetto, è una buona rilettura moderna, con uno schermo luminosissimo alla “Bridgerton”, e una fin troppo accurata composizione fotografica di ogni scena (la de Wilde è figlia di un celebre fotografo) dell’opera della Austen.

anya taylor joy emma

 

Anya Taylor Joy, che si apprestava interpretare “Furiosa”, domina il film, forse schiaccia un po’ troppo il personaggio della sua amica Harriet Smith interpretato dalla ora emergente Mia Goth di “X”/”Pearl”/”MaXXXine”, e permette poco anche al grande Bill Nighy, che fa il vecchio padre, ma soprattutto fa una buffa coppia col suo amore, un ruspante Mr Knightley interpretato dall’emergente Johnny Flynn che si presenta al pubblico con le chiappe di fuori come fosse il maschio da cacciare della storia. E in fondo lo è.

 

miss merkel morte al castello 9

Una Merkel in versione Miss Marple troviamo in “Miss Merkel – Omiciido al castello”, gialletto tv tedesco diretto da Christoph Schnee con Katharina Thalbach, Taneshia Abt, Martin Brambach, Susanne Bredehöft, Judith Engel, Rai Due alle 21, 20. Italia 1 alla stessa ora propone un recentissimo “Prey”, avventuroso con leoni selvaggi che ti vogliono sbranare nella savana del Kalahari, diretto da Mukunda Michael Dewil con Mena Suvari, Emile Hirsch, Ryan Phillippe, Dylan Flashner, Jeremy Tardy. Rai4 alle 21, 20 passa un violento thrillerone con Liam Neeson sfigato e ammazzasette, “Un uomo sopra la legge” di Robert Lorenz con Jacob Perez, Juan Pablo Raba, Katheryn Winnick, Teresa Ruiz, Ming Wang.

 

marx puo aspettare

Passiamo alla seconda serata con il bellissimo documentario di Marco Bellocchio “Marx può aspettare”, dedicato alla sua famiglia e alla figura di suo fratello gemello, Camillo, che si tolse la vita nel 1968. Su Cielo alle 23 si continua con la filmografia di Gloria Guida. E passa “peccati di gioventù” di Silvio Amadio con Gloria Guida, Dagmar Lassander, Fred Robsham, Silvano Tranquilli. Terzo film della coppia Amadio-Guida. Allora non ci sembrò un granché, ma la grande scena lesbo tra le due protagoniste femminili è ancora notevole.

peccati di gioventu 2

Gloria Guida lo considerava, dopo tre anni di attività, come il suo film più importante: «Era un personaggio completo, ben centrato psicologicamente» (Stampa Sera, 6 settembre 1977). Per Dagmar Lassander: «Gloria era una ragazza deliziosa, abbiamo lavorato bene assieme. Nessun imbarazzo» (Amarcord).

 

peccati di gioventu 1

Corrado Brancati, su La Sicilia, nota che è il quarto film della stagione con Gloria Guida («e probabilmente non sarà l’ultimo»), che definisce «Bella, ma non bellissima, con un corpo stupendo seppur rotondetto, completamente disinibita, la Guida è il simbolo delle ragazze moderne, ingenua e maliziosa insieme, sicura del fatto suo. Peccati di gioventù è il suo primo film in parte drammatico e anche in questa veste se la cava in modo promettente. [...] Silvio Amadio ha narrato la vicenda con eleganza ma senza i necessari approfondimenti psicologici dei personaggi».

 

transes

Italia 1 alle 23, 15 si butta sul divertente “Shark 3D” di Kimble Rendall con Phoebe Tonkin, Sharni Vinson, Julian McMahon, Xavier Samuel, Cariba Heine. Un po’ confuso, sentimentale, con storie che non si legano per niente, “La vita in un attimo”, diretto da Dan Fogelman con Oscar Isaac, Olivia Wilde, Olivia Cooke, Mandy Patinkin, Jean Smart, Annette Bening, Rai Movie alle 0, 15. Rai Tre alle 0, 45 passa il documentario “Transes” di Ahmed El Maanouni con Larbi Batma, Nass-El Ghiwane, Abderrahman Paco, Omar Sayed, Allal Yaala, sul più celebre gruppo rock marocchino. Magari vi sveglia.

 

the big easy

Bellissimo, 7Gold all’1, il poliziesco erotico diretto da Jim McBride con musica da urla “The Big Easy” con Dennis Quaid, Ellen Barkin, Ned Beatty, John Goodman, Lisa Jane Persky, Ebbe Roe Smith. Notevoli le scene spinte con i due protagonisti, poliziotti che indagono sulle malefatte dei poliziotti a New Orleans. Ottimo. Cine 34 all’1, 30 passa l’erotico pecoreccio “La figliastra – Storia di corna e passioni” diretto da Eduardo Mulargia con Sonia Jeanine, Lucretia Love, Bruno Scipioni e Nino Terzo per la prima volta protagonista.

la figliastra

La doveva dirigere in un primo tempo Lucio Fulci con lo stesso cast, come leggiamo su Variety (12 maggio 1976), e che finisce poi nelle mani di Eduardo Mulargia. Non ha nessuno status. Però era la stella della distribuzione Helvetia Films per la stagione 76/77. Per il Vice de La Sicilia, di bocca buona quando si parla di prodotti locali: «un film divertentissimo e molto vivace, ambientato nella nostra bella Sicilia, focosa ed ospitale. [...] La regia, piena di esilaranti trovate, specie nel focosissimo finale, è di Eduardo Mulargia».

 

la figliastra 3

Renato Palazzi sul Corriere della Sera è impietoso: «Il triste filone erotico siciliano, ormai definitivamente ripiegato su se stesso, sciorina l’intera gamma delle sue malinconiche trovate, condensandole in una sola trama con guizzi quasi strutturalistici. Mariti cornuti, fanciulle amanti degli amplessi letterari, insidiosi testamenti vincolati a sfoggi di virilità, mogli per procura, procaci figliastre che si aggirano discinte per la casa, quasi una casistica di argomenti, come i canovacci della Commedia dell’Arte, che variamente combinavano i soliti immutabili pezzi».

 

il west ti va stretto amico… arriva alleluja

Cine 34 alle 3 di notte si butta sullo spaghetti western con “Il West ti va stretto amico… è arrivato Alleluja” diretto da Anthony Ascott alias Giuliano Carnimeo con George Hilton, Agata Flori, Raymond Bussières, Umberto D'Orsi. Rete 4 alle 3, 40 propone un ormai sbiadito (nelle copioe) “Nina” di Vincente Minnelli con Ingrid Bergman, Liza Minnelli, Spiros Andros, Tina Aumont e Isabella Rossellini.

la sceriffa

 

Non rivedo da allora il polar “Rififi internazionale” diretto da Denys de la Patellière con Jean Gabin, Mireille Darc, Nadja Tiller, Gert Fröbe, Georges Raft, Claude Brasseur. All’epoca fu un grande successo. Chiudo con “La sceriffa” di Roberto Bianchi Montero con Tina Pica, Tina De Mola, Livio Lorenzon, Tino Scotti e Ugo Tognazzi come Colorado Joe. Visto al cinema Odeon di Grosseto nel 1959, a sette anni. Ancora me lo ricordo. Chiamai un mio soldato vestito di nero Colorado Joe.

 

milla jovovich giovanna d’arco l uomo invisibile gloria guida la ragazzinala ragazzinala figliastra 1la figliastra 2la figliastra 3gloria guida la ragazzina 7liam neeson un uomo sopra la leggela sceriffa la sceriffa 2transesla vita in un attimo la vita in un attimo the big easyned beatty the big easy la vita in un attimo 3vita smeraldal uomo invisibile

 

rififi internazionaleil west ti va stretto amico… arriva alleluja la figliastra shark 3dmiss merkel morte al castello 11vita smeralda 1prey 1prey 2vita smeralda miss merkel morte al castello 2miss merkel morte al castello 3miss merkel morte al castello 4miss merkel morte al castello 5miss merkel morte al castello 6miss merkel morte al castello 7miss merkel morte al castello 8vita smeralda 2anya taylor joy mia goth emmagloria guida la ragazzina 6

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO