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IL DIVANO DEI GIUSTI - IRIS E CINE 34 LANCIANO LA SFIDA TRA WOODY ALLEN E CARLO VERDONE. VE LO POSSO DI’? MILLE VOLTE MEJO CARLO. COMUNQUE AVETE IL NOIOSETTO “MAGIC IN THE MOONLIGHT”, CONTRO UNO DEI MIGLIORI FILM DI VERDONE, “PERDIAMOCI DI VISTA” CON ASIA ARGENTO BRAVISSIMA - VERSO LA NOTTE FONDA ARRIVANO I TITOLI STRACULT. COME “PUGNI DOLLARI & SPINACI”, UNA SORTA DI PARODIA DEI FILM DI CAZZOTTI DI BUD E TERENCE CON MAURIZIO ARENA E GORDON MITCHELL, ISPIRATA PERÒ AL CULTO DI BRACCIO DI FERRO E ALTRI PERSONAGGI DEI FUMETTI… - VIDEO

 

 

e' stata la mano di dio

 

Marco Giusti per Dagospia

 

E stasera che vediamo, oltre a “E’ stata la mano di Dio” su Netflix? Intanto vi consiglio di cercare su Amazon il bellissimo e sbarazzino “Zola” di Janicza Bravo, pieno di Nominations agli Spirit Award. Sarà una sorpresa per molti. O di scaldarvi con gli ultimi “Spider-Man” per non farvi trovare impreparati dal nuovo film.

 

asia argento perdiamoci di vista

Iris e Cine 34 lanciano in prima serata la sfida tra Woody Allen e Carlo Verdone. Ve lo posso di’? Mille volte mejo Carlo.

 

Comunque avete alle 21 su Iris il noiosetto “Magic in the Moonlight” con Emma Stone, Colin Foirth, contro uno dei migliori film di Verdone, “Perdiamoci di vista” con Asia Argento, Aldo Maccione, una sorta di ragionamento sulla tv del dolore e sulla volgarità televisiva. Con Asia bravissima.

 

emma stone colin firth magic in the moonlight

 

Su Canale 20 alle 21, 05 arriva il primo e originale “X-Men” di Bryan Singer con il cast al completo, Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry, Rebecca Romjin, Hugh Jackman, Famke Janssen. Gran film e Bryan Singer, qui, era ancora un gran regista.

 

x men bryan singer

Su Rai Movie avete “Mai stati uniti” dei Vanzina Brothers con Ambra, Anna Foglietta, Ricky Memphis, Salemme e Giovanni Vernia in un ormai celebre e imbarazzante nudo. E’ un ritorno al film n the road dei Vanzina in America. Con un piccolo pretesto si mettono insieme dei personaggi popolari e si mandano in giro per l’America.

 

 

cate blanchett carol

Il pretesto è quello della morte di un miliardario, padre naturale di cinque persone che non si sono mai viste tra di loro e nulla sapevano di questo padre, un cuoco napoletano, Vincenzo Salemme, un’impiegata malata d’ansia, Ambra, un divorziato con figlio che si arrabatta come pagliaccio nelle feste dei bambini, Ricky Memphis, un garzone dello zoo strampalato, Giovanni Vernia, una coatta di Roma Est, Anna Foglietta.

 

giovanni vernia mai stati uniti

Per poter usufruire della ricchissima eredità i cinque devono solo andare nel deserto dell’Arizona e gettare lì le ceneri dell’ignoto genitore. Ma affinché il film diventi una commedia on the road, con tutti gli incidenti che possiamo immaginare, dalla pausa sotto il Monte Rushmore con le sculture giganti dei quattro presidenti (“In Italia potremmo metterci Napolitano, Ciampi, Pertini e Franco Sensi”, dice Memphis) alla capatina a Las Vegas, dove incontreranno un Maurizio Mattioli in gran forma, dalla rapina al drugstore al bordello scambiato per la casetta del benzinaio, i cinque dovranno abbandonare l’aereo e prendere una monovolume. Sono finiti i tempi dei torpedoni di Don Buro.

 

truman show 1

Su Cielo alle 21, 15 avete il classicone “The Truman Show” di Peter Weir con Jim Carrey, Laura Linney e Ed Harris. Su Tv8 alle 21, 30 una commedia del 2011 che non mi ricordo proprio di aver visto, “Un Natale per due” di Gianbattista Avellino con Gassman e Brignano, Paolo Sassanelli, Chiara Francini e Claudia Potenza.

susan sarandon il cliente

 

In seconda serata un bel po’ di repliche, “Il cliente” di Joel Schumacher con Susan Sarandon, Tommy Lee Jones, Brad Renfro, Paramount alle 23, “Ninfa plebea” di Lina Wertmuller con Lucia Cara, Raoul Bova, Stefania Sandrelli, Cielo alle 23, 05, il bellissimo “Oliver Twist” di Roman Polanski con Barney Clark e Ben Kingsley, Iris alle 23, 10.

 

 

Per fortuna che torna, per la gioia di tutti gli spettatori, un campione del cinema popolare italiano come “Febbre da cavallo” di Steno con Gigi Proietti come Mandrake, Montesano come Er Pomata, Catherine Spaak, Mario Carotenuto, Francesco De Rosa come Felice, Ennio Antonelli come Manzotin. Che meraviglia di film.

 

febbre da cavallo

 

Ricordo che quando uscì venne preso un po’ sottogamba, si diceva che Proietti non funzionava al cinema. Quando invece qui è fenomenale. E facevano ridere tutti i caratteristi scelti da Steno.

 

Cine 34 alle 23, 25 prosegue la serata Verdone con “Maledetto il giorno che t’ho incontrato” con Margherita Buy e Elisabetta Pozzi.

 

il gladiatore che sfido l’impero

Nella notte vedo qualche buon film, come “Trash” di Stephen Daldry, girato nelle favele brasiliane, Rete 4 alle 00, 50. Il thriller un po’ fantasy “Red Lights” di Rodrigo Cortes con Cillian Murphy, Sigourney Weaver e Robert De Niro cattivissimo.

 

 

 

 

“Carol” di Todd Haynes con Cate Blanchett e Rooney Mara innamorate nella New York di sessant’anni fa, tratto da un racconto di Patricia Highsmith, Rai Movie alle 2, 50.

 

Andando verso la notte più fonda arrivano i titoli più stracult.  “Pugni dollari & spinaci” di Emimmo Salvi con Maurizio Arena, Ugo Bologna, Gordon Mitchell, Rete 4 alle 3, 25, una sorta di parodia dei film di cazzotti di Bud e Terence con Maurizio Arena e Gordon Mitchell, già forzuto dei peplum e cattivo degli spaghetti western, ispirata però al culto di Braccio di ferro e altri personaggi dei fumetti.

 

trash

 

Favola ecologista voluta dallo stesso Gordon, che aveva anche disegnato un fumetto sullo stesso tema degli spinaci e di Braccio di Ferro. Un totale disastro, insomma, girato però nel villaggio western di Gordon Mitchell vicino a Palestrina.

 

Come mi raccontò anche Vassili Karis, “Lui aveva fatto un film e non lo avevano pagato. Allora, al posto dei soldi, si fece dare un pezzo di terra. E lui ci fece questo villaggio western. Gli detti anche una mano a costruirlo.” Solo che Gordon non sapeva, lo scoprì dopo, che chi glielo aveva dato in realtà non lo possedeva. Così, quando si fecero vivi i veri proprietari il villaggio di Gordon venne smantellato. Questo me lo raccontò il suo socio del tempo…

 

sfida al diavolo

Ci sarebbe anche il film di guerra con Sterling Hayden “Taxi da battaglia” di Herbert L. Strock, Iris alle 4, 35, proprio serie Z. Piuttosto raro anche “Il gladiatore che sfidò l’impero” di Domenico Paolella con Rock Stevens alias Peter Lupus, Walter Barnes, Andrea Checchi, Gloria Milland, Cine 34 alle 4, 30.

 

Come si legge nel dizionario dei Maciste scritto da me e da Steve Della Casa non mancano gli errori storici. “La vicenda viene collocata nel 79 d.C. (come si legge nella sovraimpressione sul plastico di Roma antica che precede la seduta del Senato), quando Nerone era in realtà già morto da oltre dieci anni.

 

x men

Il plastico di Roma antica, utilizzato per “collocare” ambientalmente la seduta del Senato è, come sempre, quello che si trova al Museo della Civiltà Romana all’EUR. Metello vive accampato sotto una tenda, ma “Nerone” e la sua corte si sistemano in un lussuoso palazzo ricco di decorazioni in stile egizio, la cui presenza nella barbara Tracia appena conquistata è alquanto problematica.

 

sfida al diavolo.

Sempre a proposito di precisione storica, notiamo di sfuggita che all’imperatore viene dato l’appellativo di Divino e che più o meno tutti i comandanti romani vengono detti “consoli”. Il povero Nerone poi, fra tanti difetti, non aveva quello di amare i giochi gladiatori, che anzi lo ripugnavano: fare di lui un imperatore che amava esibirsi nell’arena, come fu invece Domiziano, ci pare quantomeno irrispettoso”.

 

cillian murphy red lights

Tutto si chiude alle 5 su Rete 4 con l’horror italiano “Sfida al diavolo” di Giuseppe Veggezzi con Christopher Lee, Bella Cortez e Adriana Ambesi, un delirio dove la star, Christopher Lee, appare solo per pochi minuti, in cui la ballerina Alma Del Rio dovrebbe essere sexy ma è tragicamente sovrappeso, in cui c'è un inizio noir (probabilmente girato dopo) e una parte gotica completamente incoerente e ricca di scene di umorismo involontario.

 

 

Il regista Veggezzi voleva fare un horror autoriale, dopo aver studiato cinema in Francia e aver dichiarato che i suoi maestri erano Vertov, Dreyer, Eisenstein. Evidentemente la situazione gli sfugge di mano, soprattutto nelle dichiarate intenzioni di satira antiborghese, per cui si rifugia nella pittura e nella poesia, definendosi «apocalittico contestatore» e pubblicando la raccolta poetica Dal dissenso all'esteterotica, ottenendo peraltro recensioni favorevoli da Francesco Leonetti, Piergiorgio Bellocchio, Andrea Zanzotto. Morirà in un incidente d'auto negli anni Novanta.

 

romolo e remo di sergio corbucci

Alle 5 trovate anche su Rai Movie il mitico “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci con Steve Reeves e Gordon Scott, ma anche Ornella Vanoni e Virna Lisi. Saprete tutti la storia del pugno dato per sbagli da Steve Reeves a Gordon Scott nella scena finale del film, quella legata al solco di Roma. Beh, Steve gli dette davvero un pugno e colpì Gordon. Che perse, e qui la storia ha diverse versioni, un dente davanti, più denti, magari solo una capsula. Così il film si fermò. E per un film così sono problemi.

nancy brilli gigi proietti febbre da cavallo la mandrakata febbre da cavallo la mandrakata IL GIOCO DELLE TRE CARTE NEL FILM FEBBRE DA CAVALLOALITOSI FEBBRE DA CAVALLOgigi proietti febbre da cavallo la mandrakata

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