documentario the beatles get back 8
Marco Giusti per Dagospia
In streaming non perdetevi stasera su Disney + l’arrivo delle tre puntate di Peter Jackson dedicate ai Beatles, “The Beatles Get Back”, che puzzano già di capolavoro.
In chiaro stasera posso consigliarvi di rivedere un classico del cinema action con Bruce Willis quando risolveva ogni situazione in canotta e menava i birbaccioni, "Die Hard. Duri a morire", diretto da John McTiernan con Jeremy Irons, Samuel L. Jackson, Iris alle 21.
TOM HANKS MEG RYAN - C'E' POSTA PER TE
O l'altrettanto perfetto e consolatorio, perché ci riporta a un periodo più o meno lontano e felice, "C'è posta per te" di Nora Ephron con gli adorabili Meg Ryan e Tom Hanks e una ancor più adorabile libreria newyorchese da salvare dalle fauci del capitalismo, La5 alle 21,10.
Ancora una volta il campione del trash si rivela Cine 34 che spara alle 21 addirittura il Salvi&Battista movie "Una cella in due" diretto da Nicola Barnaba, prodotto dall'ormai mitico Andrea Iervolino con le partecipazioni speciali di Massimo Ceccherini quando non era ancora stato salvato da Matteo Garrone e Nick Di Gioia come boss.
il culo di melita toniolo in una cella in due
Vi ricordo solo qualche pregevole battuta del film: “C’è del guano sulla carrozzeria!”. “No, è merda dottò…”. Salvi e Battista, recitano metà del film in mutande e canotta e l’altra metà in carcere assieme al mostruoso Ceccherini che non parla, ma mangia topi e scarafaggi vivi. Quando casualmente evadono si ritrovano in situazioni assurde da film di Montesano e Noschese.
sotto il vestito niente. l’ultima sfilata.
“Attento al granchio!”. “Sembrava una merda” si dicono sulla spiaggia prima di rovinare una sfilata di intimo maschili di uno stilista gaio. O si lanciano in un “Qua c’è da cagarsi addosso.”- “Già fatto!”, una volta finiti nel bel mezzo di una scena di un film di guerra senza accorgersene.
Il film vede Salvi avvocato intrallazzone con moglie bella e cameriera scorreggiona (“Puzzettina!”) che se la fa con Melita Toniolo (si vede più il sedere che il viso, ovvio). La moglie si vendica e lo manda in prigione. Battista invece, è un disgraziato che ha appena trovato un lavoro di tuttofare in un autosalone gestito da Massimo Marino, ma lo perde perché il losco proprietario lo ha dovuto cedere proprio a un parente della Melita raccomandato da Salvi. E’ l’Italia di oggi.
“Puoi aspirà ad altro”, gli fa Marino mentre tira una striscia di coca. “Prendila con filosofia” è un altro consiglio. “A prenderla con filosofia si finisce sempre che te la pij in der culo” è la conclusione di Battista che diventa così rapinatore di vecchiette e finisce in prigione. Il resto ve lo vedete.
danny glover mel gibson arma letale 4
Certo, ci sono film più accattivant, “Escape Plan 2. Ritorno all’inferno” di Steven C. Miller con Stallone e Dave Bautista, Rai Movie alle 21, 10, la commedia “Una famiglia quasi perfetta” di Debbie Goldstein con Chazz Palminteri, Andie McDowell, Rainey Qualley, Tv2000 alle 21, 10, l’horror col pargolo mostro “Il figlio di Chucky” di Don Mancini con Jennifer Tilly e il grande John Waters, Mediaset Italia 2 alle 21, 15, il kolossal cino-americano diretto da Zhang Yimou “The Great Wall” con Matt Damon, Tian Jink, Pedro Pascal e Willem Dafoe, Italia 1 alle 21, 20.
sylvester stallone escape plan 2. ritorno all’inferno
Come era? Che dire, con gli occhialetti 3D e senza grandi aspettative ti divertivi parecchio con questa guerra colossale in una Cina della dinastia Song tra un esercito di mostri verdi cannibali, i taotie, e i valorosi guerrieri cinesi asserragliati sulla Grande Muraglia che cercano che i mostri non la superino e quindi non arrivino alla capitale.
Insomma un fantasy medievale un bel po’ cazzaro, costoso giocattolone da 135 milioni di dollari, il più ricco film mai girato in Cina. Il progetto è idea del produttore Thomas Tull e dello sceneggiatore Max Brooks, figlio di Mel, già responsabili di “World War Z”, polpettone fracassone con gli zombie centometristi.
Qui al posto degli zombi ci sono i taotie, mostroni verdi che si muovono nello stesso identico modo. Edward Zwick doveva essere il primo regista del film, e quando il suo nome è saltato, la sceneggiatura è stato affidata da Tull a ben altri tre sceneggiatori, e il tutto è stato poi affidato alle cure di Zang Yimou che non aveva mai girato prima nella vita un film in inglese. Massacrato dalla critica. “Se questo è il futuro del cinema, che Dio ci salvi”.
Scordavo una buona commedia di Garry Marshall su Nove alle 21, 25, “Se scappi ti sposo” con Julia Roberts e Richard Gere. In seconda serata, tra un “Arma letale 4” di Richard Donner con Mel Gibson e Danny Glover, Iris alle 23, 45, il geniale “300” di Zack Snyder con Gerard Butler, Michael Fassbender, Rodrigo Santori, Italia 1 alle 23, 20, un solido “Attacco al potere” di Edward Zwick con Bruce Willis, Denzel Washington, Annette Benning, Rai Movie alle 22, 50, metterei anche il giallo dei Vanzina “Sotto il vestito niente. L’ultima sfilata”, sorta di tardo sequel che non è affatto un sequel del loro primo thriller legato alla moda milanese, qui con Francesco Montanari come investigatore, Vanessa Hessler, Francesco Barilli in versione attore, Richard E. Grant. Da rivedere.
costantino vitagliano daniele interrante troppo belli
Rivedrei anche il thriller con le ninfette diaboliche (si può dire?) “Un gioco da ragazze” che lanciò un giovanissimo Matteo Rovere come regista, Rai Premium alle 23, 25, ma non piacque alla critica che mal sopportava il cinema di genere. Tra gli attori e le attrici c’erano Filippo Nigro, Chiara Chiti, Nadir Caselli, Desiré Noferini. Ricordo che Enrico Lucherini lo aveva particolarmente a cuore, perché credeva fermamente, e faceva bene, al talento di Rovere.
costantino vitagliano daniele interrante troppo belli 2
Su Cine 34 alle 00, 50 arriva uno stracultone come se ne facevano un tempo, “Troppo belli”, diretto da Ugo Fabrizio Giordani e ideato e sceneggiato da Maurizio Costanzo, con Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, che vinse il premio Ciak del più brutto film dell'anno ex aequo con Melissa P di Luca Guadagnino? Purtroppo non l’ho visto, e molto mi spiace.
sotto il vestito niente. l’ultima sfilata.
Malgrado qualche difetto e un protagonista troppo bello quando doveva essere brutto, grasso e sgradevole, è piuttosto buono “Pericle il nero”, film maledetto di molti registi che provarono a farlo, uno era Abel Ferrara, e poi girato da Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio protagonista. Non solo cambia il personaggio, che da brutto diventa bello, ma cambia anche lo scenario, nel romanzo di Ferrandino era Napoli, qui è la Francia.
Rimane il nodo centrale che rende il film maledetto. La specificità di Pericle il Nero, che deve riscuotere soldi per conto della camorra, è quella di sodomizzarti se non paghi. Non è gradevole e non è facile da mettere in scena in un film.
Nella notte di Rai Uno all’1,55 arriva una perla dei Telefoni Bianchi come “Il fidanzato di mia moglie”, diretto da Carlo Ludovico Bragaglia con Eduardo, Vera Carmi, Sergio Tofano, Leonardo Cortese. Da recuperare, ovvio.
Rivedrei anche il lontano “Gott Mit uns”, storia di lager, girato da Giuliano Montaldo, costruito da un soggetto di Andrea Barbato sui soldati tedeschi disertori alla fine della guerra, con Franco Nero protagonista, Richard Johnson, Rade Serbedzija e un Bud Spencer del tutto inedito, Rete 4 alle 2, 10.
Se fossi un cinéphile più attento di quel che sono non mi perderei “Un marito per TillIe”, splendida commedia, nel ricordo di allora, diretta da Martin Ritt, scritta dal leggendario Julius J. Epstein, lo sceneggiatore di “Casablanca” e di “Ribalta di gloria” con Walter Matthau e Carol Burnett, attrice televisiva poco sfruttata dal cinema, Geraldine Page, Iris alle 2, 10.
Walter Matthau canta pure una canzone con la direzione musicale di John Williams! Non male neanche il giallo televisivo di Biagio Proietti “La casa della follia” con Luigi Pistilli, Olga Karlatos, Remo Remotti, Rai Premium alle 2, 40.
Grande film di camionisti incazzati inglesi “I piloti dell’inferno” diretto dall’americano Cy Endfield, in fuga dal maccartismo, con Stanley Baker protagonista, Herbert Lom, Peggy Cummings, Patrick McGoohan.
Rete 4 alle 4 lancia l’horror trash con inserti hard (che non vedrete) della nottata, “Malabimba” di Andrea Bianchi con Katell Laennac, Patrizia Webley, Enzo Fisichella e Mariangela Giordano, che a lungo me ne parlò perché era uno dei suoi film di maggior culto.
La Mala Bimba del titolo è una sedicenne invasata, che si masturba di fronte a tutta la famiglia e fa una megapompa allo zio infermo che ci rimane sul colpo (la celeberrima pompa fatale). Poi seduce una suora che finirà suicida, e si prepara al gran finale. Tutto si chiude sul vecchio spionistico bellico “Londra chiama Polo Nord” di Duilio Coletti con Curd Jurgens, Dawn Addams, Folco Lulli, Philippe Hersent, Rai Movie alle 5.
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