IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - IN CHIARO STASERA COSA C’È DA VEDERE? IN PRIMA SERATA TROVATE IL FOLLE MA CONSISTENTE “FACE/OFF” DI JOHN WOO APPENA ARRIVATO A HOLLYWOOD, CON JOHN TRAVOLTA E NICOLAS CAGE. LA STORIA LA SAPETE, MA ANCHE “HYSTERIA” DI TANYA WEXLER, CHE CI PORTA ALLE ORIGINI DEL VIBRATORE IN PIENA EPOCA VITTORIANA COME CURA ALLE ISTERIE FEMMINILI - NELLA NOTTE PARTONO DUE CAPOLAVORI COME “CONAN IL BARBARO” DI JOHN MILIUS CON ARNOLD SCHWARZENEGGER, E “LA MALA ORDINA” DI FERNANDO DI LEO… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

il visone sulla pelle il visone sulla pelle

In chiaro stasera cosa c’è da vedere?  Vedo che passa un vecchio film con Cary Grant e Doris Day, “Il visone sulla pelle” di Delbert Mann con Gig Young e Dick Sargent, TV2000 alle 20, 55. Fu un grande successo, ma a Cary Grant, allora 57 anni, che interpreta un ricco signore ancora in cerca di avventure che si innamora della ben più giovane Doris Day, allora 39 anni, in cerca di stabilità, il film non piacque molto.

 

doris day cary grant il visone sulla pelle doris day cary grant il visone sulla pelle

Doris Day ricordava che "Di tutte le persone con cui ho recitato, Cary Grant è quello che posso dire di aver conosciuto meno di tutti. È una persona completamente riservata, e non c'è niente da fare con lui. Il nostro rapporto sul film è stato amichevole ma privo di qualsiasi scambio... Non che non fosse amichevole ed educato - lo era. Ma distante. Molto distante. Ma molto professionale - forse l'attore più professionale ed esigente con cui abbia mai lavorato. Nelle scene in cui stavamo assieme, si è preoccupato di ogni piccolo dettaglio: vestiti, set, arredamento, opere. Cary è stato anche coinvolto anche nella scelta del tipo di visone che avrei dovuto indossare nel film".

natale da chef natale da chef

Sembra che quando gli piaceva un vestito o un oggetto, chiamava lui stesso un negozio o una fabbrica e nessuno pensava che fosse davvero Cary Grant. Magari, però, vi divertite di più con “Natale da chef” di Neri Parenti con Massimo Boldi, Dario Bandiera, Rocio Muñoz, Paolo Conticini, Francesca Chillemi, Cine 34 alle 21, film pieno di battute sofisticate. Proprio alla Cary Grant. “Do sta la maiala?”. “Lo vuoi vedere il pasticciotto?”. “Ma lei ha proprio un bel curriculum!”.  “A furia di succhiarmelo me l’ha allungato!”. “Non c’è cosa più divina che ciularsi la nonnina!”. “Che trombata che mi feci co sta vecchiazza!”. Queste le battute.

francesca chillemi natale da chef francesca chillemi natale da chef

 

Per non parlare di Biagio Izzo che mangia le cacche delle capre pensando che siano olive o di un finale che vede in una specie di G7 fetente in quel di Trento addirittura Trump che vomita le delizie cucinate da Boldi chef, Gentiloni sulla tazza del cesso che non fa entrare la May e la Merkel (“Vai via culona”) che stanno per esplodere fuori dalla porta del bagno. Basta così, eh?

 

l’assedio di fuoco l’assedio di fuoco

Noi fan del vecchio western americano magari preferiamo riguardarci “L’assedio di fuoco” dell’ungherese André de Toth, uno dei tre registi di Hollywood con un occhio solo (con John Ford e Fritz Lang) con Randolph Scott, Wayne Morris, Joan Weldon, Joe Sawyer, il berlinese Fritz Feld e il polacco Charles Buchinsky, poi Charles Bronson come il messicano Pinto, Iris alle 21. Sembra che si possa leggere, siamo nel 1954, una forte critica al maccartismo del tempo.

Face:Off Face:Off

In “The Kingdom” di Peter Berg con Jamie Foxx, Chris Cooper, Jennifer Garner, Jason Bateman, Jeremy Piven, Canale 20 alle 21, 05, è di scena un bombarolo a Ryad e le forse dell’FBI che lo vogliono stanare. Prodotto da Michael Mann. Su Rai Movie alle 21, 10 trovate il ben più folle ma consistente “Face/Off” di John Woo appena arrivato a Hollywood, con John Travolta, Nicolas Cage, Joan Allen, Gina Gershon, Dominique Swain. La storia la sapete.

 

jennifer aniston ben stiller … e alla fine arriva polly jennifer aniston ben stiller … e alla fine arriva polly

Non male la commedia “… e alla fine arriva Polly” di  John Hamburg con Ben Stiller, Jennifer Aniston, Philip Seymour Hoffman, Debra Messing, Hank Azaria. Piuttosto carina. Serio, ben girato e ben costruito dal regista Mick Jackson “La verità negata” con Rachel Weisz, Andrew Scott, Tom Wilkinson, Timothy Spall, Harriet Walter, Jack Lowden, Rai 5 alle 21, 15, strepitoso film giudiziario, proprio come si faceva ai tempi di Sidney Lumet con quei processi che non finivano mai tra colpi di scena, testimoni a sorpresa, cavilli infiniti, arringhe. Grandi sceneggiature, grandi attori e belle messe in scena.

LA VERITA NEGATA LA VERITA NEGATA

Grazie a tre grandi attori, Tom Wilkinson, Timothy Spall e Rachel Weisz, alla bellissima sceneggiatura di David Hare (The Hours, The Reader) e a una più che solida messa in scena di Mick Jackson (The Bodyguard), funziona alla perfezione. Anche perché tutta la macchina processuale e cinematografica si adatta a un celebre caso dibattuto nei tribunali inglesi neanche troppi anni fa, che fece il giro del mondo tra la fine di un secolo e l’inizio del nuovo.

 

LA VERITA NEGATA LA VERITA NEGATA

 Quello legato al “negazionista” dell’Olocausto David Irving, storico inglese con simpatie naziste, razzista e antisemita, che fece causa alla giornalista e attivista ebrea-americana Deborah Lipstadt per quello che lei aveva scritto in un suo libro del 1993 contro di lui edito dalla Penguin Books. In pratica Irving, grazie al cosiddetto Rapporto Leuchter, riteneva che Hitler e i suoi uomini non avessero mai né progettato né compiuto a Auschwitz, a Majdanek, a Treblinka lo sterminio in massa degli ebrei. Era una bugia messa in giro dagli ebrei. E si sentiva per questo diffamato dalla Lipstadt.

 

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 In pratica è lei, interpretata qui da Rachel Weisz, che si difende, grazie al favoloso avvocato inglese Richard Rampton, un ottimo Tom Wilkinson, dalle accuse del perfido Irving, un perfetto Timothy Spall. Il rovesciamento della causa, cioè avere il vero imputato della storia, il negazionista, come accusatore, funziona diabolicamente a livello spettacolare.

hysteria hysteria

Hysteria” di Tanya Wexler con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Felicity Jones, Rupert Everett, Jonathan Pryce, Cielo alle 21, 15, ci porta alle origini del vibratore in piena epoca vittoriano come cura alle isterie femminili. Non sapevo che Tanya Wexler è la nipote di uno dei maggiori direttori della fotografia della Hollywood ribelle degli anni’70, Haskell Wexler.

storia di una ladra di libri storia di una ladra di libri

 

Su Canale 5 alle 21, 20 avete invece “Storia di una ladra di libri” di Brian Percival con Sophie Nélisse, Geoffrey Rush, Emily Watson, Ben Schnetzer, Nico Liersch, Barbara Auer, tratto dal romanzo omonimo dell’australiano Markus Zusak, ha come protagonista una ragazzina adottata che cresce nella Germania nazista e trova conforto con la scoperta della lettura, mentre i genitori nascondono un ebreo.

il mucchio selvaggio il mucchio selvaggio

In seconda serata non riesco a non consigliarvi ancora una volta uno dei miei film preferiti, “Il mucchio selvaggio” di Sam Peckinpah con William Holden, Ernest Borgnine, Ben Johnson, Jamie Sanchez, Warren Oates, Iris alle 22, 45. Di ben altra pasta è fatto il western parodistico italo-spagnolo “Due contro tutti” di Alberto De Martino e Antonio Momplet con Walter Chiari, Raimondo Vianello, Aroldo Tieri, Licia Calderon, Maria Silva, Cine 34 alle 23.

due contro tutti 1 due contro tutti 1

 

 Il produttore Emo Bistolfi, che aveva il sogno dello spaghetti western, si allea con lo spagnolo Norberto Solino e gira tutto il film in Spagna nel villaggio costruito per l’occasione da Eduardo Manzanos a Hoyo de Manzanares, che sarà il primo in assoluto del mondo del western europeo e che ritroveremo in “Per un pugno di dollari”. Anche se in Spagna figura come regista il solo Antonio Momplet e in Italia compare Alberto De Martino, qui al suo primo western, come co-regista, il vero regista è solo l’italiano.

raimondo vianello walter chiari due contro tutti raimondo vianello walter chiari due contro tutti

“L’ho diretto tutto io”, ricordava il mio caro vecchio amico De Martino. “Momplet era un vero regista spagnolo, ma firmava per la coproduzione. Con lui ne ho fatto così anche un altro in Spagna, Il gladiatore invincibile.” Momplet era allora un vecchio regista che aveva vissuto in esilio in Argentina e Messico gli anni dopo la guerra civile. Questo è l’ultimo film che firma. “Ma il film”, ricorda De Martino, “doveva essere fatto da Giorgio Simonelli, che era lo specialista. Io ero sotto contratto con Bistolfi per fare Perseo l’invicibile, e così mi ha chiesto di fare prima questo e poi quello”.

due contro tutti due contro tutti

 

De Martino ricorda Bistolfi come un produttore molto intelligente. Orientato per i film comici, però. Aveva Tognazzi sotto contratto, ma era il periodo che stava girando i suoi primi film seri e così si era staccato. Per questo venne chiamato Walter Chiari a far coppia con Raimondo Vianello. La sceneggiatura, malgrado la presenza di nomi celebri, Scola e Maccari, Scarnicci e Tarabusi, De Martino la ritiene opera solo di Guerra e Vighi, che erano sotto contratto per Bistolfi. “Il film era piuttosto brutto o, meglio, era come gli altri che facevano Chiari e Vianello. Però fu un successo. Devo dire che non era il mio genere”.

room in rome 12 room in rome 12

Su Cielo alle 23, 15 vedo che ripassa subito il film zozzone “Room in Rome” di Julio Medem con le belle Julio Medem con le belle Elena Anaya e Natasha Yarovenko che non la smettono di scopare nella loro camera d’alberga romana. Ci casco sempre. Su 7Gold alle 23, 30 passa il mai visto (almeno da me) “La truffa perfetta” di Michael Winnick con Christian Slater, Dane Cook, Helena Mattsson, Gary Oldman, Powers Boothe, Jeff Fahey. Per il critico del “Los Angeles Times” è come una mano perdente di poker. “Potrebbe essere la mano che ti fa vincere, ma non vinci”. Perfetto.

 

la mala ordina la mala ordina

Magari è più interessante l’horror  satanista “I segni del male” di Stephen Hopkins con Hilary Swank, David Morrissey, Anna Sophia Robb, Stephen Rea, Rai Movie alle 23, 35. Leggo che è “buono per ridere”. Ahi. Terribile. Alle 23, 50 partono due capolavori come “Conan il barbaro” di John Milius con Arnold Schwarzenegger, Max Von Sydow, James Earl Jones, Sandahl Bergman, Ben Davidson, Canale Nove, e “La mala ordina” di Fernando Di Leo con Mario Adorf, Henry Silva, Woody Strode, Adolfo Celi, Luciana Paluzzi, Rai 4. Inutile che vi ricordi quanto la coppia Samuel Jackson – John Travolta sia la fotocopia di quella dei killer americani Henry Silva – Woody Strode del film di Di Leo.

il richiamo del lupo il richiamo del lupo

La chiave di Sara” di Gilles Paquet-Brenner con Kristin Scott Thomas, Mélusine Mayance, Niels Arestrup, Frédéric Pierrot, Rete 4 alle 0, 50, ricostruisce le giornate che seguirono il 16 luglio 1942 a Parigi, quando i tedeschi e i collaborazionisti arrestarono in masso e chiusero Velodromo d’Hiver gli ebrei della città. Pagina vergognosa di storia. Non un capolavoro, ma piuttosto raro “Il richiamo del lupo” di Gianfranco Baldanello con Jack Palance, Joan Collins, Fred Romer, Elizabeth Virgili, José Canalejas, Cine 34 alle 2, 40. Mai visto. Con il Klondike ricostruito in Spagna.

ku fu? dalla sicilia con furorea ku fu? dalla sicilia con furorea

Una fragile armonia” girato da Yaron Zilberman nel 2012 ricostruisce la storia e la vita dei componenti di un celebre quartetto d’archi, interpretati da Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Christopher Walken, Mark Ivanir. Interessante, ma la critica è divisa. Mai visto, almeno da me. Chiudo con un capolavoro di Nando Cicero con Franco Franchi, folle parodia dei film di kung fu ideata da Galliano Juso, “Ku-fu? Dalla Sicilia con furore”, Cine 34 alle 4, 40. Ci sono anche Gianni Agus, Enzo Andronico, Nino Terzo, Gino Pagnani, Alfredo Thomas, Giancarlo Fusco, Irina Maleeva. Chiudere meglio è difficile.

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