IL DIVANO DEI GIUSTI - IL FILM PIÙ STRACULT DELLA SERATA È L’EROTICO-ESOTICO “LA FINE DELL’INNOCENZA” DI MASSIMO DALLAMANO. LÌ SI INCONTRANO PER LA PRIMA VOLTA LA FRANCESINA DI SCARSE ANNIE BRILLAND, IN ARTE ANNIE BELLE E CIRO IPPOLITO, FUTURO PRODUTTORE E REGISTA - TUTTI O QUASI SONO CATTIVI O PERVERSI E CERCANO DI SCOPARSI ANNIE BELLE O DI FARLA SCOPARE DA ALTRI. LA SALVERÀ INES PELLEGRINI CHE LA PORTERÀ IN UNA COMUNITÀ BUDDISTA ALL’ITALIANA - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

nove perfetti sconosciuti 2 nove perfetti sconosciuti 2

“Nove perfetti sconosciuti”? “Un perfetto disastro”, scrive “The Guardian” sfottendo pesantemente la nuova serie con Nicole Kidman protagonista ideata da David E. Kelley, già responsabile di altre serie con la star, “Big Little Lies” diretta da Jean-Marc Vallée e “The Undoing” diretta da Susanne Bier, due successi.

 

nove perfetti sconosciuti nove perfetti sconosciuti

Questa, diretta, da Jonathan Levine, è di fatto un flop, visto che se ne studia il disastro. “Forse non la peggiore serie della stagione” scrive il giornalista del Guardian Adrian Horton, “ma visto il cast, di sicuro la più deludente, con un chiaro, lampante gap tra quello che gli ideatori pensano di aver fatto e lo show che effettivamente esiste”.

 

the white lotus the white lotus

Il paragone con il simile “The White Lotus”, serie di Sky sui resort per super-ricchi che da noi si vedrà il 30 agosto, è infine schiacciante. Al punto che già si parte con la seconda serie di “The White Lotus”, ma non certo per “Nove perfetti sconosciuti”.

 

romanzo criminale il film romanzo criminale il film

In chiaro in prima serata non punterei sul già visto e un po’ melenso “Mangia prega ama” di Ryan Murphy, celebrato autore di serie tv di successo, La7 alle 21, 15, con Julia Roberts che ha lasciato lavoro e marito e gira per l’Europa, Italia compresa, per rigenerarsi, e ha partner bellocci e in forma come James Franco, Javier Bardem, Billy Crudup.

 

mangia prega ama mangia prega ama

Punterei magari su “Romanzo criminale”, Cine 34 alle 21, versione cinematografica, diretta da Michele Placido, del romanzo di successo di Giancarlo DeCataldo con Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Pier Francesco Favino, Claudio Santamaria e Anna Mouglalis, primo serio tentativo, peraltro riuscitissimo, di tornare ai polizieschi anni ’70 con una storia forte e popolare che verrà non solo ripresa come serie a parte, ma funzionerà per il rilancio di tutto il genere negli anni successivi.

il viaggio delle ragazze. il viaggio delle ragazze.

 

Punterei anche sul non così popolare “Serenity – L’isola dell’inganno” di Steve Knight con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Diane Lane, Canale 5 alle 21, 20, o sul sempre spettacolare “Face/Off” di John Woo con John Travolta e Nicolas Cage, Rai4 alle 21, 20.

 

la fine dell’innocenza 2 la fine dell’innocenza 2

Ma il film più stracult della serata è l’erotico-esotico “La fine dell’innocenza” di Massimo Dallamano. Lì si incontrano per la prima volta la francesina di scarse esperienze (aveva girato solo l’horror sexy  “Levres de sang” di Jean Rollin) Annie Brilland, in arte Annie Belle, e “Annie Belle” si chiama la canzone cultissima del film, scritta da Dammico-Bixio-Frizzi-Tempera cantata da tal Linda Lee, e Ciro Ippolito, futuro produttore e regista, qui nel ruolo dell'amante di Hong Kong.

 

amazing grace amazing grace

Si sa che Ippolito prese il posto di un attore più noto che avrebbe dovuto essere il protagonista. Ci sono pure Al Cliver e Ines Pellegrini, scoperta da Pasolini ne “Il fiore delle mille e una notte”. Tutti o quasi sono cattivi o perversi e cercano di scoparsi Annie Belle o di farla scopare da altri.

 

La salverà Ines Pellegrini che la porterà in una comunità buddista all’italiana. Come ben spiegava a “Nocturno” Al Cliver “il film fu un casino mostruoso, fu protestato pure un attore che all’epoca era molto famoso ma di cui ora mi sfugge il nome…”. Solo Ciro è rimasto in contatto con Annie Belle, che vive a Parigi, non proprio da star.

 

lise bourdin, riccardo billi scuola elementare lise bourdin, riccardo billi scuola elementare

Fra gli altri film, vedo che Tv2000 alle 21 si lancia in un buon Zhang Yimou, “Non uno di meno” con Wei Minzhi e Zhang Huike, Iris invece alle 21 presenta uno dei film più amati da Veltroni (direte, giustamente, sti…), “L’uomo dei sogni” di Phil Alden Robinson con Kevin Costner, Burt Lancaster, Ray Liotta.

 

Buono “La battaglia dei sessi” di Jonathan Dayton e Valerie Faris, dove una partita di tennis, fra la campionessa Billie Jean King, interpretata da Emma Stone, che lotta per la parità di pagamenti fra maschi e femmine, e l’ex campione Bobby Riggs, interpretato da Steve Carell, diventa uno scontro fra i sessi in un momento particolare dell’America del 1973 attraversata da venti di cambiamenti.

 

stronger – io sono il piu forte stronger – io sono il piu forte

Ottima commedia con tutte attrici nere “Il viaggio delle ragazze” di Malcolm D. Lee con Jada Pinkett-Smith, Queen Latifah, Rebeccca Hall e Tiffany Haddish, La5 alle 21, 10. Come tutti sappiamo, il sequel di “Blade” diretto da Guillermo Del Toro, “Blade II” con Wesley Snipes, Kris Kristofferson, Ron Perlman, Mediaset Italia 2 alle 21, 15, è decisamente superiore al primo episodio. Rai due alle 21, 20 tira fuori chissà da dove l’ignoto “A volte i segreti uccidono” di Devon Downs e Kenny Gage con Jade Harlow.

la battaglia dei sessi la battaglia dei sessi

 

In seconda serata il film più importante della serata è ovviamente “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini con Anna Magnani, Ettore Garofalo, Franco Citti, Cine 34 alle 23, 50. Come sappiamo un po’ tutti, Pasolini avrebbe preferito una sconosciuta alla troppo importante Magnani, ma certo la Magnani, che lo vide come la sua risposta a “La ciociara”, dal quale era stata esclusa con l’arrivo della Loren e la presenza di Carlo Ponti produttore, fa il film.

 

 

anna magnani mamma roma anna magnani mamma roma

Non poteva che essere lei Mamma Roma. Non è un film della potenza di “Accattone”, che fu l’arrivo di un cinema mai visto prima, ma va nella stessa direzione, riprende molti degli stessi attori presi dalla realtà, da Franco Citti in giù, con una storia tratta da un vero tragico fatto di cronaca, quasi un caso Cucchi al tempo, è ha in più la potenza dell’attrice.

 

Celebre la sequenza di Ettore Garofalo steso sul suo letto di morte in carcere in una inquadratura da Cristo Morto di Mantegna, ma fu lo stesso Pasolini a chiedere di intervenire sulla cosa il suo maestro Roberto Longhi (“Ah, Longhi, intervenga lei, spieghi lei…”) perché non si trattava solo di Mantegna, ma “di pittori vissuti e operanti molti decenni prima del Mantegna”. Venne presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il 31 agosto del 1962.

 

la morte di ettore su mamma roma come il cristo del mantegna la morte di ettore su mamma roma come il cristo del mantegna

Su Rai Tre alle 23, 15 passa il non eccelso ma vedibile “Stronger – Io sono il più forte” di David Gordon Green con Jake Gyllenhall dedicato alla strage della maratona di Boston e alla caccia ai responsabili e al ruolo di Jeff Bauman, il testimone che li vide. Non è “Mamma Roma” ma credo che non sia affatto male il pur tardo “Miracolo sul’8° strada” di Matthew Robbins con la meravigliosa coppia Hume Cronyn Jessica Tandy che viene aiutata addirittura dagli alieni nella loro guerra contro i palazzinari newyorkesi, Iris alle 23, 15.

anne hathaway serenity – l’isola dell’inganno anne hathaway serenity – l’isola dell’inganno

 

La7 a mezzanotte presenta il bel film storico sull’abolizione del traffico degli schiavi in Inghilterra “Amazing Grace”, diretto del solido Michael Apted con Ioan Gruffudd come William Wilberforce che guidò la campagna contro la schiavitù nel 1797, Romola Garai, Benedict Cumberbacht e Albert Finney.

 

wesley snipes blade ii wesley snipes blade ii

Rete 4 alle 00, 30 si lancia invece su “Il mostro di Cleveland” di Alex Kalymnios con Taryn Manning. Rai Tre prosegue con la retrospettiva Lattuada presentandoci altri due film fondamentali del regista, prima, alle 00, 50, “Il mulino del Po” con Carla Del Poggio, Jacques Sernas, poi alle 2, 25 il rarissimo “Scuola elementare” girato negli anni’50 con Billi e Riva come protagonisti, uno maestro e l’altro bidello, Lise Bourdin, Alberto Rabagliati, Mario Carotenuto e un giovanissimo Dario Fo. Lo vidi in tv tanti anni fa.

 

 

 

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Rai Movie all’1, 20 torna alla grande con la programmazione di “W la foca” di Nando Cicero, dove ritroviamo lo stesso Riccardo Billi invecchiatissimo come nonnino sporcaccione che mette il dito proprio là dove non avreste mai pensato mentre Lory Del Santo si fa la doccia. Grande presenza di Bombolo, come ben sapete. E apparizioni di Maurizio Mattioli e Ennio Antonelli come bigliettai che si prendono delle confidenze con Moana Pozzi.

BLU GANG BLU GANG

 

“Dream House” di Jim Sheridan con Daniel Craig, Rachel Weisz, Naomi Watts, Iris all’1, 25, è un interessante horror rovinato dalla produzione, ma su questo set si incontrarono Craig e la Weisz. Su Cine 34 all’1, 45 trovate Alberto Sordi in versione manettaro, “Tutti dentro”, diretto dallo stesso Sordi con Dalila Di Lazzaro e Giorgia Moll.

 

Da non perdere assolutamente per i fan di cinema stracult, “Blu Gang” di Luigi Bazzoni con Antonio Falsi, Tina Aumont, Guido Mannari, Rete 4 alle 2, 30, curioso western alla Butch Cassidy ideato da Augusto Caminito, con tanto di fotografia di Vittorio Storaro, che vede protagonisti i cinque fratelli Blue, rapinatori di banche, la loro musa, Tina Aumont, e il cattivo capitano Hillman, interpretato da Jack Palance, che non si darà pace fino a quando non li avrà uccisi tutti. Curiosa ballata spaghetti costruita per il mercato anglofono.

 

 

la fine dell’innocenza la fine dell’innocenza

C’è anche una vaga critica al capitalismo americano. I protagonisti, oltre a Palance e alla Aumont, sono Antonio Falsi, lanciato poco prima come star di Bubù di Mauro Bolognini, ma non aveva funzionato, e Guido Mannari, protetto di Franco Rossellini, il produttore, che nello stesso periodo fece anche “Identikit” di Giuseppe Patroni Griffi a fianco di Liz Taylor, e la Taylor era così offesa di recitare con uno sconosciuto da pretendere di fare le scene che aveva con lui con una controfigura (Ljuba Rizzoli dixit su “Vanity Fair” italiano).

 

 

mamma roma 3 mamma roma 3

La mamma dei fratelli Blue è la grande attrice neorealista Maria Michi, probabilmente portata dallo stesso Rossellini, assieme alla costumista Marcella De Marchis, prima moglie del padre Roberto. Caminito ricorda che il film non venne lanciato per niente, anche se Marina Cicogna aveva promesso a Franco Rossellini che lo avrebbe distribuito lei.

Per questo fu un disastro. Tina Aumont era ancora bellissima, ma già con pesanti problemi. Roberto Perpignani, amico dei fratelli Bazzoni, e montatore dei loro film, lo difende.

 

“Con Luigi Bazzoni c’era sempre un’intesa sul piano del gusto. Cercava sempre di esprimere delle cose non convenzionali. Poteva affidare questo ai costumi, all’ambiente, alla storia, ai personaggi, ma erano sempre film anomali”.

 

Piuttosto raro anche il tardo film di Claude Sautet “Nelly e Mr. Arnaud” con Michel Serrault e Emmanuelle Béart, Iris alle 2, 55. Ottima scelta, alle tre di notte su Rai Movie, il già passato “Il magnifico cornuto” , forse non il più personale film di Antonio Pietrangeli, ma comunque una buona commedia con Ugo Tognazzi, Claudia Cardinale e Gian Maria Volonté.

 

il viaggio delle ragazze il viaggio delle ragazze

Credo mai vedibile da anni, invece, “La donna è una cosa meravigliosa”, film a episodi diretti Mauro Bolognini, con interventi animati di Pino Zac e del sofisticato Yoji Kuri, su soggetto di Goffredo Parise, con Vittorio Caprioli, Sandra Milo, Beba Loncar, Eddra Gale, il grosso Poldo Bendandi e perfino Tinto Brass. Lo produsse Moris Ergas per Sandra Milo, ma ricordo che non funzionò benissimo in sala. Troppo dispersivo.

 

sandra milo la donna e una cosa meravigliosa sandra milo la donna e una cosa meravigliosa

Tutto si chiude con le avventure del rocker italiano Ricky Shayne nel suo unico film, “La battaglia dei Mods”, diretto da Francesco Montemurri, ma scritto, prodotto e supervisionato dal mitico Turi Vasile, boss della Ultra Film. Lo vidi a Ferrara un caldissimo pomeriggio degli anni ’60 e mi piacque parecchio, perché era l’unico tentativo italiano di uscire dallo schema del musicarello e puntare a qualcosa di più forte.

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