la grande corsa torte 2021divanogiusti2302

IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA IN CHIARO CI SONO UN BEL PO’ DI BUONI FILM, MAGARI UN PO’ VISTI, MA SEMPRE RI-RI-RIVEDIBILI. SU PARAMOUNT CHANNEL UNA SERATINA TARANTINO, “PULP FICTION” SEGUITO DA “JACKIE BROWN”. MICA MALE. NIENTE DA DIRE. DUE CAPOLAVORI – MI DIVERTÌ MOLTISSIMO QUANDO USCÌ “LA GRANDE CORSA” DI BLAKE EDWARDS, TV2000 ALLE 21, 10, CON LA PIÙ CELEBRE E COMPLESSA SCENA DI TORTE IN FACCIA MAI FATTA AL CINEMA, CINQUE GIORNI DI RIPRESE PER 4 MINUTI. JACK LEMMON E PETER FALK COME CATTIVI ERANO STREPITOSI… – VIDEO

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

tom hardy capone 2

Avete visto “Capone” di Josh Trank con Tom Hardy su Sky? Ieri sera ci ho provato. Mi dico, beh… Tom Hardy, il regista, magari, suscitava qualche dubbio, aveva fatto un “Fantastici Quattro” non proprio brillante. Però c’è la storia di Al Capone, accidenti, un po’ di sparatorie, azione, Chicago.

 

tom hardy capone 3

Tom Hardy, truccato alla Favino, fa un Capone vecchio e malato nell’ultimo anno di vita chiuso nella sua villa in Florida. Un bel po’ rincojonito, col sigaro sempre acceso. Vabbé, ma ora partiranno i flashback, no?, quello è Tom Hardy di Mad Max, rat-ta-ta-ta-ta, smitragliate, mi sono detto. Dopo due minuti, Tom Hardy-Capone, vestito di gessato bianco, fa una tirata di sigaro e si piscia sotto. Ci restiamo tutti male. Ovvio.

i care a lot 2

 

Dopo dieci minuti la moglie si sveglia mentre dormono e scopre che Capone, stavolta senza sigaro, si è cagato sotto. Na puzza… Ora partiranno i flashback, no? No. Niente. Dopo un quarto d’ora si alza per andare in bagno. Gli scappa. Ma è Capone o Bombolo? Lascio lì Capone, sigaro e film, terribile.

 

 

i care a lot

Su Amazon trovo “I Care a lot” di tal J Blakeson, nuovissimo thriller con Rosamund Pike cattivissima che truffa le vecchiette senza parenti e si arricchisce d'accordo con i medici. 82% di consenso critico per Rotten Tomatoes. Fidiamoci. L’inizio non è male. La Pike, bionda con caschetto occhio ceruleo gelida, ha una fidanzata messicana ricciolona, la Eiza Gonzales di “Baby Driver”.

 

Ma fa lo sbaglio di toccare la vecchietta sbagliata, è Dianne Wiest, grande attrice, e nel film mamma del ferocissimo gangster Peter Dinklage, il Tyrion Lannister di Game of Thrones che tutti adoriamo. Per un po’ il film funziona, gli attori sono bravi, poi, quando l’azione va un po’ avanti il film entra in un incubo di meccanismi sballati a ripetizione che dimostra che neanche in America sanno più come scrivere i film.

 

pulp fiction 2

Inoltre devono rispettare troppo il politicamente corretto su ogni cosa e il film si dimostra all’altezza di “Capone”. Disastro, altro che 82% di gradimento.

 

Stasera noto che in chiaro ci sono un bel po’ di buoni film, magari un po’ visti, ma sempre ri-ri-rivedibili. Su Paramount Channel una seratina Tarantino, alle 21 “Pulp Fiction” seguito da “Jackie Brown”. Mica male. Niente da dire. Due capolavori.

 

il sapore del successo

Su Iris alle 21 un buon western crepuscolare diretto da Kevin Costner, “Terra di confine-Open Range”, con lui e Robert Duvall che fanno i cowboy in giro per il West con una mandria. Si imbattono nel solito proprietario terriero cattivo, Michael Gambon. Incontrano pure Annette Bening. Bang Bang. Molto classico. Costner e Duvall funzionano perfettamente.

 

sean penn the gunman

Sembra che sia da evitare il film sugli chef, non funzionano mai…, “Il sapore del successo” diretto da John Wells e scritto da Steven Knight con megacast, Bradley Cooper, Sienna Miller, Omar Sy, Daniel Bruhl, Rai Movie alle 21, 10.

 

la grande corsa 1

Ricordo che mi divertì moltissimo quando uscì “La grande corsa” di Blake Edwards, Tv2000 alle 21, 10, con Tony Curtis, Jack Lemmon, Natalie Wood, Peter Falk, Keenan Wynn. Con la scusa della ricostruzione di una grande corsa di inizio 900 era in realtà un omaggio allo slapstick e ai maestri del cinema comico del muto, con tanto di dedica a Stan Laurel e Oliver Hardy, con torte in faccia e gag puramente visive.

 

 

 

pulp fiction 1

 

C’è, inoltre, la più celebre e complessa scena di torte in faccia mai fatta al cinema, cinque giorni di riprese per 4 minuti. Jack Lemmon e Peter Falk come cattivi erano strepitosi. E Lemmon interpreta oltre al pessimo professor Fate anche un altro personaggio, il timido Principe Frederick, in quello che è una sorta di remake di una comica di Harry Langdon del 1926.

 

la grande corsa 3

Natalie Wood non voleva fare assolutamente il film, e non le piaceva né Tony Curtis né Jack Lemmon, li sentiva un po’ arrapati. Fece il film solo quando Jack Warner le propose di produrle, in cambio, il per lei più interessante “Lo strano mondo di Daisy Clover”.

 

In seconda serata la scelta mi sembra tra un grande classico del teatro di Vincenzo Salemme, “E fuori nevica”, Canale 5 alle 23, 35, con il cast originale, cioè Salemme-Buccirosso-Paone-Casagrande, e “Cuore sacro” di Ferzan Ozpetek, Cine 34 alle 23, 20, con Barbora Bobulova, Andrea Di Stefano, Lisa Gastoni e Erika Blanc ancora in forma.

 

quattro marmittoni alle grandi manovre

E’ un mezzo disastro il thriller di Pierre Morel “The Gunman”, Rai4 alle 23, 30, con Sean Penn, culturista a 54 anni, che si toglie la canotta ogni dieci secondi per farci vedere i muscoli, prima di menare tutti alla Jason Statham o fare impazzire di desiderio la povera Jasmine Trinca al suo esordio hollywoodiano.

la grande corsa 2

 

Sean Penn, che lo ha pure scritto assieme a Don MacPherson e Pete Travis ispirandosi a un bel romanzo del 1985 di Jean-Patrick Manchette, “Posizione di tiro”, certo non si riposizionò tra i nuovi eroi del cinema violento alla Liam Neeson. Né il film fu un gran trampolino di lancio per la nostra Jasmine Trinca.

w la foca

 

In America fu un flop mostruoso, massacrato sia dalla critica (“troppo violento per essere preso sul serio e troppo serio per farci divertire”, “un Rambo su misura per gli interessi umanitari di Penn”) sua dal pubblico.

 

Meglio, insomma, buttarsi sui capolavori della notte, dall’eterno “W la foca” di Nando Cicero con Lory Del Santo e Bombolo, Rai Movie alle 2,05 (ma quante volte lo hanno programmato?) al demenziale “Quattro marmittoni alle grandi manovre” di Marino Girolami con Gianfranco D’Angelo, Sergio Leonardi, Gianni Agus, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Salvatore Baccaro e Alida Chelli, Cine 34 all’1,30.

 

D’Angelo ricordava che lo avevano girato in condizioni proibitive sul lago di Bracciano, senza soldi, tra la pioggia continua e la necessità di finirlo presto. Vedo che per la vostra gioia rifanno pure “Malabimba” di Andrea Bianchi, Cine 34 alle 3, 10.

 

 

la grande corsa 5

Dalle 4 in avanti partono capolavori come “Le tre spade di Zorro” di Ricardo Blasco con il vero americano Guy Stockwell, Gloria Milland e il nostro Franco Fantasia, grande spadaccino, Rete 4 alle 4, 25, o “Maciste contro i mongoli” di Domenico Paolella, Cine 34 alle 4, 30, con Mark Forrest come Maciste, si chiamava in realtà Lou Degni, la bellissima Grazia Maria Spina e Ken Clark e Howard Ross come finti mongoli.

 

hildegarde neff caterina di russia

Alle 5 arriva pure su Rai Movie “Caterina di Russia” di Umberto Lenzi con Hildegard Neff, che il vecchio Fortunato Misiano considerava il suo capolavoro produttivo. “Guardi queste colonne”, diceva al musicista Angelo F. Lavagnino sbattendoci i pugni, “sono vere!!!”.

cuore sacro ferzan ozpeteke fuori nevicaw la focaw la foca 1w la foca 11w la focajasmine trinca the gunman tom hardy capone 1kevin costner robert duvall terra di confine open range e fuori nevica 1rosamund pike i care a lotpulp fictionbradley cooper il sapore del successo la grande corsaquattro marmittoni alle grandi manovre 2 le tre spade di zorro tom hardy caponeterra di confine open range 2quattro marmittoni alle grandi manovre 2la grande corsa 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…