IL DIVANO DEI GIUSTI – CHE VEDIAMO STASERA? IN CHIARO IN PRIMA SERATA AVETE FILM NUOVI ANCHE INTERESSANTI, COME “GHOSTBUSTERS: LEGACY” E “IL GIOVANE KARL MARX” – MA LA VERA PERLA È LA PRIMA TV SU CANALE 5 DI “ENNIO DORIS – C’È ANCHE DOMANI”, IL BIOPIC SULL’AMICO E SOCIO DI BERLUSCONI: LA RILETTURA DELLA STORIA DELL’ITALIA BERLUSCONIANA IN VERSIONE MEDIASET-MEDIOLANUM. MEGLIO DI UN BUSTO AL PINCIO. IL FILM È STRACULT PERCHÉ È COSTRUITO COME UN SANTINO – IN SECONDA SERATA SU CINE 34 PASSA IL SEMPRE DIVERTENTE “MALEDETTO IL GIORNO CHE TI HO INCONTRATO” DI CARLO VERDONE… – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Ghostbusters Legacy

Che vediamo stasera? In chiaro in prima serata potete scegliere tra film nuovi anche interessanti, come “Ghostbusters: Legacy” di Jason Reitman con Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Carrie Coon, Sigourney Weaver, Annie Potts, Dan Aykroyd, Tv8 alle 21,30, E “Il giovane Karl Marx” di Raoul Peck con August Diehl, Eric Godon, Vicky Krieps, Rolf Kanies, Olivier Gourmet, Hannah Steele, Rai Storia alle 21,10, dove nel 1844 il giovane Marx del titolo incontra Friedrich Engels e ragionano sullo sfruttamento della classe operaia. Proprio il tipo di film che interessa al nuovo corso della cultura di destra del governo.

 

Ghostbusters Legacy

Solo l’anno prima, il 1916, l’haitiano Raoul Peck, che è regista, ma fu anche e a lungo ministro della cultura del suo paese, girò un meraviglioso documentario sulla vita dello scrittore afro-americano James Baldwin che ho visto pochi giorni fa su Amazon e che vi consiglio, “I’m Not Your Negro”. Ti apre il cuore e la testa.

 

Ma la vera perla che non perderete di sicuro è la prima tv su Canale 5 alle 21,20 di “Ennio Doris – C’è anche domani”, il biopic sull’amico e socio di Berlusconi, Ennio Doris, da poco scomparso, diretto da Giacomo Campiotti con Massimo Ghini, Lucrezia Lante Della Rovere, Elles Case, Anis Gharbi. Nel film c’è tutto quello che volete sapere. Pure la nascita dello spot col cerchio segnato sulla terra col bastoncino della Banca Mediolanum (“Una banca costruita intorno all’uomo, per dare più valore ai suoi valori”) e le grandi frasi (“Mai mettere la nostra felicità nelle mani degli altri”). 

 

il giovane karl marx

Se Massimo Ghini fa un Doris sorridente e civile, Alessandro Bertolucci, mai sentito prima, fa un Berlusconi forte, sorridente, bello, pieno di capelli. Proprio con questo biopic, molto visto, è cominciata la rilettura della storia dell’Italia berlusconiana in versione Mediaset-Mediolanum. Meglio di un busto al Pincio.

 

“C’è anche domani”, scrivevo quando uscì, non poteva naturalmente che essere un grande film stracult come non se ne vedevano da tempo. Non perché sia rozzo o mal girato, anzi, è girato mediamente con più attenzione di tanta fiction e di tanti film, e la parte di Ennio Doris bambino a Tombolo, a 30 km da Padova, è piuttosto graziosa e ci farebbe sperare anche qualche ambizione bertolucciana.

 

 

ennio doris c'e' anche domani. 7

E neanche perché sia mal recitato, anzi, Ghini e Lucrezia Lante della Rovere che fa sua moglie sono credibili, qua e là appaiono buoni attori come Maurizio Donadoni, il nostro Gerard Depardieu, come il padre contadino e mediatore di vendita di mucche che insegna le regole della vita al figliolo, o Marco Foschi che fa il consulente cinico della Mediolanum all’epoca del crollo della Lehman Brothers, i bambini sono perfetti, magari si poteva migliorare il parrucchino di Luigi Diberti, così fa un po’ Viperetta e il Doris ventenne è un po’ troppo biondo, ma va bene.

 

ennio doris c'e' anche domani. 8

No. Il film è stracult perché è costruito come un santino, come un biopic di Padre Pio da far vedere agli azionisti, inondato di musica inutile da spot, dove il protagonista nell’Italia dei palazzinari, degli imprenditori, dei banchieri che ben conosciamo, fa miracoli di bontà. Protegge i risparmi di tutti i cittadini. Rispetta la parola data. Manda tutti a curarsi al San Raffaele e propone come prima regola quella di “guidare la propria vita”. E quando si incontra con Silvio Berlusconi in quel di Portofino è come se si incontrassero Padre Pio e San Rita da Cascia.

 

ennio doris c'e' anche domani. 5

Doris si dispiace solo di non poter raccontare alla madre morta da poco l’incontro della sua vita. Ma lei lo avrà sicuramente saputo, chiude Berlusconi. Se per caso avete una copia di “Loro” di Paolo Sorrentino, film invedibile oggi in Italia perché finito come proprietà di Mediaset e quindi diventato intrasmettibile (chissà perché…) riguardatevi l’inizio della seconda parte con Servillo-Berlusconi che si sdoppia in Servillo-Doris nella scena di maggior culto del film, dove i due soci si affrontano come se fossero due volti dello stesso personaggio.

 

ennio doris c'e' anche domani. 3

Come dentro la Banca Mediolanum c’è il capitale di Berlusconi, dentro il film su Doris, dentro il santino del banchiere buono, gentile, santo, generoso, che mette i suoi soldi per non far perdere nulla agli azionisti, c’è già il santino del Berlusconi buono, anzi buonissimo, che ha salvato gli italiani dal pericolo rosso e dal rosso sul conto.

 

Alternative? Su Rai Uno alle 21,30 la commedia “Una villa per due” diretta nel 2014 da Fabrizio Costa con Neri Marcoré, Donatella Finocchiaro, Giuliana Lojodice, Giampaolo Morelli. Mai visto. Cielo alle 21,20 propone il thriller erotico di Joe D’Amato “La jena” con Cinzia Roccaforte, David D'Ingeo, Anna Maria Petrova, Jason Saucier.

 

ennio doris c'e' anche domani. 2

Rai4 alle 21,20 propone il thriller con terroristi islamici che prendono possesso di un aereo di linea “7500” diretto da Patrick Vollrath con Joseph Gordon-Levitt, Carlo Kitzlinger, Max Schimmelpfennig, Aylin Tezel, Murathan Muslu. Non era bellissimo, Iris alle 21,15, “Indiana Jones e il tempio del teschio di cristallo” di Steven Spielberg con Harrison Ford, Cate Blanchett, Shia LaBeouf, Karen Allen, John Hurt, Jim Broadbent. Ricordo che m sembrò un film vecchissimo e Harrison Ford non più sostenibile come Indiana Jones.

 

 

una villa per due

Strambo e divertente “Noah”, antikolossal biblico diretto da Darren Aronofsky con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Anthony Hopkins, Emma Watson, Ray Winstone, La7 alle 21,15. Un film che Aronofsky ha costruito in quindici anni, scrivendolo assieme al suo sceneggiatore Ari Handel, neurobiologo ebreo-svizzero già responsabile del misticheggiante “The Fountain”, poi al disegnatore canadese Niko Henrichon, col quale hanno dato vita a una graphic novel di “Noah” che servirà quasi come storyboard, e infine a John Logan, lo sceneggiatore di “Il gladiatore” e “Rango”, probabilmente imposto dalla Paramount, ma che non firma sui titoli, vai a sapere perché.

 

una villa per due

Non ci sono vie di mezzo. O lo accetti o non lo accetti. Ma se lo accetti devi digerire non tanto il Noah guerriero di Russell Crowe che sceglie, rispettando la giustizia del Creatore, non si dice mai Dio, di lasciar morire tutto il genere umano salvando solo gli animali innocenti e la sua famiglia, ma di farti piacere pure gli “watcher”, sorta di angeli custodi finiti sulla terra e diventati dei giganteschi Transformer di roccia che lo aiutano a costruire l’Arca.

 

O di farti piacere l’idea del cattivo re Tubal Cain, discendente dalla razza di Caino, un grande Ray Winstone, che spara con una specie di fuciletto agli watcher per entrare anche lui nell’Arca di Noè o Noah che dir si voglia. E, ancor più profondamente, di rispettare la scelta di Aronofsky di fare del suo protagonista un padre pronto a uccidere la sua stessa stirpe forte dell’idea che lui ha della giustizia del Creatore.

 

noah 3

Il Noè di John Huston ne “La Bibbia” prodotta in Italia da Dino De Laurentiis era molto più tradizionale, ma anche molto più divertente. Gli animali erano veri, e non costruiti digitalmente, e non si addormentavano con i fumi oppiacei, l’Arca non era una specie di Nuvola di Fuksas a forma di parallelepipedo. Non c’era Matusalemme che prendeva il tè. E, ovviamente, non aveva affatto questa impostazione un po’ sionista che oggi può dare parecchia noia. Il mondo arabo, ovviamente, ha rifiutato da subito il film, che non è stato proiettato né in Pakistan, Qatar, Bahrain, Malesia, Indonesia.

 

noah 2

Che mi sto scordando in prima serata? “Io&Marilyn” di e con Leonardo Pieraccioni, Luca Laurenti, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Biagio Izzo, Cine 34 alle 21,05. Luca Laurenti sostituì un allora inedito Checco Zalone che aveva detto sì al film, ma poi gli era stato offerto da Medusa un film suo da protagonista…

 

Bruttissimo, su Canale 20 alle 21,10, “Die Hard. Vivere o morire” di Len Wiseman con Bruce Willis, Justin Long, Timothy Olyphant, Cliff Curtis. Inutile, dopo il Lupin seriale di Omar Sy, l’“Arsenio Lupin” diretto da Jean-Paul Salomé con Romain Duris, Kristin Scott Thomas, Pascal Greggory, Eva Green, Rai Movie alle 21,10.

 

noah 1

Passiamo alla seconda serata con un thriller horror coreano, “Emergency Declaration” diretto da Jae-Rim Han con Kang-ho Song, Lee Byung-hun, Jeon Do-Yeon, Nam-gil Kim, Si-wan Yim, So-jin Kim, Rai 4 alle 22,55. Su Cine 34 alle 23,05 passa il sempre divertente “Maledetto il giorno che ti ho incontrato” di e con Carlo Verdone e Margherita Buy, Elisabetta Pozzi, Giancarlo Dettori.

 

Cielo alle 23, 30 ripropone un erotico esotico di Joe D’Amato dei tempi d’oro, “Papaya de Caraibi” con Melissa Chimenti, già corista di Gepy&Gepy, Sirpa Lane fresca di “La bestia”, Maurice Poli. I fan ricordano grandi scene, una evirazione a morsi (ahi!), un’orgetta con una setta di assatanati, una scena di sesso a tre in una vasca da bagno, uno squartamento con cuore eviscerato… 

 

die hard. vivere o morire

Rai Movie alle 23,40 passa i 243 minuti di “Cleopatra”, kolossal diretto da Joseph L. Mankiewicz con Elizabeth Taylor, Richard Burton, Rex Harrison, Pamela Brown, George Cole, Hume Cronyn. Iris alle 23,40 passa il film di guerra “USS Indianapolis” diretto da Mario Van Peebles con Nicolas Cage, Tom Sizemore, Thomas Jane, Matt Lanter, Weronika Rosati, Cody Walker.

 

Rete 4 alle 3 passa una tarda commedia di Jack Lemmon, “Dad – Papà” diretta da Gary David Goldberg con Jack Lemmon, Ted Danson, Olympia Dukakis, Kathy Baker, Kevin Spacey, Ethan Hawke. Cine 34 alle 3,10 passa il biopic su Carnera diretto da Renzo Martinelli, “Carnera, il campione più grande” con Andrea Iaia, Anna Valle, F. Murray Abraham, Antonio Cupo, Neculai Predica, Paolo Seganti.

 

maledetto il giorno che t’ho incontrato

Meglio l’eurospy “Rififi ad Amsterdam” diretto da Terence Hathaway alias Sergio Grieco con Roger Browne, Aida Power, Umberto Raho, Frank Liston, Michael Rivers, Cine 34 alle 4,50. Chiudo con un vecchio film di Mario Zampi, regista di commedie anglo-italiano, “Ho scelto l’amore” con Renato Rascel, Marisa Pavan, Paolo Panelli, Nino Manfredi, Eduardo Passarelli, Cesco Baseggio, Gianni Rizzo, Lia Di Leo, Kiki Urbani, Iris alle 5,25, dove un funzionario del governo russo nei primi anni ’50 scende a Roma e scopre come sono gli italiani.

margherita buy carlo verdone maledetto il giorno che t’ho incontrato margherita buy maledetto il giorno che t’ho incontrato

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….