2021divanogiusti0704

IL DIVANO DEI GIUSTI – GRAZIE A “GODZILLA VS KONG” POSSIAMO SPERARE CHE IL CINEMA TORNI ALLA SUA NORMALITÀ. MA NON È CHE LA NORMALITÀ DEL CINEMA ITALIANO PRE-COVID FOSSE PROPRIO IL MASSIMO - LA “NORMALITÀ” DI UNA GIORNATA TV COME QUELLA DI OGGI PASSA INVECE DALL’INCROCIO DI FOLLIE COME IL RARO NON-HARD “L’ESECUTRICE”, E SI CHIUDE CON LA TRASHISSIMA COMMEDIA SEXY “LA FIGLIASTRA” DI EDUARDO MULARGIA. LA CENSURA FECE DIECI TAGLI PER 100 METRI TOTALI DI PELLICOLA. AHI…

 

Marco Giusti per Dagospia

 

godzilla vs kong 12

Grazie a “Godzilla vs Kong”, che ha incassato 48 milioni di dollari in America in cinque giorni e 300 in tutto il mondo, e sembra che non sia affatto male, possiamo ben sperare che il cinema torni alla sua normalità.

 

Anche se la normalità del cinema italiano pre-covid non è che fosse proprio il massimo e ben sappiamo che come apriranno le sale tutti i capolavori che sono stati messi in salamoia in questi mesi, Moretti, Manetti, Mainetti, ecc., ci arriveranno nelle nostre sale finalmente riaperte. Ma saranno ancora film freschi? Chissà?

 

 

l’esecutrice

La “normalità” di una giornata in tv come quella di oggi passa invece dall’incrocio di follie come “L’esecutrice”, 7Gold a mezzanotte, raro non-hard di un regista, Michel Caputo alias Michel Baudicourt alias Paul Kerman alias Sylvain Dartois, e di un’attrice, la stupenda Brigitte Lahaie, mattatori dell’hard francese, al ritorno di “Gomorra” di Matteo Garrone, quello originale, Rai Movie alle 23, 45, con Toni Servillo, Gianfelice Imparato,

 

Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, decisamente uno dei film italiani più importante degli ultimi anni, non fosse che per quello che ha portato alla nostra serialità e al lancio e al rilancio di tanti grandi attori napoletani.

 

ezio greggio sbamm 2

 

 

 

 

 

Ma va anche dal curiosissimo e raro “Sbamm”, Cine 34 alle 22, 45, opera prima e ultima di tal Franco Abussi, interpretata e sceneggiata da un giovanissimo Ezio Greggio, un film di comicità sana, pulita e spensierata, scriveva Giovanni Grazzini sul Corriere nel 1980,

 

i quattro tassisti 2

ma privo di una “mordace dentiera”, a un piccolo miracolo di trasposizione di un testo di Eduardo ai giorni d’oggi, in zona post-Gomorra per intenderci, come “Il sindaco del Rione Sanità”, Rai Movie, 21, 10, diretto da Mario Martone e interpretato dagli strepitosi Francesco Di Leva e Massimiliano Gallo, che riprendono qui l’impostazione che avevano già collaudato a teatro.  Ma il miracolo è che il film funziona perfettamente, grazie al lavoro di messa in scena e di recitazione.

 

gomorra

Su Rai Uno vedo invece che lancia alle 21, 25, con qualche rischio, una buffa commedia di Fausto Brizzi prodotta da Luca Barbareschi, “Modalità aereo” con Lillo, Paolino Ruffini, Violante Placido, Dino Abbrescia, Luca Vecchi e, all’inizio, una smagliante Sabrina Salerno.

 

agente federale x3

L’idea del film, è tutta nella domanda: cosa può capitare quando il telefonino di un ricchissimo vip finisce nelle mani sbagliate? E quando il vip, chiuso in un lungo viaggio in aereo nulla può fare per bloccare i manigoldi?

 

I due manigoldi che stanno usando il telefonino del vip, sono per nostra fortuna Lillo Petrolo e Dino Abbrescia, oltre a scatenarsi in superfeste con Sabrina Salerno al ritmo di “Boys, Boys”, in seratine con escort e nel ripulirgli il conto in banca, si lanciano anche in malefici tweets che minano la rispettabilità del vip, il giovane industriale di successo Diego Gardini, Paolo Ruffini, che come arriva dall’altra parte del mondo e già un uomo finito odiato da tutto il mondo.

 

 

con rispetto parlando 1

Ma le vere perla della giornata arrivano nella notte. Penso a “I quattro tassisti” di Giorgio Bianchi, Cine 34 alle 2, 35, con Fabrizi-Bramieri-Peppino-Macario, che penso di non avere mai visto. O a “Con rispetto parlando” di Marcello Ciorciolini, già sceneggiatore e regista di Franco e Ciccio, Rete 4 alle 3, 20, con Aroldo Tieri, Scilla Gabel, Umberto D’Orsi e la bellissima Dominique Boschero.

 

la figliastra

E’ una rarità assoluta anche il resort-thriller, cioè thriller ambientato tutto in un resort, in mezzo a tempeste di neve perché venne assurdamente girato in 3D, “Agente federale X3” di Louis King, presentato da Rai Movie alle 3, 40. Lo hanno scritto addirittura da Horace McCoy, l’autore di testi capolavoro come “Non si uccidono così anche i cavalli” e “Il temerario”, assieme a W. R. Burnett, e il cast, stracultissimo, va da Victor Mature protagonista che se la vede con Vincent Price a una Piper Laurie che non perde il capello cotonato e le scarpe col tacco nemmeno sulle montagne in alta quota.

il sindaco del rione sanita

 

Imperdibile anche l’avventuroso di Antonio Margheriti su Cine 34 alle 4, 25, “La leggenda del rubino malese” con Christopher Connelly, ma soprattutto con un Lee Van Cleef ancora in forma. Il tutto si chiude con la trashissima commedia sexy “La figliastra” di Eduardo Mulargia con Nino Terzo, il tartaglione d’Italia, finalmente protagonista, Lucretia Love, Bruno scipioni e la bella figliastra, Sonia Jeanine. Doveva girarlo in un primo tempo Lucio Fulci. La censura fece dieci tagli per 100 metri totali di pellicola. Ahi.

 

 

ezio greggio sbamm

Così la critica sicula, diciamo amica e di bocca buona: “un film divertentissimo e molto vivace, ambientato nella nostra bella Sicilia, focosa ed ospitale. (..) la regia, piena di esilaranti trovate, specie nel focosissimo finale, è di Eduardo Mulargia” (vice, “La Sicilia”). Clamorose le frasi di lancio: “Per la prima volta in edizione integrale Sonia Jeanine”. “Questo film ha vinto: Gluteo d’oro 1976 (Melbourne) – Coscia di velluto 1976 (Madrid) – Seno d’alabastro (1976 (Chicago). Attenti al collasso arriva… La figliastra”.

agente federale x3. 5ezio greggio sbamm 4i quattro tassisti la leggenda del rubino malese. la leggenda del rubino malese godzilla vs kongla figliastra 3godzilla vs kong 13 godzilla vs kong 8la figliastra 1modalita aereo il sindaco del rione sanita 1ezio greggio sbamm 1agente federale x3 1con rispetto parlando brigitte lahaie l’esecutrice modalita aereo 1agente federale x3 2i quattro tassisti 1ezio greggio sbamm 5

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")