2021divanogiusti0604

IL DIVANO DEI GIUSTI – FRANCESCHINI HA TOLTO LA CENSURA, MA NON PUÒ CERTO RIMETTERE A POSTO I FILM TAGLIUZZATI CHE VEDIAMO IN TV. QUINDI VEDETEVI, COME SONO SONO, I CAPOLAVORI TRASH DELLA NOTTATA, COME “DECAMEROTICUS”, O IL VOLGARISSIMO “DA SCARAMOUCHE OR SEI VUOI L’ASSOLUZIONE BACIAR DEVI STO CORDONE” – CENSURA E AUTOCENSURA COLPIRONO DUE GRANDI FILM COMICI CHE VEDREMO IN PRIMA SERATA, “IL VIGILE” CON UN ALBERTO SORDI STREPITOSO E “BACIAMI STUPIDO” DI BILLY WILDER – VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

decameroticus

Pasqua e Pasquetta sono finite. Franceschini ha pure tolto la censura, un po’ tardi, eh?, ma non può certo rimettere a posto i film tagliuzzati da censura e pruriti vari che vediamo in tv. Quindi vedetevi, come sono sono, i capolavori trash della nottata, come “Decameroticus” di Pier Giorgio Ferretti con Orchidea De Santis, Gabriella Giorgelli, Riccardo Garrone, Rete 4 alle 3 seguito dal volgarissimo ma davvero poco visto “Da Scaramouche or sei vuoi l’assoluzione baciar devi sto cordone” di Gianfranco Baldanello con Stelvio Rosi, Mario Brega e Dada Gallotti.

 

da scaramouche or se vuoi l'assoluzione baciar devi sto… cordone 3

Censura e autocensura colpirono due grandi film comici che vedremo in prima serata, “Il vigile” di Luigi Zampa con un Alberto Sordi strepitoso, Vittorio de Sica, Sylva Koscina, Marisa Merlini, Cine 34 alle 21, e “Baciami stupido” di Billy Wilder con Kim Novak, Ray Walston, Dean Martin e Felicia Farr, Tv2000 alle 21, 10.

alberto sordi il vigile 1

 

Il primo perché osava colpire con un taglio da commedia all’italiana proprio di Zampa un caso recentissimo di malcostume italiano, quello del romanissimo e inflessibile vigile Meloni, terrore delle strade, che aveva osato fare multe assurde e colpire perfino il sindaco.

 

dean martin, ray walston kim novak baciami stupido

Il secondo perché aveva osato mettere in scena, coi mezzi della commedia brillante, un caso di prostituzione piuttosto abituale in ogni società per far carriera con un potente. L’idea, che era inoltre dell’italiana Anna Bonacci, vedeva un piccolo compositore di provincia, Ray Walston, spingere la bella prostituta Polly The Pistol alias Kim Novak, presentata come sua moglie, nelle braccia della star Dino, cioè Dean Martin.

 

casomai

Grazie a questo, forse Dino avrebbe cantato una sua canzone portandola al successo. Il film, pensato da Billy Wilder per Peter Sellers, Frank Sinatra, Marilyn Monroe e Shirley MacLaine, perse tutti i pezzi, a cominciare dalla povera Marilyn e da Peter Sellers, che sul set venne colpito da un attacco di cuore.

 

 

man on fire 1

“Attacco di cuore?”, disse Wilder, “devi averlo un cuore per avere un attacco di cuore!”. Alludendo a un Peter Sellers che aveva massacrato chiunque sul set. Il film, pur senza questo cast strepitoso, ma Dean Martin e Kim Novak sono meravigliosi, è lo stesso molto bello, anche se soffre proprio dell’amarezza della situazione proposta da Wilder.

 

L’amarezza scompare, invece, nella macchina perfetta de “Il vigile”, che Zampa e Sordi portano a livelli di commedia e di divertimento mai visto. Anche se il film dovette essere girato fuori Roma, per non disturbare il corpo dei vigili.

 

il grande giorno di jim flagg

Ricordo carino, ma non bello “Il grande giorno di Jim Flagg” di Burt Kennedy, Iris alle 21, tardo western pensato per John Wayne, che venne sostituito da Robert Mitchum, come sceriffo che si associa a un vecchio bandito, George Kennedy, per combattere i giovani smidollati del posto. Bel cast, David Carradine, il vecchio John Carradine, Martin Balsam, Tina Louise, ma in pieno trionfo di Leone&Co., non era proprio un film che ci potesse piacere.

 

il grande giorno di jim flagg 2

 A un pubblico più sofisticato potrà piacere “Il cliente” di Asghar Farhadi, Rai 5 alle 21, 15, dove, in quel di Teheran, un uomo, che non è suo marito, è entrato nella casa di Rana e l’ha vista nuda mentre si faceva la doccia. Magari è successa anche qualche altra cosa, ma non lo sappiamo perché lei è svenuta e non ricorda.

 

il cliente 1

Il marito, Emad, è disperato e indaga su chi possa essere stato. Rana perde qualsiasi allegria che aveva dimostrato fino a lì. E ci si prepara alla vendetta. Forte di ben due grandi premi al Festival di Cannes, migliore sceneggiatura e miglior attore protagonista, Shabab Hosseini, è un ottimo film dell’iraniano Asghar Farhadi, autore dei notevoli Una separazione e Il passato e grandissimo sceneggiatore e raccontatore di storie.

 

 

orchidea de santis decameroticus

Il cliente, per il quale dice di essersi ispirato un po’ da Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, è più difficile da seguire e da capire da un pubblico europeo perché tocca temi legati al sesso e alla privacy che noi viviamo in maniera diversa. Basterebbero tutte le scene di doccia del cinema italiano con altrettanti guardoni per demolire la situazione drammatica del film di Farhadi. Ma siamo nella Teheran di oggi e non a Trani o a Martina Franca negli anni’70.

 

c’est la vie

Non è tra i migliori film di Tony Scott, invece, “Man on Fire”, Nove alle 21, 25, che vede l’ex agente della Cia Denzel Washington bodyguard di una ragazzina di 9 anni, Dakota Fanning in quel di Città del Messico. Grande cast, però, Christopher Walken, Mickey Rourke.

 

“Miss Bala” di Catherine Hardwicke, invece, Rai 4 alle 21, 25, è la versione hollywoodiana di un bel film messicano, scritto e diretto da Gerardo Naranjo con irene Azuela, violentissimo e di grande ritmo su una bella ragazza che vuole vincere un titolo di bellezza e si ritrova in mezzo a sparatorie e massacri.

 

quelle strane occasioni 2

 

Si salva solo grazie alla protagonista, Gina Rodriguez. Sarebbe da vedere “C’est la vie” di Eric Toledano e Olivier Narache, Rai Movie alle 23, solo per rivedere Jean-Pierre Bacri, grande attore e sceneggiatore francese scomparso lo scorso gennaio.

 

miss bala

Cine 34 alle 23, 15, ripropone “Quelle strane occasioni”, tre episodi diretti da Luigi Magni, Nanni Loy e Luigi Comencini. Quello di Comencini, con Alberto Sordi prelato che si ritrova chiuso in ascensore a ferragosto con una conturbante Stefania Sandrelli è uno dei migliori episodi in assoluto della commedia all’italiana.

 

claudia gerini night club

Quello di Nanni Loy con Paolo Villaggio venditore di castagnaccio a Berlino che viene lanciato come bomba dell’hard perché è superdotato venne massacrato al tempo, ma è piuttosto divertente. C’è anche una Valeria Moriconi che si spoglia in continuazione. Ricordo come decisamente buono “Casomai” di Alessandro D’Alatri, Rai Movie all’1, il film che lanciò Fabio Volo nel cinema, qui in coppia con Stefania Rocca. Era una bella commedia civile, scritta da Anna Pavignano e dallo stesso D’Alatri.

 

E nel ruolo del prete c’era Gennaro Nunziante, futuro regista di Checco Zalone. A seguire, su Cine 34, “Night Club” di Sergio Corbucci con Christian De Sica, Mara Venier, una sorta di ricostruzione di una notte a Via Veneto negli anni ’60. Non riuscitissima, ma molto divertente. Da ulo la Gerini giovane.

il cast di night club casomai 1alberto sordi il vigile 2night club 5massimo wertmuller night club da scaramouche or se vuoi l'assoluzione baciar devi sto… cordoneda scaramouche or se vuoi l'assoluzione baciar devi sto… cordone 2da scaramouche or se vuoi l'assoluzione baciar devi sto… cordone 6da scaramouche or se vuoi l'assoluzione baciar devi sto… cordone 1in the limelight the visual ecstasy of nyc nightlife in the 90ssabrina ferilli night clubnight clubmassimo wertmuller roberto ciufoli night club night club 1 sabrina ferilli roberto ciufoli night club 1night club 4decameroticus 4decameroticus 3decameroticus 6il cliente 2decameroticus 1man on fire 2kim novak dean martin baciami stupido quelle strane occasioni 1alberto sordi il vigile 3miss bala 3baciami stupido 1il grande giorno di jim flagg miss bala 1man on fire robert mitchum george kenne il grande giorno di jim flagg alberto sordi stefania sandrelli quelle strane occasionialberto sordi il vigile decameroticus. orchidea de santis decameroticus baciami stupido baciami stupido 2dakota fanning man on fire 1quelle strane occasioni

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…