IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA, COME OGNI VENERDÌ, NON CI RESTA CHE BUTTARCI SULLE SEXY STAR DEGLI ANNI ’70, SI VA DA GLORIA GUIDA, “LA RAGAZZINA” A CARMEN VILLANI, “LA SIGNORA HA FATTO IL PIENO” - “LA RAGAZZINA”, ATTENZIONE, È ANCHE IL PRIMO FILM GIRATO DA GLORIA GUIDA E IL SUO PRIMO TRIONFO. PRIMA DI DECIDERE DI PERDERE LA VERGINITÀ SI GUARDA LUNGAMENTE ALLO SPECCHIO. ECCO, FOSSI STATO AMADEUS, AVREI INVITATO A SANREMO LEI O CARMEN VILLANI – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

principe cerca figlio 2 principe cerca figlio 2

Ma si può fare un sequel a 33 anni di distanza? Ammetto che gran parte del cast del vecchio “Principe cerca moglie”, kolossal comico degli anni ’80 con Eddie Murphy e Arsenio Hall, è ancora vivo e in forma, ci sono pure il vecchio James Earl Jones come re di Zamunda e caratteristi come John Amos, Paul Bates, ma non per questo sono così contento di ritrovarli in questo “Principe cerca figlio” che potete vedere da stasera su Amazon alla faccia della quarta serata di Sanremo.

il principe cerca moglie il principe cerca moglie

 

Un po’ perché il regista Craig Brewer, bianco e bravo, ha diretto il diretto da poco il divertente “Dolomite Is My Name” con Eddie Murphy, non è comunque all’altezza di ciò che era John Landis negli anni ’80, bianco e superbravo, ma stiamo scherzando? Un po’ perché rivedere Eddie Murphy così imbolsito e ingrossato con Arsenio Hall alla ricerca del figlio maschio che non sapeva di avere per le strade di New York oggi, quando il regno di Zamunda si confonde con quello di Wakanda di “Black Panther”, ci fa un po’ tristezza.

gloria guida la ragazzina gloria guida la ragazzina

 

Certo, meno di Orietta Berti che ieri sera cantava “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo e chiudeva con un implacabile “ti regalerò quel che resta della mia gioventù”. Non vado oltre. Ma non è facile rimettersi gli abiti di Eddie Murphy anni ’80 oggi.

 

Infatti funziona meglio il giovane Jermaine Fowler nei panni del figlio bastardo Lavelle con madre cafona a seguito. E forse avrebbe funzionato meglio il sequel che lo stesso Ryan Coogler, il regista di “Black Panther”, aveva cercato di far fare a Eddie Murphy.

 

rosamunde pike gone girl rosamunde pike gone girl

Perché non sempre funziona il recupero di un classico dopo tanti anni. Lo abbiamo visto proprio a Sanremo. Le cover più riuscite e sorprendenti erano quelle più radicali. Penso a Di Martino e Colapesce con “Povera patria” di Battiato, alla “Splendido Splendente” di La Rappresentante di Lista con arrivo finale di una Donatella Rettore fantasma.

 

jack nicholson shining 1 jack nicholson shining 1

Detto questo, il modello di cinema nero anni ’80 che aveva in testa Eddie Murphy da giovane poco si adatta al cinema nero di oggi, anche se la costruzione dei personaggi è più che rispettata, e Wesley Snipes che come generale Izzy prende il posto del compianto Calvin Lockhart, fu anche uno dei neri romani dei tempi di “Cleopatra”, è un buon compromesso. Ma aprire il pentolone dei ricordi e vedere come stanno James Earl Jones o Shari Headley o Neffa e Rettore non sempre funziona per tutti.

 

la rappresentante di lista donatella rettore la rappresentante di lista donatella rettore

 

Ieri ho provato a scappare un po’ da Sanremo, ma, dopo la Gruber con Scanzi che ormai fa parte della scenografia, mi sono incappato in Bersani, Pier Luigi non Samuele che duettava non so con chi, che parlava della crisi del PD e della fuga di Zingaretti, argomento fresco e scottante pensavo, altro che i regni di Zamunda e Wakanda, e mi sono ritrovato steso sul divano dopo dieci minuti.

 

gone girl gone girl

Meglio Madame che canta Celentano o Fedez e Michielin che mettono in scena “Felicità” come fosse Beckett.

 

Stasera, però, o vi buttate ancora una volta su Sanremo, mi sa, o potete scegliere tra “Shining” di Stanley Kubrick, Italia 1 alle 21, 20, “Gone Girl” di David Fincher, Rai 3 alle 21, 20, e sappiamo bene che la gelida e cattiva Rosamund Pike è la perversione del maschio medio appiccicato alla tv.

 

ultimo 4 – l’occhio del falco ultimo 4 – l’occhio del falco

Ma ci sono anche un capolavoro come “The Hurt Locker” diretto da Kathryn Bigelow, Rai Movie alle 21, 10, il deludente fantascientifico “Valerian e la città dei mille pianeti”, Rai 2 alle 21, 20, diretto da Luc Besson non in stato di grazia con un cast che non funzionò, Dana DeHaan e Cara Delevingne, bravi ma incapaci di comunicare qualcosa al pubblico.

 

“Valerian”, con un budget da 200 milioni di dollari, fu un insuccesso clamoroso in America, solo 40 milioni di dollari di incasso, e un successo clamoroso in Cina, 62 milioni. Il film più costoso che la Francia abbia mai fatto. Anche se poi i soldi vengono dalla Cina, dagli Emirati, dal Canada e da tanti altri paesi.

 

 

la signora ha fatto il pieno la signora ha fatto il pieno

 

Per Besson è il film della sua vita, tratto da una graphic novel, “Valérian e Laureline”, scritta da Pierre Christin e illustrata da Jean-Claude Mézières, che non solo aveva molto amato in gioventù, ma che lo aveva molto ispirato per i suoi film di fantascienza, come il geniale e riuscitissimo Il quinto elemento.

 

le seminariste le seminariste

Il film funziona solo quando arrivano Ethan Hawke come buffo pappone e una strepitosa Rihanna come Bubble, la trasformista, sorta di aliena-Fregoli in grado di prendere le forme di chiunque e di citare i versi di Paul Verlaine. Proprio il personaggio di Bubble-Rihanna e tutto quel che ne segue ci mostra come Besson sia in grado di far funzionare perfettamente un film quando non deve legarsi troppo alla storia. Insomma.

 

gloria guida la ragazzina gloria guida la ragazzina

Non ci resta che buttarsi, come ogni venerdì, sulle sexy star degli anni’ 70. Stasera si va da Gloria Guida, “La ragazzina” di Mario Imperoli, Cielo alle 21, 20, a Carmen Villani, “La signora ha fatto il pieno”, Cine 34 alle 21, diretto dallo spagnolo Juan Bosch con Carlo Giuffré e Aldo Maccione.

 

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“La ragazzina”, attenzione, è anche il primo film girato da Gloria Guida e il suo primo trionfo. Prima di decidere di perdere la verginità si guarda lungamente allo specchio. Grande incasso del tempo, 712 milioni. Lei stessa raccontava in un'intervista del tempo, come era entrata nel cinema. “Facevo serate, cantavo nelle balere, ero diciottenne [in realtà sembra che fosse quindicenne], quando mi proposero un film che era appunto La ragazzina, diretto da Mario Imperoli”.

 

chiavi in mano chiavi in mano

 

In una intervista tv di pochi anni dopo, la Guida ricordava: “Era un personaggio abbastanza giusto per me. Il regista mi fece un provino, mi disse mettili lì, fai qualcosa, quello che ti senti”.  Quanto a “La signora ha fatto il pieno”, Carmen stessa sosteneva che “E’ un film girato bene, un intreccio alla Feydeau, con un cast di attori di tutto rispetto”. Mah…

 

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Per “La Stampa”, a firma A. Bl., si legge che è un film “raffazzonato e sconclusionato (..) Coprodotto dalla Spagna, forse anche per quei paesi dell'America del Sud dove si chiude un occhio sui nudi perché il pubblico li chiuda entrambi sulla miseria e l’oppressione che lo circondano. Il film costringe Carmen Villani, Carlo Giuffrè e altri attori italiani e spagnoli a una maratona del sesso dove la moraletta della prostituta più onesta delle signore per bene è spacciata con una volgarità che ne distrugge ogni efficacia satirica”. Ecco. Fossi stato Amadeus, però, avrei invitato o Gloria Guida o Carmen Villani a Sanremo.

le seminariste le seminariste

 

Tra le altre offerte vedo che Canale 5 alle 21, 20 si è buttata sui 180’, tutti di seguito, di “Ultimo 4 – L’occhio del falco” diretto da Michele Soavi con Raoul Bova, Valeria Bilello, magari funziona ancora. In seconda serata non c’è granché. Ve lo dico.

 

tommy lee jones anne heche vulcano tommy lee jones anne heche vulcano

Ci sarebbe un erotichello, “Le seminariste” Cine 34 alle 22, 55, commedia di Guido Leoni che vede protagonista una Daniela Doria sempre nuda, o quasi, figlia di Renato Romano. Paola Tedesco, all'epoca valletta di Pippo Baudo si affrettava a dire, nelle cronache del tempo, che la sua invece era solo una partecipazione e che aveva rifiutato ben dodici sceneggiature di film sporcaccioni. See…

 

daniela doria le seminariste daniela doria le seminariste

 

C’è pure Carlo Croccolo come santo patrone del paese di San Giulivo che dispensa una miracolosa acqua afrodisiaca. Il regista, Guido Leoni, intervistato dal giornale catanese “La Sicilia”, 18 giugno 1976, in un articolo intitolato “Il regista spogliatutto”, sostiene che il suo film “è una satira ambientata in una piccola località di cui sono protagonisti alcuni seminaristi e alcune seminariste, 24 ragazzi e ragazze, tra i più meritevoli della loro categoria, i quali stando insieme in un convento all'insegna di San Giulivo (uno dei tanti probabili santi, poiché non ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa), prima si divertono in una serie di situazioni comiche che si sviluppano fra loro, ma poi sulla scia di alcuni casi paradossali in cui vengono a trovarsi, scoprono che le acque minerali e il vino di San Giulivo, due prodotti per i quali il paese dove si trovano è famoso, non sono altro che frutto di grosse speculazioni”.

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Mai visto, confesso. Vedo che c’è anche un vecchio catastrofico-con-eruzione, “Vulcano” di Mick Jackson con Tommy Lee Jones, Anne Heche e Don Cheadle, Rai Movie alle 23, 30. E’ molto buono il pur tardo thrillerone urbano di Richard Donner “Solo due ore” con Bruce Willis, Spike 23, 35. L’ho visto poco tempo fa, e sono rimasto davvero sorpreso.

 

Solo Donner sapeva come far funzionare questo genere di film. Eviterei “Immortals” di Tarsem Singh, Rai 2 alle 23, 45, con Henry Cavill e un cast assolutamente sprecato, da Mickey Rourke a John Hurt, e mi butterei su “Chiavi in mano” di Mariano Laurenti, Cine 34 alle 00, 40, tarda rivisitazione della vecchia Ubalda della Fenech, qui con Ramona Badescu al posto di Edwige, Martufello al posto di Pippo Franco, commenti continuo di Roberto Da Crema alias Il Baffo e così vià. Il pubblico non lo capì. Infatti.

destinazione sanremo destinazione sanremo

 

Forse vale la pena concentrarsi su “Destinazione Sanremo” di Domenico Paolella , Rete 4 alle 2, 10, sempre divertente, o sul rarissimo “Il colpaccio” girato da Bruno Paolinelli negli anni ’70 con Al Cliver alias Pier Luigi Conti protagonista, l'ultima volta che l’ho sentito aveva un banco a Porta Portese, grande amico di Ciro Ippolito, assieme a Carole André, Claudine Auger, Gabriele Tinti e William Berger, Cine 34 alle 4, 20. Come dice il titolo trattasi di colpo, in quel di Amsterdam, ma davvero il film non l’ha visto nessuno.

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