2020divanogiusti1811

IL DIVANO DEI GIUSTI – VEDO CHE C'È UNA POSSIBILE SCELTA TRA L’EROTICHELLO SADIANO PIÙ ACCULTURATO “L’EDUCAZIONE SENTIMENTALE DI EUGÉNIE” DI AURELIO GRIMALDI, CON LA GIORNALISTA ANTONELLA SALVUCCI QUI NUDISSIMA E L’EROTICO PIÙ PROFESSIONALE DI JOE D’AMATO “DIRTY LOVE”. È UNA SORTA DI “FLASH DANCE” PORNO, BOLLATO COME TERRIBILE DA QUASI TUTTI I FAN DI CINEMA DI GENERE, CON VALENTINE DEMY A UN PASSO DALL’HARD CHE CERCA DI FAR LA BALLERINA CON EFFETTI UN PO’ DISASTROSI – VIDEO

 

 

gillian anderson margaret thatcher in the crown

Marco Giusti per Dagospia

 

Mentre prosegue inesorabilmente la visione casalinga di “The Crown”, ieri mi sono addormentato pesantemente alla sesta o settima puntata, e trovo sempre Olivia Colman brava ma un po’ buzzicona come The Queen, Gillian Anderson veramente sopra le righe come Margareth Thatcher, ma è la moglie dell’ideatore Peter Morgan quindi…, un filo cartolineschi ma giusti Carlo e Diana e sempre strepitosa Helena Bonham Carter come principessa Margareth, vedo che stasera proseguono su Cine 34 le celebrazioni verdonaniane con “Acqua e sapone” alle 21, mentre Iris si spara il premio Oscar  “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores alle 21.

acqua e sapone

 

Tutti film prodotto da Vittorio Cecchi Gori, come l’ottimo “My Name Is Tanino” di Paolo Virzì, in onda alle 23 su Cine 34, che ebbe una sfortunata distribuzione. E poi c’è chi dice, a casa Mediaset, che la library Cecchi Gori non ha gran valore… Ma da quanti anni i canali berlusconiani stanno trasmettendo i film dei Cecchi Gori a pioggia, vorrei sapere.

 

my name is tanino

In “My Name Is Tanino”, oltre alla presenza di Rachel McAdams e della stracultissima Licinia Lentini, c’è anche una delle primissime battute sulla prima vittoria politica di Berlusconi, cosa rarissima nell’eroico cinema italiano degli anni ’90.

 

rachel mcadams my name is tanino

Un film, comunque, che mi ricordo, devo dire, a differenze del ben più recente “Beata ignoranza” di Massimiliano Bruno, Rai Movie alle 21, 10, del quale non mi ricordo praticamente nulla, malgrado i protagonisti siano Alessandro Gassman e Marco Giallini. Leggo, proprio sulle mie vecchie recensioni per Dago, che è un film, forse il primo film italiano, su sempreconnessi e non connessi. Con Giallini, professore (mah?), che non vuole proprio essere connesso.

 

alessandro gassman beata ignoranza

“Adesso puoi comunicare con miliardi di persone in tutto il mondo!”, cinguetta la ragazza che ha connesso il padre Giallini con lo smartphone. “E che cazzo ciavemo da disse?!” è la giusta risposta di Marco Giallini. Infatti, “e che cazzo ciavemo da disse” è un po’ quello che in tanti pensiamo della frenesia da connesso-dipendente di tante persone rovinate dall’uso scriteriato dello smartphone e dei social. Scrivevo. Descrivendo poi il film come squinternato, caciarone, ma simpatico.

alessandro gassman marco giallini beata ignoranza

 

Una commedia, insomma, che cercava di fare un po’ il punto su smartphone sì o no, connessione continua oppure sticazzi. Lo faceva, ora ricordo, in maniera assolutamente poco strutturata, ma con tante piccole invenzioni, gag, intuizioni che finisce per intrattenerci sempre con piacere.

mediterraneo di salvatores 2

 

C’è il ragazzetto obbligato a consegnare il cellulare al suo professore, Giallini, che parla a casa col padre, “A papà, ricordati le cotolette panate!”. C’è Giallini che inizia a recitare malamente “A Zacinto” di Ugo Foscolo davanti a una classe esterrefatta. Ma che piacere che ci fa (la scuola funziona sempre nel nostro cinema), soprattutto ora che le scuole sono a distanza, uffa. Viene citato addirittura Jonathan Franzen.

 

my name is tanino 1

 

E noi che pensavamo che nel titolo, Beata ignoranza, ci fosse un accenno a una celebre battuta del Don Buro vanziniano, “Saremo puro burini ma beata l'ignoranza, se stai bene de mente, de core e de panza”.

beata ignoranza 3

 

Alle 23 vedo che c’è una possibile scelta tra l’erotichello sadiano più acculturato “L’educazione sentimentale di Eugénie” di Aurelio Grimaldi, regista stracultissimo, con la giornalista Antonella Salvucci qui nudissima come Madame de Saint-Ange e la sconosciuta Sara Sartini come virginale Eugénie da educare all’erotismo, Cielo tv, e l’erotico più professionale di Joe D’Amato “Dirty Love” su Cine 34, una sorta di “Flash Dance” porno bollato come terribile da quasi tutti i fan di cinema di genere con Valentine Demy a un passo dall’hard che cerca di far la ballerina con effetti un po’ disastrosi.

l’educazione sentimentale di eugenie 22

 

Il film di Grimaldi, che venne massacrato dalla critica alla sua uscita, lo ricordo soprattutto perché tra i primi girati in digitale, a bassissimo costo, in quel di Palazzo Rosso a Genova. Come capita sempre più spesso i film migliori arrivano nella nottata.

 

johnny depp eva green dark shadows

Andrebbe sicuramente rivisto su Italia 1 a mezzanotte “Dark Shadows” di Tim Burton con Johnny Depp, Eva Green, Helena Bonham Carter e Michelle Pfeiffer, remake della celebre serie tv americana col vampiro Barnabas Collins. Non fosse che per la fotografia meravigliosa di Bruno Delbonnel, le scenografie di Rick Heinricks, i costumi di Coleen Atwood e le musiche di Danny Elfman.

 

 

james coburn la croce di ferro

E’ vero che Tim Burton negli ultimi 15-20 anni non è più lo stesso dei suoi “Batman”, di “Ed Wood”, di “Edward Mani di forbice”, ma nessuno sa mettere in scena meglio di lui questo tipo di  horror e di fantasy. Poteva essere meglio, certo, ma temo che non sia facile muoversi con budget così costosi. E solo con lui Johnny Depp funziona.

 

dirty love 15

Ma, attenti, che all’1,45 su Iris arriva un film che aspettavo da parecchio, “La croce di ferro” tardo capolavoro di Sam Peckinpah che si sente un po’ Samuel Fuller alle prese con la Seconda Guerra Mondiale sul fronte russo e i deliri degli ufficiali tedeschi in cerca di gloria. Grande cast, James Coburn è il sergente Steiner, degradato perché si è rifiutato di fucilare i civili, Maximilian Schell come capitano Stransky, James Mason come colonnello Brandt, David Warner come capitano Kiesel e Senta Berger come Eva.

 

 

renzo montagnani dove vai se il vizietto non ce l’hai? 11

Girato in Jugoslavia coi soldi di un produttore tedesco di porno, tra mille difficoltà finanziarie, al punto che alla fine, per mancanza di soldi, non si girò il finale come era scritto nella sceneggiatura, ma venne improvvisato da Peckinpah e Coburn. Lo stesso regista dovette pagare di tasca sua i tecnici per portare qualche risultato a casa. Adorato da Tarantino e da Orson Welles.

 

renzo montagnani paola senatore dove vai se il vizietto non ce l’hai? 11

La notte prosegue con un altro capolavoro, ma di genere diverso. “Dove vai se il vizietto non ce l’hai?” di Marino Girolami con Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Paola Senatore e Mario Carotenuto. Bruttissimo ma cultissimo. Attenti che alle 5, 50, praticamente all’alba, parte su Iris “La rosa di Bagdad” di Anton Gino Domeneghini, primo lungometraggio animato italiano del dopoguerra assieme a “I fratelli Dinamite”. Buona notte.

dove vai se il vizietto non ce l’hai? dirty love 1la croce di ferro 3eva green dark shadows dark shadowsteresa romagnoli teodoro giambanco beata ignoranza il cast di beata ignoranza dirty love 4mediterraneo di salvatores james coburn la croce di ferro 1johnny depp michelle pfeiffer dark shadows dove vai se il vizietto non ce l’hai? 3dirty love rachel mcadams corrado fortuna my name is tanino valeria bilello beata ignoranzadirty love 2acqua e sapone 1acqua e sapone 2mediterraneo di salvatoresdirty love 8eva green dark shadowsmaximilian schell james coburn la croce di ferro l’educazione sentimentale di eugenie 4acqua e sapone 3l’educazione sentimentale di eugenie 7my name is tanino

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"