il cinema dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI – UN PO’ DI PEPE LO PORTA L’EROTICHELLO LESBO “LE SORELLE” DIRETTO DA ROBERTO MALENOTTI, FILM UN PO’ NOIOSO CON SUSAN STRABERG, FIGLIA DEL GRANDE LEE, E NATHALIE DELON, ALLORA FRESCA MOGLIE DI ALAIN. VERO STRACULT DELLA NOTTE, IL GIGANTESCO “FRACCHIA CONTRO DRACULA” DI NERI PARENTI MA C’E’ ANCHE “RAVANELLO PALLIDO” DI GIANNI COSTANTINO (CHE FINE AVRÀ FATTO?) CON LA LITTIZZETTO: VIDEO

le sorelle

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

 

In tv stasera cosa volete vedere? Cine 34 alle 21 lancia un vecchio western di Bud Spencer, “Si può fare… amigo” di Maurizio Lucidi. Ci sono anche Jack Palance, il cattivo, Dany Saval, la bella e Renato Cestiè, il bambino. Lo ritenemmo un po’ lento e non del tutto riuscito, ma andò benissimo al botteghino.

 

Allora ci apparve abbastanza misterioso il fatto che Bud Spencer, sulla cresta dell’onda con Trinità di Enzo Barboni, accettasse di fare questo film con Lucidi per la Sacrosiap. La risposta viene, molti anni dopo, da una storia raccontata da Ernesto Gastaldi a Andrea Pergolari. Il film, secondo Gastaldi, nacque come ricompensa del “furto” di una sua sceneggiatura da parte di Enzo Barboni al produttore Alfonso Sansone.

 

le sorelle 5

Questo avrebbe raccontato un soggetto di Gastaldi a Barboni, che l’avrebbe usato senza chiedere nessun permesso come base per “Lo chiamavano Trinità” pensando che la Sacrosiap era fallita. A questo punto, per non arrivare agli avvocati, Bud Spencer si era prestato a interpretare gratis un film per la produzione di Sansone. E questo aveva richiamato proprio Gastaldi, che non aveva neppure visto “Lo chiamavano Trinità” e non sapeva nulla del furto. Gastaldi ha sempre sostenuto di aver scritto il soggetto di Si può fare amigo! in tre ore, pressato da Sansone che aveva appena chiuso l’accordo con Barboni e Spencer per non passare alla via degli avvocati. Su Iris alle 21 passa invece “Blood Diamond. Diamanti di sangue” di Edward Zwick con Leonardo Di Caprio, Jennifer Connelly, Djimon Hounsou, Arnold Vosloo.

le sorelle 4

 

Un buon polpettone al gusto molto teutonico di Roland Emmerich è “10.000 A.C.”, canale 20 alle 21, 05, con Camilla Belle, Steven Strait e perfino Omar Sharif. Belli i mammuth, ma non vale il vecchio “Un milione di anni fa” con Raquel Welch cavernicola. Rai Storia alle 21, 10 punta su un capolavoro del cinema-realtà italiano come “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta che non vedo da almeno trent’anni, ma temo siamo anche cinquant’anni…

 

E’ una totale stravaganza, vi avverto, “Eddie the Eagle” di Dexter Fletcher, già bambino prodigio ai tempi di “The Elephant Man” poi regista di “Rocketman” e di parte di “Bohemian Rhapsody”, vera storia di un atleta inglese specializzato nel salto con gli sci, Michael Edwards detto Eddie the Eagle interpretato da Taron Egerton, lo stesso attore che poi sarà Elton John in “Rocketman”. Ma ci sono anche Hugh Jackman, Christopher Walken, Rune Temte.

 

le sorelle 3

Non fu un successo, e per questo possiamo ora recuperarlo con interesse, questa versione dell’uomo-lupo, “Wolfman”, diretta da Joe Johnston, specialista in cazzatone di cassetta, con Anthony Hopkins, Benicio Del Toro, Emily Blunt, Hugo Weaving. L’uomo lupo del titolo, cioè il vecchio Larry Talbot è interpretato qui da un Benicio Del Toro che con la tradizione del vecchio film Universal con Lon Chaney jr c'entra davvero poco.

 

Cielo alle 21, 15 porta un po’ di pepe con l’erotichello lesbo con pretese anni ’60 “Le sorelle” diretto da Roberto Malenotti con Susan Straberg, figlia del grande Lee, e Nathalie Delon, allora fresca moglie di Alain, come protagoniste sorelle e innamorate. Ma ci sono anche Massimo Girotti, Giancarlo Giannini e il grosso Lars Block. Ricordo il film come un po’ noioso, figurarsi ora, ma c’era una grande musica di Giorgio Gaslini.

 

le sorelle 1

Rai 4 alle 21, 20 presenta il più fresco, ma non so quanto più riuscito, “Gli uomini d’oro” di Vincenzo Alfieri con Edoardo Leo, Fabio De Luigi, Giampaolo Morelli. Con un cast così sembrerebbe una commedia, invece è un noir anche piuttosto cupo tratto da una storia vera ambientato nel lontano 1995, con un colpo che si rivela sanguinoso messo in piedi durante il derby Juve-Toro. In pratica, se vuoi fare un film alla Tarantino, con morti e sangue, perché scegliere degli attori popolari da commedia? Non che non siano bravi, inoltre, in ruoli finalmente un po’ diversi, ma il pubblico non ti crede. Meglio farlo con attori meno noti. Ma il film è interessante, come lo era il primo film di Alfieri, I peggiori.

 

fracchia contro dracula

Notevolissimo De Luigi tifoso del Toro che reagisce sparando a un Forza Juve di troppo. Notevole anche il sano odio tra nordici e terroni, anche se questi anni ’90 sembrano più gli anni ’70… Su Italia 1 avete invece in prima serata il potente film di animazione “Dragon Trainer”, seguito da “Dragon Trainer 2” alle 23, 15. Su Rete 4 alle 21, 25 un nuovo appuntamento con James Bond, cioè “Octopussy. Operazione piovra”, diretto dal non eccelso John Glen con Roger Moore, la bellissima Maud Adams, Louis Jourdan e Kabir Bedi.

 

In seconda serata arrivano i finti Bud e Terence, cioè l’israeliano Paul Smith e l’italiano Antonio Cantafora con “Noi non siamo angeli” di Gianfranco Parolini, Cine 34 alle 23, 10. Con loro ci sono anche il piccolo Renato Cestiè e il grande Woody Strode. Non dovrebbe essere male su Iris alle 23, 50 il thriller “paura” diretto da James Foley con una giovanissima Reese Whiterspoon che si innamora del ragazzo ragazzo psicopatico Mark Wahlberg. Vedibile, ma davvero poco francese e poco credibile “Colette” di Wash Westmoreland con Keira Knightley che fa Colette e Dominic West che fa suo marito Willy, Rai Movie a mezzanotte.

 

fracchia contro dracula 33

Nella notte arrivano “Ravanello pallido” di Gianni Costantino (che fine avrà fatto?) con Luciana Littizzetto, Massimo Venturiello e Neri Marcoré, commedia costruita per il lancio nel cinema della Littizzetto, Cine 34 all’1, 05, il poliziesco “Jim l'irresistibile detective” di David Lowell Rich con Kirk Douglas, Eli Wallach e Sylva Koscina che faceva il suo esordio a Hollywood. Non funzionò benissimo, però, né lei né il film, che vedeva Kirk Douglas come bodyguard della ricca miliardaria Sylva Koscina, è vero, ma non aveva né un buon regista né un grande copione. Ricordo che rimasi molto deluso, ma David Lowell Rich era troppo televisivo. Leggo però che fu il primo film di Ali MacGraw.

fracchia contro dracula 19

 

Decisamente superiore, e vero stracult della notte, il gigantesco “Fracchia contro Dracula” di Neri Parenti, La7 alle 2, dove Paolo Villaggio-Fracchia, che lavora in una scalcinata agenzia immobiliare, per soddisfare le esigenze del cecatissimo Gigi Reder, che cerca una casa vicino Roma a 5 milioni di lire trattabili, lo trascina sulla sua utilitaria in Transilvania per vendergli l’unica casa comprabile a quel prezzo, cioè il maniero del conte Dracula, qui interpretato dal simpatico Edmund Purdom, con tanto di sorella vampiretta, Anja Pieroni, e Igor, Giuseppe Cederna perfetto nel ruolo. Reder, cecato come una talpa, non capisce bene dove è finito, mentre Fracchia è desiderato dalla vampiretta, che ha scoperto che è vergine. Attenti che nella scena del ballo dei vampiri c’è pure Plinio Fernando come vampiretto.

 

fracchia contro dracula 11

Ci sarebbe anche la buona commedia francese di Claude Berri “Semplicemente insieme” con Audrey Tautou e Guillaume Canet, Rai Movie alle 2. Nelle ore che seguono arrivano anche buoni film, “L’evaso” di Pierre Granier Deferre” con Delon-Signoret e la nostra Ottavia Piccolo, Rai Movie alle 5, “L’uomo che uccideva a sangue freddo” di Alain jessua con Delon-Girardot, Iris alle 5, 10, il buffo “Italian Secret service” di Luigi Comencini, Rete 4 alle 4, 40, eurospy parodistico con Nino Manfredi, François Prevost, Clive Revill, Giorgia Moll e Enzo Andronico, il cult avatiano “La casa delle finestre che ridono” con Francesca Marciano, Lino Capolicchio e Eugene Walter, Cine 34 alle 4, 15, “Caruso, zero in condotta” di Francesco Nuti, Italia 1 alle 4, ma vorrei segnalarvi soprattutto un vecchio, rarissimo film di Vittorio Cottafavi del 1961, “Il mondo è una prigione” con Raoul Grassilli, Giuseppe Angelini, Lando Buzzanca, Rai 3 alle 3, 40. Mai visto davvero.

fracchia contro dracula 1ravanello pallido

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”