2024divano158

IL DIVANO DEI GIUSTI - "A LA PIRA GALEAZZO, NUN C'HO ’NA LIRA E T’ATTACCHI AR CAZZO…"; IN PRIMA SERATA C'E' IL "FINISSIMO" "LA BANDA DEL GOBBO", CON TOMAS MILIAN CHE INTERPRETA "ER MONNEZZA". AL CINEMA LA GENTE IMPAZZIVA - RAI3 PASSA "IL PAP’OCCHIO": ARBORE SI LANCIA IN UNA RARA PARODIA DI WOJTYLA E DELLA SUA VOGLIA DI FARE TV. AL PUNTO CHE, NEL FILM, È PROPRIO IL PAPA A CHIAMARE ARBORE E LA SUA BANDA PER METTERNE UNA IN PIEDI AL VATICANO, RICOSTRUITO NELLA REGGIA DI CASERTA... - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

tomas milian la banda del gobbo

Stasera, in onore di Gena Rowlands, attrice strepitosa e bellissima donna forte in anni difficili per il cinema indipendente americano, mi piacerebbe rivedere i suoi capolavori “A Woman Under the Influence” o “Minnie & Moskowitz” o “La sera della prima”, che da noi abbiamo sempre visto tagliato. Uffa. Magari Amazon o Mubi hanno qualcosa. Ma il problema dello streaming, delle piattaforme è che ti illude di avere tutto, quando non è affatto vero che hanno “tutto”.

 

Hanno i film delle majors, i film indipendenti sono davvero sempre più rari e si dovrebbero benedire i collezionisti di dvd e blueray. Va bene anche “Love Streams”, che mi piacque meno, prodotto dalla Cannon, dove però Cassavetes e Gena Rowlands recitano assieme tutto il tempo.

 

alberto tarallo - LA BANDA DEL GOBBO

Stasera in chiaro, a Ferragosto, cosa abbiamo? Cine 34 alle 21 propone il finissimo “La banda del Gobbo” di  Umberto Lenzi con Tomas Milian, Pino Colizzi, Luciano Catenacci, Sal Borghese, la mia cara amica e attrice stupenda Isa Danieli. So benissimo che l’abbiamo visto tutti. Ma sarà sempre meglio di una di quelle serie tutte uguali di Netflix. Anche “The Bear”, ho visto le prime quattro puntate della terza stagione, non ha storia, sembra un ripassone delle stagioni prec edenti. Ahi!

 

Qui Vincenzo Marazzi detto Il Gobbo, alla sua seconda e ultima apparizione finisce dritto dentro il Tevere, ma troviamo suo fratello gemello, Monnezza, fondatore della F.I.G.A, Federazione Italiana Gratta Antiviolenza. E qui finisce anche il sodalizio tra Lenzi e Milian, perché lenzi non tollerava che Milian avesse mano libera su battute volgari e montaggio.

 

la banda del gobbo 6

“Quando andammo al montaggio, ricordava Lenzi a “Nocturno”, volevo tagliare alcune scene dove lui aveva recitato… diciamo sopra le righe. C’era una scena dove lui si trovava in un night ubriaco e raccontava una barzelletta di una volgarità che pregiudicava tutto il ritmo del film. Avrei voluto tagliare tutte queste scene ma per contratto mi imposero di non toccare niente. Questo film fu un grande successo, incassò un sacco di soldi, un miliardo e mezzo di allora, però non mi soddisfò”.

 

operazione sottoveste.

Milian si vantava, ovviamente, di aver dato qui il via al lato più volgare e scatenato del suo personaggio. Nasce qui il celebre scambio di battute tra il Gobbo e il benzinaio “Come te chiami tu?” – “La Pira Galeazzo” – “A La Pira Galeazzo, nun ci ho ’na lira e t’attacchi ar cazzo…”. Al cinema la gente impazziva “A Tomasse, anvedi che forza, li morté…”. Magari è più spettacolare “La guerra dei mondi”, kolossal di fantascienza diretto da Steven Spielberg con Tom Cruise, Dakota Fanning, Justin Chatwin, Tim Robbins, Miranda Otto, Canale 20 alle 21, 05.

 

operazione sottoveste

Bello, sì. Ma preferisco la vecchia versione diretta da Byron Haskin e prodotta da George Pal. Occhio a Rai Movie alle 21, 10 perché passa un capolavoro (a metà, ma sempre un capolavoro) di Brian Ded Palma, cioè “Omicidio in diretta” con Nicolas Cage, Gary Sinise, John Heard, Carla Gugino, Stan Shaw, tutto costruito sull’incredibile piano sequenza iniziale girato da De Palma che nasconde un delitto che andrà ovviamente scoperto durante un incontro di boxe in quel di Atlantic City.

 

il papocchio 5

In realtà, leggo solo 12 minuti dei 20 totali sono vero piano sequenza, il resto ha qualche trucco di montaggio. Tutta la scena dell’uragano, piena di effetti speciali, che si abbatte sullo stadio dove si svolge l’azione, venne tolto in post-produzione. Ma rimangono battute e situazioni dalle quali si capisce che deve essere accaduto qualcosa che non abbiamo visto. Questo ammazza il film. Il personaggio di Gary Sinise doveva essere interpretato da Will Smith, quello di Gilbert Powell è modellato su Donald Trump. La musica di Pino Donaggio non piacque alla produzione e venne rimandata al mittente.

 

 

il papocchio 3

Non sottovalutato il grande musical innovativo “Sognando a New York”, cioè “In the Heights” di Jon M. Chu con Melissa Barrera, Anthony Ramos, Leslie Grace, Lin-Manuel Miranda, Dascha Polanco, La5 alle 21, 10. Su Canale 27 alle 21, 10 passa la commedia con protagonista coatto “Non si scherza col fuoco” di Andy Fickman con John Cena, Keegan-Michael Key, John Leguizamo, Tyler Mane, Brianna Hildebrand. Su Iris alle 21, 10 avete invece “Maverick” di Richard Donner con Mel Gibson, Jodie Foster, lo stesso James Garner protagonista della serie “Maverick” nel ruolo del vecchio Zane Cooper, Graham Greene e perfino James Coburn. Grandissimo cast, ci sono anche Danny Glover, Dub Taylor e Margot Kidder.

 

Su Mediaset Italia 2 alle 21, 14 l’horror hongkonghese “Cacciatori di vampiri” di Wellson Chin con Michael Chow Man-Kin, Ken Chang, Yu Rongguang, Lam Suet, Chan Kwok Kwan. Mica male. La7 alle 21, 15 propone un grande successo di Cary Grant, Tony Curtis e Blake Edards, “Operazione sottoveste”, commedia di guerra. Cary Grant si sentiva vecchio e non lo voleva fare.

 

il papocchio 2

E invece lo produsse e funzionò benissimo. Fu il primo film che lanciò la stella di Blake Edwards, allora giovane regista di 37 anni, e che mise insieme, nel loro unico incontro, il maturo Cary Grant, 55 anni, che da pochi  mesi aveva finito di girare un capolavoro come “Intrigo internazionale” di Alfred Hitchcock, e il più giovane Tony Curtis, che aveva invece girato da poco un altro capolavoro, ma comico, come “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, dove, curiosamente, quando si traveste da miliardario snob imita l’accento particolarissimo proprio di Cary Grant, che era da sempre stato il suo idolo. “Dove hai trovato quell’accento phony”, gli dice nel film Jack Lemmon, “nessuno parla così”.

IL PAPOCCHIO

 

Un successo comico che andò ben oltre il previsto. Il film, uscito a Natale del 1959 in America e il 22 dicembre in Italia, fu il terzo incasso della stagione negli Usa, 9 milioni di dollari, con un profitto netto di 6,8, che diventarono poi 23 milioni con gli incassi internazionali, dietro a “Psycho” di Hitchcock, e è ricordato come il più grande successo comico di tutto il cinema americano e il maggiore di tutta la storia della Universal. Mentre Cary Grant fu allora l’attore più pagato di Hollywood per un singolo film, mezzo milione di dollari a detta di Tony Curtis, che arrivarono a tre milioni con i diritti sugli incassi, visto che era anche produttore con la sua neonata Granart Company.

 

Rete 4 alle 21, 15 propone ancora una volta “Il fuggitivo” di Andrew Davis con Tommy Lee Jones, Harrison Ford, Joe Pantoliano, Julianne Moore. Funziona sempre benissimo. Ci fece scoprire Tommy Lee Jones come poliziotto che prima o poi ti scoverà.

 

Rai Tre alle 21, 20 passa “Il Pap’occhio” di Renzo Arbore con Renzo Arbore, Roberto Benigni, Andy Luotto, Diego Abatantuono, Mario Marenco, Mariangela Melato, cioè il primo e più riuscito film della banda Arbore con tutto il suo cast. Ci sono tutti, compreso Martin Scorsese come marito (allora) di isabella Rossellini e Diego Abatantuono come frate. Partendo dal “Wojtilaccio” di Benigni a Sanremo, Arbore si lancia in una rara parodia del papa polacco e della sua voglia di fare tv. Al punto che, nel film, è proprio il papa a chiamare Arbore e la sua banda per metterne una in piedi al Vaticano, ricostruito qui nella Reggia di Caserta.

 

TOMMY LEE JONES - IL FUGGITIVO

Pericolo di blasfemia? Ci casca il celebre pretore Bartolomei, procuratore generale dell’Aquila, che sequestra il film nel momento del suo maggior successo. Anche se tornerà presto in circolazione, il sequestro nuoce al film, che avrebbe potuto incassare ancora di più di quel che fece.

 

Benigni si lancia nel monologo sulla fine del mondo, tutto girato in piano sequenza, per disperazione, visto che Tovoli aveva piazzato male una seconda camera e rimasero solo le riprese della prima camera. Il film è una caciara. Ovviamente. Ma il coro degli spernacchiatori che intonano “Azzurro” di Paolo Conte a pernacchie, con tanto di Salvatore Baccaro, è strepitoso. E anche il papa del povero Manfred Freyberger, oscuro caratterista che ebbe qui il ruolo della sua vita, e morì poco dopo, è notevole.

 

HARRISON FORD - IL FUGGITIVO

Su Cielo alle 21, 20 avete invece “Star Trek Into Darkness” di J.J. Abrams con Chris Pine, Zachary Quinto, Zoë Saldana, Karl Urban, Benedict Cumberbatch, John Cho. Non piacque a tutti, Anthony Lane del “New Yorker” lo stroncò, ma generalmente funzionò nell’ormai lontano 2015. Rai Uno alle 21, 25 propone il campione della serata, almeno sulla carta, cioè “Nuovo cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore con Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Jacques Perrin, Leopoldo Trieste, Marco Leonardi- Strepitoso gli attori secondari, Nino Terzo, Enzo Cannavale, Leo Gullotta, Isa Danieli, Tano Cimarosa.

 

Nuovo cinema Paradiso

Già rivederli sul video sarà un gran piacere. Su Tv8 alle 21, 30 ricordo come molto gradevole “Sliding Doors” di Peter Howitt con Gwyneth Paltrow, John Lynch, John Hannah, Jeanne Tripplehorn, diventanto negli anni un modo di dire del tutto staccato dal film, che era molto grazioso. Passiamo alla seconda serata con “La polizia accusa: il servizio segreto uccide”, poliziottesco politico di Sergio Martino con Luc Merenda, Mel Ferrer, Delia Boccardo, Paola Tedesco, Cine 34 alle 23.

 

nuovo cinema paradiso

Su Iris alle 23, 25 abbiamo una sorta di western moderno con uno sceriffo che non vuole sparare e una banda di motociclisti rompicojoni, “Disturbing the Peace” di York Alec Shackleton con Guy Pearce, Devon Sawa, Michael Bellisario, Dwayne Cameron, Jacob Grodnik, Barbie Blank. Non male la versione moderna, teen, di “Le relazioni pericolose” di Laclos, cioè “Cruel Intentions” di Roger Kumble con Ryan Phillippe, Sarah Michelle Gellar, Reese Witherspoon, Selma Blair, Joshua Jackson.

 

nuovo cinema paradiso

La7 alle 23, 35 ci regala il bel film tratto dal romanzo calcistico di Nick Hornby “Febbre a 90” diretto da David Evans con Colin Firth, Ruth Gemmell, Stephen Rea, Mark Strong, Lorraine Ashbourne. Rai4 alle 23, 35 passa la commedia action “I poliziotti di riserva” di Adam McKay con Samuel L. Jackson, Mark Wahlberg, Will Ferrell, Dwayne Johnson, Eva Mendes. Non deve essere malaccio. Rete 4 alle 0, 10 punta sul sicuro col primo episodio di una lunga e fortunata saga, “Arma letale” diretto da Richard Donner con Mel Gibson, Danny Glover, Gary Busey, Mitchell Ryan, Tom Atkins, Darlene Love. La chiudo qui.

arma letale 3. 3arma letale 2arma letale

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...