2020divanogiusti3012

IL DIVANO DEI GIUSTI - SE NON VI ACCONTENTATE DEI NUDI DI FLORENCE GUERIN IN “PROFUMO”, VOI PUBBLICO ZOZZONE DOVETE ASPETTARE FINO ALLE 00, 40 PER VEDERE LA VOSTRA BENIAMINA MOANA POZZI ASSIEME A MARINA FRAJESE E ALLA MISTERIOSA FRANÇOISE PERROT NELL’EROTICO-HORROR “GIOCO DI SEDUZIONE” DI ANDREA BIANCHI. ESISTERÀ SICURAMENTE UNA VERSIONE HARD… – VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

sissi, la giovane imperatrice

Stasera le cose stanno così, almeno sul digitale. Su Netflix, Amazon e Sky non vedo nulla di nuovo. Così, alle 21 e dintorni, vi dovete accontentare. Tra il classicone coloratissimo che vedete ogni anno “Sissi, la giovane imperatrice” con Romy Schneider, Rai Movie, il sempre ottimo “Forrest Gump” con Tom Hanks, Italia 1, il discreto “La leggenda di Al, John e Jack” di Aldo-Giovanni-Giacomo con tanto di Aldo Maccione gangster, Cine 34, un mai visto ma inedito film carcerario con pianista virtuoso, “Nelle tue mani” di Ludovic Bernard con Jules Benchetatt e Lambert Wilson, scelto chissà perché in prima serata su Rai Uno e “A piedi nudi nel parco” di Gene Saks tratto dalla commedia di Neil Simon con Robert Redford, Jane Fonda, Charles Boyer e Mildred Natwick, Paramount.

 

forrest gump

 

Forse rivedrei proprio questa meravigliosa commedia del 1967 dove tutto sembrava perfetto, dai protagonisti, Redford e la Natwick riprendevano il ruolo che avevano interpretato quattro anni prima a Broadway, lei venne anche candidata all’Oscar.

robert redford jane fonda a piedi nudi nel parco

 

Jane Fonda, adorabile, fu invece una seconda scelta dopo il rifiuto di Natale Wood. Ha sognato per anni di riprendere con Redford i loro personaggi invecchiati. Ricordo un favoloso Fritz Feld, vecchio attore ebreo-tedesco con baffetti nato a Berlino nel 1900, scappato in America nel 26, specializzato come cameriere e direttore d’albergo, lo ha fatto dal 1917 fino al 1990, poco prima di morire, passando per qualsiasi commedia americana, dai fratelli Marx a Jerry Lewis.

 

nelle tue mani

E ricordo una battuta che mi colpì di Charles Boyer, che riguardava il fatto che vedeva i film solo a tarda notte, cose per noi inconcepibile allora, perché solo a tarda notta passavano i capolavori della Hollywood degli anni ’30 e ’40. Ci siamo arrivati.

 

nicole kidman la bussola d’oro

In seconda serata, alle 22, 55, passa su Rai Due un ricco fantasy tratto dal primo romanzo della trilogia di Philip Pullman “La bussola d’oro”, diretto da Chris Weitz con Nicole Kidman, Daniel Craig, Eva Green e la piccola Dakota Blue Richards. Il film ebbe una lavorazione complessa e travagliata. 

 

Non piacque né a Pullman né al regista né al pubblico, malgrado i grandi nomi del cast. Al punto che non si girarono mai i due sequel.  E’ invece da poco apparsa la serie HBO “His Dark Materials” tratta dai libri di Philip Pullman. Ma ci sono voluti più di dieci anni.

 

la leggenda di al, john e jack

 

Altro film che non fu un successo, ma rivedrei volentieri è il fantascientifico “Stargate” di Roland Emmerich, Nove alle 23, 30, con Kurt Russell, James Spader e il fluidissimo Jaye Davidson da poco nominato agli Oscar per “La moglie del soldato”.

 

jaye davidson stargate

Davidson, primissima star con sessualità fluida, non fece altri film al cinema, ma divenne una personalità nel mondo della moda degli anni ’90 superfotografato assieme a Kate Moss, Sharon Stone, Naomi Campbell. Sempre in seconda serata ritroviamo la bellissima Florence Guerin in “Profumo” di Giuliana Gamba, raro erotico al femminile già visto più volte, Cielo alle 23.

 

james spader kurt russell stargate

 

Canale 5 lancia invece alle 23, 25 una commedia di Garry Marshall, “Capodanno a New York” con Robert De Niro e Katherine Heigl. Intorno a mezzanotte su Italia 1 arriva invece una commedia di Richard Curtis, “Questione di tempo”, con Rachel MacAdams, Domhnall Gleason e Bill Nighy.

 

katherin heigl bon jovi capodanno a new york

Se non vi accontentate dei nudi di Florence Guerin in “Profumo”, voi pubblico zozzone dovete aspettare fino alle 00, 40 per vedere su Cielo la vostra beniamina Moana Pozzi assieme a Marina Frajese e alla misteriosa Françoise Perrot nell’erotico-horror “Gioco di seduzione” di Andrea Bianchi.

 

occhiopinocchio

Esisterà sicuramente una versione hard con queste tre attrici presenti, siamo nel 1990 e solo la Frajese si era convertità all’hard dieci anni prima, per non parlare della Perrot, che compare qui per l’ultima volta prima di abbandonare il cinema e il porno. Vi ricordo solo che la Perrot faceva l’hard per passione. Ricca e bizzarra, era una delle azioniste del giornale satirico “il Male”. Chissà che fine ha fatto…

 

 

florence guerin profumo 1

Nella notte arrivano però i titoli più interessanti. Come “OcchioPinocchio” di Francesco Nuti, Cine 34 all’1, 05, che fu un vero disastro produttivo, oltre a un affascinante tentativo autoriale megalomane di un comico al massimo del suo successo pronto a giocarsi tutto.

 

Film bizzarro, difficilmente collocabile nel panorama italiano, difeso strenuamente da Nuti, che ci spese tre anni di lavoro, scrivendolo, dirigendolo, interpretandolo e parzialmente producendolo, portandolo a termine un anno dopo la sua prevista uscita di Natale ’93. Ma soprattutto è un caso, rarissimo nel nostro di cinema, di film monstre, 13 miliardi di budget che lievitarono a 25-30, di eccesso autoriale che si scontra con il potere della produzione, rappresentata in questo caso dalla coppia Cecchi Gori-Berlusconi della Penta.

 

moana pozzi gioco di seduzione

A novembre del 1993, infatti, poco dopo la morte del vecchio Mario Cecchi Gori, il film venne interrotto (“per la mia ‘probabile labilità’, questa è la causa ufficiale che ho letto. Ma io stavo benissimo” mi disse Nuti), gli studi vennero smontati e sembrò che tutto il progetto andasse in fumo.

gioco di seduzione

 

Le tesi erano diverse. Si parlava di eccessi di spese di lavorazione, di follie registiche. Certo, la morte di Marione Cecchi Gori avrà influito sulla sorte del film. A un anno esatto di distanza, Nuti riesce a riprendere in mano il suo film, a terminare le riprese mettendoci due miliardi di suo, sembra, e a lanciarlo in sala per Natale.

 

Il film è troppo lungo, non ben funzionante, perché si passa dall’eccesso iniziale di film alla Cimino a un minimalismo pieraccioniano. Il pubblico non ci va, l’incasso è di soli 4 miliardi su un costo di circa 30, ha capito che siamo di fronte a un’operazione Joan Lui, e non è interessato a un Nuti-Pinocchio, al comico che vuole far l’autore, vuole le vecchie storie comiche-romantiche. E Pieraccioni è dietro l’angolo.

questione di tempo

 

Nuti, comunque, riuscirà a risollevarsi dal suo Occhiopinocchio, che rimane a tutti i livelli un film di culto, eccessivo e bizzarro.

 

Ha una bella storia produttiva anche “Cotton Club” di Francis Coppola, previsto per stanotte su Rete 4 alle 2, 35 (ma perché non darlo prima?), che amo molto e che non fu affatto un fiasco. Ma una follia produttiva, sì.

richard gere diane lane cotton club

 

Robert Evans, produttore già del “Padrino”, “Chinatown”, “Popeye”, lo aveva pensato come suo giocattolo personale. Scritto da Mario Puzo, doveva essere diretto dallo stesso Evans. Che prima iniziò a voler rivedere il copione, chiamando a riscriverlo William Kennedy e Francis Coppola, poi offrì la regia a Coppola, che cercava di rifarsi dei debiti di “Un sogno lungo un giorno”.

cotton club 5

 

La lavorazione del film fu una sofferenza. William Kennedy riscrisse il copione almeno venti volte. Evans non dava pace a Coppola, al punto che il regista lo cacciò dal set. Il protagonista, che doveva essere Stallone, quando scoprì che Evans era l’amante della sua fidanzata, uscì dal film.

 

cotton club

Richard Gere lo portò Evans, ma non legò mai con Coppola. Fu Coppola invece a chiamare Bob Hoskins, che alla sua telefonata sembra che lo prese per uno scherzo. Evans passò altri guai quando venne trovato ucciso durante la lavorazione del film, nel 1983, il suo socio e co-produttore Roy Radim. Venne anche accusato del delitto.

 

cotton club 1

Detto questo, pur in mezzo a mille difficoltà, il film ha una sua bellezza, i numeri con i fratelli Gregory e Maurice Hines sono magnifici, come tutte le coreografie dei balletti, Diane Lane è adorabile e funziona benissimo con Richard Gere, Lonette McKee è favolosa quando canta “Stormy Eather” come Lena Horne. Mettiamoci anche Gwen Verdon, James Remar come Dutch Schultz e Laurence Fishburne come Bumpy Rhodes, i camei di Julian Beck, Woody Strode, Nicholas Cage, Tom Waits, perfino Joe Dallesandro come Lucky Luciano (Coppola avrebbe voluto Alain Delon…). E’ un film che amo molto e mi piacerebbe rivederlo a un’ora civile.

 

yul brynner, serge gainsbourg jane birkin il romanzo di un ladro di cavalli

Rai Movie alle 3, 10 presenta una rarità che i fan della letteraratura ebraica dovrebbe vedere, “Il romanzo di un ladro di cavalli”, diretto da Abraham Polonsky, celebre regista black-listed da Hollywood, tratto da un romanzo di Joseph Opatoshu, sceneggiato dal figlio David, ambientato sul confine russo-polacco all’inizio del ’900.

 

Girato in Jugoslavia nel 1970, prodotto da Gene Gutowski, già produttore e amico di Polanski, vanta un bel cast internazionale che va da Yul Brynner a Eli Wallach, da Serge Gainsbourg a Jane Birkin a Marilù Tolo al giovane protagonista, lo svizzero Oliver Tobias che si tentava di lanciare con questo film e con “Addio fratello crudele” di Giuseppe Patroni Griffi. Il film venne malamente distribuito da noi e non arrivò mai neanche in Inghilterra.

il romanzo di un ladro di cavalli

 

Ma la ricostruzione della vita degli ebrei stretti fra russi e polacchi è precisa, la fotografia del nostro Piero Portalupi è fantastica e rimane l’ultimo film diretto dallo sfortunato Abraham Polonsky. Chiuderà il tutto il “Satiricosissimo” di Mariano Laurenti con Franco e Ciccio scaraventati nell'antica Roma. Ma ci sono anche Karin Schubert e Edwige Fenech. Edwige… inutile dire che è stata l’eroina di questo terribile 2020.

gioco di seduzione edwige fenech satiricosissimofrancesco nuti occhiopinocchioa piedi nudi nel parcoyul brynner il romanzo di un ladro di cavalli occhiopinocchio florence guerin profumo 2a piedi nudi nel parco 3la bussola d’orocapodanno a new yorkcotton club 2stargatenovello novelli occhiopinocchiola bussola d’oro 1chiara caselli e francesco nuti occhiopinocchioil romanzo di un ladro di cavalli 2cotton club 3robert de niro capodanno a new yorkil romanzo di un ladro di cavalli franco e ciccio satiricosissimoa piedi nudi nel parco 4

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…