IL DIVANO DEI GIUSTI - SEMBRA CHE NON SIA BELLISSIMA QUESTA NUOVA VERSIONE DI “THE STAND”, LA CELEBRE SAGA APOCALITTICA DI STEPHEN KING DA OGGI IN ONDA SU AMAZON. PERÒ UN’OCCHIATA DOBBIAMO SICURAMENTE DARGLIELA – STASERA IN CHIARO C’È UN PO’ POCHINO. SERATA WOODY ALLEN (ANCORA?) SU IRIS, SERATA CELENTANO (ANCORA?) SU CINE 34. UN PO’ MEGLIO LA SECONDA SERATA, TRA IL REMAKE DI “LOLITA” CON JEREMY IRONS, DOMINIQUE SWAIN, MELANIE GRIFFITH E FRANK LANGELLA E IL SEMPRE FUNZIONANTE “ABOUT A BOY” – VIDEO

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whoopi goldberg the stand 1 whoopi goldberg the stand 1

Marco Giusti per Dagospia

 

Avete già visto tutto, eh? Sembra che non sia bellissima questa nuova versione in 9 puntate di “The Stand”, la celebre saga apocalittica di Stephen King diventa particolarmente attuale da oggi in onda su Amazon. Però un’occhiata dobbiamo sicuramente dargliela. L’ha diretta Josh Boone, già regista di “Colpa delle stelle”, ci sono James Marsden, Odessa Young, Whoopi Goldberg e Amber Heard.

rompan todo. la storia del rock in america latina rompan todo. la storia del rock in america latina

 

E’ molto divertente, invece, “Rompam Todo. La storia del rock in America Latina” su Netflix. Per i fan di cinema d’arte vedo che Amazon passa l’ottimo mélo “Un lungo viaggio nella notte” del cinese Wang Bi passato a “Un certian regard” di Cannes nel 2018. Pare un secolo fa.

 

un lungo viaggio nella notte un lungo viaggio nella notte

Dovete invece aspettare domani per “Pieces of a Woman”, altro mélo diretto da Kornel Mundruzco, prodotto da Martin Scorsese, che divise un bel po’ il pubblico a Venezia lo scorso settembre, ma molto piacque alla Giuria che premiò la protagonista Vanessa Kirby. Tragica storia di cosa capita a una coppia, soprattutto a una madre, quando perde il figlio che aspettava.

 

pieces of a woman pieces of a woman

 

Su Sky, aspettando “The Undoing”, la miniserie di Susanna Bier che tanto ha già fatto per qualche nudo della nostra Matilda De Angelis, esagerati…, oggi passano “Il delitto Mattarella” di Aurelio Grimaldi, ricostruzione storica della morte di Piersanti Mattarelli, fratello del nostro presidente. Il film era già pronto a febbraio, quando l’arrivo del Covid lo ha bloccato.

eleonora giorgi adriano celentano mani di velluto eleonora giorgi adriano celentano mani di velluto

 

Ieri mi sono visto su Sky “Radioactive”, curioso biopic sulla vita di Madame Curie, che si eleva dalla media grazie alla regia piuttosto originale di Marjane Satrapi, la regista del non dimenticato e animato “Persepolis”, e alla interpretazione della sempre bravissima Rosamund Pike. In Italia avrebbero chiamato ovviamente la Capotondi.

rosamund pike marie curie in radioactive rosamund pike marie curie in radioactive

 

Ci sono anche Sam Riley come Pierre Curie, ma muore presto, e Anya Taylor-Joy, l’eroina della “Regina degli scacchi”, che fa la figlia Irene dei Curie. I primi dieci minuti sono piuttosto moscetti, ma poi il film, decisamente su commissione per la Satrapi, migliora davvero offrendoci delle stravaganze narrative, legate alle scoperte dei Curie rispetto al radio, e delle stravaganze visive piuttosto inaspettate.

 

 

olivia newton john xanadu olivia newton john xanadu

I Curie non fanno benissimo a dormire con la boccetta di radio fra le braccia a letto, questo l’ho imparato. Ho imparato anche molte altre cose e confesso la mia ignoranza sull’argomento.

 

Credo di non aver mai visto il primo biopic sulla vita di Madame Curie diretto nel 1943 da Mervyn Le Roy, che rimpiazzò Albert Lewin, per la Metro Goldwyn Mayer con Greer Garson e Walter Pidgeon. Sei nomination e non ne vinse una. Il film era nato per Greta Garbo e Spencer Tracy. Lavorarono alla sceneggiatura perfino Aldous Huxley e F. Scott Fitzgerald, ma vennero cacciati. Pensa un po’.

 

Stasera in chiaro c’è un po’ pochino. Serata Woody Allen (ancora?) su Iris, prima alle 21 “Midnight in Paris” con Owen Wilson, Marion Cotillard, Rachel McAdams, piaceva molto a Tarantino ricordo, poi “Café Society” con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Blake Lively.

jeremy irons dominique swain lolita jeremy irons dominique swain lolita

 

Serata Celentano (ancora?) su Cine 34, tra “Mani di velluto” con Eleonora Giorgi e Gino Santercole e “Il burbero” con Debra Feuer e Jean Sorel.

 

“Sissi, destino di un’imperatrice” in ventesima replica su Rai Movie alle 21, un “Churchill” che non ho visto, con Brian Cox protagonista e Miranda Richardson su La7 alle 21, 20.

 

about a boy about a boy

Un po’ meglio la seconda serata, tra il remake di “Lolita” diretto da Adrian Lyne con Jeremy Irons, Dominique Swain, Melanie Griffith e Frank Langella su Cielo alle 23, e il sempre funzionante “About a Boy”, tratto dal romanzo di Nick Horby, diretto da Chris e Paul Weitz con Hugh Grant, Nicholas Hoult, Rachel Weisz e Toni Colette.

 

le avventure di arsenio lupin le avventure di arsenio lupin

 

Rai Due si lancia addirittura nel cineclub come ai vecchi tempi con “La città proibita” di Zhang Yimou con Chow Yuen Fat e la bellissima Gong Li, alle 00, 30. Alle 2, 35 su Iris spunta anche “Xanadu” disastroso musical che segnò la carriera di Olivia Newton-John. Non mi ricordavo che ci fosse Gene Kelly oltre a Michael Beck e a Sandahl Bergman.

GONG LI LA CITTA PROIBITA GONG LI LA CITTA PROIBITA

 

Rete 4 propone alle 2,35  “Il toro” di Carlo Mazzacurati con Diego Abatantuono, Roberto Citran. Mazzacurati sapeva intuire i disagi e la forma culturale del nordest italiano più profondo, anche se il film non funzionò come il dovuto a Venezia. E pensare che produceva Cecchi Gori.

eleonora giorgi adriano celentano mani di velluto eleonora giorgi adriano celentano mani di velluto

 

Alle 4 di notte arrivano delle sorprese, come su Iris “Le avventure di Arsenio Lupin” girato nel 1956 dal grande Jacques Becker con Robert Lamoureux, O. E. Hasse e la nostra Sandra Milo quando era internazionale. Ma rivedrei anche “Il provinciale” di Luciano Salce con Gianni Morandi, Maria Grazia Buccella, Sergio Leonardi, Franco Fabrizi, Teri Hare, Cine 34 alle 4, 15.

 

 

olivia newton john xanadu olivia newton john xanadu

Un film che doveva essere girato da Alberto Lattuada, come ricordava lo stesso Salce. “Quando mi hanno affidato la regia del film, che non ha ancora un titolo, mi sono trovato di fronte ad una situazione già molto ben sistemata, in quanto doveva essere diretto da Alberto Lattuada.

 

anthony franciosa la maja desnuda anthony franciosa la maja desnuda

 La storia è stata scritta in funzione della Buccella e di Morandi, per cui le parti sono disegnate loro addosso.”

 

Il 27 febbraio del 1971 un incendio divampato negli stabilimenti della De Paolis a Roma sulla Tiburtina distrusse un capannone di 27 metri per 18 dove si stavano girando gli ultimi interni del film, allora intitolato Lui, lei e l’amore. Danni di mezzo miliardo. Nel set era stato ricostruito l’appartamento stravagante della Buccella.

 

Ci sarebbe anche “La maja desnuda” girato in Italia da Henry Koster con la divina Ava Gardner come Maja desnuda e Maja vestita, Anthony Franciosa come Goya (vabbè…),  Amedeo Nazzari come Primo Ministro, Lea Padovani e Gino Cervi come Re di Spagna, prodotto da Silvio Clementelli e Goffredo Lombardo. Grande fotografia di Giuseppe Rotunno… Che nostalgia. Rai Movie alle 5. Tardino, eh…

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