il divano dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - SIETE A BERLINO? SI APRE OGGI IL BUD SPENCER MUSEUM. PER CELEBRARLO SU RETE 4 ALLE 21, 25 “ANCHE GLI ANGELI MANGIANO FAGIOLI” - IN SECONDA SERATA ARRIVA PURE  SU CINE 34 “DON FRANCO E DON CICCIO NELL’ANNO DELLA CONTESTAZIONE” CON EDWIGE FENECH MAOISTA RIVOLUZIONARIA IN MINIGONNA - SI RIDE PARECCHIO, INVECE, E INFATTI FECE UN SACCO DI SOLDI QUANDO USCÌ, “I SOLITI IDIOTI. RICORDATE?  “DAI CAZZO!” (CONCHITA DE GREGORIO NON LO CAPI’) – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

c'era una volta a hollywood quentin tarantino

Siete a Berlino? Si apre oggi il Bud Spencer Museum da non perdere assolutamente. Vi daranno anche i fagioli alla Bud. Siete a Los Angeles? Beh, al New Beverly, il cinema di Tarantino, a parte che un paio di giorni fa alla proiezione di “Pulp Fiction” c’erano anche Tarantino e il co-sceneggiatore Roger Avary, scatenati tra la folla, stasera fanno “New York, New York” di Martin Scorsese. Siete nell’Ohio? Fate un salto sul set del nuovo film di Luca Guadagnino, “Bones and All”, tratto dal romanzo di Camille DeAngelis.

 

Si sono viste le prime fotografie in questi giorni. Protagonisti sono Thimothée Chalamet e Taylor Russell in un viaggio nell’America di Ronald Reagan. Fuggono, fuggono, ma non riusciranno a fuggire dal loro terrificante passate, leggiamo nelle prime note di produzione. Tra gli altri attori ci sono Mark Rylance (“Il ponte delle spie”), André Holland, la Jessica Harper di “Suspiria”, Michael Stuhlbarg, il regista David Gordon Green, Francesca Scorsese e Chloe Sevigny, che abbiamo già visto nella serie “We Are Who We Are”.

 

luca guadagnino

Siete in Italia? Niente di meglio stasera che spararsi “L’esorciccio” di Ciccio Ingrassia con Lino Banfi indemoniato su Cine 34 alle 21. Sarà bruttissimo, ma funziona bene anche contro il caldo. Per celebrare Bud Spencer ci sarebbe anche su Rete 4 alle 21, 25 “Anche gli angeli mangiano fagioli” di E.B.Clucher alias Enzo Barboni con Giuliano Gemma al posto di Terence Hill, Robert Middleton, Bill Vanders e un po’ di americani che abitavano a Roma. La7 alle 21, 30 lancia ancora una volta “Indovina chi viene a cena?” di Stanley Kramer con Spencer Tracy e Katherine Hepburn che scoprono a cena che il marito di loro figlio sarà un nero, Sidney Poitier. Da rifare con Salvini e la Meloni.

 

Purtroppo temo che gli italiani vedano questo film, dopo quasi sessant’anni, come attualissimo rispetto a qualsiasi problemi di matrimonio ultirazziale. I migliori film della prima serata, a parte il trionfale “L’esorciccio”, sono su Cielo alle 21, 15 il già visto e rivisto lesbo-thriller “Bound” dei fratelli/sorelle Wachowski con Gina Gershon e Jennifer Tilly e su Rai Storia alle 21, 10 il romanticissimo “Bright Star” di Jane Campion con Abbie Cornish come Fanny Brawne pazzamente innamorata del John F. Keats di Ben Whishaw. Tutto girato in Nuova Zelanda, ma chi se frega. Da noi lo avremmo girato in Puglia. Ben Whiashaw è adorabile anche quando interpreta l’orsetto peruviano Paddington.

esorciccio

 

Segnalo altri due film totalmente disastrosi, perché con il caldo, si sa, non posiamo non adorare i film brutti, anzi bruttissimi- Così su Iris alle 21 passa il terrificante “Original Sin” di Michael Cristofer con Antonio Banderas e Angelina Jolie, “il solo peccato è quello di annoiare lo spettatore fino alle lacrime”, mentre su Canale 20 alle 21, 05 arriva il disastroso fantascientifico ambientato nel medioevo norvegse (è così…) “Outlander – L’ultimo vichingo” di Howard McCain con Jim Caviezel, Sophia Myles, Jack Huston, Ron Perlman e John Hurt. In pratica un soldato alieno e il suo più acerrimo nemico si menano a sangue in quel della Norvegia del Medio Evo dopo un brutto atterraggio. O vedi “L’esorciccio” o vedi “Outlander” o vedi “Oiginal Sin”.

bud spencer 3

 

Allegri che in seconda serata arriva pure  su Cine 34 alle 22, 55 “Don Franco e Don Ciccio nell’anno della contestazione” di Marino Girolami, ma in realtà diretto dal figlio Enzo Girolami Castellari, con Edwige Fenech in minigonna a filo mutanda come maoista rivoluzionaria figlia del fascistone del paese. Cultone indimenticabile. Per vostra sfortuna fanno anche dei buoni film, come “Truman” di Cesc Gay, Rai Movie alle 23, con Ricardo Darin, malato terminale, che vede il suo amico del cuore Javier Camara e gli affida il suo cane, Truman. Su Iris alle 23, 25 arrivano Jack Nicholson e Jessica Lange nel celebre “Il postino suono sempre due volte” di Bob Rafelson. L’ho sempre adorato e la loro scena di sesso rimane una delle migliori del cinema americano del periodo.

 

i soliti idioti 88

Un po’ depressivo, ma non male, anche se non puoi far girare a un’attrice tutto un film in ciabatte è “Ride” di Valerio Mastandrea, Rai Tre alle 00, 05, con Chiara Martegiani nel ruolo di una giovane vedova che non riesce proprio a piangere, a stare davvero male, e mentre si prepara al funerale del marito, operaio morto sul lavoro, assorbe su di sé le confessioni e il dolore delle tante persone, più o meno vicine, che lo avevano conosciuto e amato. Un fratello, Stefano Dionisi, che ha fatto altre scelte e che vorrebbe forse un regolamento di conti interno alla famiglia (“è morto il fratello sbagliato”). Un padre, Renato Carpentieri, che ha vissuto le lotte operaie con altro spirito e si prepara con gli amici a una sorta di funerale manifestazione.

 

ciccio franco fenech

Un figlioletto, Arturo Marchetti, che vuole vestirsi di nero con la maglia del Borussia, e si prepara alle interviste della stampa studiandosi un copione in modo da far colpo su una ragazzina. Ma ci sono anche una ex fidanzata sconvolta, Silvia Gallerato, una coppia di amici in crisi che dichiarano il proprio fallimento proprio a lei, a Carolina, la vedova che non riesce a piangere, e non riesce neanche a uscire di casa, chiusa in una sorta di curioso stato di incapacità alla sofferenza.

 

edwige fenech 5

Mastandrea mette in questo piccolo film, in qualche modo collegato al suo primo corto da regista, Trevirgolaottantasette, con Elio Germano e Marco Giallini, dedicato alle morti sul lavoro, non solo la sua esperienza di attore e di produttore dei film del suo dichiarato maestro e amico Claudio Calligari, con Nettuno al posto di Ostia, ma anche molto del suo bagaglio di vita più personale. Si ride parecchio, invece, e infatti fece un sacco di soldi quando uscì, “I soliti idioti. Il film” di Enrico Lando con la coppia (allora) Biggio e Mandelli. Ricordate?  “Dai cazzo!”. 550 copie. Tutto girato tra Milano e Bergamo, coi nordici che fanno i romani (questo per i romani è inconcepibbile…). E, soprattutto, un fondamentale articolo di Conchita De Gregorio che in prima pagina su “Repubblica”, sgomitando con Natalia Aspesi, cercava di capire perché i ragazzetti avrebbero preferito questo film a “This Must Be The Place” con Sean Penn di “incalcolabile bravura”. Il tutto mentre il paese affondava e i soliti idioti del titolo del film, più che autori e produttori, magari eravamo, al solito, proprio noi.

 

i soliti idioti 4

“Ma che paese è questo?” si domandano i protagonisti del film, il nerd Gianluca (Biggio) e il terribile padre romano Ruggero “Dai cazzo!” De Ceglie (Mandelli) di fronte alla coda in autostrada per un incidente stradale. Loro, scambiato il Jaguar con un’autoambulanza per avere il via libera sulla corsia di servizio, passano via senza neanche soccorrere il malconcio. Figlio stretto del capolavoro di Dino Risi “I mostri”, ma anche della cultura della gloriosa MTV italiana, della digestione rapida del romano di Sordi-Verdone-Funari-Cipolla, “I soliti idioti” è qualcosa di più del tentativo di Valsecchi di ripetere il successo di Zalone&Nunziante.

 

bud spencer 5

Conchita non l’aveva capito, troppo impegnata allora a capire Renzi, ma Ruggero, il padre sboccato e truculento (fra i suoi top: “Me se rantola il culo”, “Chi è? Sto cazzo!”, “Me sta a venì ’na prostata grande come ’na noce de cocco!”) è il più perfetto esempio di come i nostri ragazzi vedono la generazione che li ha preceduti e che li sta mandando alla rovina.  Nella notte, vi segnalo l’horror “The Grudge” di Takashi Shimizu con Sarah Michelle Gellar, Clea DuVal, Bill Pullman, Rai Movie all’1, un altro film con Bud Spencer, “Charleston” di Marcello Fondato, Cine 34 alle 4, 20, con James Coco e Herbert Lom, il documentario firmato a quattro mani da Tonino Guerra e Andrey Tarkosky, Rai Tre alle 4, 30, il folle finto-sequel “Patrick vive ancora” di Mario Landi con Gianni Dei che fa il morto e Carmen Russo nudissima, Italia 1 alle 4, 50. Attenti che su Prime sono comparsi assieme l’opera prima di Antonio Pietrangeli, “Il sole negli occhi” e il postatomico coatto “1990: I guerrieri del Bronx” di Enzo G. Castellari con Vic Morrow, Christopher Connelly e Mark Gregory. Filmone. 

i soliti idioti 9

 

 

bud spencer

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)