IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA COSA VEDIAMO IN TV? BEH. INTANTO IO MI DEVO VEDERE LA NUOVA SERIE DARKISSIMA DELLA MARVEL, “MOON KNIGHT”. SU RAI DUE ARRIVA “C’ERA UNA VOLTA A… HOLLYWOOD" DI QUENTIN TARANTINO, UNA MERAVIGLIA - PER I FAN DELL’UNICO FILM EROTICO DI ALBA PARIETTI SEGNALO LA RICOMPARSA DE “IL MACELLAIO” DI AURELIO GRIMALDI, STRACULT ASSOLUTO. NEL FILM LA PROTAGONISTA LA VIOLENZA DEL MASCHIO BRUTALE SE LA COSTRUISCE PROPRIO DA SÉ ADESCANDO A CASA SUA IL MACELLAIO SCOPATORE MIKI MANOJOVIC… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Stasera cosa vediamo in tv? Beh. Intanto io stasera mi devo vedere la nuova serie darkissima della Marvel, “Moon Knight” con Oscar Isaacs, Ethan Hawke, May Calamaway e il povero Gaspard Ulliel, la star francese morta in un incidente di sci quest’inverno, scritta da Jeremy Slater (“The Umbrella Academy”) su Disney+.

 

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In chiaro in prima serata cosa abbiamo? Su Rai Due alle 21, 20 i fan di Tarantino saranno contenti per l’arrivo di “C’era una volta a… Hollywood" con Leonardo DiCaprio come l’attore di serie tv Rick Dalton e Brad Pitt come la sua controfigura Cliff Booth alle prese con la Hollywood del 1969, i delitti della Manson Family, il mondo dei produttori, le feste di Playboy.

 

margot robbie nel ruolo di sharon tate in once upon a time in hollywood margot robbie nel ruolo di sharon tate in once upon a time in hollywood

C’è di tutto, da Margot Robbie come Sharon Stone, Al Pacino come produttore che manda Rick Dalton in Italia a girare film con Corbucci, Kurt Russell, Dakota Fanning, un finto Bruce Lee.

 

Da Cannes scrivevo più o meno così: E’ una meraviglia. E non potrebbe essere altrimenti.

 

Ma in generale ai critici, soprattutto italiani, non è piaciuto. Sticazzi. Nessuno oggi gira come gira Tarantino. Mi dispiace.

 

Come nel 1969, l’anno in cui è morta Sharon Tate, erano davvero in pochi a girare come Roman Polanski. Lo sapevamo e lo sappiamo anche oggi.

 

 

 

 

bruce lee cera una volta a hollywood bruce lee cera una volta a hollywood

 

E questo film, anche se non si può dire il finale, e vi giuro che è meraviglioso, è un omaggio commovente e sincero non tanto al piccolo western televisivo americano o agli spaghetti western di Sergio Corbucci o ai chorizo western di Joaquin Luis Romero Marchent o agli eurospy di Antonio Margheriti, ma proprio a Roman Polanski, al suo genio, a Sharon Tate.

 

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Anche se lo vediamo solo in poche scene, una incredibile dove viene ricostruita una festa del Playboy Club, il film sembra costruito interamente e senza nessun tentativo di fare rivelazioni esplosive o atteggiarsi a crime movie, quasi come una preghiera di perdono da parte della Hollywood per quel che accadde nella villa di Polanski cinquant’anni fa.

 

Il tutto a cinquant’anni anche dal capolavoro di Sergio Leone, C’era una volta il west, che Tarantino omaggia, in fondo, solo nel titolo.

 

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Ma come Leone, allora, sembrò voler chiudere con il cinema western, anche se non riuscirà a farlo, Tarantino qui sembra quasi chiudere con la sua passione del film nel film, con la ricostruzione degli anni d’oro degli spaghetti western.

 

Perché, esattamente come in The Hateful Eight, che è forse il suo film più importante se non il suo capolavoro, il western è solo un mezzo per colpire molto più in alto e dire cose più scomodo.

 

Lì l’America dilaniata dagli odi di razza e dalla violenza che porterà a Trump, qui la macchina di odio che porterà alla macelleria della Manson Family.

macchine mortali macchine mortali

 

Ma stasera ci sono molti altri buoni film. Il thriller “The Peacemaker” di Mimi Leder con George Clooney, Nicole Kidman, tutto ambientato in Russia dove due treni stanno per scontrarsi e uno dei due trasporta armi nucleari. Ahi!

 

O l’apocalittico prodotto e sceneggiato da Peter Jackson “Macchine mortali”, diretto da Christian Rivers con Hera Hilmar, Robert Sheehan, Hugo Weaving, Leila George e il bel René-Jean Page di "Bridgerton", canale 20 alle 21, 05.

macchine mortali macchine mortali

 

Ci sarebbe anche il sentimentalone “Come un uragano” diretto da George C. Wolfe nel 2008 con Richard Gere e Diane Lane, grande coppia dai tempi di “Cotton Club”, La5 alle 21, 10. O “Sherlock Holmes: Gioco di ombre” diretto da Guy Ritchie con Robert Downey jr, Jude Law, Noomi Rapace, Rachel McAdams, Kelly Reilly, Jared Harris, canale 27 alle 21, 10.

 

Il super drammatico “In nome di mia figlia” diretto da Vincent Garenq e Julien Rappeneau vede Daniel Auteuil cercare di fare chiarezza in un arco di tempo spaventoso, 27 anni, sulla morte della figlia, Rai Movie alle 21, 10.

 

 

the italian job the italian job

 

Anche Nicolas Cage cerca di capire che fine ha fatto il figlio e perché in una misteriosa notte di Halloween nel fantasy “Pay the Ghost” di Uli Edel , Rai 4 alle 21, 20. Non ho visto “Miral” il film diretto da Julian Schnabel, l’artista-regista, tratto dal romanzo di Rula Jebreal, allora sua fidanzata, con Freida Pinto, Willem Dafoe, Hiam Abbass, Vanessa Redgrave, Tv200 alle 21, 10, ma allora se ne parlava malissimo. Poco adatto il mondo palestinese al regista americano.

 

amici come prima amici come prima

Ricordo carino, ma niente di più “The Italian Job” di F. Gary Gray con Mark Wahlberg, Charlize Theron, Donald Sutherland e Jason Statham, il quasi-remake del celebre film inglese “The Italian Job” girato a Torino da Peter Collinson con Michael Caine con le mini che scorazzavano per la città, canale Nove alle 21, 25.

 

Non mi piaceva quasi per niente “Venom” di Ruben Fleischer con Tom Hardy, Riz Ahmed, Michelle Williams, anche se funzionò benissimo al box office, Tv8 alle 21, 30.

 

 

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Cine 34 alle 21 presenta “Amici come prima” diretto da Enrico Lando, con otto scene rigirate da Fausto Brizzi, con Pio e Amedeo al loro esordio nel cinema. Con loro ci sono buoni attori come Alessandra Mastronardi, Massimo Popolizio e la comica Maria De Biase oggi molto in voga. Non è un capolavoro, ma due risate ci scappano. Anche se è un film che scontentò un po’ tutti, protagonisti, comici, produttori.

 

amici come prima amici come prima

In seconda serata avete il thriller belga “La meccanica delle ombre” di Thomas Kruithof con François Cluzet, Alba Rohrwacher, Denis Pdalydes, Sami Bouajila, Rai Movie alle 22, 40, storia di un impiegato modello che si ritrova a gestire un lavoro che la porta a soluzione impreviste e criminali.

 

 

massimo ceccherini alessandro paci lucignolo massimo ceccherini alessandro paci lucignolo

Amo molto “Lucignolo” di Massimo Ceccherini, qui alla sua opera prima, con un cast di fedelissimi amici, Alessandro Paci, Carlo Monni, Flavio Bucci e una straripante Claudia Gerini che si esibisce in un numero di pole dance di 15 minuti che ci lasciò tutti di stucco anche perché non capivamo se aveva o no le mutande. Cecche se ne innamorò perdutamente. Difficile dargli torto. Ricordo anche apparizioni eccellenti di Paolo Rossi, Giancarlo Antognoni e Tinto Brass. Film adorato, guarda un po’, da Lietta Tornabuoni che di Cecche fu una vera fan.

claudia gerini massimo ceccherini. lucignolo claudia gerini massimo ceccherini. lucignolo

 

Su Rai 4 alle 22, 55 vedo che passa “La taularde” di Audrey Estrougo con Sophie Marceau, Suzanne Clément, Anne Le Ny dove una tranquilla borghese finisce in carcere per avere aiutato il marito a evadere…

 

Su La7D alle 23, 20 passa “Come farsi lasciare in 10 giorni” di Donald Petrie con Kate Hudson e Matthew McConaughey, commedia del 2003.

 

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Traffico d’armi, truffe, guerriglia sono i temi del curioso “La contropartita”, diretto nel 1988 da Jerry Schatzberg, grande fotografo e regista di film importante (“Panico a Needle Park”), con Andy Garcia, Ellen barkin, Morgan Freeman, 7Gold alle 23, 30. Piuttosto buono “Spy Game” di Tony Scott con Robert Redford e Brad Pitt ambientato nel 1991 poco dopo la caduta del Muro di Berlino.

 

Su Italia 1 alle 23, 50 avete una dark comedy italiana che alla sua uscita andò malissimo, ma è piuttosto divertente, “Omicidio all’italiana” opera seconda di Maccio Capatonda. Tutto ruota attorno a un delitto che potrebbe dare vita a un paesino sperduto dove non succede mai nulla.

 

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“Cogne, Avetrana, Novi Ligure, che hanno più di noi?”, si chiedono Piero e Marino Peluria, sindaco e vicesindaco di Acitrulo, Maccio e Herbert Ballerina, di fronte alla possibilità di risolvere la miseria del loro paesino sperduto fra le montagne abruzzesi con un delitto da esibire in tv nel megashow sanguinoso “Chi l’acciso” condotto dalla superstar Donatella Spruzzone, una grande Sabrina Ferilli.

 

Poco conta, anche per lei, se non si tratti di un vero delitto (ma ne siamo sicuri?), di fronte all’idea di poter far diventare Acitrulo, “la città della morta ammazzata”. Anche senza aver mai assaggiato né l’amaraccio, l’imbevibile liquore di Acitrulo, né il babacchione, il dolce tipico del posto, da prendere subito dopo l’amaraccio, trovavo il film una bomba.

 

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Sfortunatamente lo trovavo una bomba solo io. Non c’è solo la parodia dei programmi del dolore alla “Chi l’ha visto?” o alla “Vita in diretta”, scrivevo, c’è la parodia di un intero paese, il nostro, perduto dietro la necessità di sentirsi connessi, di una classe politica che non va oltre le frasi fatte, “uscire dall’euro è stata una sciocchezza”, di intere generazioni rovinate dai selfie e dal gomorrismo televisivo.

 

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“Cosa prova in questo momento?”, continuano a chiedere i giornalisti ai 16 abitanti di Acitrulo, diventata improvvisamente famosa grazie al delitto con dodici coltellate di una contessa. “Tanto dolore”, risponde un vecchietto seduto sulla tazza del cesso, “perché sono stitico”. Da recuperare.

 

Su Rete 4 alle 00, 50, brutto orario eh?, parte addirittura “8 ½” di Federico Fellini con Marcello Mastroianni che deve fare un film che non girerà mai e gioca con le sue donne, Anouk Aimée, Sandra Milo, Rossella Falk, una bellissima Claudia Cardinale, fa perdere tempo ai produttori.  Con “8 1/2”, scriveva Orson Welles, nasce il cinema d’autore, il film col nome del regista prima del titolo del film.

 

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Per i fan dell’unico film erotico di Alba Parietti segnalo la ricomparsa de “Il macellaio” di Aurelio Grimaldi, stracult assoluto, Cine 34 alle 00, 55. Nel film la protagonista la violenza del maschio brutale se la costruisce proprio da sé adescando a casa sua il macellaio scopatore Miki Manojovic.

 

Un operatore mi ha raccontato di aver partecipato alle riprese della prima versione del film, diretta da Tinto Brass e sempre con la Parietti, si doveva chiamare “Tenera è la carne”. Ma il film venne interrotto per la morte del produttore, e tutto il progetto passò a Aurelio Grimaldi, anche perché Tinto e Alba avevano litigato di brutto.

 

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E’ un buon noir americano “L’occhio del ciclone” diretto dal francese Bertrand Tavernier nel 2009 con Tommy Lee Jones che indaga su un serial killer che uccide prostitute e si ritrova a parlare coi fantasmi dei confederati e su un vecchio caso di linciaggio del 1965. Questo tardo thriller di Tavernier è considerato un po’ un pasticcio, ma mi piace molto. Ci sono anche John Goodman, Kelly MacDonald, Mary Steenburgen, Tv8 all’1, 30.

 

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Su Cine 34 alle 2, 20 passa il raro “I quattro tassisti” di Giorgio Bianchi con Gino Bramieri, Peppino De Filippo, Erminio Macario e Aldo Fabrizi. Chi se lo ricorda più? “Italiani brava gente” di Giuseppe De Santis, Rai Movie alle 2, 30, doveva essere una grande coproduzione italo-sovietica dei primi anni’60 in grado di competere con i film bellici americani.

 

Non funzionò quasi per niente, invece, io stesso lo ricordo un po’ noioso. Inoltre la presenza di Raffaele Pisu, comico televisivo allora popolarissimo come protagonista accanto a star come Arthur Kennedy, Peter Falk, Tattyana Samoylova, ci sembrò un azzardo poco riuscito. De Santis lo aveva chiesto anche a Franco e Ciccio che, per loro fortuna, declinarono l’invito. Il film, però, è interessantissimo. Lo trovate su Rai Movie alle 2, 30.

 

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Su Rete 4 alle 3, 40 trovate una grande commedia di François Truffaut con il suo attore feticcio, Jean-Pierre Léaud come Antoine Doinel, “Domicile conjugal”, da noi malamente tradotto con “Non drammatizziamo… è solo questione di corna”.

 

Antoine qui è sposato con la bella Claude Jade, aspettano anche un figlio, quando lui si innamora della giapponese Kyoko di Hiroko Berghauer. Ricordo perfettamente la lezione su come si mette il burro sulle fette biscottate senza spezzarle.

 

Su Cine 34 alle 4, 05 arriva “Orgasmo Nero” di Joe D’Amato con Lucia Ramirez, Nieves Navarro, Richard Harrison, Annj Goren, definito dal suo regista “partito come soft e poi diventato hard”, con tanto di inserimenti erotici che sicuramente non vedrete stasera in tv e finale horror-cannibal.

 

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Nieves Navarro e Richard Harrison sono una coppia borghese in vacanza ai Caraibi, lei assatanata e lui scrittore non troppo dotato. Si scatenano con la figlia adottiva di lui tutto sesso, Lucia Ramirez, senza sapere che lei oltre a scopare sa come usare le pratiche voodoo. Uno dei migliori film porno di Joe D’Amato girato a Santo Domingo. Ci sono anche, per le scene hard, Mark Shannon alias Manlio Cersosimo e Annj Goren alias Anna Maria Napolitano. Imperdibile.

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Su Iris alle 4, 15 c’è il notevole film-omaggio alla Nouvelle Vague di Jonathan Demme “The Truth About Charlie” con Mark Wahlberg, Thandie Newton, Christine Boisson, Tim Robbins. In realtà è anche il remake del celebre “Sciarada” di Stanley Donen con Cary Grant e Audrey Hepburn, ma Demme sembra più interessato a ritrovare elementi sparsi dei film di Truffaut e Godard a Parigi. Compaiono anche Agnès Varda, Charles Aznavour e Anna Karina. Delizioso.

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Chiudo con il clamoroso “Il domestico” di Luigi Filippo d’Amico, Cine 34 alle 5, 10, con Lando Buzzanca che attraversa l’Italia e il cinema italiano del novecento. La parte più riuscita e divertente è quella legata al Neorealismo alla Matarazzo e al cinema, con Salce che interpreta il regista di cinema popolare, Femi Benussi mondina un po’ mignotta e il grandissimo Cannavale come produttore napoletano alla Peppino Amato. Ma non è male neanche Eleonora Fani come figlia strabica di Foà che riacquisterà la perfezione degli occhi dopo una scopatona col domestico Sasà. La chiudo qui.

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