DRAGHI NON HA DATO CARTABIANCA – IL PREMIER SE NE LAVA LE MANI DELLA CHIUSURA DEL PROGRAMMA DELLA BERLINGUER E SI SMARCA DA CHI VOLEVA COINVOLGERLO NELLA "CONGIURA": MARIOPIO VUOLE TENERSI FUORI DALLE BEGHE DI VIALE MAZZINI (E' IL SUO LUOGOTENENTE FUORTES A DOVER SMAZZARE LE ROGNE) - A VOLER METTERE ALLA PORTA LA GIORNALISTA E' STATO IL PD CHE NON AMMETTE VOCI STONATE A RAITRE…

-

Condividi questo articolo


Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano”

 

bianca berlinguer bianca berlinguer

Pare paradossale che un programma chiamato Cartabianca non abbia carta bianca per fare informazione e approfondimento senza veti, diktat o minacce di epurazione. Eppure questa è la sorte del talk show condotto su RaiTre da Bianca Berlinguer, finito sotto la scure e il fuoco amico della sinistra targata Pd per le sue ospitate di personaggi un po' troppo liberi e non irregimentat in merito al conflitto in Ucraina, come il prof Alessandro Orsini.

 

mario draghi mario draghi

Intenzione dei dem e della Rai guidata da Fuortes (le due cose, nel servizio pubblico, ahinoi combaciano) sarebbe quella di chiudere il programma, non prevedendolo nel palinsesto della prossima stagione, e affidare a Bianca un contentino, tipo una fascia pomeridiana più breve o uno spazio su RaiUno ma a orario improponibile, a notte fonda.

 

Il messaggio è chiaro: se non ti adegui al Verbo Pd - soprattutto su RaiTre, considerato feudo dem - vieni cacciato/a via, specialità in cui erano esperti i progenitori comunisti dei dem, tramite le purghe staliniane. E il monito è anche rivolto agli altri conduttori Rai: occhio, se osate non obbedire al Pensiero Unico, verrete sbattuti fuori. Democraticamente, s' intende, E a prescindere dagli ascolti (pure buoni, come quelli di Bianca).

NADANA FRIDRIKHSON BIANCA BERLINGUER NADANA FRIDRIKHSON BIANCA BERLINGUER

 

Di questa deriva pareva complice se non artefice il premier Draghi che, in quanto presidente del Consiglio, del Carrozzone Rai sarebbe il grande manovratore, come capita da sempre ai primi ministri in Italia, essendo da noi il servizio pubblico un servizio politico, e cioè alla mercé della politica.

 

Questa tesi era stata esposta ieri anche dal direttore di Libero Alessandro Sallusti nel suo editoriale con un appello al premier a «evitare l'editto ucraino sulla Berlinguer» e un'esortazione a «prendere le distanze da questa operazione».

discorso di mario draghi al parlamento europeo strasburgo 3 discorso di mario draghi al parlamento europeo strasburgo 3

 

I RESPONSABILI

Detto fatto: Draghi ha comunicato la sua totale estraneità alla vicenda, facendo sapere che, se qualcuno vuole tirarlo dentro, si sbaglia, visto che a lui non interessa la questione. Questa posizione, da un lato, dimostra come il premier voglia avere un atteggiamento tutt' altro che interventista nelle faccende Rai, evitando di immischiarsi o di guidare dall'alto direttamente o per interposta persona nomine, palinsesti e programmi.

 

orsini bianca berlinguer orsini bianca berlinguer

Il secondo aspetto è che a volere la defenestrazione della Berlinguer è in primis il Pd e qualche suo alleato della nomenklatura. Tra cui l'ad Rai, Fuortes, e il direttore degli Approfondimenti, Mario Orfeo. Ma non è da escludere che un ruolo lo abbia qualche alto funzionario di Stato, che tira le funi in nome non del servizio pubblico, ma di benefici personali di carriera, vedi la permanenza al potere.

 

mario draghi 1 mario draghi 1

Non vogliono sicuramente la chiusura di Cartabianca i grillini, che vedono in esso una sponda alle loro posizioni critiche rispetto al filo-atlantismo. E non la vogliono Lega e Fdi che hanno fatto un appello contro la censura. Gira e rigira, a chiedere il bavaglio, anzi il soffocamento mediatico della Berlinguer è il Partito democratico. Che vuole continuare la sua operazione speciale di colonizzazione dei palinsesti, aggiungendo all'egemonia culturale un'occupazione strategica delle postazioni di potere e informazione, con un controllo sui contenuti e sui contenitori.

BERLINGUER ORSINI BERLINGUER ORSINI

 

Ora, beninteso, chi scrive e il giornale su cui scrive non condividono forse nemmeno mezza frase di Orsini e altri ospiti anti-Nato a Cartabianca. Ma è assurdo che, mentre si contestano i metodi repressivi della libertà di espressione in Russia, si adottino - in maniera più soft e più subdola - strumenti analoghi per comprimere da noi la libertà dei "dissidenti".

mario draghi mario draghi

 

L'avere una posizione chiara sul conflitto non deve trasformare il servizio pubblico in organo di propaganda, rendendo la Rai una sorta di Ucraina e facendo di RaiTre, la vecchia Telekabul, una nuova Telekiev. Ci compiacciamo che Draghi si sia tirato fuori da questa faccenda, dichiarando di non avere alcun ruolo nelle decisioni Rai. Ma ci inquieta, a maggior ragione, che il campo del servizio pubblico sia lasciato allo spadroneggiare dei dem. La cui ultima missione bellicista è fare la guerra alla Berlinguer.

LA RISPOSTA DELLA RAI ALL INTERROGAZIONE DI ANDREA ROMANO SU ORSINI LA RISPOSTA DELLA RAI ALL INTERROGAZIONE DI ANDREA ROMANO SU ORSINI gennaro sangiuliano e bianca berlinguer foto di bacco gennaro sangiuliano e bianca berlinguer foto di bacco mario draghi mario draghi intervento di bianca berlinguer foto di bacco intervento di bianca berlinguer foto di bacco MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI mario draghi mario draghi BIANCA BERLINGUER BIANCA BERLINGUER mario draghi conferenza stampa algeri mario draghi conferenza stampa algeri bianca berlinguer alessandro orsini bianca berlinguer alessandro orsini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…