manifestanti congresso

ECCO PERCHÉ LA DEMOCRAZIA AMERICANA E IL SUO SISTEMA ECONOMICO NON FUNZIONANO PIU’: DAL 1980 LA RETRIBUZIONE DI UN AMMINISTRATORE DELEGATO È CRESCIUTA DEL 940%, QUELLA DI UN NORMALE LAVORATORE DEL 12%. IL 20% DELLA RICCHEZZA TOTALE È IN MANO ALLO 0,1% PIÙ RICCO. LA CLASSE MEDIA NON ESISTE PIU’ – L' ESERCITO DI AMMINISTRATORI È LA NUOVA OLIGARCHIA USA CHE ALIMENTA DISUGLIANZE E POPULISTI – IL LIBRO

Dal 1980 la retribuzione di un amministratore delegato è cresciuta del 940%, quella di un normale lavoratore del 12%. Il 20% della ricchezza totale è in mano allo 0,1% più ricco, la classe media non esiste praticamente più 

robert reich

 

 

Pietro Garibaldi per la Stampa

 

La democrazia americana e il suo sistema economico non funzionano e devono cambiare. Lo abbiamo capito tutti guardando l' assalto al Campidoglio dei sostenitori di Trump guidati dallo sciamano Jake Angeli. Nel saggio Il Sistema (in uscita il 21 gennaio da Fazi), Robert Reich - professore di economia a Berkeley e già ministro del Lavoro dell' amministrazione Clinton - fotografa molto bene il precipizio sul quale si trova una delle più vecchie democrazie del mondo.

robert reich cover

 

Mentre la descrizione della crisi del sistema è una lettura fondamentale e largamente condivisibile, le ricette di Reich per superare lo stallo della società americana non sono ancora del tutto chiare.

 

il congresso usa dopo l'assalto

Il fenomeno sociale alla base della crisi americana è la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi amministratori delegati (i cosidetti Ceo, Chief Executive Officers in inglese) delle più grandi banche, società tecnologiche e società industriali. L' esercito di amministratori è la nuova oligarchia americana, il vero nucleo di potere del sistema. Dal 1980, la retribuzione media di un Ceo è cresciuta del 940 per cento, mentre quella del lavoratore medio americano del 12 per cento. Oggi il 20 per cento della ricchezza totale americana è in mano allo 0,1 per cento più ricco - un gruppetto di miliardari che corrisponde a circa 160 mila famiglie americane.

 

 Secondo Reich la competizione politica in America non è più tra repubblicani e democratici, ma tra democrazia e oligarchia, dove la prima è rappresentata dal 90 per cento della popolazione mentre la seconda dal gruppo di pochissimi (0,1 per cento) potenti Ceo. Il rimanente 9,9 per cento, fatto da persone con una ricchezza netta superiore al milione di dollari, rappresenta invece i «guardiani del potere», un esercito di professionisti, avvocati e manager che ha studiato nelle migliori università e lavora per tutelare gli interessi degli oligarchi. La classe media americana non esiste praticamente più.

il congresso usa dopo l'assalto 2

 

Il sistema ha anche un grosso tasso di ipocrisia. Alcuni Ceo si definiscono patrioti più che amministratori. Le grandi banche e le grandi imprese tecnologiche sostengono di occuparsi - attraverso donazioni e programmi speciali - delle comunità locali, delle città in crisi e dell' ambiente. In realtà la responsabilità sociale d' impresa è solo un modo per mascherare il vero obiettivo degli oligarchi: aumentare la loro ricchezza e il valore di mercato delle società che gestiscono. Al tempo stesso, durante le elezioni presidenziali, il gruppo di potere finanzia sia democratici sia repubblicani, in modo da garantire una legislazione non ostile ai propri interessi.

 

La crescita di questo fenomeno ha almeno tre cause di medio-lungo periodo. Primo, l' indebolimento della legislazione anti-trust a partire dagli anni Ottanta. Nella dottrina anti-trust è prevalsa l' idea della scuola di Yale, secondo cui la grande dimensione aziendale produce economie di scala e effetti positivi sui consumatori.

 

jake angeli al congresso

Oltre alle banche, sono potute così emergere non solo le famose Big Tech (Amazon, Apple, Microsoft, Alphabet, Facebook), ma anche le grandi società farmaceutiche e di distribuzione di massa stile Walmart. Il secondo fenomeno è il crollo del potere del sindacato, iniziato con lo storico licenziamento dei controllori di volo in sciopero da parte di Reagan. Infine, la de-regolamentazione di Wall Street, culminata nel 1996 con Clinton al potere, quando si permise alle banche d' affari di poter entrare anche nel mondo della banca al dettaglio, aprendo le porte alla crisi finanziaria del 2008.

 

supporter di trump si fa le foto al posto dello speaker al congresso

Mentre la disuguaglianza cresceva, le famiglie medie americane hanno cercato di difendersi in tre modi. Primo, le donne e le madri sono entrate in modo massiccio nel mercato del lavoro. Secondo, tutti hanno lavorato più ore a settimana. Terzo, si è ricorso in modo eccessivo al debito individuale e famigliare, alimentando la bolla immobiliare e le speculazioni di inizio secolo. Ciò nonostante, la quota di reddito destinata al lavoro nel reddito nazionale è continuamente diminuita, mentre i costi per l' istruzione universitaria privata sono diventati insostenibili per la maggioranza dei lavoratori dipendenti. I fenomeni sottolineati da Reich sono tutti veri, anche se l' analisi è troppo sbrigativa nel liquidare due fenomeni che hanno aumentato le disuguaglianze e l' indebolimento della classe media: l' ingresso della Cina nel commercio internazionale e un progresso tecnico digitale che ha sfavorito i lavoratori meno qualificati.

 

mark zuckerberg in audizione al senato

Come si inserisce in questi fenomeni il populismo e l' elezione di Trump nel 2016? Secondo Reich quell' elezione fu una rivolta della classe media contro l' establishment americano dei Clinton e dei Bush che aveva governato senza interruzione dalla fine degli anni Ottanta. Il motore del successo di Trump non furono razzismo e xenofobia, ma una reazione di furia e rabbia contro l' establishment. Paradossalmente, Trump fu il meglio che poteva capitare alla nuova oligarchia. Il suo stile di governo e la sua tendenza ad alimentare divisioni e tribalismi hanno evitato che l' America si accorgesse dell' ulteriore crescita della disuguaglianza.

 

trump biden

Non a caso, secondo l' autore, la maggior parte degli oligarchi non si è davvero opposta alle provocazioni e al cinismo di Trump.

 

Secondo Reich si esce da questa situazione in due modi. Da un lato, attraverso l' unione politica e la mobilitazione pacifica del 90 per cento del popolo americano escluso dai benefici della crescita. In questo senso, l' autore sogna la nascita di un terzo partito (diverso dai democratici e dai repubblicani) che riuscirà a rispondere davvero agli interessi dell' americano medio. Da un altro lato, Reich propone ricette economiche tipiche della sinistra americana di Bernie Sanders: estensione universale della copertura medica, un generico green new deal, miglior formazione per i giovani americani e una tassa sulla ricchezza. Queste proposte sono anche condivisibili, ma per ora solo abbozzate.

trump biden

 

Quella delle proposte è forse la parte più debole del saggio.

Ciò che comunque emerge dal saggio - scritto prima dell' elezione di Biden - è la grande fiducia per la democrazia americana e per la sua capacità di risollevarsi dai grandi traumi della sua storia. L' amore e il fascino per la società americana mi hanno sempre coinvolto, e ho seguito con grande angoscia la «notte della repubblica» Usa dello scorso 6 gennaio. Come ci hanno insegnato le immagini dei film hollywoodiani della nostra infanzia, «dopotutto, domani è un altro giorno». Speriamo sia davvero così anche per la società americana.

bernie sanders convention dem milwuakeetende per il distanziamento sociale dei senzatetto san francisco

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?