chiara ferragni

FENOMENOLOGIA DI CHIARA FERRAGNI – DAGO SU ‘’VANITY FAIR”: “È ARRIVATA AL MOMENTO GIUSTO PER FAR BRILLARE LA GUERRIGLIA GENERAZIONALE TRA DIGITALI E ANALOGICI. DICOTOMIA CHE HA SOSTITUITO GLI ANTICHI DUELLI: DESTRA-SINISTRA, CHIC E TRASH, BOTTEGHE OSCURE E BOUTIQUES LUCENTI - LA VITA, GRAZIE AI SOCIAL, È DIVENTATA UNA BATTAGLIA PER INVENTARE SE STESSI, CREARE IL PROPRIO “BRAND”. IO SONO LA MIA FICTION”

Roberto D’Agostino per VanityFair

IL CINEMA IDEAL CITYPLEX DI TORINO BOICOTTA CHIARA FERRAGNI UNPOSTED

 

“Il trionfo del vuoto”. Ancora: “Non è cinema, è propaganda, di quelle che pensavamo adatte a Kim Jong-un e non a una Mostra d'Arte Cinematografica”. Non basta: “Ci avevano detto che la Rete avrebbe prodotto un mondo più libero e fantasioso; ha prodotto il passaggio da Audrey Hepburn a Chiara Ferragni”. Finale col botto con Valeria Golino: “È un mondo a me sconosciuto, quello della influencer. Tanto di cappello a chi fa soldi sulla vacuità, ma non avendo né Instagram né Facebook, non so nemmeno come funziona ‘sto lavoro, non so cosa sia. È stato sdoganato un comportamento che fino a pochi anni fa ritenevano tutti volgare. E ora ci sembra del tutto normale”.

 

Non è un caso che la presentazione veneziana del docu-film di Chiara Ferragni, principessa di tutte le fashion influencer (14 milioni di followers), abbia scatenato polemiche e derisioni a valanga. Al di là di ogni giudizio cinematografico, ‘’Chiara Ferragni Unposted’’ è arrivato al momento giusto per far brillare la guerriglia generazionale, in corso da anni, tra digitali e analogici. Dicotomia che ha sostituito gli antichi duelli: destra-sinistra, chic e trash, Botteghe Oscure e boutiques lucenti.

 

chiara ferragni unposted

Viviamo in un'epoca in cui, come scriveva Baudelaire, le cose non deformate non hanno volto. E la Rete è lo specchio deformante di questa realtà. Uno spazio di sovrabbondanza, eccesso, prevaricazione, frastuono, colore accecante, esibizionismo, estasi da “like”. Malgrado gli stereotipi da “signora mia, dove andiamo a finire!”, il successo globale di Chiara Ferragni è la spia di una sottocultura fatalmente mutante, senza falsi bersagli, né falsi movimenti. Una mitologia attrezzata per accogliere tutto e il contrario di tutto, che si è rumorosamente alterata e trasformata nel corso del tempo alla stregua di un codice egiziano, di un'araba fenice, di un oleogramma.

 

Molte sono le rivoluzioni che cambiano il mondo ma sono poche quelle che cambiano gli uomini e lo fanno radicalmente perché capaci di generare nuovi modi pensare. Il Web è diventato il nuovo sistema nervoso del mondo poiché, grazie in particolar modo ai social media, esso diventa in qualche modo un ampliamento della nostra identità. Ovvero il trasferimento della conoscenza e della vita degli individui dalla realtà reale al mondo di internet. E il docufilm dell’influencer cremonese ha il pregio di raccontare tale passaggio che fa orrore alla generazione analogica, quella del gettone telefonico e fax, carta e penna, privacy e sobrietà.

fedez e chiara ferragni a venezia

 

La generazione Ferragni sa benissimo invece che la nostra rappresentazione sociale non può più, ormai, non passare per la rete in modalità immagine. Infatti la vita, grazie ai social network, è diventata una battaglia per inventare se stessi, creare il proprio “brand”, il proprio marchio personale. Io sono di fatto il presidente, amministratore delegato e responsabile marketing dell’azienda chiamata “Ego Spa”. Io sono la mia fiction.

 

E Instagram è oggi la via più semplice per consegnare agli altri una immagine diversa di se stessi. Ecco perché è diventato un’ossessione, l’ultima dittatura/orgasmo dei nostri tempi, per molti “un disturbo mentale di massa”: la rivoluzione digitale ci dà la possibilità di creare una vita parallela attraverso i social. In un mondo di 7,7 miliardi di esseri umani, di cui 4,4 miliardi sono ormai online, sviluppare un senso di sé autentico è molto più difficile di quanto non fosse prima — diciamo nel 2000.

chiara ferragni piange

 

Tutti amano la Rete perché è diventata un sollievo a tale angoscia che nessuna ideologia è riuscita a cancellare, un’invenzione che ha messo in tasca a ciascuno di noi uno smartphone che molti hanno cominciato ad usare come ‘’pensiero visivo’’, come un’estensione del proprio Io. Postare e sedurre.

 

chiara ferragni fedez

Così entriamo nel più intrigante (e disturbante) aspetto della rivoluzione Web: l’interattività. Mentre la letteratura isola, la televisione esclude, il cinema rende passivo lo spettatore, la rivoluzione digitale include. Mi attiva perché, scrive Marshall McLuhan, “recupera la modalità di Narciso”; la moltiplicazione dell’Io come protagonista del gioco. Dalla platea al palcoscenico. Non siamo più semplici spettatori. Ma piuttosto spettatori di noi stessi. Spingendo fino al cortocircuito tecnologico i ruoli tradizionali della società dello spettacolo. Con un'identificazione totale tra chi vede, chi è visto e chi agisce.

chiara ferragni archeo

 

Questo coincide perfettamente con l'avvento dei social network – Facebook, Instagram, Twitter etc. - dove il tema centrale è proprio questo narcisismo impazzito, dove ognuno in qualche modo si sente protagonista di una storia, è al centro di qualche cosa, che sia reale o meno, che sia vero o falso. Un cliccatissimo youtuber americano lo spiegò brutalmente: “Non voglio essere me stesso. Voglio essere la pizza. Perché? Perché tutti amano la pizza”. E Chiara Ferragni è la mejo “pizza”.

chiara ferragni

 

 

 

chiara ferragni chiara ferragni in versione insaccatochiara ferragni Fedezchiara ferragni vanity fairuna scena di chiara ferragni unpostedchiara ferragni con la sorellafedez e chiara ferragni 17chiara ferragnichiara ferragni roberto cavallichiara ferragni archeochiara ferragni chiara ferragni and friendchiara ferragni i piedi di chiara ferragni 21chiara ferragni mostra la chiappachiara ferragni con il fidanzatoCHIARA FERRAGNI MATRIMONIOchiara ferragni 1chiara ferragni 5chiara ferragni 1CHIARA FERRAGNI SUPERSEXY PRIMA DELLA SFILATA INTIMISSIMIchiara ferragni 1FEDEZ E CHIARA FERRAGNI NUDI SU INSTAGRAMchiara ferragni alle maldive guarda al 2019 di culo CHIARA FERRAGNI IN INTIMOCHIARA FERRAGNI IN INTIMOCHIARA FERRAGNI AL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA IN DIORchiara ferragni 2chiara ferragni nuda in polinesiaCHIARA FERRAGNI heidi klum chiara ferragniCHIARA FERRAGNI IN TOPLESS SU INSTAGRAMchiara ferragni

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…