beppe caschetto

GIÙ IL CASCHETTO (BEPPE) – IL RITRATTONE DEL RICHELIEU DELLA TV ITALIANA BY MASCHERONI: “DEFINIRLO L'UOMO PIÙ POTENTE DELLA TV È RIDUTTIVO. BEN SINTONIZZATO A SINISTRA, HA DUE DOTI: SA COSTRUIRE LE CARRIERE E SA LAVORARE BENE SOTTO QUALSIASI GOVERNO, PRESIDENTE, DIRETTORE. TELECOMANDO DELL'URBANOCAIRISMO E FIGLIO DEVOTO DI MAMMA RAI, TRAFFICA, IMPONE E GUADAGNA CON QUALSIASI TEMPO CHE FA; CHIUNQUE CI SIA A PALAZZO, LUI PIAZZERÀ SEMPRE I SUOI, SAPENDO BENE CHE IL POTERE NON STA IN ALTO MA NEGLI INTERSTIZI…”

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

BEPPE CASCHETTO

Ad esempio. Esce è successo a giugno il film Il giorno più bello, prodotto dalla IBC Movie di Beppe Caschetto, debutto alla regia di Andrea Zalone, artista dell'agenzia di Beppe Caschetto, che da anni è autore e spalla irrinunciabile di Maurizio Crozza, comico sotto contratto di Beppe Caschetto, un film che ha come interpreti Paolo Kessisoglu, Luca Bizzarri e Stefano De Martino, tutti attori della squadra di Beppe Caschetto e con la amichevole partecipazione del bolognese Lodo Guenzi, vicino di casa di Beppe Caschetto, il quale si dice presto passerà all'agenzia di Beppe Caschetto; una pellicola che andrà in onda quest' inverno su La7, rete televisiva per cui lavorano moltissimi clienti di Beppe Caschetto, e intanto è stata lanciata su Raitre da Fabio Fazio, che è l'uomo di punta della ITC 2000 di Beppe Caschetto, e già benissimo recensito dal Corriere della sera, il cui vicedirettore è Massimo Gramellini, fra i giornalisti di punta dell'agenzia di Beppe... sì, esatto: sempre lui. Può succedere.

beppe caschetto

 

Per inciso, il film Il giorno più bello racconta di un uomo che gestisce un'azienda di wedding planner il cui scopo nella vita è regalare felicità ai propri clienti (guadagnandoci sostanziose provvigioni). Che, più o meno, è la storia di Beppe Caschetto.

 

La storia di Beppe Caschetto, 65 anni, baffo bianco ed eminenza grigia, da San Cesario sul Panaro, basso profilo e alta pianura di Modena, la città dei milionari comunisti e conservatori, con la Maserati «Levante» in garage ma la struttura mentale sempre quella della Festa dell'Unità, è il più grande manager della tivù italiana, piccolo schermo e potere enorme, colui che gestisce i volti più noti, firma i contratti più pesanti, indirizza le conduzioni, sceglie le ospitate, decide la fortuna o la sfortuna di un programma.

 

Beppe Caschetto - Ferdinando Salzano - Rossella Barattolo

Voi state comodi sul divano: dovete solo guardare quello che lui ha già deciso. Poi da qui, a caschetto, discende tutto il resto: la forza di imporre spazi e vetrine di primissimo piano a personaggi che non diresti, sistemare i giornalisti più gettonati, i comici più richiesti, gli attori più riciclati. Telemercato, cachet - che a sentire le cifre ti viene il mal di testa - palinsesti e showbiz. Sperando di non scanalare in un conflitto di interessi... Domanda: ma un conduttore, quanti tra ospiti, comici, giornalisti e colleghi della sua stessa agenzia può invitare nel proprio programma?

 

Cortesie per gli ospiti non è solo il titolo di un bel romanzo di Ian McEwan. Stessa compagnia di giro, stessi scambi di favori io presento te, tu presenti me, insieme presentiamo il mio libro, dopo parliamo del tuo film - stessi conduttori (si chiamano «anchorman» perché quando li vedi dici: «Ma ancora loro!?») che intervistano gli stessi giornalisti che ripetono le stesse opinioni, sulla stessa rete, tutte le sere... Altro esempio: a Che Tempo che fa, programma presentato da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto (artisti di Beppe Caschetto), scritto da Piero Guerrera (autore di Beppe Caschetto), ben frequentato da Saviano, Ilaria D'Amico, Brignano, Fabio Volo, Neri Marcoré (tutti dell'agenzia Beppe Caschetto), si presenta il film Fai bei sogni, prodotto da Rai Cinema con la IBC Movie (di Beppe Caschetto), tratto dal romanzo di Massimo Gramellini, che in quel momento è nel cast fisso di Che Tempo che fa e anche della scuderia di Beppe Caschetto...

niente tv beppe caschetto

 

La sinistra di lotta e palinsesto: il mainstream del pensiero al suo meglio, tenendo fuori il peggio, che sta sempre a destra.

 

E infatti Beppe Caschetto è ben sintonizzato a sinistra («Mi considero un progressista, di formazione cattolica»): ex funzionario della Regione Emilia-Romagna con un passato nella Cgil, poi introdotto nel mondo dello spettacolo da Bibi Ballandi (che gli regala il motto «Volare bassi per schivare i sassi»), figli della stessa città, Dotta, Grassa e Rossa, quindi casa-agenzia a Bologna, con filale a Milano e diversi collegamenti esterni a Roma, Beppe Caschetto, Mangiafuoco del suo personalissimo teatrino, ha sotto contratto il meglio dell'intellighenzia radio-cine-televisiva nazionalpopolare, da Raitre a La7, dal Nove a Sanremo, ed è davvero difficile mettere in fila così tanti insopportabili, senza essere il capo degli insopportabili. Segue elenco: Formigli, Gramellini, Pif, Enrico Lucci, Salvo Sottile, Lilli Gruber, Floris, l'Annunziata, Saviano, Daria Bignardi, Fabio Fazio, Fabio Volo, la Litizzetto, Crozza, Mia Ceran, Brignano, Geppi Cucciari, Luca&Paolo, Cristina Parodi (e non citiamo Luca Telese perché a noi sta simpatico). Da restare annichiliti. Strano non ci siano Vauro, Chef Rubio e le Sardine.

caschetto littizzetto

 

Com' è il detto evangelico? È più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che uno di destra (sì, è vero, fino a qualche anno fa c'era Nicola Porro) entri nel teleregno di Beppe Caschetto, uno che se passa da Viale Mazzini è solo per salire al settimo piano dal direttore generale.

 

Ma poi: il demerito è dei vertici delle tv generaliste che non sono in grado nemmeno di buttar giù una scaletta, e comprano tutto fuori, volti e format; o è merito di Beppe Caschetto che fa l'impresario e scova talenti, cioè quello che facevano i televisivi prima di diventare burocrati?

 

i protetti di beppe caschetto

Comunque, definire Caschetto l'uomo più potente della televisione italiana è riduttivo. E «agente delle star» è stucchevole. Prudente e circospetto, grande tessitore di rapporti e diplomazie, uomo che agisce sottotraccia, evita i riflettori, zero vita social e ancor meno mondana, poche o niente interviste, ancor meno fotografie disponibili, uomo dalla visibilità inversamente proporzionale a quella dei suoi assistiti, che sa misurare le parole e soprattutto i silenzi, che telefona raramente e risponde ancora meno, paziente, infaticabile, che parla con pochi ma ascolta tutti, molti clienti, niente amici e tanti nemici, Beppe Caschetto è il Richelieu della televisione.

 

beppecaschetto

Astuto, gentile, affabile, riservatissimo è infatti nel canneto che si nascondono le persone più pericolose Caschetto ha due grandi doti. La prima: sa costruire le carriere (e quindi anche distruggerle), abilissimo nel consigliare cosa fare, i programmi da tentare, le mosse da evitare: «Io accompagno i miei clienti nelle loro scelte, li indirizzo, capisco le loro potenzialità e li guido», e c'è chi dice che Alba Parietti e Valeria Marini non siamo più loro da quando non c'è più lui.

 

La seconda: sa lavorare bene sotto qualsiasi governo, presidente, direttore, capostruttura... Telecomando dell'urbanocairismo e figlio devoto di Mamma Rai, Caschetto traffica, impone e guadagna con qualsiasi tempo che fa; chiunque ci sia a Palazzo, lui piazzerà sempre i suoi, sapendo bene che il potere non sta in alto ma negli interstizi, perché lo stesso Direttore Generale non conta quanto i vivandieri della terrazza romana.

 

i protetti di beppe caschetto

Tu puoi nominare il Presidente della Rai, ma saranno sempre i funzionari, quelli dei piani inferiori a decidere tutto: ti mandano in onda, ti piazzano le pubblicità nei momenti giusti e ti fanno fallire, per poi dire: noi lo spazio alla destra lo abbiamo dato, ma non sa fare tivù...

i protetti di beppe caschetto

Beppe Caschetto, occhiali da sole e uomo ombra. Uno che sul cellulare ha il numero di tutti, ma nessuno ha il suo, e che è riuscito a piazzare nello stesso periodo, su tutte le reti, due spot concorrenti: uno della Vodafone con Fabio Volo e uno della Telecom con Pif. Entrambi suoi clienti. Insomma, chapeau. Che nei giri televisivi che contano si dice «Giù il Caschetto».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)