aldo grasso lol

GRASSO RISATE - ALLORA C'È QUALCUNO A CUI NON È PIACIUTO "LOL"! ALDO GRASSO STRONCA LA TRASMISSIONE DI FEDEZ E MARA MAIONCHI SU "AMAZON": "PIÙ CHE COMICITÀ SEMBRA STUPIDERA CHE GENERA RIDAROLA. NON HO RISO MAI, NEMMENO UNA VOLTA, PERCHÉ NON CONOSCEVO ALCUNI DEI PARTECIPANTI" (OK, BOOMER) - FRANK MATANO: "LA PROSSIMA EDIZIONE VINCE CHI FA RIDERE ALDO GRASSO" - SELVAGGIA LUCARELLI: "IL PROGRAMMA FUNZIONA. DAGLI YOUTUBER AI TEATRANTI, CI SONO PIÙ CORRENTI CHE NEL PD. E OGNUNO UTILIZZA IL SUO REGISTRO"

 

1 - «LOL: CHI RIDE È FUORI», PIÙ CHE COMICITÀ SEMBRA «STUPIDERA»

Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

 

aldo grasso

Chi non ride, fa ridere? È la domanda che mi son posto dopo aver seguito «LOL: Chi ride è fuori», il nuovo comedy show prodotto da Endemol Shine Italy e in onda su Amazon Prime Video.

 

Composto da sei episodi, il format è una sfida fra dieci comici professionisti che devono restare seri per sei ore consecutive provando, nello stesso tempo, a far ridere i loro avversari.

 

il milanese luca ravenna

Io non ho riso, mai, nemmeno una volta. Ma è colpa mia, lo ammetto. Non ho riso perché l'unico comico che mi pareva interessante, Luca Ravenna, è uscito quasi subito.

 

Non ho riso perché troppo spesso alcuni comici sono stati ammoniti e poi cacciati perché sorpresi a fare smorfie di contentezza sulle loro battute (che è quasi peggio del doverla spiegare, la battuta).

 

Non ho riso perché al mio posto ridevano sguaiatamente Fedez e Mara Maionchi, nella loro qualità di giudici. Come i finti applausi. Non ho riso perché non conoscevo alcuni dei partecipanti. Non ho riso perché il clima generale era quella della stupidera (non so se si dica ancora così, ma lo Zingarelli ne certifica l'uso: «Manifestazione ripetuta di immaturità, specialmente con atti o discorsi sciocchi e superficiali, tipica dell' adolescenza»).

 

lol su amazon

La stupidera genera la ridarola. Non ho riso e la cosa mi preoccupa perché ho letto e saputo che altri, specie i più giovani, hanno riso di gusto e hanno trovato il programma scritto bene e montato ancora meglio, in ogni dettaglio.

 

lol

 

È probabile che «LOL: Chi ride è fuori» segni un discrimine generazionale, che per sentire raccontare una barzelletta da Lillo o da Frank Matano uno non debba conoscere Gino Bramieri, che Angelo Pintus sia un grande comico, che l'effetto streaming (Netflix, Amazon, Disney+) sia ormai sufficiente a decretare la bontà di un programma.

 

Ride bene chi ride ultimo. Ma chi ride ultimo, è molto probabile che ci abbia messo un po' di tempo per capire la battuta.

 

2 - CHE RIDERE I COMICI CHE SI SFIDANO PER FAR RIDERE: “LOL”

Selvaggia Lucarelli per "Il Fatto Quotidiano"

 

selvaggia lucarelli

Sui comici girano un sacco di luoghi comuni: lontani dal palco sono tristi, sono competitivi, sono insicuri, si venderebbero la madre per una battuta. Quasi tutto vero, per giunta. Poi c’è la storia “non ridono mai, la comicità altrui li diverte poco”. E in effetti, è vero pure questo.

 

I comici - da spettatori - conoscono i meccanismi della battuta, ne anticipano spesso il finale, si annoiano con facilità, hanno il filtro critico costantemente attivato perché sono interessati non tanto al risultato (la risata) quanto alla costruzione. Alla tecnica.

 

i protagonisti di lol

E infatti, l’unica cosa che li diverte davvero, è quasi sempre tutto ciò che annulla ogni costruzione. Ciò che li spiazza. Solitamente, le cose più sceme: una barzelletta triste, una volgarità gratuita e inattesa, un tentativo maldestro di far ridere, quelle cose che fanno palesemente ridere solo chi le dice, il coraggio di certi comici allo sbaraglio, la comicità fanciullesca.

 

Bisogna partire da qui per raccontare cos’è “Lol-Chi ride è fuori”, lo show di Amazon Prime (ispirato ad un format giapponese) in cui dieci comici devono trascorrere sei ore insieme in una stanza cercando di non ridere a battute e gag altrui.

 

michela giraud e lillo

Uno show che sta avendo un clamoroso successo, forse il vero primo vero successo di Amazon Prime dopo qualche tentativo mal riuscito nel mondo dei reality (il disastroso “Celebrity Hunted", per esempio).

 

Il cast è formato da Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank Matano, Katia Follesa, Ciro e Fru dei The Jackal, Michela Giraud e Luca Ravenna, i conduttori sono Fedez, con Mara Maionchi.

 

elio in versione monna lisa

Insomma, dagli youtuber ai teatranti, ai televisivi, fino ai mestieranti da stand up comedy, in “Lol” ci sono più correnti che nel Pd. Ed è questo, in definitiva, l’aspetto più interessante del programma: ognuno, per far ridere gli altri, utilizza il suo registro.

 

Elio, dunque, si presenta con la testa infilata in un quadro (la Gioconda) e quattro braccia, ovviamente senza un perché. Balla un interminabile, estenuante tip tap con la gonna tirata su e i calzini fino al ginocchio, ovviamente - anche in questo caso - senza un perché. Commenta con puntuale e spassosa serietà le battute altrui, giocandosi le sue carte al meglio, tra demenzialità e autorevolezza.

 

frank matano e katia follesa

Frank Matano, col suo oggetto-feticcio che fa ridere perché non fa ridere, adotta un sistema di raro ingegno per non scoppiare in una risata quando gli scappa: cammina ad senza sosta per tutta la stanza. Se non vince “Lol”, può comunque ambire ad un buon piazzamento nella prossima maratona delle Dolomiti.

 

E dopo “Italia’s got talent”, Matano conferma di essere a suo agio in ogni contesto televisivo, riuscendo ad adattare il contenitore a sé, e non il contrario, tant’è che l’unico momento in cui manifesta insofferenza è quando gli autori gli chiedono di indossare un “abito” da lottatore di sumo: “Ho un problema con i costumi, mi fanno sentire a disagio”. Da notare: un attimo prima, senza costumi, aveva simulato l’accoppiamento di un qualche uccello in un cespuglio, perfettamente a suo agio.

 

pintus

Angelo Pintus è uno che fa il comico da quando Franceschini fa il ministro, cioè da sempre. Ha partecipato a tutti i programmi da “comici in batteria”, allevati come polli, della serie: poco tempo per crescere, molti muoiono dopo pochi giorni di vita. Lui è sopravvissuto più o meno a tutto, con un successo da mediano e un ego da attaccante.

 

Per intenderci, è di quelli  che chiamano gli spettacoli “50 sfumature di Pintus”, “Pintus Arena” e così via, insomma un Donald Trump che non ce l’ha fatta. Però - siamo onesti -

in “Lol” fa la metà del lavoro: intrattiene, coinvolge, si diverte, diverte, osa. Insomma, ha mestiere e si vede. Inevitabilmente però, inciampa nel suo ego: non deve ridere delle battute degli altri e gli riesce benissimo. In compenso, ride delle sue, finendo per farsi fuori da solo.

 

caterina guzzanti

Lillo è un fuori classe e, probabilmente, il più versatile: fa ridere con il costume da “Posaman”, quando racconta la barzelletta sugli asterischi, quando spiega con aria compunta i segreti della sua linea “perfetta”. Per non ridere  alle sue battute ci si deve concentrare con tutte le forze su avvenimenti drammatici, tipo l’intervista della Boschi a Verissimo.

 

Katia Follesa gioca d’astuzia: sempre seduta, in modalità ape regina, commenta molto gli altri e si espone poco, ma risulta azzeccata ed efficace.

 

ciro e fru dei the jackal

Ciro dei The Jackal fa spesso il suo cavallo da battaglia - la nonna col fischio - e lì, come direbbe qualcuno, “so’ gusti”, come forse è una questione di gusti anche la comicità di Caterina Guzzanti, che è l’esatto contrario di Frank Matano: sembra a suo agio solo dentro a un costume, imprigionata in gag teatrali e forzate. Fuori, è impassibile a qualunque stimolo comico, uditivo, visivo, tattile. Forse non è neppure lei: quello è il costume di Caterina Guzzanti e dentro c’è Francesco Borgonovo.

 

fedez e mara maionchi ridono

Sottotono Fru e Ravenna, menzione speciale per Michela Giraud che riesce nel raro proposito di giocarsi la carta della volgarità gratuita (la hit “Mignottone pazzo” è già leggenda”) senza risultare volgare.

 

Sui due conduttori, poco da dire: avrei evitato l’accoppiata Maionchi/Fedez che fa molto Sky e “X Factor" e toglie un po’ identità a un prodotto nuovo e ben fatto. Mara fa Mara, Fedez si sganascia e raggiunge lo studio in monopattino, annunciando le ammonizioni/espulsioni con il carisma, appunto, di un monopattino.

 

Ma in fondo, poco importa. “Lol” è un programma così spassoso e fortunato che potrebbe presentarlo chiunque: perfino Fedez.

 

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT