cinema sala cinematografica hollywood

HOLLYWOOD HA FINITO LA CREATIVITA': CI RIFILA SOLO SEQUEL - LE CASE DI PRODUZIONE AMERICANE CI PROPINANO SEQUEL DI GRANDI SUCCESSI: IL PUBBLICO IMPAZZISCE PER LE SAGHE E GLI STUDIOS NON DEVONO IMPEGNARSI PER INVENTARE NUOVE STORIE MA SOLO RISCALDARE LA MINESTRA - "DEADPOOL & WOLVERINE", TERZO CAPITOLO, HA INCASSATO OLTRE 800 MILIONI DI DOLLARI - IL SECONDO "INSIDE OUT" 1 MILIARDO E 500MILA - DOPO 20 ANNI È RICOMPARSO ANCHE IL GLADIATORE, MA SENZA RUSSEL CROWE (CHE S'È MAGNATO TUTTA LA TESTUGGINE)

Estratto dell’articolo di Renato Franco per il “Corriere della Sera”

 

La fabbrica dei sogni già visti. Hollywood è anche questo, il laboratorio dei sequel. Buona la prima (idea), si continua a reiterarla, la carica dell’eterno ritorno del già girato in veste nuova. Anche questi ultimi mesi dell’anno porteranno al cinema una buona dose di sequel e le ragioni sono tanto note quanto economiche.

 

Gli Stati Uniti producono film con investimenti enormi e quando una pellicola ha grande successo gli studios sono inevitabilmente «costretti» a prolungare la storia, a reiterare il bestseller, quasi fossero gli spettatori a «chiederne» la continuazione. Insomma piuttosto che investire su storie nuove, meglio non rischiare e provare ad andare sul sicuro.

 

CATTIVISSIMO ME 4

Basta vedere gli incassi milionari che nella prima parte dell’anno hanno assicurato ritorni come Deadpool & Wolverine (terzo capitolo, oltre 800 milioni di dollari al botteghino) e Inside Out (seconda tranche, 1 miliardo e 500mila). Cattivissimo Me ora arriva a 4. Oggi il film esce in anteprima in vista dello sbarco in sala in dosi massicce a partire dal 21 agosto.

 

Non è un caso che torni l’ex supercattivo Gru con i suoi gialli aiutanti tuttofare, visto che gli oltre 5 miliardi di dollari incassati hanno permesso al franchise di animazione di diventare il maggior successo di sempre al cinema. Altro giro, altra animazione. Questa volta con il bis di Oceania e la sua protagonista, la politicamente corretta ed esotica Vaiana Waialiki.

 

Tim Burton torna sul luogo del delitto con Beetlejuice Beetlejuice (ripetuto due volte anziché mettere il numero 2) […] Alien è arrivato addirittura a 7. Con Romulus siamo tecnicamente in un midquel perché ambientato cronologicamente tra Alien (1979) e Aliens - Scontro finale (1986).

 

Qui si punta al claustrofobico, un film spaziale a porte chiuse, tutti isolati in corridoi contaminati da un grande insetto mortale. Con un cast molto giovane che offre opportunità di empatia e suspense maggiori secondo il regista Fede Álvarez […]

 

joker folie a deux

Arriva anche Joker: Folie à Deux, attesissimo kolossal da 200 milioni di dollari (di cui 20 a Joaquin Phoenix e 12 a Lady Gaga). Per l’attore è il primo sequel della carriera nonostante avesse fatto intendere di voler abbandonare il ruolo. La motivazione del cambio di idea è folle come il personaggio che interpreta: «L’unica cosa che mi ha spinto a tornare è la pericolosità di questo film.

 

Ho scoperto che questo è l’unico modo in cui un sequel può suscitare il mio interesse: se non sembra pericoloso, se non ci sono grosse probabilità di fallire in modo spettacolare, allora… che senso ha farlo?». Altrettanto ironico il racconto del primo incontro con Lady Gaga: «Quando mi ha sentito cantare le è andato di traverso il caffè».

 

il gladiatore

(Ri)-scatenate l’Inferno. Si rivede pure Il Gladiatore: vent’anni dopo la morte di Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) il giovane Lucio (l’attore Paul Mescal) viene ridotto in schiavitù in seguito alla conquista della Numidia. Ridley Scott questa volta ha deciso di «ripetersi» a differenza del passato: «All’epoca ero giovane e forse un po’ lento di comprendonio: avrei dovuto fare i sequel di Alien e Blade Runner , ma a quel tempo ero convinto di non voler realizzare nuovi film ambientati in quei mondi.  […]

CATTIVISSIMO ME 4joker folie a deux joker folie a deux 9 CATTIVISSIMO ME 4

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?