ambra angiolini max allegri

“ALLEGRI? NON VOGLIO TOCCARE QUELL'ARGOMENTO, PREFERISCO FAR PARLARE IL MIO LAVORO” – AMBRA PARLA DEL NUOVO FILM IN CUI INTERPRETA LA CUBISTA LUCE: “LE CICATRICI SONO UN’OPPORTUNITÀ. A ME È CAPITATO DI TRASFORMARLE GRAZIE AL CINEMA. QUANDO NEL 2016 MI SONO SEPARATA (DAL CANTAUTORE FRANCESCO RENGA), HO GIRATO IL FILM '7 MINUTI' DI MICHELE PLACIDO TIRANDO FUORI TUTTA LA MIA RABBIA” – E POI NON E’ LA RAI, I DISTURBI ALIMENTARI E LA POLITICA “DIVENTATA SOLO INTRATTENIMENTO”

Gloria Satta per "il Messaggero"

AMBRA

 

Ambra Angiolini all'insegna delle emozioni forti. Nel suo nuovo film, La notte più lunga dell'anno di Simone Aleandri (in sala il 27 gennaio), ha un ruolo amarissimo: è Luce, una cubista divisa tra il padre malato (Alessandro Haber) e le notti in discoteca, ma decisa a lasciare quella vita avvilente in cui perfino il sesso orale che accetta di praticare su un tipo per compiacere il datore di lavoro, momento-choc del film, assume i contorni della disperazione.

 

Poi, nella serie Le Fate Ignoranti di Ferzan Ozpetek, a primavera su Disney+, l'attrice sorprenderà ancora nei panni di una lesbica sposata con Anna Ferzetti. Intanto continua a portare in tournée Il Nodo, il testo teatrale di Johnna Adams incentrato sul bullismo. Il lavoro è più che mai centrale nella vita di Ambra, 44 anni e due figli, all'indomani della rottura con l'allenatore della Juve Max Allegri, un caso che a ottobre scorso aveva suscitato clamore sui media e un'ondata di solidarietà nei confronti dell'attrice. Dalla sua casa di Milano, dov' è in isolamento dopo il contatto con una persona positiva (il Covid l'ha già avuto l'anno scorso),

VALERIO STAFFELLI CONSEGNA IL TAPIRO D'ORO AD AMBRA ANGIOLINI

 

Ambra racconta sfide, stati d'animo, progetti. A quali emozioni ha attinto per interpretare la cubista pentita?

«A quel dolore profondo che abbiamo provato tutte, in un contesto o nell'altro. Anch' io, come Luce, sono cresciuta nei crepacci della vita in cui, alla fine, è tutta questione di sliding doors, occasioni fortunate. Il mio personaggio capisce di non aver mai scelto: lo ha lasciato fare agli altri ma ora, anche se cambiare è difficile, nessuno le toglie il diritto di soffrire. Si affaccia alle fessure aperte delle proprie ferite».

 

È una metafora che ha postato anche sui social, perché?

AMBRA ANGIOLINI CON LA FIGLIA JOLANDA

«Le cicatrici sono opportunità. A me è capitato di trasformarle grazie al cinema. Quando nel 2016 mi sono separata (dal cantautore Francesco Renga, padre dei suoi figli, ndr), ho girato il film 7 minuti di Michele Placido tirando fuori tutta la mia rabbia».

 

E com' è stato tornare sul set con Ozpetek che nel 2007 la fece debuttare come attrice in Saturno contro?

«Bellissima esperienza. Con lui devi buttare via gli aspetti tecnici e virtuosistici del mestiere per mettere in gioco le tue emozioni. Ferzan ha il potere di entrare nei miei momenti di crisi e tirarmi fuori».

meme su ambra angiolini e max allegri

 

Si aspettava che, al momento della separazione da Allegri, la gente prendesse le sue parti con rispetto e affetto?

«Non voglio toccare quell'argomento, preferisco far parlare il mio lavoro».

 

 

 

Com' è iniziato per lei l'anno nuovo?

«Senza aspettative eccezionali. Ma nel mio piccolissimo continuo a lavorare per rappresentare un'alternativa all'isolamento oggi che tutto sembra sconsolante. Anche la politica, diventata solo intrattenimento».

 

A 14 anni era un'icona della tv, poi ha avuto successo anche nel cinema e in teatro.

ambra boncompagniMAX ALLEGRI AMBRA

Cosa le manca?

«Per la scrittura e la regia c'è tempo. Oggi ho un progetto bellissimo in cui credo profondamente: animare dei piccoli laboratori teatrali destinati alle studentesse di Milano e centrati sui disturbi alimentari».

 

Quelli di cui ha sofferto anche lei e raccontato con coraggio nel libro InFame.

TAPIRO AMBRA ANGIOLINI

«Vorrei far capire alle ragazze quanto è sbagliata l'ossessione per il corpo che ha rovinato tante persone. Ho voluto postare il servizio trasmesso dalla Rai sui miei 18 anni: iniziava con un primo piano del mio sedere e l'annuncio che avevo finalmente perso i chili di troppo. Oggi una cosa del genere non sarebbe nemmeno pensabile».

 

Sua figlia Jolanda, che l'ha difesa sui social al momento della rottura con Allegri, ha appena compiuto 18 anni: molto diversi dai suoi?

«Per la sua maturità, Jolanda potrebbe averne compiuti 50. Ha il senso della responsabilità da un bel pezzo. È ancora in cerca della sua strada, intanto studia tantissimo. E io, da mamma scorretta, ogni tanto la tolgo dai libri».

ambra allegri

 

Le quote rosa, ormai applicate in tutti i settori, sono lo strumento giusto per combattere la diseguaglianza di genere?

«Diciamo direttrice anziché direttore, ma le cose non sembrano cambiate. Noi donne siamo ancora incazzate, c'è un terremoto dentro di noi. Ma lo spazio dobbiamo andarcelo a prendere da sole, senza farci abbindolare dalle parole. Non bastano gli slogan a fare la rivoluzione».

ambra angiolini 1 2ambra angiolini 1ambra angiolini 1 3ambra angiolini 1 1ambra angiolini infame

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...