max pezzali angelina jolie

“ANGELINA JOLIE CI ERA STATA OFFERTA PER UN RUOLO IN 'JOLLY BLU', IL FILM DEGLI 883, MA VENNE SCARTATA: QUESTA È LA CAZZATA PERSONALE PARI ALLA GUERRA IN IRAQ DEL 2003” - MAX PEZZALI, NON TI BUTTA’ GIU’ COSI’: "NON SONO BELLO, NON SONO ATTRAENTE, SONO UNO SFIGATO CHE IN PARTE HA DIMOSTRATO CHE IL TALENTO È UN CONCETTO SOPRAVVALUTATO. LUCIO DALLA CI DISSE: 'BRAVI, FARETE STRADA'. SAPEVAMO DELLA SUA NOMEA DA BURLONE E CREDEMMO CI PRENDESSE PER IL CULO” - LA PROPOSTA INDECENTE, DE GREGORI "CHE MI TRATTO' DA VICINO DI CASA" E SUL DIVORZIO DA CECCHETTO: "A QUALCUNO BRUCIA SEMPRE, POI IL TEMPO AGGIUSTERA'" - VIDEO

 

 

Da ilnapolista.it

 

Max Pezzali ha festeggiato i 30 anni di carriera con due concerti a San Siro. Il Fatto Quotidiano, che lo intervista, lo definisce “il profeta del low profile, della rivincita dei nerd, della narrazione del ragazzo di provincia, delle frasi corte e orecchiabili”. Si definisce uno sfigato.

max pezzali mauro repetto

 

«Viviamo in un tempo dove, per tutta una serie di motivi, anche estetici, vengono proposti solo dei modelli super vincenti, un mondo perfetto da esibire sui social; un mondo talmente perfetto da costringere l’imitatore al bluff per non sentirsi escluso. Io rientro nella categoria degli “sfigati” e qui sto benissimo; non sono bello, non sono particolarmente attrattivo e attraente, non sono mai stato cool, mai ricoperto il ruolo del capotavola accentratore di chiacchiere e sguardi. Piuttosto vado inquadrato con il principio di prudenza; nato e cresciuto sotto la stella dell’“io speriamo che me la cavo”».

 

Non si tratta di assenza di coraggio, chiarisce.

«Attenzione: questo atteggiamento non è da codardo, è solo accettare i giusti confini e dentro quei confini offrire il meglio di se stessi. Non ho l’atteggiamento dell’eroe portato all’azione pura».

Dice di essere un pigro.

max pezzali

«Sono un profeta del minimo indispensabile, un conservativo dal punto di vista energetico. L’iperattivismo produce solo troppa CO2: uno rompe i coglioni e consuma pure ossigeno; voglio un impatto da persona normale».

 

 

Nella sua carriera ha perso diverse occasioni per non essersi accorto in tempo di cosa stava accadendo. Come quando avrebbe potuto avere Angelina Jolie nel film degli 883 ma alla fine non fu presa.

«È la classica sliding door, una di quelle che paghi più e più volte; ci era stata offerta per un ruolo in Jolly blu, ma è stata scartata: questa è la cazzata personale pari alla guerra in Iraq del 2003».

 

Parla di sé.

«Già da ragazzino non ero né bello né interessante e questa situazione non si è risolta dopo il successo; il successo ti dà il vantaggio di suscitare curiosità, ma la stessa si esaurisce in breve, poi tocca a te. La soluzione? È semplice: parlare fino allo sfinimento; sono in grado di toccare le tre ore senza respirare».

 

Ma una proposta indecente l’ha ricevuta.

fiorello cecchetto pezzali

«Un giorno, nel 1996, suona il citofono, mi affaccio e davanti a me trovo padre, madre e figlia 16enne, appena arrivati da Catania. Ero solo. Apro. Il padre resta in macchina, le due si avvicinano e mi propongono un matrimonio. Erano i primi anni di Scherzi a parte, quindi penso: sono una delle loro vittime; allora imposto la voce, mi piazzo di profilo, calibro atteggiamenti e risposte; dopo quaranta minuti mi arrendo all’evidenza ma a quel punto non sapevo più come liberarmi di loro. E allora sbotto: “Signora, capisco l’ingenuità di sua figlia, ma lei!”; tempo dopo, in un concerto a Catania, mentre cantavo, si è alzato un enorme cartello: “Maria, che ti ama, è qui”. Il “qui” era accompagnato da una freccia. Per tutta la serata ho evitato di guardare da quella parte».

 

Gli chiedono quali geni ha incrociato in carriera. Tra gli altri fa il nome di Jovanotti («ha un cervello incredibile, è come se fosse venti persone nello stesso momento e ognuna di loro è in grado di generare qualcosa di interessante) e di De Gregori, «ma forse è più carisma. L’ho incontrato una volta e ne sono rimasto soggiogato, tanto da fermarlo e appellarlo “maestro”. E lui: “No, macché maestro, tra l’altro entrambi abitiamo a Roma Nord”. E lì ho visto cos’è il genio… In qualche modo mi ha derubricato a mero vicino, così ha evitato di trattarmi da musicista; ammiro tantissimo anche Cesare Cremonini: quando lo ascolti ti apre dei mondi, ne crea di nuovi…».

cecchetto pezzali

 

Per i concerti a San Siro ha invitato tutti quelli che hanno avuto a che fare con gli 883 dagli esordi a oggi. Non c’era, però, Claudio Cecchetto, che lo scoprì 30 anni fa. I due si sono professionalmente separati di recente.

«Dopo trent’anni sono arrivato alla necessità di gestirmi in autonomia, un po’ come capita con i genitori quando vai via di casa; dopo trent’anni di collaborazione si rischia di cadere nell’abitudine, e in questo lavoro l’abitudine è pericolosissima così come il conoscersi troppo e perdere la voglia di stupire».

 

Una separazione consensuale?

«A qualcuno brucia sempre, poi il tempo aggiusterà».

angelina jolie e la figlia shiloh al concerto dei maneskin 1

Tra cantante di successo e mediano dell’Inter, cosa avrebbe preferito?

«A pallone sono sempre stato una vera pippa».

 

In questi trent’anni qual è il complimento che l’ha più stupita?

«Nel 1992 era appena uscito il primo disco e partecipiamo a un appuntamento della Croce Rossa pavese, dove avevo prestato servizio; finito di cantare ci troviamo di fronte a Lucio Dalla, elegantissimo, e con Mauro ci avviciniamo. E lui: “Bravi, farete strada”. Sapevamo della sua nomea da burlone e abbiamo creduto ci prendesse per il culo. Però era serio».

Chi è Max Pezzali?

«Sono uno che, in parte, ha dimostrato che il talento è un concetto sopravvalutato».

paola chiara max pezzalijovanotti e max pezzali jova beach party 2022

 

PEZZALI MORATTI CECCHETTOmax pezzaliangelina jolie al concerto di maneskinpezzali repettoangelina jolie e la figlia shiloh al concerto dei maneskin 2pezzali repettomax pezzali coverdebora pelamatti e max pezzali 9

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…