sophia loren

“LE INFLUENCER? E’ UN MONDO PER CUI NON HO INTERESSE. NOI DOVEVAMO SAPER FARE QUALCOSA PER DIVENTARE VISIBILI...” – I 90 ANNI DI SOPHIA LOREN, INTERVISTATA DA NATALIA ASPESI: “HO FATTO UN CENTINAIO DI FILM PERCHÉ QUELLO ERA IL MODO DI ESSERE ATTORI DI SUCCESSO. CORREVAMO DA UN FILM ALL’ALTRO, SOPRATTUTTO IN AMERICA - IL RUOLO CHE VITTORIO DE SICA MI HA OFFERTO NELL’EPISODIO DE ‘L’ORO DI NAPOLI’ È STATA LA PRIMA VOLTA NELLA MIA VITA CHE QUALCUNO HA SCOMMESSO SU DI ME – MASTROIANNI? ERA UNA GRAN FORCHETTA, UN GOLOSONE. IL PIATTO CHE VOLEVA DA ME ERA FAGIOLI CON LE COTICHE…”

Estratto dell’articolo di Natalia Aspesi per “la Repubblica”

 

SOPHIA LOREN

Le dive non hanno età. Ma hanno storie, vissuti, dolori e felicità che nei compleanni importanti si ripresentano come amici ormai irrinunciabili, che uno li ami o no […] E lasciare magari che ti celebrino, nonostante la fatica di un mare di auguri, come sarà per Sofia, la Loren ormai mitica, (che per me resta la ragazza col suo nome d’origine, anche se tutto il mondo da sempre ha applaudito e sognato Sophia, quella con la “h”).

 

A Roma, venerdì prossimo, Sofia sarà festeggiata dai suoi adorati figli e dalla grande famiglia dei suoi affetti, da un continente all’altro. È una donna sempre bellissima e tenace, Sofia. […]

 

marlon brando sophia loren

[…] Tu hai fatto, più di qualsiasi attrice, un numero immenso di film: almeno un centinaio. Se dovessi metterne uno nel santuario, al massimo due, quale preferiresti? E per quali motivi?

«La ciociara e Una giornata particolare , sì, metterei quelli. Sono due film di cui sono estremamente orgogliosa, poiché rappresentano nel senso più profondo il mio lavoro come attrice. Sono così orgogliosa dei momenti che ho creato in questi film, insieme ai registi naturalmente, momenti che hanno toccato i cuori delle persone in tutto il mondo, ma che hanno anche parlato alle donne in modo molto diretto. […]».

sophia loren anni 50 (2)

 

Ma c’è un’opera cinematografica che avresti fatto volentieri, non tua? O a cui avevi detto no?

«Sai, io non rimpiango mai ciò che mi è sfuggito, preferisco pensare che domani troverò qualcosa di meglio, chissà, magari un nuovo capolavoro come se avessi vent’anni...».

 

Scusa se mi provochi questa domanda: ma ti capita di pensare al dopo?

«Al “dopo” cosa ?».

 

sophia loren anni 50 nude (1)

Non ti capita di pensare a quando non ci saremo più? Alla morte?

(Ride, di gusto, è proprio la risata dei suoi venti anni ) «Ma io a tutto penso, tranne che alla morte!».

 

sophia loren

[…] Hai dimostrato che si può fare una strada leggendaria senza avere niente alle spalle, e senza accontentarsi del talento o della bellezza ma studiando, imparando. E cosa pensi di queste splendide ragazze, dette influencer, a cui basta vendere dei prodotti e farsi fotografare senza imparare granché, a cui basta in fondo solo questo: essere ricche?

«Non conosco quel mondo, o meglio: questo pezzo di mondo nuovo, per cui non ho interesse. Se mi ricordo, noi dovevamo saper fare qualcosa per diventare visibili. Io, lo so, ero anche gradevole, bella va’, e tutto è diventato grande, inimmaginabile. Erano anche tempi speciali, la fine della guerra, la povertà: oggi posso dire che questo nuovo mondo non lo conosco per dare un commento obiettivo, quindi me ne sto zitta».

sophia loren anni 50 (1)

 

Oggi sono rari gli attori che fanno più di qualche film, anche se sono molto bravi. Come mai?

«Io ho fatto un centinaio di film perché quello era il modo di essere attori di successo. Correvamo da un film all’altro, soprattutto in America, e infatti non sono stati quelli a darmi la celebrità, ma i nostri, gli italiani, i cineasti di formidabile valore […]».

 

[…] La fede, ce l’hai sempre? È importante per te?

«Sì, la fede non mi ha mai abbandonata, e io non ho mai abbandonato lei. Ci tengo molto alla mia religione, al mio Dio».

 

sophia loren al festival di venezia del 1955

[…] Si è chiusa da poco la Mostra del Cinema, che pure ha raggiunto i suoi 81 anni. L’hanno aperta con il restauro de “L’oro di Napoli”, in omaggio a De Sica e a te. C’è un ricordo speciale legato a quel film che è rimasto nel nostro immaginario?

«Quando io e Vittorio ci siamo incontrati per la prima volta a Cinecittà, stavo uscendo dall’ennesimo provino che avevo fallito. Abbiamo iniziato a conversare e ci siamo subito trovati in sintonia. Quando mi ha offerto il ruolo nell’episodio de L’oro di Napoli, l’ho avvertito che sarei stata un’orribile candidata per un provino.

 

Mi ha guardato con gli occhi pieni di tenerezza e comprensione e mi ha detto che non avevo bisogno di fare quel provino. La nostra conversazione era stata sufficiente per convincerlo che ero perfetta per il ruolo. È stata la prima volta nella mia vita che qualcuno ha creduto in me e ha scommesso su di me. Non lo dimenticherò mai. E poi mi sono ricordata di una cosa...».

 

[…] A pochi giorni dal tuo compleanno, Mastroianni, ben più grande di te, avrebbe compiuto cento anni. Voi due siete stati amici veri nella vita, e una coppia di magistrali interpreti. Vorrei il ricordo speciale, il più vero e segreto, di lui.

marcello mastroianni sophia loren la bella mugnaia

«Più che un ricordo, è una scintilla. La scintilla nei suoi occhi quando sorrideva, è quella che mi porto impressa nel cuore. Questa scintilla mi riempiva di rassicurazione, di affetto, ispirazione. Io e Marcello eravamo legatissimi, in un tempo di allegria. E a proposito di cucina, di legami forti e di cose semplici, Marcello era una gran forchetta, un golosone. Il piatto che voleva da me era robusto e glielo preparavo col cuore: fagioli con le cotiche […]».

sophia loren marcello mastroianni la bella mugnaia SOPHIA LOREN NUDA SU PLAYBOYsophia lorensophia lorensophia loren vittorio de sica la bella mugnaia sophia loren marcello mastroianni la bella mugnaia sophia loren al festival di venezia del 1955

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?