cicciolina vincenzo sparagna frigidaire

“IO, TROIA SENZA PECCATO”- CICCIOLINA SCENDE IN CAMPO PER SALVARE "FRIGOLANDIA", IL CENTRO ARTISTICO DI VINCENZO SPARAGNA A PERUGIA: "NON SI PUÒ SFRATTARE UN PEZZO DI STORIA DELLA CULTURA ITALIANA" – LA LEGGENDARIA COPERTINA DI "FRIGIDAIRE" E IL LATO B PIU’ INEDITO DELLA PORNODIVA: GLI SCACCHI – PANNELLA E IL PARTITO DELL’AMORE: “ERO INCINTA DI LUDWIG ALL’EPOCA, E IL DOTTORE MI DISSE CHE SE AVESSI PROSEGUITO LA CAMPAGNA ELETTORALE AVREI RISCHIATO DI PERDERE IL BAMBINO: DOVETTI LASCIARE CHE MOANA PROSEGUISSE DA SOLA. NON AVETE IDEA DI CIÒ CHE FACEVO…” – VIDEO

Christian Caliandro per artribune.com

CICCIOLINA SCACCHI 2

L’onorevole Ilona Staller scende in campo, domenica 25 luglio alle ore 21 presso i Giardini Rosa e Cecilia Caselli Moretti a Perugia, per salvare Frigolandia, centro artistico e culturale – un’immaginaria Repubblica dell’Arte, come la definisce il suo fondatore Vincenzo Sparagna (direttore responsabile di “Frigidaire”) – oggi a rischio sgombero: Frigolandia, a Giano dell’Umbria, oltre ad essere sede delle riviste “Frigidaire” e “Il Nuovo Male”, è laboratorio di grafica e Museo dell’Arte Maivista (MAM) dedicato al fumetto e all’illustrazione,

 

e il suo archivio conserva migliaia di opere di autori fondamentali come Pazienza, Tamburini, Scozzari, Liberatore, Igort, Echaurren e lo stesso Sparagna. Nell’ambito dell’evento promosso da Edicola 518, Cicciolina si confronterà davanti alla scacchiera con quattro sfidanti, e per l’occasione lei e gli organizzatori parleranno dello stato degli eventi che riguarda lo spazio creativo. Abbiamo parlato con lei di questo, e della sua sfolgorante carriera che attraversa cinema, radio, televisione, pornografia, arte e politica.

 

 

Signora Staller, che cosa avverrà il 25 luglio?

CICCIOLINA SCACCHI

Cicciolina gioca a scacchi, per puro divertimento e anche per attenzione nei confronti di Frigolandia, perché Vincenzo Sparagna è un mio carissimo amico sin dagli anni Settanta (finii anche su una copertina leggendaria di “Frigidaire” nel 1985). Vorrei aggiungere una cosa: il Comune (di Giano dell’Umbria, N.d.A.) non può sfrattare un pezzo di storia della cultura italiana, sarebbe davvero una cattiveria. Chiedo quindi che si organizzi subito un crowdfunding per salvare Frigolandia e tutto l’archivio storico di “Frigidaire” e del “Male”, che altrimenti sarebbe in serio pericolo.

 

Come è nata la sua passione per gli scacchi?

CICCIOLINA MOANA POZZI

Il mio patrigno mi insegnò a giocare a scacchi quando ero adolescente, e fin da allora questo gioco mi è rimasto nel cuore. Mi piace perché mette alla prova la tua intelligenza, e la capacità di usare e muovere i vari pezzi sulla scacchiera.

 

Come è nato invece il rapporto con Vincenzo Sparagna e con “Frigidaire”, parte di una grande avanguardia artistica italiana?

Lei si ricorda del “Male”? Bellissima e molto divertente: non so fino a che punto le generazioni attuali potrebbero capirla… La mia amicizia con Vincenzo risale a quegli anni. Poi per la famosa copertina scrisse il titolo: “Io troia senza peccato”… Posso dire una cosa? La gente magari pensa che da ex-pornostar io chissà che cosa faccia, ma non è così: sto a casa, vivo con mio figlio Ludwig che ha ventotto anni e fa l’artista, dividendosi tra Roma e New York dove vive suo padre (Jeff KoonsN.d.A.).

 

Come ha vissuto gli anni Settanta, e in particolare il periodo dello spettacolo tv C’era due volte?

CICCIOLINA PANNELLA

Gli anni Settanta rappresentano un periodo meraviglioso, che non tornerà mai più. C’era due volte, diretto da Enzo Trapani che per me era il padre che non ho mai avuto (il mio papà ci ha abbandonati infatti quando io avevo tre anni), era un programma fantastico e modernissimo, in anticipo sui tempi: oggi manca decisamente qualcosa del genere. C’erano Marco Columbro, Riccardo Cocciante, Peter Tosh… Aggiungo che quello era un periodo di grande benessere, a differenza di quello attuale: oggi molte persone in Italia vivono in povertà e hanno bisogno di tutto. Io cerco di fare, nel mio piccolo, quello che posso. E diciamo anche che allora c’erano politici di prim’ordine: io non sono democristiana, ma uno come Giulio Andreotti, per esempio, era estremamente rispettato anche all’estero, così come Bettino Craxi. Erano politici seri, statisti.

 

CICCIOLINA

Sempre negli anni Settanta inizia il suo sodalizio con Riccardo Schicchi. Possiamo dire che l’immaginario che avete creato insieme è anche un prodotto di quel periodo culturale?

Sì, assolutamente. Poi negli anni Ottanta inizia la fase del porno. Ricordo che in quel periodo avevo incontrato anche le femministe: alcune ovviamente mi detestavano, mentre altre comprendevano che io vivevo davvero gli slogan ‘io sono mia’ e ‘il corpo è mio e lo gestisco io’. Infatti, ho sempre attraversato il settore della pornografia perché mi divertiva, così come nel momento in cui non mi ha più divertito ho smesso e fatto altro.

 

Anche in questo, sono stata un’apripista: tra l’altro, avrò ricevuto almeno cinquanta denunce per oltraggio al pudore (l’articolo 528 del Codice Penale, me lo ricordo bene).

 

Che cosa avevo fatto di così grave? Avevo mostrato dei peli, e le cosce, durante i mei show, che assomigliavano un po’ a quelli di Lady Gaga – con la differenza che io non avevo quella struttura produttiva alle spalle. Eravamo io e Schicchi che producevamo il mio spettacolo, le mie canzoni, i miei vestiti: ce n’erano uno ricoperto, per esempio, di specchi che riflettevano la luce stroboscopica, oppure una guepiere a forma di farfalla con tanto di ali, o un’altra a forma di albero con i rami… Era qualcosa di magico. Oggi faccio le ospitate, come tanti artisti, e se mi chiedono di cantare io canto.

CICCIOLINA

 

Da lì poi il passaggio alla politica è immediato e spontaneo, con l’ingresso nel Partito Radicale di Marco Pannella e l’elezione alla Camera dei Deputati nel 1987.

Sì, andai a trovare Pannella per comunicargli il mio desiderio di aiutare i radicali: lui era una persona dolcissima, meravigliosa. Rimpiango che non ci sia più. E vorrei aggiungere che il fatto che allora non gli abbiano mai dato un ministero è la prova del fatto che non hanno mai capito nulla di lui, che era migliore di tanti altri.

CICCIOLINA

 

In questo mi sembrate molto simili, nel fraintendimento cioè che ha circondato sempre in Italia le vostre figure: Pannella per la sua azione politica, e lei per la complessità del suo personaggio (che non si esaurisce certo nel porno). In entrambi i casi, si è voluto cogliere forse solo l’aspetto più scandalistico.

È probabile. Ma voglio precisare che l’idea che le ventimila preferenze accordatemi al tempo fossero tutti “voti di protesta” è semplicemente assurda. Erano tutti adulti. Bisogna quindi ritornare all’idea che il popolo italiano è sovrano, e che il popolo deve votare i propri rappresentanti in Parlamento.

 

cicciolina jeff koons 12

Poi ci fu l’esperienza del Partito dell’Amore nel 1991…

Sì, fu molto bella. Io però ero incinta di Ludwig all’epoca, e il dottore mi disse che se avessi proseguito la campagna elettorale avrei rischiato di perdere il bambino: dovetti dunque lasciare che Moana Pozzi proseguisse da sola. Non hai idea invece di ciò che facevo, ero scatenata: per la campagna elettorale del 1987, per esempio, me ne andavo in giro per via del Corso a Roma con un ragazzo vestito da Gesù accanto e le tette di fuori, arringando la folla col megafono! Moana invece si sedeva a un tavolino di piazza Navona e offriva il suo autografo ai passanti. Non molto convincente.

 

Cicciolina 4Cicciolina 2cicciolina e jeff koons ilona staller a live non e' la d'urso 5ROCCO SIFFREDI E CICCIOLINAcicciolinacicciolina e jeff koons Cicciolina

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTRA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...