morgan jessica mazzoli

“MORGAN NON E’ MORTO, NON E’ VECCHIO MA LO RIVORREMMO INDIETRO” – LIBERO: “HA IL DIFETTO, IMPERDONABILE PER UN MONDO SENZA COMPASSIONE, DI ESSERE UN INCOMPIUTO. UN PO' NON HA AVUTO FORTUNA, UN PO' SE L'È CERCATA” – "FEDERER, CHE IN GIOVENTÙ ROMPEVA LE RACCHETTE, HA PRESO IN MOGLIE UN SERGENTE PIÙ INTELLIGENTE DI LUI. A MORGAN NON È TOCCATA LA STESSA BUONA SORTE: TANT'È CHE A BUTTARLO IN MEZZO A UNA STRADA SONO STATE ANCHE LE DONNE CHE..."

morgan

Costanza Cavalli per “Libero quotidiano”

 

Sembra che il problema, per certi artisti, sia trovare il modo di pagarsi l' infanzia, quando quella gratis, diciamo fino ai vent' anni, si esaurisce. Può succedere anche un po' dopo, ma succede: cominciano a capitare cose normali, tipo le tasse, i figli, le code alla posta, per le quali la testa che bisogna usare non è la stessa di quella per creare.

 

morgan asia

Quello è il momento in cui bisogna essere ricchi oppure bisogna diventare adulti. Sennò le cose normali, che fra l' altro cominciano a moltiplicarsi e a complicarsi fino a occupare troppo tempo, le devono fare altri, perché a quei certi artisti le cose normali pesano di più che agli altri, perché alla loro natura sfugge il passaggio fra la creatività e la concretezza.

 

È lì, probabilmente, che, fra i tanti artisti che sono inciampati, è inciampato Morgan. Al secolo Marco Castoldi, anni 46, cresciuto a Muggiò, alla periferia di Milano; capo dei Blue Vertigo e poi solista, bassista mancino e pianista, compositore. E campione mondiale di contraddizioni.

 

morgan

Uno che andava in giro con l' eyeliner e il rossetto, che è in grado di citare metà della letteratura occidentale e però ha sposato la più rozza e dark delle lady, un matrimonio sciagurato con Asia Argento; uno fra i primi, negli anni Ottanta, a sdoganare il pop come musica colta, componendo brani volutamente difficili ma, con una certa astuzia, anche quasi orecchiabili, con testi duri e intimisti su ritmi eclettici; sfoggiando un' immagine da rockstar che neanche i Kiss. Ha saggiato la fighetteria di "essere di nicchia" con un pugno di album; poi ha sfiorato la popolarità alla manifestazione che è il contrario di lui, il Festival di Sanremo.

morgan a ballando con le stelle

 

morgan

Infine l' ha trovata, la popolarità, diventando, come giudice e coach, il maggior vincitore di talent show al mondo: a quel format, X-Factor, si è piegato per smania di visibilità o forse illudendosi (delirio) di poterne cambiare il corso. Tant' è vero che dichiara tutt' ora di detestarlo.

 

IL PIGNORAMENTO Insomma, Morgan è difficile da capire e da commentare, anche dopo la sceneggiata con cui ha bucato un' altra volta il video, quella sul pignoramento della sua casa, vicenda che è passata duecento volte su qualsiasi canale televisivo.

È difficile capire quanto ci è e quanto ci fa: ha dichiarato di stare «bene solo sul palco, fuori dal palco è una merda, non chiedetemi di vivere, io non sono in grado».

 

Si divincola dalla normalità, però per casa sua, che per lui significa radici e ricordi, vita vissuta, ci ha fatto una malattia; per non dire del forsennato affetto per la mamma, in contrasto con il rapporto ostico con il padre, schema familiare tutt' altro che raro, negli artisti e anche negli altri.

morgan 5

 

È vero che è anche colpa sua, delle sue dipendenze, della compulsione alla provocazione cronica, di quel carattere chiaramente instabile e narcisista, come si intuisce da un' altra delle sue esternazioni: «Non è mai andata molto bene alle persone interessanti: prendete quella più interessante di tutte, il più figo, il più bravo, il più colto, cioè Gesù Cristo. Lo hanno molestato, punito, violentato e messo in croce davanti a tutti, perché ha rotto il c. ai mercanti. Finché faceva la rockstar sul mulo, e tutti lo applaudivano quando entrava nelle città, andava bene. Ma gli è stato fatale quando ha detto a tutti che nel tempio con le mani non si vende ma si prega».

morgan 8

 

Viene il dubbio che Morgan dicesse Gesù Cristo ma intendesse Morgan, e qui sta il lato patologico di questo personaggio.

 

IL PETTEGOLEZZO Ma a saltare all' occhio è, vedi poi gli italiani, che di uno degli artisti più complessi e intellettualmente dotati che negli ultimi trent' anni abbiamo avuto - precisiamo che si parla sempre di pop - proprio il pop(olo) ha trovato "interessante" soprattutto il pettegolezzo, le storie di corna, di droga, la devianza, la disgrazia. Le canzoni, alcune bellissime, sono quasi dimenticate. In calce agli articoli online che lo riguardano, una buona parte dei commenti sono del tono «vai a lavorare», «chi è causa del suo mal».

morgan 6

 

Vittorio Sgarbi - che è una mente raffinata, è ricco e a capire gli artisti ha costruito una carriera - gli ha offerto asilo, come se gli dovesse qualcosa: forse non nello specifico, ma nel sentimento globale del rapporto fra arte e umanità, è esattamente così.

 

Morgan ha il difetto, imperdonabile per un mondo che non conosce la compassione ma l' invidia sì, di essere un incompiuto. Un po' non ha avuto fortuna, un po' se l' è cercata; ma per durare nel tempo, superare le crisi, tollerare se stessi, oltre che avere molti soldi a un certo punto bisogna piegare le proprie ossessioni fino a farne legna per il fuoco dell' arte, anzi, una via di redenzione. Anche solo per vivere meglio.

morgan e jessica mazzoli 2

 

Viene in mente Roger Federer, che in gioventù è stato un cattivo ragazzo che rompeva le racchette con cui perdeva, ma che ha trovato in sé questa qualità, e anche la fortuna di prendere in moglie un sergente più intelligente di lui.

 

morgan asia

maturità A Morgan non è toccata la stessa buona sorte, ancora una volta anche per colpa sua: tant' è che a buttarlo in mezzo a una strada, oltre che alle cattive abitudini e, a suo dire, l' aver consegnato il borsellino a qualche persona sbagliata, sono state le donne, Asia Argento e Jessica Mazzoli, che gli hanno dato le sue due figlie.

 

La strada per invecchiare senza diventare adulti, parliamo a entrambi, signor Castoldi e artista Morgan, è costosa. Se non si ha abbastanza denaro o lo si è perduto o sperperato, come forse voi due avete fatto, non resta che ricorrere alla disciplina aurea dell' uomo nato per creare: «Rigore e immaginazione», scrisse il poeta T.S. Eliot. La seconda finisce invariabilmente bruciata dall' assenza del primo, ma in presenza di entrambe, l' uomo nato per creare invece di adulto, diventa maturo, la condizione necessaria e perfetta per la gestazione delle grandi opere d' arte.

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Morgan non è vecchio, non è morto, lo rivorremmo indietro.

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