calasso anna katharina frÖhlich inge feltrinelli

“UNA NUOVA INGE PER L’ADELPHI?” – IL SETTIMANALE TEDESCO "DIE ZEIT" EVOCA PER ANNA KATHARINA FRÖHLICH, SCRITTRICE E TRADUTTRICE MADRE DEI DUE FIGLI DI ROBERTO CALASSO, IL RUOLO E LA FIGURA DELL’INDIMENTICABILE “ZARINA” INGE FELTRINELLI (MOGLIE DI GIANGIACOMO) – LA FRÖHLICH, EREDE CON I FIGLI DEL 48% DELL’ADELPHI, SI È SCHIERATA CONTRO IL NUOVO ASSETTO DELLA CASA EDITRICE: IL NIPOTE DI CALASSO, ROBERTO COLAJANNI CON IL 10 PER CENTO È ORA AD E DIRETTORE EDITORIALE…

Mario Baudino per la Stampa

 

Anna Katharina Frohlich

«Eine neue Inge?», titola “Die Zeit”, il colosso dei settimanali tedeschi diretto da Giovanni di Lorenzo, che come dice il nome è di origine italiana e forse per questo più attento di altri a quanto accade nel nostro Paese. Anche, e soprattutto, nella cultura.

 

Di conseguenza – non sembra necessario tradurre il titolo, di per sé esplicito e comprensibilissimo - non si è lasciato sfuggire una vicenda che fino ad oggi almeno è rimasta un po’ sotto traccia da noi, nonostante due interviste rilasciate da Anna Katharina Fröhlich, la scrittrice e traduttrice madre dei due figli di Roberto Calasso, erede con loro del 48 per cento dell’Adelphi.

roberto calasso e anna katharina froehlich

 

Dunque, azionista di maggioranza, considerato che l’eredità del grande editore è stata attentamente distribuita fra il nipote Roberto Colajanni (con il 10 per cento è ora amministratore delegato e direttore editoriale), e la moglie Fleur Jaeggy (13 per cento, mentre altre quote sono controllate dalla famiglia Zevi e dall’imprenditore Francesco Pelizzi).

 

A un anno dalla scomparsa, a quanto sembra, non tutto va benissimo fra i soci. O meglio, Anna Katharina Fröhlich ha deciso di rendere pubblico una sorta di disagio, di quelli che in genere restano confinati e protetti nell’ambiente ovattato dei consigli d’amministrazione.

 

GIANGIACOMO INGE FELTRINELLI

Fra i tanti ricordi interessanti, teneri, quasi commoventi di una vita di coppia all’insegna dei libri (lei ha tradotto in tedesco le opere di lui) e della libertà rispetto alle convenzioni più borghesi (il rapporto di Calasso con la moglie Fleur non è mai stato interrotto), c’è un assaggio, significativo, ad esempio nell’intervista con Luigi Mascheroni (per “Il Giornale”), dove con tono felpato e gentile dice qualcosa di piuttosto serio: sottolinea infatti che «sarebbe necessaria la collaborazione tra tutti coloro che hanno a cuore la casa editrice.

 

Come lo erano Matteo Codignola, che era un pilastro di Adelphi, e come lo è Ena Marchi. Ora serve rafforzare un gruppo eccellente di persone che leggano per la casa editrice, che sappiano consigliare, trovare nuovi autori».

calasso ANNA KATHARINA FRÖHLICH

 

Si noti il condizionale. Ena Marchi, grande francesista e storica colonna della redazione, è ancora lì, con una consulenza. Matteo Codignola, da sempre stretto collaboratore di Calasso, responsabile della comunicazione, traduttore e autore in proprio è invece migrato alla Garzanti, si dice perché deluso al nuovo organigramma.

 

ROBERTO COLAJANNI

Anna Katharina Fröhlich fa capire – e “Die Zeit” sottolinea proprio questo aspetto -, che la parte da lei rappresentata vuole avere più voce in capitolo, in altre parole che Colajanni non ha carta bianca. Anche perché, dice, finora i titoli usciti sono ancora quelli scelti da Calasso, ma adesso bisognerà inventare, e nella continuità. Temi analoghi con Repubblica: «Non ci sono cambiali in bianco, né tantomeno investiture divine – aveva detto -. Colajanni deve sapere che può contare sulla nostra lealtà, ma anche che, da parte nostra, contiamo sulla sua volontà di coinvolgimento».

 

Gli eredi principali vogliono evidentemente pesare di più. Che sia cominciata la vera guerra di successione all’ormai mitico trono di San Giovanni sul Muro? I tedeschi (la polemica è stata ripresa ampiamente anche dal Börsenblatt, l’autorevole rivista degli editori e dei librai) non sembrano aver dubbi. Per loro almeno, una nuova Inge Feltrinelli, figura come nessun altro carismatica, è alle porte. E chissà che non abbiano colto nel segno.

Anna Katharina Frohlichcalassoteresa cremisi 3roberto calassoInge e Giangiacomo FeltrinelliFeltrinelli e Ingeroberto calassoroberto calasso con josif brodskijinge feltrinelliroberto colajanniFleur Jaeggy e il nipote di Calasso, Roberto ColajanniLa moglie di Calasso, Fleur Jaeggy, e Anna Katharina Fröhlich con i due figli Josephine e Tancredi avuti da Calasso adelphiLa moglie di Calasso, Fleur Jaeggy, e Anna Katharina Fröhlich con i due figli Josephine e Tancredi avuti da Calassoteresa cremisi 4adelphi 2BOBI BAZLEN ROBERTO CALASSO

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”