andrea ceccherini joe kahn pietro labriola

“L’USO DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE AUMENTERÀ LA DISINFORMAZIONE” – IL DIRETTORE DEL “NEW YORK TIMES”, JOE KAHN, IN UN INCONTRO DELL’OSSERVATORIO GIOVANI-EDITORI DI ANDREA CECCHERINI, PARLA DEL FUTURO DEL GIORNALISMO: “L’AVVENTO DELL’AI RENDERÀ PEGGIORE L'INFORMAZIONE” – SUL PALCO ANCHE L'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA - IN PRIMA FILA IL GOTHA DELLA STAMPA ITALIANA E DI QUELLA SPAGNOLA (L'OSSERVATORIO STA PER SBARCARE A MADRID) - I ROTSCHILD, IL PRESIDENTE DI CDP GORNO TEMPINI, I VERTICI DI BANCO SANTANDER: CHI C'ERA...

1. DAGONEWS

Andrea Ceccherini Joe Kahn

La porti un "direttorone" a Firenze. Il boss del “New York Times”, Joe Khan, ha sciacquato i panni in Arno per un evento dell’Osservatorio Giovani-Editori di Andrea Ceccherini e per una cena super privata. In prima fila c’era il gotha dell’editoria italiana e spagnola: Carlos Nunez, presidente del gruppo “Prisa” (“El País”, “Cinco Dias”, etc), Fernando Belzunce, direttore editoriale di “Vocento” (ABC), l’ad di Gedi news Corrado Corradi, e Carlos Godo’, Ceo e proprietario del gruppo Godo’ (editore del principale giornale catalano, “La Vanguardia”).

 

pietro labriola Andrea Ceccherini Joe Kahn maria latella agnese pini

L’Osservatorio di Ceccherini sta  sbarcando anche in Spagna. E infatti hanno fatto capolino a Firenze anche i vertici del Banco Santander e la famiglia Rotschild. Per l’Italia, in quota aziende e finanza, c’erano l’ad di Tim, Pietro Labriola, che è salito sul palco con Khan, il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, e quello della Fieg, Andrea Riffeser.

 

2. "PRIMA LE PERSONE, POI LE TECNOLOGIE". I MEDIA ALLA SFIDA DELL’INNOVAZIONE

Estratto dell’articolo di Olga Mugnaini per www.quotidiano.net

 

JOE KHAN ALLA CENA ORGANIZZATA DALL OSSERVATORIO GIOVANI EDITORI

"Il sogno che ci muove è quello di cambiare il mondo per farne un posto migliore. Con questa logica cerchiamo di difendere la centralità della persona, soprattutto in un tempo in cui i cambiamenti mettono a rischio la nostra capacità di dominarla".

 

Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, ancora una volta ha offerto alle nuove generazioni l’occasione per riflettere sul mondo che stanno vivendo e su quello del futuro. Tenendo fermo un punto: "La persona umana deve essere al centro e la tecnologia al suo servizio e non al contrario".

 

pietro labriola andrea ceccherini joe kahn

Queste le parole d’introduzione all’incontro, svolto ieri a Firenze, con il direttore del New York Times Joe Kahn, intervistato dalla direttrice di Quotidiano Nazionale (La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno) Agnese Pini; e l’amministratore delegato di Tim Pietro Labriola, in dialogo con la giornalista Maria Latella. A seguire il confronto su “Tech-media literacy“, più di 400 studenti italiani e spagnoli, con le loro numerose domande.

 

Fra i tanti argomenti affrontati, le fake news, l’intelligenza artificiale, il rapporto fra informazione e democrazia, il giornalismo e il rapporto con i social. "Nella situazione geopolitica attuale, in tutti i Paesi in cui andate troverete delle polarizzazioni – ha detto Labriola – I partiti di centro, quelli che mediavano le cose, non esistono più. E questo è dovuto a quindici anni di motori di ricerca.

 

PIETRO LABRIOLA ANDREA CECCHERINI JOE KAHN

Ci sono dotti professori che spiegano che è un tema di evoluzione sociale: il mio punto di vista è che tutte le volte che tu cerchi qualcosa e sono convinto che sei di destra, ti do delle informazioni di destra, e poi non ci si può sorprendere che nel mondo abbiamo dei partiti che si spingono verso l’estrema destra o sinistra".

 

Ai giovani che passano molto tempo sui social Labriola ha poi spiegato: "Se il timore è che i social trasmettano modelli sbagliati, il problema è quello di stabilire dei modelli e comportamenti corretti. La discussione non è dunque quella del blocco dello strumento. […]".

 

KAREN NAHUM MARIA LATELLA

Ma come riconoscere l’informazione di qualità? Joe Kahn, direttore del New York Times e membro dell’International Advisory Council dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, si è detto fiducioso: "La cosa che mi rende ottimista è che ci sono giovani come quelli di questa sala e progetti come quello del’Osservatorio che fanno qualcosa sul modo in cui consumano l’informazione, e investono per capirla meglio: nessuno potrà risolvere il problema della democrazia o della buona informazione che è il pilastro portante della democrazia, se il cittadino non agisce in prima persona.

 

andrea ceccherini pietro labriola

È questo il motivo per cui sono venuto qui, perché è un progetto molto importante. Non c’è la bacchetta magica che porterà via la polarizzazione del mondo di oggi, o eliminerà la cattiva informazione, le fake news di tutti i giorni. Il primo passo è capire che dovete essere padroni delle fonti di informazione per sviluppare le vostre idee".

 

Molte le domande sull’AI rispetto all’informazione: "L’intelligenza artificiale fornisce notizie da Internet che arrivano automaticamente senza fare ricerca – ha concluso Joe Kahn – E non renderà il mondo migliore. Anzi, soprattutto nel breve periodo lo renderà peggiore. Senza fare nulla l’AI porterà la polarizzazione e la disinformazione. E cercare le fonti originali diventerà sempre più importante". […]

 

3. IL DIRETTORE NYT “L’AI NON PUÒ SOSTITUIRE I REPORTER”

Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per “La Stampa”

joe kahn in prima fila evento osservatorio giovani editori a firenze

 

Potrà mai ChatGpt alzare il telefono ed estorcere ad un qualunque ufficio di Polizia informazioni su cosa è accaduto in città la notte prima? Potrà mai un robot o qualunque cosa gli somiglierà essere in grado di vedere un fatto, valutarne la notiziabilità e diventare esso stesso fonte primaria? La risposta a queste domande è forse la più rassicurante fra le tante sin qui ascoltate sul futuro del giornalismo.

 

Il direttore del New York Times Joe Kahn l'ha data a un gruppo di studenti raccolto a Firenze dall'Osservatorio giovani-editori di Andrea Ceccherini. Kahn è un cronista vecchia maniera: vince il primo Pulitzer nella provincia americana con un lavoro collettivo contro la violenza sulle donne, al Dallas Morning News. […]

andrea ceccherini pietro labriola agnese pini

 

Kahn è convinto che nessun progresso dell'intelligenza artificiale potrà mai sostituire il lavoro dei reporter. E però il fenomeno va governato: «Soprattutto nel breve periodo renderà peggiore l'informazione. La disponibilità delle notizie senza ricerche diventerà sempre più facile, e senza verifica l'uso dell'intelligenza artificiale aumenterà polarizzazione e disinformazione. Cercare le fonti originali diventerà sempre più importante».

 

E' la regola dell'algoritmo all'ennesima potenza: nessuna gerarchia, nessuna verifica, scarsa capacità del lettore di discernere fra ciò che è vero e ciò che è falso o distorto. […]

andrea ceccherini joe kahn

 

 Le regole sono sempre le stesse, ma fare buon giornalismo è sempre più difficile. «Il mondo è pieno di agenzie di intelligence che cercano di condizionare i media, e non direi che quelle americane siano più brave nel farlo di altre, certamente lo sono meno di quelle russe».

andrea ceccherini joe kahn agnese pini

Andrea Ceccherini Joe Kahn agnese pini

 

 

andrea ceccherini joe kahn andrea ceccherini andrea ceccherini andrea ceccherini pietro labriola andrea ceccherini pietro labriola 1joe khan all evento dell osservatorio giovani editori a firenze maria latella andrea ceccherini joe kahn agnese pini pietro labriola all evento dell osservatorio giovani editori andrea ceccherini andrea ceccherini pietro labriola maria latellaandrea ceccherini joe kahn agnese pini

FRANCESCO BEI ANDREA FORTUNATO

PIETRO LABRIOLA

evento dell osservatorio giovani editori a firenze pietro labriola

PIETRO LABRIOLA TIM

PIETRO LABRIOLA

JOE KAHN - DIRETTORE THE NEW YORK TIMES

pietro labriola 1pietro labriola all evento dell osservatorio giovani editori evento dell osservatorio giovani editori a firenze

JOE KAHN - DIRETTORE THE NEW YORK TIMESJOE KAHN - DIRETTORE THE NEW YORK TIMES

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…