Anticipazione da Oggi
«Ci sono ragazzi che quando non sanno cosa fare decidono di picchiarsi un po’: siamo a livelli stellari di idiozia. I ventenni mi sembrano impazziti, in balia dei social e di Tik Tok. Se continua così, serviranno militari davanti ai luoghi di ritrovo. Comincio a pensare che ci sia bisogno di qualche divisa in più», dice Linus, conduttore e direttore di Radio Deejay, in un’intervista pubblicata sul numero di OGGI in edicola da domani.
Da conoscitore del mondo giovanile, si spiega così l’esplosione di violenze, risse e aggressioni degli ultimi tempi: «Nella pandemia questi ragazzi sono diventati grandi senza relazionarsi con gli altri, chiusi in casa a lanciarsi messaggini via WhatsApp. I bollori dell’adolescenza sono stati compressi in quasi due anni di Covid. Adesso esplodono così, per un niente, in maniera aggressiva».
Colpa delle famiglie? «Non tiriamo in ballo la famiglia», sostiene Linus. «L’educazione familiare buona o cattiva c’è sempre stata, stavolta facciamo la tara e passiamo oltre. La clausura forzata e la mancanza di gruppo hanno deresponsabilizzato questi sedicenni o diciottenni. C’è un egoismo autoriferito, privo di ogni valore. Ci sono ragazzi che fanno una bravata e la postano su Tik Tok per sentirsi fenomeni. Altri esibiscono la loro arroganza come distintivo per i social. Non si calcolano i danni di certe sopraffazioni. Mi spaventa la gratuità di tanta violenza».
Come se ne esce? Secondo Linus: «Creando delle barriere all’ingresso delle discoteche, facendo capire ai ragazzi che quando si sbaglia, non ci sono scuse. E mettendo più vigilanza nei locali e nelle strade».
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